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Autore: harryswjngs    16/08/2013    0 recensioni
*Dal primo capitolo*
Dopo qualche secondo,vidi un mucchio di persone che circondavano il centro della strada. Ero sul marciapiede. Forse era successo un incidente. Si era così. Lo capì quando un uomo disse di chiamare con urgenza un'ambulanza. Mi avvicinai per vedere chi era stato coinvolto. Avevo davanti quel corpo insanguinato,ricoperto da sangue di un rosso scuro. Era una persona familiare,fin troppo.
Ero io.
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I LOVE YOU.





Paul sfrecciava a gran velocità sulla strada calda di Londra.

Appena sapemmo di Thor, lui e i ragazzi si offrirono si accompagnarmi. Avevo paura,

 paura che le succedesse qualcosa.

 
Avevo ricevuto la chiamata dal medico, pensavo fosse Thor, ma una voce maschile mi zittì.

 
Arrivammo in ospedale, mi diressi direttamente da un’infermiera, che stava sfogliando

un elenco di cartelle color sabbia, poste nel bancone al centro della sala. Ero

preoccupato, non riuscivo a controllare la voce, il respiro, il cuore ormai aveva preso il

sopravvento su di me.
 

‘Harry, tranquillo, respira. Ci siamo noi, andrà tutto bene.’ Louis cercava di calmarmi

inutilmente. Volevo solo che qualcuno mi dicesse che la mia ragazza stesse bene.


 L’infermiera ci disse di recarci al pronto soccorso, proprio accanto all’ospedali in cui

eravamo, e di chiedere lì. Arrivati un infermiere ci chiese chi cercavamo. Appena gli

dissi il nome di Thor, la sua faccia sbiancò. Il suo volto diventò preoccupato, strano.

'aspettate qui, arriverà un medico a breve.’

Non voglio aspettare, mi dica come sta.’ Dissi con tutto il fiato in gola. Sembrava di

essere in un labirinto.

'Harry, siediti e respira.’ Disse Paul, consapevole della situazione. Passarono cinque

minuti e un’infermiera uscì da una stanza.

‘siete amici della signorina Thor?’ annuimmo. ‘bene, recatevi al quarto piano e

aspettate davanti la sala operatoria.’

‘Sala operatoria? Qualcuno mi può spiegare che sta succedendo, dannazione!’ nessuno

poteva controllarmi ormai, ero in preda al panico.

‘Si calmi. La ragazza è arrivata circa mezz’ora fa, ha avuto u incidente, è stata preso in

colpo da una macchina, che non si è fermata al semaforo. La stanno portando il sala

operatoria. Stia tranquillo ’
 

No, lei era ancora sana e vegeta non poteva essere in una sala operatoria.

Indietreggiai e mi recai al quarto piano. Conoscevo l’ospedale molto bene, mamma mi

accompagnava sempre quando da piccolo cadevo, e mi sbucciavo un braccio, o un

ginocchio. Ma non ero mai stato in quel piano. Avrei dovuto accompagnarla fino al

centro, dannazione. Paul, Louis, Niall e Liam  cercavano di parlarmi da dietro, ma

l’unica cosa che sentivo erano i miei pensieri e il cuore che batteva all’impazzata,

ormai da tempo.


Arrivammo e ci sedemmo. C’era troppo silenzio, fin troppo.

 
‘Harry, vado a prendere dell’acqua, ne vuoi un po’? ‘ Disse Niall.

‘Si grazie.’ Dissi con la testa bassa, e le mani sulle ginocchia. Dopo qualche minuto,

lascia sfogo alle mie parole.

‘Avrei dovuto accompagnarla, non lasciarla a quel maledetto semaforo’ avevo lo

sguardo perso.


Fu Louis a parlare.


‘Amico, non è colpa tua, poteva succedere lo stesso, non puoi saperlo.  Aveva ragione,

ma forse al mio fianco non sarebbe successo. Era così distratta.

‘Harry, tranquillo, lei è una ragazza forte, lo sai. Starà bene.’ Liam aveva ragione.


Thor era una ragazza in gamba, coraggiosa, ma fin troppo testarda  e masochista.


‘Ragazzi, grazie.’ Non sapevo che altro dire, stavano facendo tanto per me.
 
 


 
‘ Ti prego, ti prego, ti preeeegoo!’

‘Ho detto di no. Non voglio venire, puoi andare senza di me. Vai con le tue amiche.’

‘Ma io  voglio te, dai, come devo convincerti?’

‘Non voglio andare al concerto di Justin, sarò stanco, ho delle interviste quel giorno’

‘Non costringermi, so che hai un debole per i miei bronci’

‘No, questa volta, no. Vai senza di me’

‘Haaa sei irremovibile! Non pensavo di arrivare a questo ma mi ci hai portato, è la tua fine Styles’

‘che cos..?’
 
Quel ricordo mi inondò la mente. Ricordavo bene quando non la volevo accompagnare

a quel concerto,  e si getto su di me facendomi il solletico ovunque. Quanto lo odiavo.

Alla fine mi convinse, e andammo al concerto insieme.  Ci divertimmo, lei adorava

Justin. Le avevo detto che le avrei preso io i biglietti, ma si rifiutò. Voleva prenderli da

sola.


Va bene, va bene, hai vinto!’

Si alzò soddisfatta, e stava per andarsene, ma la presi da dietro.

‘Che cazzo stai facendo?’

‘Vendetta’

 
La sollevai da terra di poco, e ritornai dove eravamo poco fa. La buttai sul divano e

cominciai a solleticarle la pancia. Io lo odiavo, ma, per lei, l’odio per il solletico andava

oltre l’immaginabile.

 
Lasciami, lasciami!’

‘Ti aspettavi che ti avrei lasciata andare dopo quello che mi hai fatto?

Continuava a contorcersi, cercando di liberarsi, ma senza risultato. Smisi di farla

contorcere, e la rimisi in piedi, avevo un sorriso beffardo in faccia, mentre lei in que

l momento era la rabbia in persona. Eravamo faccia a faccia, uno di fronte all’altro.

 
Ti odio.’ Mi disse.

‘Bene, io ti amo.’ Un sorriso comparve sulle sue labbra.

‘Anche io.’ Mi baciò. La tenevo stretta a me, non volevo lasciarla andare. Le nostre

labbra si allontanarono .Poi però, sempre con un sorrisino innocuo mi diede una

gomitata sulla pancia.

‘Ma ti sto ancora odiando per quello che hai fatto.’
 
 
 
 
 
‘Ragazzi, mi ha telefonato Zayn, sta arrivando. Niall arrivò con delle bottiglie in mano,

me ne porse una, ne bevvi un sorso e la posai vicino a me. Passarono due ore se non di

più, Zayn era già arrivato con Perrie.

Venne ad abbracciarmi, e mi sussurrò  ‘Andrà bene.’

Era preoccupata, gli e lo si leggeva in faccia. Lei e Thor erano parecchio legate ormai.

Non si conoscevano da moltissimo, ma avevano legato abbastanza. Quando Thor

veniva qui, uscivano spesso insieme. Poi però pensai ai suoi parenti , ai suoi amici.

Non sapevo se avevano avuto notizie. Thor viveva lontano da casa, in realtà non era

neanche inglese, anche se lo dimostrava benissimo. Aveva origini italiane, ma non

viveva dai suoi genitori. Era a molti kilometri di distanza da loro, da cinque anni,

aveva deciso di allenarsi in un centro più qualificato e con il suo allenatore erano

partiti, andando lontano, in un’altra regione. Poi è venuta a Londra per intensificare

gli allenamenti.


 
L’attesa mi stava divorando.


Dopo mezz’ora uscì un medico. Aveva ancora il camice, era.. pieno  di sangue. Pregai

Che non fosse stato lui ad aver operato Thor.

‘Siete amici della signorina Thor?’


Accidenti.


‘Si, come sta?’ Dissimo tutti all’unisono.

‘Posso parlare in privato con uno di voi?’ Perché in privato? Cos’era successo?

‘Io sono il suo ragazzo, parli con me’ Dissi.

Ci allontanammo, e incominciò a parlare.
 
‘La ragazza ha subito un forte colpo alla testa, ha qualche ossa rotta, ma queste non

sono un grande problema. Abbiamo provato a fare tutto il possibile, ma ha subito un

trauma cranico.’
 

Non capivo, ossa rotte, trauma cranico.

 
‘Mi può dire come diavolo sta’?’

Mi guardò con aria di preoccupazione, come se quello che mi stesse per dire mi avrebbe

spaventato. Le mie ciglia erano corrugate.
 
‘Abbiamo fatto il possibile.’ Passò un secondo interminabile.



‘E’ in coma. Non sappiamo quando potrà svegliarsi. Potranno passare giorni, mesi, non

possiamo saperlo. Il danno è in testa, potrà risolversi tutto da solo, ma non ne siamo

certi. Deve essere forte, sia per la sua ragazza, che per i suoi amici lì accanto.
 
 

Ero rimasto impassibile.



Lo avevo fissato per tutto il tempo, attentamente. Avevo sentito ogni singola parola, m

in quel momento le uniche parole che mi vagavano per la mente era ’trauma cranico’ e

l’altra.. che non riuscivo neanche a pensare.. ’Coma’.

 
Mi passai una mano sugli occhi, le lacrime stavano cominciando ad uscire, ma mi

trattenni. I ragazzi mi guardavano straniti, non capivano. Il medico mi mise una mano

sulla spalla, e andò via.
 


‘Potrà vederla domattina’ le ultime parlo che mi disse.


 
I ragazzi si avvicinarono, videro il terrore nella mia faccia.

‘Allora?’ Disse Liam.

Feci un respiro profondo, gli occhi ormai lucidi. Feci un respiro profondo, guardando

un punto indefinito alla mia destra.

‘E’.. in coma.’  Alla all’ultima parola, la mia voce si ruppe, come tanti piccoli cristalli

caduti a terra. Cominciai a piangere, Louis mi venne subito incontro, abbracciandomi.

Gli altri cercarono di trattenere le lacrime, tranne Perrie, che aveva ceduto, e si era

buttata nella braccia di Zayn. Mi staccai dall’abbraccio di Louis, e ormai preso dalla

rabbia, sferrai un pugno al muro alla mia sinistra, e mi accasciai sul pavimento, con le

ginocchia piegate, e la testa tra le mani.







HHHHI.
scrivere questo capitolo è stato peggio di un parto, omg.
quando l'ho scritto giuro che mi stavo per mettere a piangere AHAHA, no okay basta.
quindi, si scopre un po quello che fa Thor..nel prossimo capitolo scopriremo di più lol
fatemi sapere che ne pensate.scusate eventuali errori.
spero vi piaccia, leggete e lasciate una recensione :) love you all, byyyeee.
  
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