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Autore: Stray    22/02/2008    5 recensioni
"Passa la storia, passano anche gli uomini che l'hanno scritta. Ma questa sabbia non vedrà mai il mare: quello che vi abbiamo scrito, non verrà mai cancellato del tutto..."
Ishvar, una guerra, l'inizio di tutto.
Quello che la Storia non ha riportato, ma che non si può dimenticare.
Genere: Generale, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maes Hughes, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Future in present tense

Maes è l’unico dei tre a ricevere posta dal mondo esterno – lo chiamano così, come se fossero finalmente coscienti di essere approdati in un universo a parte, senza dimensione; o semplicemente un non-luogo, già ridotto a spazio bianco e innominato sulle cartine – l’unico dei tre a sapere con certezza che c’è dell’altro oltre il campo di battaglia.

Roy e Riza, non ne sono più così sicuri.

“Glacier scrive che oggi ha fatto una torta. Mentre la faceva pensava a me: ha lasciato il foglio di carta della lettera sulla ciambella appena sfornata, per impregnarla del profumo e farmelo sentire.”

Roy non ha mai sentito neanche una punta di tristezza, nella voce dell’amico – una delle piccole certezze della vita che gli consentono di non affondare del tutto, dai lasciarsi sempre un capo della fune a portata di mano per la risalita – e fino a quel momento era relativamente sicuro che un simile evento non potesse avere luogo.

E’ la f di profumo a tradirlo: quasi inesistente, appena tremolante. Come se volesse imitare il suono della sua fidanzata, mentre soffia sulla pasta cotta, spingendo l’aria sul pezzo di carta ingiallito e impolverato.

Riza sorride. Evento raro, che illumina nuovamente il viso del capitano Hughes.

“Riza, datti una regolata o farai venire a nevicare!”

L’amico sorride a sua volta. In qualche modo è lampante che lei lo abbia fatto apposta, per distrarre Maes dalla malinconia.

“Quando finirà questa guerra, io e Glacier ci sposeremo.” canticchia l’uomo, mentre ripone con cura il foglio piegato in una tasca interna della giacca.

Si toglie gli occhiali per pulirli, e Roy è l’unico a sapere che lo fa solo quando ha gli occhi lucidi e ha bisogno di una scusa per abbassare lo sguardo.

“E’ per lei che sopravvivi?”

“Sì. E’ per il mio meraviglioso futuro. Senza un futuro che ti aspetta, non hai motivo di andare avanti. Faresti bene a trovartene uno anche tu… a trovarti una moglie!”

Schiva abilmente il cazzotto dell’amico, prima di avviarsi verso la sua tenda.

Roy non lo segue. Lo lascia da solo a pensare al suo “meraviglioso futuro”; non vuole rovinare la scena con la sua presenza, perché tutti hanno bisogno di un attimo di solitudine per sognare.

“Io non ho un meraviglioso futuro. Mi accontenterei di un futuro normale, anche mediocre andrebbe bene. Ma non c’è.”

Comincia a capire – solo dopo aver visto il suo maestro consumarsi lentamente come le pagine dei suoi libri, i bordi dei fogli marroni, bruciacchiati, sbrecciati da qualcosa che non è il tempo ma un’ossessione recondita, un male che rode dall’interno – che la sua alchimia non è nata per creare, ma per distruggere.

Comincia a capire che le fenici sono solo una leggenda, che la catarsi è un’utopia, che non ci sarà nessuna resurrezione, nessun futuro. Semplicemente, nulla.

Riza ha accartocciato il suo sorriso, lo ha buttato nel falò acceso tra loro, per alimentarne le fiamme.

E’ li che brucia, ma non crea più calore.

Eppure la soluzione, sembra essere proprio lì: se non hai un futuro per cui combattere, combatti per il presente.

“Hawkeye, vorresti…”

Vorrebbe chiederglielo, ma mentre le prime parole escono dalla sua bocca, sente quanto siano ridicole, sdolcinate, mentre si susseguono l’una dietro l’altra: nome, verbo, participio, articolo....

Lei annuisce. Sa che la frase non vedrà la sua fine. Non ora.

Ma annuisce. Pensando al futuro.

Vorresti essere il mio presente?

Non so con che faccia presentarmi dopo una periodo così lungo di latitanza. Sappiate però che la mancanza del fandom e del Royai si è sentita eccome – ore passate a sollevare gli occhi dai libri universitari, sospirando in direzione dei volumetti ordinati e lisi di un fumetto non più mensile… sigh! Oltretutto S.Valentino è passato piuttosto dolorosamente quest’anno…(extra dose di Royai per tirarsi su il morale, prestoooo!!!!!!!)

Shatzy, grasie ancora per il pensiero. Il bello è che appena letta la mail mi è venuta una voglia tale di Royai che non ce l’ho fatta a rimandare al fine settimana (grazie per la “scossa”: ci voleva! ^^). Per cui scusatemi se sono così “sintetica” in questo commentino, ma il tempo è come una maglietta aderente: stringe e non basta mai per coprirsi del tutto (ed è anche tremendamente scomoda).

Per quanto riguarda questo capitolo… Maes e le sue foto mi hanno colpito parecchio (e si noterà anche più avanti), senza contare che volevo dare una piccola scossa anche al rapporto tra Roy e Riza, dopo gli ultimi avvenimenti… Tutto senza esagerare, diamo tempo al tempo. ^^

Un grazie grande come una montagna per tutti i commenti (me tanto commossa… siamo tutte Gelatine Ondeggianti ormai, potremo aprire un fanclub a tema! ^^”)
Un bacione a tutte e a presto (e questa volta è “presto” per davvero…)!!!! ^^

  
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