Capitolo 4
Flames, they licked the walls
Tenderly
they turned to dust all that I adore.
-
Things we lost in the fire, Bastille.
Niall è a casa sua.
Sono
le tre del pomeriggio e non riesce a togliersi dalla testa
Zayn.
Si
sta chiedendo perché quel giorno non sia venuto.
Si
sta chiedendo cosa gli abbia detto di così sconvolgente il
ragazzo castano.
Si
alza e si avvicina all'angolo cottura, cercando di distrarsi.
Afferra
l'apribottiglie e stappa una birra, quando sente il campanello
suonare.
Va
ad aprire la porta, e si aspetta chiunque, ma non il ragazzo che gli
sorride insicuro sul pianerottolo.
E'
Louis, l'amico di Harry.
Quello
con gli occhi azzurri quasi più belli dei suoi. Niall
solleva le sopracciglia, perplesso, e "Harry non è in casa"
comunica al ragazzo.
"Però se vuoi puoi aspettarlo qui" aggiunge subito, vedendo la sua espressione titubande.
Louis annuisce. "Sì, grazie. Mi ha detto che avrei dovuto aspettarlo qui se non ci fosse stato."
Niall si scosta e lo lascia entrare, dicendogli di accomodarsi sul divano.
Louis
si siede senza troppi complimenti e lo guarda in silenzio.
Niall
non è abituato ad avere degli ospiti, quando si trova con i
suoi amici generalmente è per andare in qualche pub, o a
qualche festa, così gli offre una birra.
Louis
l'accetta di buon grado e bevono insieme, in silenzio.
Entrambi
sono in imbarazzo e attendono trepidamente l'arrivo di Harry, nessuno
dei due ha il coraggio di iniziare una conversazione.
Niall
non è interessato, e Louis sembra essere concentrato su
altro.
"Suoni?" domanda ad un certo punto Louis, notando la chitarra acustica di Niall poggiata in un angolo, contro al muro.
Niall annuisce senza troppo entusiasmo e avvicina la bottiglia alla bocca.
Louis
invece sembra molto colpito da quel fatto, e, per i gusti di Niall, fin
troppo incuriosito.
"Cosa suoni?" gli chiede, sistemandosi i capelli castani.
Niall nota solo in quel momento che Louis è davvero un bel ragazzo.
Si
è sempre soffermato soltanto sulle sue labbra sottili,
l'unica cosa che l'avesse colpito in lui, da non accorgersi del resto
del viso del ragazzo.
"Quello che scrivo" mormora a bassa voce, abbassando lo sguardo sulle mani di Louis.
Il ragazzo sembra ancora più colpito. "Scrivi canzoni?"
Niall annuisce leggermente. "Quando non so cosa fare."
"Bello."
Niall fa una mezza risata.
Louis
non è poi così male, e se servirà ad
Harry per dimenticarsi di lui, allora non potrà fare altro
che approvarlo.
"Mica tanto, quando è l'unica cosa che sai fare."
"Mica tanto, quando è l'unica cosa che sai fare."
Louis lo guarda e inclina il capo. "Non è l'unica cosa che sai fare" mormora, ma a voce fin troppo bassa.
"Come?" Niall non ha capito quello che ha detto, così si volta verso di lui e lo guarda negli occhi.
"Dico, non è l'unica cosa che sai fare. Probabilmente non vedi come ti guardano le ragazze. Le fai cadere tutte ai tuoi piedi" dice in tono pratico.
Poi sembra rendersi conto di quello che ha appena detto e sussurra: "Ma a te non interessano le ragazze."
"Già" conferma Niall, con un sorriso cupo.
Louis sembra perplesso, resta un momento in silenzio. "Pensavo che non stessi con Harry per una ragazza, non perché non ricambiassi."
Quelle parole fanno girare di scatto Niall, i suoi occhi sembrano voler fulminare Louis. "Come fai a sapere che è innamorato di me?"
Niall riesce a scorgere un lampo di tristezza negli occhi di Louis, prima che questo abbassi la testa e dica con voce cupa: "Si vede. Ti guarda in un modo..."
In quel momento, Niall vorrebbe abbracciare Louis, perché sa come si sente.
Sa
cosa intende dire con quelle parole.
Lo
sa perché si ricorda ancora il modo in cui Zayn ha guardato
il ragazzo castano, di come si sia aggrappato a lui.
Sente
le chiavi girare nella toppa del portone e sospira di sollievo,
accogliendo Harry con un sorriso.
Pochi
minuti dopo decide di lasciare Harry e Louis soli ed esce di casa,
sostenendo di aver un impegno.
Così si ritrova nuovamente solo, a passeggiare tra le vie di Londra, pensando a Zayn.
Sente
un vuoto all'altezza del cuore quando pensa a quel ragazzo.
C'è
una paura sepolta in esso che alimenta gli incubi di Niall, ed
è quella che il ragazzo scompaia dalla sua vita e non entri
più al bar per chiedere il suo caffè nero, doppio
e senza zucchero.
E,
ascoltando i propri pensieri, Niall capisce di essere arrivato ad un
punto di non ritorno.
Si
passa una mano sul viso e si imbocca un viottolo laterale, camminando
in fretta.
Trafelato
com'è, sbatte senza accorgersene contro un
cartello.
Impreca,
cercando di smorzare con le parole il dolore provocatogli dall'urto,
poi osserva il cartello.
E'
la pubblicità di un museo d'arte, e senza stare troppo a
pensarci, Niall poggia la mano sulla maniglia della porta lì
accanto ed entra.
Ricollega
l'arte a Zayn, e pensa sia l'unico vero modo per stargli
vicino.
Paga
il biglietto ed entra nella prima sala, sentendosi ridicolo.
Vuole
disperatamente stare vicino a Zayn, ma ad un certo punto si rende conto
di non conoscerlo per niente.
Dopotutto,
cosa sa di lui?
Che
dipinge, che beve il caffè a colazione - ma non lo fanno
forse tutti? -, che sua madre ha un medico - ma non ce l'hanno forse
tutti? - , che il ragazzo castano è innamorato di
lui.
E
poi?
Non
sa nient'altro.
Scuote
la testa e inizia a fissare i quadri appesi alla parete, uno ad
uno.
La
stanza è vuota, e Niall pensa sia un vero peccato,
perché trova i quadri molto belli.
Muore
dalla voglia di sapere cosa ne penserebbe Zayn se fosse
lì.
Dopo
alcuni minuti entra nella stanza successiva, guardandosi
intorno.
Pensa
di trovarla vuota, invece un ragazzo gli dà le spalle, sta
osservando un dipinto che occupa tutta la parete.
Per
un attimo il respiro di Niall si ferma.
La
giacca scura, i pantaloni neri e gli anfibi, anch'essi neri, gli
ricordano terribilmente Zayn.
Così
come lo zainetto retrò - che sembra quasi appartenere ad
un'altra epoca - e il berretto nero.
Niall
arretra di qualche passo con gli occhi fissi sul ragazzo.
E
continua ad arretrare, finché la sua schiena non batte
contro qualcosa e i suoi piedi inciampano, facendolo rovinare a
terra.
Il
ragazzo si volta di scatto, e Niall si sente morire quando Zayn lo
guarda e scoppia a ridere, divertito.
Il
suo sorriso è in contrasto con le profonde occhiaie che
bordano i suoi occhi, ma Niall pensa lo stesso che sia
bellissimo.
Poi
si riprende e si alza velocemente in piedi, le guance rosse per
l'imbarazzo.
E
in que momento, per la prima volta, a scappare è
lui, non Zayn.
* * *
Niall sospira di sollievo quando alle otto vede Zayn entrare nel bar.
Non
si sente più le gambe, tanta è l'agitazione che
gli provoca quel ragazzo.
Nessuno
l'ha mai fatto sentire così.
E
poi, non sa cosa aspettarsi dopo il casuale incontro che hanno avuto il
pomeriggio precedente.
Chissà
cosa pensa Zayn?
Questa
domanda affligge Niall più di qualsiasi altra cosa, ha il
terrore che Zayn pensi che l'abbia pedinato.
E,
Dio, magari pensa di piacergli.
Niall
lo segue con gli occhi, osservando tutti i movimenti che compie
finchè non si siede, dandogli le spalle.
Non
ha ancora distolto gli occhi quando Zayn si volta e lo guarda al di
sopra della spalla, sorridendogli debolmente.
Niall
schiude le labbra, sorpreso, poi distoglie lo sguardo.
Sente
Harry dirgli qualcosa, la sua voce è un borbottio confuso,
la curva delle labbra di Zayn invece è chiara davanti ai
suoi occhi, la vede come una linea scavata nella terra.
Come
una buca nella sabbia, una pista per le biglie.
E
i suoi occhi, gli occhi neri di Zayn, sono le biglie.
"Niall."
Harry gli sventola una mano davanti al viso, come a volerlo richiamare.
Gli occhi di Niall si spostano verso l'amico e lo guardano perplesso.
"Sì?" domanda questo, sbattendo le palpebre un paio di volte.
Si sente perso, dopo aver guardato Zayn.
Harry scrolla le spalle, per poi dire: "Nulla, ti eri incantato."
Il riccio gli porge un vassoio, e Niall con terrore si rende conto che non è un semplice vassoio, ma è il vassoio.
Perché
sì, su quel vassoio c'è il famigerato
caffè di Zayn, e Niall vorrebbe morire pur di avvicinarsi di
nuovo a lui.
Guarda
il riccio con una silenziosa richiesta d'aiuto, ma quello sembra non
farci caso e gli volta le spalle, per servire un cinquantenne e sua
figlia.
Niall
sospira sconfortato, avvicinandosi al tavolo otto.
Vorrebbe
avere il coraggio di chiedere a Zayn per quel ritratto, ma è
combattuto.
Sa
che se gli si avvicinerà, immacabilmente il moro si
innamorerà di lui e sa anche di non essere capace di
ricambiare.
Tiene
gli occhi fissi sulle spalle di Zayn, finché non lo affianca
e non si inclina in avanti per posare la sua ordinazione sul
tavolo.
Niall
si sente addosso il suo sguardo e iniziano a tremargli le mani per la
tensione.
Zayn
sembra notarlo, perché gliele sta fissando e sul suo volto
stanco si apre un sorrisetto divertito.
Niall
sobbalza e quasi lascia cadere il vassoio quando il moro allunga la
mano per afferrare la tazza e le loro dita si sfiorano.
Zayn
ritrae la mano di colpo, come se avesse sentito la scossa, e Niall si
affretta a distogliere lo sguardo, prima di voltargli le spalle e
cercare di allontanarsi da quel ragazzo così strano e
affascinante.
"Niall," lo richiama la voce roca di Zayn, il tono lento e strascicato.
Il ragazzo si volta e "Sì?" chiede, titubante.
Zayn si morde il labbro e inizia a torturarsi le mani, e Niall pensa che sia dannatamente adorabile.
"Io... ti ricordi che ti avevo chiesto se potevi... ecco..."
Zayn sembra in difficoltà, così Niall completa la frase per lui: "Posare per te?"
Il moro sembra rivolgergli un'occhiata riconoscente, poi annuisce debolmente. "Mi chiedevo, ecco... mi chiedevo se potessi venire..."
Niall sente tremare qualcosa all'altezza del cuore, ancora prima che Zayn aggiunga:"... oggi."
Lo stomaco di Niall si ribalta, e lui si sente patetico.
Nessuno
l'ha mai fatto sentire così scombussolato, nemmeno
Harry.
"Quando devo venire?"
La domanda gli esce di bocca senza che riesca a bloccarla, e si maledice in silenzio per la sua avventatezza.
Zayn
abbassa il capo e poi lo rialza, dedicandogli uno sguardo incerto.
"Alle sei va bene?"
Niall annuisce immediatamente, per poi rimproverarsi.
Non
vuole che Zayn capisca che non aspettava altro che un appuntamento da
ormai un mese.
Stupido, si dice da solo, non può nemmeno essere considerato un appuntamento, questo.
Stupido, si dice da solo, non può nemmeno essere considerato un appuntamento, questo.
"Certo" dice infine, rassegnato.
Zayn sembra profondamente tormentato. "Io... vuoi che ti scriva l'indirizzo?"
Niall annuisce nuovamente, porgendogli il blocchetto delle ordinazioni.
Anche
Zayn annuisce, e un piccolo sorriso fa capolino sulle sue
labbra.
Abbassa
gli occhi sul block-notes e ci scarabocchia sopra qualcosa, sembra
profondamente concentrato.
Poi
glielo porge con un ennesimo piccolo sorriso.
Niall
pensa di nuovo che quel sorriso sia la cosa più bella che
abbia mai visto, e di nuovo si rimprovera per quei pensieri
stupidi.
Non
vuole ferire Zayn come ha sempre fatto con tutti gli altri
ragazzi.
Non
vuole che finisca come con Harry.
Ma
ormai è fatta, e Niall pensa che dopo aver posato per lui
possa sempre tornare tutto come prima, e che Zayn perda interesse per
lui.
Perchè
probabilmente è solo questo che alimenta l'interesse di
Zayn, il fatto che lui sia un perfetto soggetto da ritrarre.
Probabilmente,
anzi, sicuramente, a Zayn, da artista che è, gli interessa
solo di dipingere.
Niall
gli rivolge un sorriso, e, prima di allontanarsi lo guarda nuovamente
negli occhi.
"E Zayn..." inizia, per poi rendersi conto di aver pronunciato il suo nome solo per il puro paicere che gli provoca farlo.
Zayn.
Esiste
forse nome pù bello?
Il
suono dolce della zeta, il modo veloce in cui va pronunciato, Niall ne
è completamente affascianto.
Zayn, vedendo che non continua a parlare, dice: "Sì, Niall?"
Niall pensa velocemente a qualcosa di serio da dire, ma non torva nulla. Il suo sguardo si posa sul tavolo, e immediatamente sussurra: "Niente. Ti si sta rafreddando il caffè."
Dio, Niall, che frase stupida. Ti si sta raffreddando il caffè? Nemmeno il più patetico degli imbranati avrebbe detto una cosa del genere.
Tuttavia Niall riesce a scorgere un piccolo sorriso sulle morbide labbra di Zayn, prima che questo abbassi la testa e mescoli il suo caffè.
-
Ciao!
Dunque,
parliamo di questo capitolo.
Abbiamo lou, finalemente, anche se non è ancora molto approfondito il suo personaggio, ma come ho già detto questa storia ha sviluppi alquanto lenti, quindi ci vorrà un po' prima di scoprire perché zayn è così strano, o per capire il rapporto che lega niall e harry.
Per quanto riguarda il povero liam, che non compare nel capitolo (ma va'?), direi che ci vorrà un po' di tempo prima di scoprire del tutto il suo personaggio.
Abbiamo lou, finalemente, anche se non è ancora molto approfondito il suo personaggio, ma come ho già detto questa storia ha sviluppi alquanto lenti, quindi ci vorrà un po' prima di scoprire perché zayn è così strano, o per capire il rapporto che lega niall e harry.
Per quanto riguarda il povero liam, che non compare nel capitolo (ma va'?), direi che ci vorrà un po' di tempo prima di scoprire del tutto il suo personaggio.
Bene,
ora che ho parlato della storia, posso dire due parole su bse?
Sinceramente, sono rimasta molto delusa dai ragazzi. Voglio dire, ci sta che decidano i menager, ci sta che gli facciano fare le tappe forzate, ci sta che li usino come macchine per soldi, ci sta che vietino la larry, ci sta tutto, perché tutte le persone famose sono marionette in mano a qualcuno. Ma non ci sta che bse sia uguale identica alla canzone dei the who. Ora, io li conoscevo, ma non avevo mai sentito quella canzone in particolare, e devo dire che ci sono rimasta malissimo. So che non è colpa dei ragazzi, però, cristo santo, se ti fanno cantare una canzone che ha l'introduzione uguale ad un brano di una delle più famose band del mondo... Bè, tu rifiuti. Non so, è una cosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ovviamente questo non cambia il mio amore per i ragazzi, non che io riesca a smettere di seguirli per questo, però mi ha fatto schifo questo comportamento. Davvero. Ci sono rimasta male.
Sinceramente, sono rimasta molto delusa dai ragazzi. Voglio dire, ci sta che decidano i menager, ci sta che gli facciano fare le tappe forzate, ci sta che li usino come macchine per soldi, ci sta che vietino la larry, ci sta tutto, perché tutte le persone famose sono marionette in mano a qualcuno. Ma non ci sta che bse sia uguale identica alla canzone dei the who. Ora, io li conoscevo, ma non avevo mai sentito quella canzone in particolare, e devo dire che ci sono rimasta malissimo. So che non è colpa dei ragazzi, però, cristo santo, se ti fanno cantare una canzone che ha l'introduzione uguale ad un brano di una delle più famose band del mondo... Bè, tu rifiuti. Non so, è una cosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Ovviamente questo non cambia il mio amore per i ragazzi, non che io riesca a smettere di seguirli per questo, però mi ha fatto schifo questo comportamento. Davvero. Ci sono rimasta male.
Bene,
ora che l'ho scritto sono più felice. E che non saltino
fuori ragazze che dicono che io non li amo, perché non sono
obbligata a supportarli sempre e comunque. Ci sono certe cose che non
possono essere sopportate, e questa è una di quelle.
Bona,
dopo sto lunghissimo spazio autrice vi lascio e vi auguro una buona
notte.
Adieu
:)
xx