Ebbene
si ragazze, per quanto può sembrare assurdo ed
incredibile, siamo giunti all'epilogo di questa storia che si
è prolungata per
un anno e cinque mesi.
In
questo capitolo conclusivo, scopriremo che cosa è
successo a tutti i nostri beniamini.
Vedremo
che ne è stato di Draco ed Hermione, di Harry
e Viola e di Blaise e Ginevra.
Scopriremo
se il biondino ha mantenuto la sua parola,
restituendo la memoria ai genitori di Hermione, faremo la conoscenza
del frutto
del loro amore e vedremo che ne è stato di Lucius.
C'è
molta carne al fuoco e credo che sia inutile
elencare ora, tutto quello che scopriremo.
Un
grazie enorme va alla mia sorellina, che mi ha
aiutato in una scelta complessa e un avviso speciale è per
DarkViolet, che
attende questo capitolo con ansia.
Tesoro
goditelo tutto!!
Faccio
prima a lasciarvi alla lettura e come sempre vi
ringrazio, per tutto il tempo che avete voluto perdere con me.
Vi
rimando alla fine del capitolo per i ringraziamenti
e per alcuni avvisi importanti.
Baci
Lorian
Capitolo
73 - Epilogo
POV
HERMIONE
Sono
passati cinque anni da quel pomeriggio in cui
dissi a Draco, di essere incinta.
Tante
cose sono successe nel frattempo e se dovessi
dirle veramente tutte, non mi basterebbe una giornata intera, quindi mi
limiterò a elencare le più importanti.
Innanzitutto,
come avevano predetto sia Draco che
Madama Chips, ero riuscita a superare i M.A.G.O. senza alcuna
difficoltà.
Quando
ero uscita dall'aula degli esami, dopo aver
saputo l'esito, avevo trovato ad attendermi il mio futuro marito che se
ne
stava appoggiato ad una colonna, con le braccia conserte e un
sorrisetto
ironico stampato sulla faccia.
Lui
era certo di sapere che sarebbe finita bene ed
infatti, avevo ottenuto il massimo dei voti in tutte le materie.
E
quando dico tutte, intendo dire proprio tutte.
Uffa
e va bene, non proprio tutte dato che non avevo
dato gli esami per Divinazione né per Babbanologia ma per il
resto me li ero
svolti tutti.
Quando
mi aveva visto spuntare dalla porta, senza
muovere un solo muscolo, aveva detto: " Beh
sentiamo,
come è andata scimmietta?".
Io
gli avevo tirato fuori la lingua, facendolo
scoppiare a ridere a crepapelle.
Anche
lui aveva ottenuto il massimo dei voti e poi
chiamava me secchiona e saputella.
Forse
il metodo di studio era leggermente differente
ma il risultato era lo stesso.
Io
mi ammazzavo sui libri mentre lui, mannaggia alla
sua bella faccia, assimilava tutto senza fare nessuna fatica.
Per
quanto riguarda i nostri amici, Blaise era andato
più che bene, Ginny aveva chiuso con cinque Oltre ogni
previsione e due Eccezionale,
Viola aveva preso tutti ottimi voti mentre Harry aveva avuto qualche
difficoltà
in più.
D'altronde
era risaputo da tutti, che lui e lo studio
non andavano propriamente d'accordo.
La
stessa cosa era accaduta a Ronald ma se per Harry
era stato chiuso un occhio, in virtù del fatto che era
l'eroe del mondo magico,
per Ron la giustificazione era stata la sua maledizione.
Lui
aveva imparato a ironizzarci sopra, tanto che
quando aveva finito del tutto gli esami, aveva detto: " Almeno la
Parkinson è servita a qualcosa!" facendoci scoppiare a
ridere.
Io
e Draco avevamo deciso di seguire il consiglio che
mi aveva dato Madama Chips e cioè quello di sposarci subito,
per poi partire
alla volta dell'Australia, per cercare i miei genitori.
Per
quanto riguardava loro, sapevo solo che erano
stati iscritti all'anagrafe di Melbourne, con i nomi di Wendell
e Monica Wilkins,
che erano due dentisti sposati da venti
anni e che non avevano figli.
La
mia unica speranza era che tutto fosse rimasto come
sapevo, anche perchè se si erano spostati, la cosa si
sarebbe complicata di
molto.
Stringendo
forte quel barlume di speranza, una volta
archiviati gli esami eravamo andati dalla McGranitt, a chiederle di
poter
celebrare le nostre nozze ad Hogwarts.
Lei
aveva spalancato gli occhi, dicendo che era la
prima volta che capitava una cosa del genere ma che non aveva nulla in
contrario, sul fatto ciò accadesse.
Ovviamente
la notizia, non si sa come, era trapelata e
in poco tempo il castello era stato preso d'assalto da giornalisti,
fotografi e
curiosi.
D'altronde
non succedeva tutti i giorni, di assistere
alle nozze dell'eroina del mondo magico e del figlio di un Mangiamorte.
Due
giorni prima della cerimonia, era venuto da noi il
Ministro Shacklebolt che aveva consegnato a Draco i suoi nuovi
documenti e gli
aveva riferito, che la condanna di Lucius era stata eseguita.
Il
mio fidanzato aveva annuito rimanendo serio ma io
avevo visto un lampo di dolore, passare nei suoi occhi velocemente.
Nonostante
Lucius Malfoy gli aveva fatto molto male,
era e rimaneva suo padre, anche se ora all'anagrafe lui si chiamava
solo Black.
Draco
si era poi alzato e senza dire una parola, era
uscito dalla torre immerso nei suoi pensieri.
Anche
se io volevo stringerlo a me, comprendevo che in
quel momento aveva bisogno di stare da solo, per somatizzare la cosa.
Mezz'ora
dopo era rientrato con un sorriso sul viso,
come se nulla fosse accaduto: io sapevo che la cosa ancora gli bruciava
ma
avevo preferito lasciargli i suoi tempi, in modo da non costringerlo ad
affrontare i suoi tormenti.
Quando
si sarebbe sentito pronto, ero certa che lo
avrebbe fatto lui.
Draco
mi aveva afferrato una mano poi mi aveva detto
che doveva parlarmi, quindi eravamo andati in camera nostra.
Giunti
lì, mi aveva fatto sedere e aveva detto: "
Ora che il mio cambio di cognome è ufficiale, ci tengo ad
informarti di tutto
ciò che questo comporta.
Innanzitutto,
devo rettificare quello che ti ho detto
venti giorni fa e cioè che rinunciando ad essere un Malfoy,
sarei stato povero
in canna.
In
questi giorni, tra un esame e l'altro, con l'aiuto
di Blaise e del Ministro, sono riuscito a convertire gran parte dei
beni dei
Malfoy, intestandoli ai Black.
Quindi
abbiamo di che vivere di rendita, anche se so che
tu vuoi lavorare ugualmente ed è quello
che
faremo.
Per
quanto riguarda il luogo dove abiteremo, c'è
l'imbarazzo della scelta.
Abbiamo
diverse proprietà e possiamo scegliere la
dimora dove vivere, senza doverci fare alcun problema.
Ho
pensato che non voglio un maniero enorme, perchè mi
ricorderebbe troppo quello che ho distrutto.
Lì,
io ci ho passato l'infanzia e posso assicurarti
che non è stato proprio uno spasso.
Ero
sempre solo, almeno fino a quando non ho
conosciuto Blaise e quella casa era troppo grande e tetra.
Non
voglio che nostro figlio passi quello che ho
vissuto io, quindi ho pensato che vorrei una casa più
piccola.
Ovviamente
non riuscirei a vivere in una casa modesta,
perchè anche se ho rinunciato al cognome dei Malfoy, con il
passare degli anni
ne ho assorbito i modi e il prestigio.
Non
fraintendermi, so che sono supponente e che mi
dimostro viziato ed arrogante ma non posso cambiare completamente e
all'improvviso.
Posso
scendere a patti con te e per questo ho deciso
che libereremo i nostri elfi, dandogli uno stipendio ma di
più non farò!".
Gli
avevo buttato le braccia al collo, sorridendo
emozionata, perchè sapevo che anche se per lui tutti quei
cambiamenti dovevano
essere davvero pesanti, lo stava facendo per me.
Quando
si era staccato, Draco aveva ripreso a parlare:
" In realtà mi è balenata in testa un'idea e
cioè che sul terreno che
prima occupava il Manor, potremmo costruire alcune villette e darne una
a
ciascuno dei nostri amici.
Ovviamente
ne terremo una per noi e una per i tuoi
genitori.
In
questo modo saremmo sempre in loro compagnia e tu
avrai accanto, le persone che contano di più per te.
Naturalmente
bisogna vedere cosa ne pensano loro; sai
potrebbero avere altre idee in testa ma in linea di massima non mi
sembra una
cattiva possibilità, tu che ne dici?".
Gli
avevo rivolto un grande sorriso poi avevo annuito,
dandogli un grosso bacio, perchè mi sembrava davvero un idea
favolosa.
A
cena avevamo proposto questa cosa a Harry e Viola e
a Ginny e Blaise e mentre i secondi avevano accettato al volo, Harry
era
rimasto un pò pensieroso.
Quando
Draco gli aveva chiesto a che pensava, lui
aveva detto: " La vostra soluzione mi alletta molto ma mi dispiace
veramente il fatto di dover lasciare la casa di Grimmauld place.
E'
l'unico ricordo che mi rimane di Sirius ed è la
sola cosa che mi lega ancora a lui!".
A
quel punto, io gli avevo detto: " Harry nessuno
ti dice che devi lasciare quella casa; Grimmauld place
rimarrà sempre di tua
proprietà e ci potreste tornare quando volete ma devi
ammettere che sarebbe
bello, vivere tutti vicini e sopratutto in pieno territorio magico!".
Lui
aveva annuito poi si era girato verso Viola e le
aveva chiesto cosa ne pensasse e lei gli aveva detto che preferiva
l'idea mia e
di Draco, quindi Harry dopo aver fatto un grande sorriso, aveva fissato
il mio
ragazzo e aveva concluso con un: " Bene biondastro, sembra che saremo
vicini di casa!".
Draco
si era portato le mani nei capelli poi con una
voce falsamente disperata, aveva detto: " Oh,
santo
Salazar ma che mi è venuto in mente!" e
tutti eravamo scoppiati a
ridere.
Il
giorno delle nozze era finalmente arrivato e
l'emozione mi aveva mandato in fibrillazione.
Blaise
e Theo erano i testimoni di Draco mentre i
miei, erano Viola e Luna che in quel periodo stava, sorprendentemente
frequentando Ronald.
Ginny
era la mia damigella d'onore e Harry invece mi avrebbe accompagnato
all'altare,
che per l'occasione era stato montato davanti alla riva del Lago nero.
Mentre
avanzavo sul lungo tappeto blu, reggendomi al
braccio del mio amico, sentivo il cuore battermi forte e ancora di
più era
accaduto quando avevo visto il mio quasi marito, che mi attendeva
sorridente
all'altare.
Sottovoce
avevo detto: " Ma come diavolo fa a
mantenere quella calma, sembra che nulla lo smuova!" e Harry
sogghignando
mi aveva risposto: " Tranquilla Herm, ora lo vedi così ma
fino a dieci
minuti fa, ha fatto un solco sulla pedana a forza di fare avanti e
indietro!".
Avevo
riso della sua battuta e mi ero guadagnata un
occhiata curiosa da parte di Draco.
Dopo
una cerimonia emozionante, finalmente il Primo Ministro ci aveva
dichiarato
marito e moglie e facendo un grosso applauso, ci aveva presentato a
tutti come
i signori Draco ed Hermione Black.
Dopo
il ricevimento, io e mio marito avevamo salutato
tutti e accompagnati da Shacklebolt, ci eravamo diretti al Ministero,
dove ci
attendeva una Passaporta creata apposta per noi, che ci avrebbe
trasportato
direttamente a Melbourne.
Una
volta giunti lì, eravamo andati nell'hotel che
Draco aveva prenotato e avevamo passato una magnifica prima notte di
nozze.
Il
clima lì a Melbourne era totalmente diverso da quello di
Londra e pur essendo
il mese di giugno, faceva abbastanza freddo.
Fortunatamente
avevamo trovato subito i miei genitori
e come aveva predetto Draco, con il libro degli incantesimi attraverso
i
secoli, eravamo riusciti a restituire loro la memoria.
Era
stato parecchio complicato spiegargli tutto quello
che era successo e si era sfiorata la tragedia, quando mia madre aveva
scoperto
che Ronald aveva distrutto la loro casa.
Draco,
però era riuscito a farli tranquillizzare e gli
aveva proposto di venire a vivere vicino a noi.
Loro
avevano accettato, anche se ci erano rimasti un
pò male quando avevano scoperto che ci eravamo
già sposati e che stavamo
aspettando un bambino.
Mio
marito aveva anche voluto chiedere scusa a loro,
per tutto il male che mi aveva fatto in passato.
Loro
lo avevano ringraziato poi io e Draco, dopo
alcuni giorni di relax, eravamo partiti per tornare a Londra.
I
miei genitori ci avrebbero raggiunti, quando la loro
casa fosse stata pronta e nel frattempo avrebbero provveduto, per fare
tutti
gli spostamenti burocratici.
Intanto i mesi erano passati e io mi ritrovavo un pancione degno del
Guinness
dei primati.
Durante
l'ultima visita, avevamo scoperto che
aspettavamo due gemelli e quando la medimaga ce lo aveva detto, io e
Draco ci
eravamo guardati con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
Eravamo
felici ma per la miseria, due in un colpo
avrebbero fatto paura a chiunque.
Noi
per primi eravamo ancora giovani e del tutto
impreparati, per non parlare di Draco che era letteralmente
terrorizzato di non
riuscire a fare il padre e di fallire su tutti i fronti.
Anche
io ero spaventata dal peso che ci sarebbe
piovuto addosso, dopo la nascita dei gemellini.
Per
fortuna avevamo accanto i miei genitori e i nostri migliori amici che
si facevano veramente in quattro per aiutarci.
Sia
Ginny che Harry
avevano sposato i loro fidanzati e dopo essere tornati dal viaggio di
nozze,
erano diventati come delle mamme chiocce per me.
Ginny
era stata chiamata
a giocare nelle Holidays Harpies ed era felicissima, anche
perchè la sua
allenatrice era nientemeno che il suo idolo, Gwenog Jones.
Dopo
il matrimonio però
aveva accennato di volersi ritirare ma Blaise non era stato
d’accordo.
Lui
desiderava che sua
moglie facesse quello che più le piaceva e giocare a
Quidditch era di sicuro,
una delle sue cose preferite.
Blaise
non voleva che
Ginny un giorno fosse diventata preda dei rimpianti e alla fine, dopo
tante
discussioni erano arrivati ad una conclusione: lei avrebbe giocato,
fino a
quando non fosse rimasta incinta.
Quanto
a lui, si era messo in
società con Draco e gestiva una specie di finanziaria.
L'idea,
a quanto pare gliel'avevo
data io, quando gli avevo parlato dei babbani che giocavano in borsa.
Harry
come ci si aspettava era
diventato un Auror e con nostra grande sorpresa anche Ron aveva scelto
quella
strada.
Chissà
perchè, tutti eravamo
convinti che avrebbe scelto di aiutare George in negozio ma lui ci
aveva
stupiti, così come l'aveva fatto quando aveva chiesto a Luna
di sposarlo.
In
breve Draco aveva fatto
costruire un altra villetta per la nuova coppia.
Per
quanto riguarda me, Viola e
Luna avevamo deciso di seguire la carriera di medimaghe: io nel settore
cardiologia, Viola in quello di psicologia e Luna in quello di
pediatria ma
mentre le mie amiche avevano finito gli esami e già
esercitavano, io mi ero
dovuta limitare a fare solo un breve tirocinio.
Infatti
con il passare dei mesi,
la gravidanza era diventata sempre più difficile da gestire
e Draco mi aveva
chiesto di rimanere a casa a riposo.
Seppur
a malincuore, lo avevo
accontentato e gli ultimi mesi che mancavano alla nascita dei miei
piccoli, li
avevo passati ad annoiarmi sul divano o in giardino.
Tramite
un particolare
incantesimo, avevamo scoperto di aspettare un maschio e una femmina e
una sera
Draco era venuto da me dicendo: " Amore, stavo pensando ai nomi per i
nostri figli.
Sai
già che i Black avevano la
tradizione di chiamare i loro eredi, con nomi di stelle o
costellazioni; io per
primo ne sono un esempio e mi piacerebbe davvero, poter continuare la
stessa
cosa per i nostri figli!".
Io
avevo annuito e lo avevo
invitato a continuare; lui l'aveva fatto, dicendo: " Ho pensato a
diversi
nomi ma per il piccolo principe, l'unico che mi sembrava perfetto
è
Antares!".
Io
gli avevo chiesto: "
Perchè proprio Antares? Che significa?" e lui mi aveva
risposto: " Antares è
la stella più
luminosa della costellazione dello
Scorpione; è la sedicesima stella più
brillante dell'intera volta
celeste.
Significa
rivale di Marte e visto che Marte era il dio della guerra,
Antares sarà portatore di pace!".
Io
battei le mani entusiasta: mi piaceva l'idea che mio figlio
simboleggiasse, seppur con il nome, una cosa così bella.
Nonostante
Draco avesse cambiato cognome, c'era sempre qualcuno che non si
faceva scrupoli a malignare dietro alla nostra unione e anche se io non
ci
facevo caso, sapevo che per lui questo era fonte d'inquietudine.
Riscuotendomi
dai miei pensieri, gli avevo chiesto: " E per la piccola
che nome hai pensato?" e lui, con un sorriso mi aveva risposto: " Per
la principessina, trovo perfetto il nome di Maia che
è nota anche
come 20 Tauri.
E'
una stella della costellazione del Toro; si tratta di una delle
componenti dell'ammasso
aperto delle
Pleiadi e giace ad una distanza di circa 440 anni luce da
noi.
Il
suo nome proprio, significa la grande!".
Anche
il nome della bambina era meraviglioso e per dimostrare a mio marito
il mio totale accordo, l'avevo abbracciato di slancio stringendolo a me.
Una
settimana dopo, una Ginny euforica si era materializzata nel mio
salotto e ancor prima che le chiedessi come mai fosse lì, mi
aveva buttato le
braccia al collo e ridendo, mi aveva detto: " La famiglia Zabini
cresce!".
Un
moto di felicità mi aveva riscaldato il cuore; presa
dall'euforia, avevo
risposto all'abbraccio.
Quando ci
eravamo separate, lei con gli occhi lucidi mi aveva
fissata e io, rivolgendole un luminoso sorriso le avevo fatto cenno di
sedersi.
Non
appena si era accomodata, io le avevo chiesto: " Blaise come ha
reagito?" e lei grattandosi la testa aveva
risposto: " In
realtà non gliel'ho ancora detto! Tu sei la prima a saperlo.
Lui
oggi è fuori Londra con Draco, per svolgere un lavoro e
rientrerà
stasera e io non ce la facevo più.
Dovevo
dirlo a qualcuno, altrimenti sarei scoppiata; Viola è
impegnata al
San Mungo, Harry ha delle lezioni speciali degli Auror e poi lui
è un uomo e
non mi sarei sentita a mio agio.
Dirlo
a mia madre, equivaleva a comunicarlo alla Gazzetta del profeta o a
Rita Skeeter in persona. Quanto a mia cognata Luna, con tutto il
rispetto non
m'ispira poi tutta questa fiducia; sai non vorrei mai che qualche
Ricciocorno
Schiattoso, creasse dei problemi alla gravidanza!".
Sia
io che lei, eravamo scoppiate a ridere per l'originalità
della nostra
amica, poi tornate serie io le aveva chiesto: " Hai paura della sua
reazione?" ma lei ghignando mi aveva risposto: " Tesoro, Blaise non
è
Draco Black!
Lui
lo desidera da morire e molte volte me lo ha detto, solo che lo ha
fatto quando credeva che dormissi.
Penso
che si sia comportato così, perchè non voleva che
rinunciassi al mio
sogno di giocare nelle Holidays Harpies ma sai che ti dico? Avrei
rinunciato
anche subito, pur di renderlo felice.
Lui
si è fatto in quattro per rendere serena me e il minimo che
posso fare
e ripagarlo con la stessa moneta!".
Avevo
annuito sorridendo, perchè anche io la pensavo come lei;
contrariamente a quello che credevano le persone, Draco era un marito
splendido
e attento.
Certe
finora non erano mancate le discussioni e anche belle grosse ma
riuscivamo sempre a risolvere tutto e ogni diatriba, si era conclusa
con un
bacio e con della splendida ginnastica da camera.
Ovviamente
Blaise fece i salti di gioia quando seppe la notizia e poco ci
mancò che si mettesse a piangere come un bambino.
Ginny
si ritirò dal Quidditch, ricevendo un grande abbraccio dalla
Jones e
una bellissima medaglia sportiva in onore.
Intanto
per me si era concluso il tempo della gravidanza e una notte, in
preda alle contrazioni molto forti, avevo svegliato Draco.
Non
appena lui aveva compreso che cosa stava succedendo, si era vestito e
dopo aver inviato un Patronus a Harry, Ginevra e Molly, mi aveva
abbracciata
stretta e ci aveva smaterializzati al San Mungo.
Era
terribilmente spaventato e lo capivo dal fatto, che continuava
metodicamente a mordersi il labbro inferiore e a passarsi le mani nei
capelli.
Il
primo ad arrivare in ospedale fu un assonnato Harry, al quale io prima
di entrare in sala parto, avevo chiesto di andare a prendere i miei
genitori.
Draco
non gli aveva mandato il Patronus, per non farli spaventare e anche
perchè non avrebbero saputo come arrivare al San Mungo.
Dopo
sei ore di dolori pazzeschi, di lacrime furibonde e di stritolamenti
di mano, Antares e Maia videro la luce e sotto gli occhi lacrimosi di
Draco e
miei, emisero il loro primo potente vagito.
Draco
era incantato da quei due tesori e non riusciva a staccargli gli
occhi di dosso.
La
cerimonia di presentazione in società che equivale ad un
battesimo
babbano, fu fatta tre mesi dopo e come padrini furono scelti: per
Antares,
Harry e Viola e per Maia, Ginny e Blaise.
Ginny
era ormai al settimo mese e per completare la gioia di tutti noi,
Viola comunicò ad Harry che anche loro erano in attesa di un
erede.
Draco
era un papà attento ed orgoglioso che si divideva equamente
tra
Antares e Maia senza togliere nulla a nessuno dei due e ovviamente non
si
dimenticava neppure di me.
Due
mesi dopo nacque Elizabeth, la figlia di Ginny e Blaise e tre mesi
dopo, quella splendida bambina fu presentata in società.
Io
e Draco fummo scelti per farle da padrini e ne fui davvero onorata.
Beth
era veramente una bellissima bambina che aveva i capelli rossicci di
sua madre e gli occhi blu di suo padre, occhi che erano letteralmente
innamorati
di lei.
Blaise
la seguiva ovunque e spesso tra le risate convulse di Draco, lo
avevamo visto gattonare inseguendo sua figlia.
Io
e Draco crescevamo i gemelli con tanto amore supportati dalla presenza
dei miei genitori, di Molly ed Arthur e dei nostri amici.
James
Manuel Potter, che aveva il nome di entrambi i nonni, arrivò
ad
allietare la famiglia due mesi dopo e posso davvero dire di aver visto
il mio
migliore amico, sfiorare la gioia più assoluta.
I
padrini per lui furono Ron e Luna che erano in attesa del loro primo
figlio.
Io
e Draco avevamo formato una famiglia felice e oggi 12 dicembre siamo
tutti riuniti qui a casa nostra per festeggiare i primi tre anni dei
nostri
tesori.
Io
sono emozionata, anche perchè custodisco un dolce segreto
nel mio cuore,
di cui neppure Draco è al corrente: presto, una nuova vita
si aggiungerà a
questa chiassosa ma allegra tribù.
Se
ripenso che tutto questo è nato da un ennesimo scherzo
dell'ex furetto
più odioso di Hogwarts, mi viene da ridere e benedico ogni
singola lacrima e
ogni sorriso che in questi anni sono apparsi sul mio viso.
Ho
tanti amici, ho i miei genitori affianco, sono una moglie felice, sono
realizzata lavorativamente
parlando,
ho una bella casa e ovviamente sono una mamma orgogliosa di due
splendidi bambini, ops tre, che mi hanno riempito il cuore di una gioia
immensa.
Non
mi sono mai pentita delle mie azioni, delle mie decisioni e anche dei
miei sbagli.
Oggi
sono la signora Black, moglie del più spocchioso dei
Purosangue che è
riuscito a cambiare per amore mio e dei suoi figli.
Sento
le braccia di mio marito stringersi a me e comprendo che non mi manca
davvero nulla di più.
La
vita mi ha ripagato, donandomi più di quel pensavo di
meritare ed tutto
perfetto così.
FINE
Bene, adesso posso permettermi di versare quella lacrimuccia che se ne
stava
appesa tra le ciglia dall'inizio del capitolo.
Stavolta
ho messo davvero il punto definitivo a questa lunghissima storia
che a riscosso da parte vostra molto successo.
Non
finirò mai di ringraziarvi per il vostro affetto e per
avermi seguito
con così tanta assiduità.
Ora
spero che vogliate donarmi gli ultimi cinque minuti della vostra
giornata, per poter leggere ciò che scriverò.
Come
ho già accennato a qualcuna, finita questa storia mi
prenderò qualche
settimana di pausa e verso la seconda o terza settimana di settembre,
inizierò
a pubblicare la nuova storia.
Voglio
anticiparvi qualcosa e mi auguro che sarà amata e seguita
come
questa.
Innanzitutto
strano ma vero, non sarà una Dramione.
Lo
so lo so non è da me ma che ci volete fare, anche io a volte
ho i
neuroni confusi.
La
storia si dividerà in due periodi di diciassette
anni di
lontananza l'uno dall'altro.
Nella
prima parte i protagonisti saranno Luna Lovegood e Harry Potter mentre
nella seconda lo scettro passerà a Draco con un nuovo
personaggio.
La
storia è ambientata dopo la fine della guerra magica,
perchè proprio non
mi riesce di scrivere di Voldemort.
Mi
sta troppo sulle scatole quindi preferisco scrivere in tempo di pace,
che
poi pace vera non è mai.
La
storia s'intitola I giochi del destino e non sarà
eccessivamente lunga o
almeno non come questa, appena finita.
Augurandomi
seriamente che la seguirete in molti, vi lascio per ora
provvisoriamente ringraziando ancora tutti coloro
che mi hanno
seguito, chi ha messo la mia storia nelle preferite o nelle ricordate,
chi ha
commentato ( grazie, merci, thanks, gracias, danke!!!) e anche chi l'ha
solo
letta in silenzio.
Vi
voglio bene e siete tutte speciali. Baci Lorian