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Autore: lorian    17/08/2013    18 recensioni
Hermione si trova ad avere a che fare con un minuscolo ma enorme problema.
Dovrà tirare fuori il meglio di sè per sopportare le conseguenze di una giornata iniziata male.
Saprà trovare qualcosa di buono da una situazione a dir poco pessima?
Seguite questa storia che vi farà sorridere e commuovere.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ebbene si ragazze, per quanto può sembrare assurdo ed incredibile, siamo giunti all'epilogo di questa storia che si è prolungata per un anno e cinque mesi.

In questo capitolo conclusivo, scopriremo che cosa è successo a tutti i nostri beniamini.

Vedremo che ne è stato di Draco ed Hermione, di Harry e Viola e di Blaise e Ginevra.

Scopriremo se il biondino ha mantenuto la sua parola, restituendo la memoria ai genitori di Hermione, faremo la conoscenza del frutto del loro amore e vedremo che ne è stato di Lucius.

C'è molta carne al fuoco e credo che sia inutile elencare ora, tutto quello che scopriremo.

Un grazie enorme va alla mia sorellina, che mi ha aiutato in una scelta complessa e un avviso speciale è per DarkViolet, che attende questo capitolo con ansia.

Tesoro goditelo tutto!!

Faccio prima a lasciarvi alla lettura e come sempre vi ringrazio, per tutto il tempo che avete voluto perdere con me.

Vi rimando alla fine del capitolo per i ringraziamenti e per alcuni avvisi importanti.

Baci Lorian

 

Capitolo 73 - Epilogo

 

POV HERMIONE

 

Sono passati cinque anni da quel pomeriggio in cui dissi a Draco, di essere incinta.

Tante cose sono successe nel frattempo e se dovessi dirle veramente tutte, non mi basterebbe una giornata intera, quindi mi limiterò a elencare le più importanti.

Innanzitutto, come avevano predetto sia Draco che Madama Chips, ero riuscita a superare i M.A.G.O. senza alcuna difficoltà.

Quando ero uscita dall'aula degli esami, dopo aver saputo l'esito, avevo trovato ad attendermi il mio futuro marito che se ne stava appoggiato ad una colonna, con le braccia conserte e un sorrisetto ironico stampato sulla faccia.

Lui era certo di sapere che sarebbe finita bene ed infatti, avevo ottenuto il massimo dei voti in tutte le materie.

E quando dico tutte, intendo dire proprio tutte.

Uffa e va bene, non proprio tutte dato che non avevo dato gli esami per Divinazione né per Babbanologia ma per il resto me li ero svolti tutti.

Quando mi aveva visto spuntare dalla porta, senza muovere un solo muscolo, aveva detto: " Beh

sentiamo, come è andata scimmietta?".

Io gli avevo tirato fuori la lingua, facendolo scoppiare a ridere a crepapelle.

Anche lui aveva ottenuto il massimo dei voti e poi chiamava me secchiona e saputella.

Forse il metodo di studio era leggermente differente ma il risultato era lo stesso.

Io mi ammazzavo sui libri mentre lui, mannaggia alla sua bella faccia, assimilava tutto senza fare nessuna fatica.

Per quanto riguarda i nostri amici, Blaise era andato più che bene, Ginny aveva chiuso con cinque Oltre ogni previsione e due Eccezionale, Viola aveva preso tutti ottimi voti mentre Harry aveva avuto qualche difficoltà in più.

D'altronde era risaputo da tutti, che lui e lo studio non andavano propriamente d'accordo.

La stessa cosa era accaduta a Ronald ma se per Harry era stato chiuso un occhio, in virtù del fatto che era l'eroe del mondo magico, per Ron la giustificazione era stata la sua maledizione.

Lui aveva imparato a ironizzarci sopra, tanto che quando aveva finito del tutto gli esami, aveva detto: " Almeno la Parkinson è servita a qualcosa!" facendoci scoppiare a ridere.

Io e Draco avevamo deciso di seguire il consiglio che mi aveva dato Madama Chips e cioè quello di sposarci subito, per poi partire alla volta dell'Australia, per cercare i miei genitori.

Per quanto riguardava loro, sapevo solo che erano stati iscritti all'anagrafe di Melbourne, con i nomi di Wendell e Monica Wilkins, che erano due dentisti sposati da venti anni e che non avevano figli.

La mia unica speranza era che tutto fosse rimasto come sapevo, anche perchè se si erano spostati, la cosa si sarebbe complicata di molto.

Stringendo forte quel barlume di speranza, una volta archiviati gli esami eravamo andati dalla McGranitt, a chiederle di poter celebrare le nostre nozze ad Hogwarts.

Lei aveva spalancato gli occhi, dicendo che era la prima volta che capitava una cosa del genere ma che non aveva nulla in contrario, sul fatto ciò accadesse.

Ovviamente la notizia, non si sa come, era trapelata e in poco tempo il castello era stato preso d'assalto da giornalisti, fotografi e curiosi.

D'altronde non succedeva tutti i giorni, di assistere alle nozze dell'eroina del mondo magico e del figlio di un Mangiamorte.

Due giorni prima della cerimonia, era venuto da noi il Ministro Shacklebolt che aveva consegnato a Draco i suoi nuovi documenti e gli aveva riferito, che la condanna di Lucius era stata eseguita.

Il mio fidanzato aveva annuito rimanendo serio ma io avevo visto un lampo di dolore, passare nei suoi occhi velocemente.

Nonostante Lucius Malfoy gli aveva fatto molto male, era e rimaneva suo padre, anche se ora all'anagrafe lui si chiamava solo Black.

Draco si era poi alzato e senza dire una parola, era uscito dalla torre immerso nei suoi pensieri.

Anche se io volevo stringerlo a me, comprendevo che in quel momento aveva bisogno di stare da solo, per somatizzare la cosa.

Mezz'ora dopo era rientrato con un sorriso sul viso, come se nulla fosse accaduto: io sapevo che la cosa ancora gli bruciava ma avevo preferito lasciargli i suoi tempi, in modo da non costringerlo ad affrontare i suoi tormenti.

Quando si sarebbe sentito pronto, ero certa che lo avrebbe fatto lui.

Draco mi aveva afferrato una mano poi mi aveva detto che doveva parlarmi, quindi eravamo andati in camera nostra.

Giunti lì, mi aveva fatto sedere e aveva detto: " Ora che il mio cambio di cognome è ufficiale, ci tengo ad informarti di tutto ciò che questo comporta.

Innanzitutto, devo rettificare quello che ti ho detto venti giorni fa e cioè che rinunciando ad essere un Malfoy, sarei stato povero in canna.

In questi giorni, tra un esame e l'altro, con l'aiuto di Blaise e del Ministro, sono riuscito a convertire gran parte dei beni dei Malfoy, intestandoli ai Black.

Quindi abbiamo di che vivere di rendita, anche se so che tu vuoi lavorare ugualmente ed è quello

che faremo.

Per quanto riguarda il luogo dove abiteremo, c'è l'imbarazzo della scelta.

Abbiamo diverse proprietà e possiamo scegliere la dimora dove vivere, senza doverci fare alcun problema.

Ho pensato che non voglio un maniero enorme, perchè mi ricorderebbe troppo quello che ho distrutto.

Lì, io ci ho passato l'infanzia e posso assicurarti che non è stato proprio uno spasso.

Ero sempre solo, almeno fino a quando non ho conosciuto Blaise e quella casa era troppo grande e tetra.

Non voglio che nostro figlio passi quello che ho vissuto io, quindi ho pensato che vorrei una casa più piccola.

Ovviamente non riuscirei a vivere in una casa modesta, perchè anche se ho rinunciato al cognome dei Malfoy, con il passare degli anni ne ho assorbito i modi e il prestigio.

Non fraintendermi, so che sono supponente e che mi dimostro viziato ed arrogante ma non posso cambiare completamente e all'improvviso.

Posso scendere a patti con te e per questo ho deciso che libereremo i nostri elfi, dandogli uno stipendio ma di più non farò!".

Gli avevo buttato le braccia al collo, sorridendo emozionata, perchè sapevo che anche se per lui tutti quei cambiamenti dovevano essere davvero pesanti, lo stava facendo per me.

Quando si era staccato, Draco aveva ripreso a parlare: " In realtà mi è balenata in testa un'idea e cioè che sul terreno che prima occupava il Manor, potremmo costruire alcune villette e darne una a ciascuno dei nostri amici.

Ovviamente ne terremo una per noi e una per i tuoi genitori.

In questo modo saremmo sempre in loro compagnia e tu avrai accanto, le persone che contano di più per te.

Naturalmente bisogna vedere cosa ne pensano loro; sai potrebbero avere altre idee in testa ma in linea di massima non mi sembra una cattiva possibilità, tu che ne dici?".

Gli avevo rivolto un grande sorriso poi avevo annuito, dandogli un grosso bacio, perchè mi sembrava davvero un idea favolosa.

A cena avevamo proposto questa cosa a Harry e Viola e a Ginny e Blaise e mentre i secondi avevano accettato al volo, Harry era rimasto un pò pensieroso.

Quando Draco gli aveva chiesto a che pensava, lui aveva detto: " La vostra soluzione mi alletta molto ma mi dispiace veramente il fatto di dover lasciare la casa di Grimmauld place.

E' l'unico ricordo che mi rimane di Sirius ed è la sola cosa che mi lega ancora a lui!".

A quel punto, io gli avevo detto: " Harry nessuno ti dice che devi lasciare quella casa; Grimmauld place rimarrà sempre di tua proprietà e ci potreste tornare quando volete ma devi ammettere che sarebbe bello, vivere tutti vicini e sopratutto in pieno territorio magico!".

Lui aveva annuito poi si era girato verso Viola e le aveva chiesto cosa ne pensasse e lei gli aveva detto che preferiva l'idea mia e di Draco, quindi Harry dopo aver fatto un grande sorriso, aveva fissato il mio ragazzo e aveva concluso con un: " Bene biondastro, sembra che saremo vicini di casa!".

Draco si era portato le mani nei capelli poi con una voce falsamente disperata, aveva detto: " Oh,

santo Salazar ma che mi è venuto in mente!" e tutti eravamo scoppiati a ridere.                           

Il giorno delle nozze era finalmente arrivato e l'emozione mi aveva mandato in fibrillazione.

Blaise e Theo erano i testimoni di Draco mentre i miei, erano Viola e Luna che in quel periodo stava, sorprendentemente frequentando Ronald.

Ginny era la mia damigella d'onore e Harry invece mi avrebbe accompagnato all'altare, che per l'occasione era stato montato davanti alla riva del Lago nero.

Mentre avanzavo sul lungo tappeto blu, reggendomi al braccio del mio amico, sentivo il cuore battermi forte e ancora di più era accaduto quando avevo visto il mio quasi marito, che mi attendeva sorridente all'altare.

Sottovoce avevo detto: " Ma come diavolo fa a mantenere quella calma, sembra che nulla lo smuova!" e Harry sogghignando mi aveva risposto: " Tranquilla Herm, ora lo vedi così ma fino a dieci minuti fa, ha fatto un solco sulla pedana a forza di fare avanti e indietro!".

Avevo riso della sua battuta e mi ero guadagnata un occhiata curiosa da parte di Draco.

Dopo una cerimonia emozionante, finalmente il Primo Ministro ci aveva dichiarato marito e moglie e facendo un grosso applauso, ci aveva presentato a tutti come i signori Draco ed Hermione Black.

Dopo il ricevimento, io e mio marito avevamo salutato tutti e accompagnati da Shacklebolt, ci eravamo diretti al Ministero, dove ci attendeva una Passaporta creata apposta per noi, che ci avrebbe trasportato direttamente a Melbourne.

Una volta giunti lì, eravamo andati nell'hotel che Draco aveva prenotato e avevamo passato una magnifica prima notte di nozze.

Il clima lì a Melbourne era totalmente diverso da quello di Londra e pur essendo il mese di giugno, faceva abbastanza freddo.

Fortunatamente avevamo trovato subito i miei genitori e come aveva predetto Draco, con il libro degli incantesimi attraverso i secoli, eravamo riusciti a restituire loro la memoria.

Era stato parecchio complicato spiegargli tutto quello che era successo e si era sfiorata la tragedia, quando mia madre aveva scoperto che Ronald aveva distrutto la loro casa.

Draco, però era riuscito a farli tranquillizzare e gli aveva proposto di venire a vivere vicino a noi.

Loro avevano accettato, anche se ci erano rimasti un pò male quando avevano scoperto che ci eravamo già sposati e che stavamo aspettando un bambino.

Mio marito aveva anche voluto chiedere scusa a loro, per tutto il male che mi aveva fatto in passato.

Loro lo avevano ringraziato poi io e Draco, dopo alcuni giorni di relax, eravamo partiti per tornare a Londra.

I miei genitori ci avrebbero raggiunti, quando la loro casa fosse stata pronta e nel frattempo avrebbero provveduto, per fare tutti gli spostamenti burocratici.


Intanto i mesi erano passati e io mi ritrovavo un pancione degno del Guinness dei primati.

Durante l'ultima visita, avevamo scoperto che aspettavamo due gemelli e quando la medimaga ce lo aveva detto, io e Draco ci eravamo guardati con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.

Eravamo felici ma per la miseria, due in un colpo avrebbero fatto paura a chiunque.

Noi per primi eravamo ancora giovani e del tutto impreparati, per non parlare di Draco che era letteralmente terrorizzato di non riuscire a fare il padre e di fallire su tutti i fronti.

Anche io ero spaventata dal peso che ci sarebbe piovuto addosso, dopo la nascita dei gemellini.

Per fortuna avevamo accanto i miei genitori e i nostri migliori amici che si facevano veramente in quattro per aiutarci.  

Sia Ginny che Harry avevano sposato i loro fidanzati e dopo essere tornati dal viaggio di nozze, erano diventati come delle mamme chiocce per me.

Ginny era stata chiamata a giocare nelle Holidays Harpies ed era felicissima, anche perchè la sua allenatrice era nientemeno che il suo idolo, Gwenog Jones.

Dopo il matrimonio però aveva accennato di volersi ritirare ma Blaise non era stato d’accordo.

Lui desiderava che sua moglie facesse quello che più le piaceva e giocare a Quidditch era di sicuro, una delle sue cose preferite.

Blaise non voleva che Ginny un giorno fosse diventata preda dei rimpianti e alla fine, dopo tante discussioni erano arrivati ad una conclusione: lei avrebbe giocato, fino a quando non fosse rimasta incinta.

Quanto a lui, si era messo in società con Draco e gestiva una specie di finanziaria.

L'idea, a quanto pare gliel'avevo data io, quando gli avevo parlato dei babbani che giocavano in borsa.

Harry come ci si aspettava era diventato un Auror e con nostra grande sorpresa anche Ron aveva scelto quella strada.

Chissà perchè, tutti eravamo convinti che avrebbe scelto di aiutare George in negozio ma lui ci aveva stupiti, così come l'aveva fatto quando aveva chiesto a Luna di sposarlo.

In breve Draco aveva fatto costruire un altra villetta per la nuova coppia.

Per quanto riguarda me, Viola e Luna avevamo deciso di seguire la carriera di medimaghe: io nel settore cardiologia, Viola in quello di psicologia e Luna in quello di pediatria ma mentre le mie amiche avevano finito gli esami e già esercitavano, io mi ero dovuta limitare a fare solo un breve tirocinio.

Infatti con il passare dei mesi, la gravidanza era diventata sempre più difficile da gestire e Draco mi aveva chiesto di rimanere a casa a riposo.

Seppur a malincuore, lo avevo accontentato e gli ultimi mesi che mancavano alla nascita dei miei piccoli, li avevo passati ad annoiarmi sul divano o in giardino.

Tramite un particolare incantesimo, avevamo scoperto di aspettare un maschio e una femmina e una sera Draco era venuto da me dicendo: " Amore, stavo pensando ai nomi per i nostri figli.

Sai già che i Black avevano la tradizione di chiamare i loro eredi, con nomi di stelle o costellazioni; io per primo ne sono un esempio e mi piacerebbe davvero, poter continuare la stessa cosa per i nostri figli!".

Io avevo annuito e lo avevo invitato a continuare; lui l'aveva fatto, dicendo: " Ho pensato a diversi nomi ma per il piccolo principe, l'unico che mi sembrava perfetto è Antares!".

Io gli avevo chiesto: " Perchè proprio Antares? Che significa?" e lui mi aveva risposto: " Antares  è la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione; è la sedicesima stella più brillante dell'intera volta celeste.

Significa rivale di Marte e visto che Marte era il dio della guerra, Antares sarà portatore di pace!".

Io battei le mani entusiasta: mi piaceva l'idea che mio figlio simboleggiasse, seppur con il nome, una cosa così bella.

Nonostante Draco avesse cambiato cognome, c'era sempre qualcuno che non si faceva scrupoli a malignare dietro alla nostra unione e anche se io non ci facevo caso, sapevo che per lui questo era fonte d'inquietudine.

Riscuotendomi dai miei pensieri, gli avevo chiesto: " E per la piccola che nome hai pensato?" e lui, con un sorriso mi aveva risposto: " Per la principessina, trovo perfetto il nome di Maia che è nota anche come 20 Tauri.

E' una stella della costellazione del Toro; si tratta di una delle componenti dell'ammasso aperto delle Pleiadi e giace ad una distanza di circa 440 anni luce da noi.

Il suo nome proprio, significa la grande!".

Anche il nome della bambina era meraviglioso e per dimostrare a mio marito il mio totale accordo, l'avevo abbracciato di slancio stringendolo a me.

Una settimana dopo, una Ginny euforica si era materializzata nel mio salotto e ancor prima che le chiedessi come mai fosse lì, mi aveva buttato le braccia al collo e ridendo, mi aveva detto: " La famiglia Zabini cresce!".

Un moto di felicità mi aveva riscaldato il cuore; presa dall'euforia, avevo risposto all'abbraccio.

Quando  ci eravamo separate, lei con gli occhi lucidi mi aveva fissata e io, rivolgendole un luminoso sorriso le avevo fatto cenno di sedersi.

Non appena si era accomodata, io le avevo chiesto: " Blaise come ha reagito?" e lei grattandosi la testa aveva risposto:  " In realtà non gliel'ho ancora detto! Tu sei la prima a saperlo.

Lui oggi è fuori Londra con Draco, per svolgere un lavoro e rientrerà stasera e io non ce la facevo più.

Dovevo dirlo a qualcuno, altrimenti sarei scoppiata; Viola è impegnata al San Mungo, Harry ha delle lezioni speciali degli Auror e poi lui è un uomo e non mi sarei sentita a mio agio.

Dirlo a mia madre, equivaleva a comunicarlo alla Gazzetta del profeta o a Rita Skeeter in persona. Quanto a mia cognata Luna, con tutto il rispetto non m'ispira poi tutta questa fiducia; sai non vorrei mai che qualche Ricciocorno Schiattoso, creasse dei problemi alla gravidanza!".

Sia io che lei, eravamo scoppiate a ridere per l'originalità della nostra amica, poi tornate serie io le aveva chiesto: " Hai paura della sua reazione?" ma lei ghignando mi aveva risposto: " Tesoro, Blaise non è Draco Black!

Lui lo desidera da morire e molte volte me lo ha detto, solo che lo ha fatto quando credeva che dormissi.

Penso che si sia comportato così, perchè non voleva che rinunciassi al mio sogno di giocare nelle Holidays Harpies ma sai che ti dico? Avrei rinunciato anche subito, pur di renderlo felice.

Lui si è fatto in quattro per rendere serena me e il minimo che posso fare e ripagarlo con la stessa moneta!".

Avevo annuito sorridendo, perchè anche io la pensavo come lei; contrariamente a quello che credevano le persone, Draco era un marito splendido e attento.

Certe finora non erano mancate le discussioni e anche belle grosse ma riuscivamo sempre a risolvere tutto e ogni diatriba, si era conclusa con un bacio e con della splendida ginnastica da camera.

Ovviamente Blaise fece i salti di gioia quando seppe la notizia e poco ci mancò che si mettesse a piangere come un bambino.

Ginny si ritirò dal Quidditch, ricevendo un grande abbraccio dalla Jones e una bellissima medaglia sportiva in onore.

Intanto per me si era concluso il tempo della gravidanza e una notte, in preda alle contrazioni molto forti, avevo svegliato Draco.

Non appena lui aveva compreso che cosa stava succedendo, si era vestito e dopo aver inviato un Patronus a Harry, Ginevra e Molly, mi aveva abbracciata stretta e ci aveva smaterializzati al San Mungo.

Era terribilmente spaventato e lo capivo dal fatto, che continuava metodicamente a mordersi il labbro inferiore e a passarsi le mani nei capelli.

Il primo ad arrivare in ospedale fu un assonnato Harry, al quale io prima di entrare in sala parto, avevo chiesto di andare a prendere i miei genitori.

Draco non gli aveva mandato il Patronus, per non farli spaventare e anche perchè non avrebbero saputo come arrivare al San Mungo.

Dopo sei ore di dolori pazzeschi, di lacrime furibonde e di stritolamenti di mano, Antares e Maia videro la luce e sotto gli occhi lacrimosi di Draco e miei, emisero il loro primo potente vagito.

Draco era incantato da quei due tesori e non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

La cerimonia di presentazione in società che equivale ad un battesimo babbano, fu fatta tre mesi dopo e come padrini furono scelti: per Antares, Harry e Viola e per Maia, Ginny e Blaise.

Ginny era ormai al settimo mese e per completare la gioia di tutti noi, Viola comunicò ad Harry che anche loro erano in attesa di un erede.

Draco era un papà attento ed orgoglioso che si divideva equamente tra Antares e Maia senza togliere nulla a nessuno dei due e ovviamente non si dimenticava neppure di me.

Due mesi dopo nacque Elizabeth, la figlia di Ginny e Blaise e tre mesi dopo, quella splendida bambina fu presentata in società.

Io e Draco fummo scelti per farle da padrini e ne fui davvero onorata.

Beth era veramente una bellissima bambina che aveva i capelli rossicci di sua madre e gli occhi blu di suo padre, occhi che erano letteralmente innamorati di lei.

Blaise la seguiva ovunque e spesso tra le risate convulse di Draco, lo avevamo visto gattonare inseguendo sua figlia.

Io e Draco crescevamo i gemelli con tanto amore supportati dalla presenza dei miei genitori, di Molly ed Arthur e dei nostri amici.

James Manuel Potter, che aveva il nome di entrambi i nonni, arrivò ad allietare la famiglia due mesi dopo e posso davvero dire di aver visto il mio migliore amico, sfiorare la gioia più assoluta.

I padrini per lui furono Ron e Luna che erano in attesa del loro primo figlio.

Io e Draco avevamo formato una famiglia felice e oggi 12 dicembre siamo tutti riuniti qui a casa nostra per festeggiare i primi tre anni dei nostri tesori.

Io sono emozionata, anche perchè custodisco un dolce segreto nel mio cuore, di cui neppure Draco è al corrente: presto, una nuova vita si aggiungerà a questa chiassosa ma allegra tribù.

Se ripenso che tutto questo è nato da un ennesimo scherzo dell'ex furetto più odioso di Hogwarts, mi viene da ridere e benedico ogni singola lacrima e ogni sorriso che in questi anni sono apparsi sul mio viso.

Ho tanti amici, ho i miei genitori affianco, sono una moglie felice, sono realizzata lavorativamente

parlando, ho una bella casa e ovviamente sono una mamma orgogliosa di due splendidi bambini, ops tre, che mi hanno riempito il cuore di una gioia immensa.

Non mi sono mai pentita delle mie azioni, delle mie decisioni e anche dei miei sbagli.

Oggi sono la signora Black, moglie del più spocchioso dei Purosangue che è riuscito a cambiare per amore mio e dei suoi figli.

Sento le braccia di mio marito stringersi a me e comprendo che non mi manca davvero nulla di più.

La vita mi ha ripagato, donandomi più di quel pensavo di meritare ed tutto perfetto così.

 

 

                                                                                                 FINE


Bene, adesso posso permettermi di versare quella lacrimuccia che se ne stava appesa tra le ciglia dall'inizio del capitolo.

Stavolta ho messo davvero il punto definitivo a questa lunghissima storia che a riscosso da parte vostra molto successo.

Non finirò mai di ringraziarvi per il vostro affetto e per avermi seguito con così tanta assiduità.

Ora spero che vogliate donarmi gli ultimi cinque minuti della vostra giornata, per poter leggere ciò che scriverò.

Come ho già accennato a qualcuna, finita questa storia mi prenderò qualche settimana di pausa e verso la seconda o terza settimana di settembre, inizierò a pubblicare la nuova storia.

Voglio anticiparvi qualcosa e mi auguro che sarà amata e seguita come questa.

Innanzitutto strano ma vero, non sarà una Dramione.

Lo so lo so non è da me ma che ci volete fare, anche io a volte ho i neuroni confusi.

La storia si dividerà in due periodi di diciassette anni  di lontananza l'uno dall'altro.

Nella prima parte i protagonisti saranno Luna Lovegood e Harry Potter mentre nella seconda lo scettro passerà a Draco con un nuovo personaggio.

La storia è ambientata dopo la fine della guerra magica, perchè proprio non mi riesce di scrivere di Voldemort.

Mi sta troppo sulle scatole quindi preferisco scrivere in tempo di pace, che poi pace vera non è mai.

La storia s'intitola I giochi del destino e non sarà eccessivamente lunga o almeno non come questa, appena finita.

Augurandomi seriamente che la seguirete in molti, vi lascio per ora provvisoriamente ringraziando ancora  tutti coloro che mi hanno seguito, chi ha messo la mia storia nelle preferite o nelle ricordate, chi ha commentato ( grazie, merci, thanks, gracias, danke!!!) e anche chi l'ha solo letta in silenzio.

Vi voglio bene e siete tutte speciali. Baci Lorian

 

  
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