Erano passate già un paio di settimane dall’inizio della scuola e luca si era ambientato bene. I compagni erano simpatici e i professori erano disponibili per chiarimenti e eventuali dubbi,ma…già c’e sempre un fatidico MA. Luca aveva conosciuto un ragazzo, più precisamente un suo compagno di classe…Matteo. Aveva stretto amicizia fin da subito, era un ragazzo fantastico,simpatico e bellissimo. Non riusciva a toglierselo dalla mente. Pensava a lui in continuazione. Pensava ai suoi occhi in cui si perdeva ogni volta che i loro sguardi si incrociavano. Ai suoi capelli, morbidi capelli che voleva accarezzare. Alle sue labbra…oh, le sue labbra rosse lo facevano sognare. C’era solamente un piccolissimo problema Matteo Cattaneo è quello che si definisce un donnaiolo, ma per adesso gli bastava stare a l suo fianco come un amico e scherzare insieme a lui.

 

Odia andare a scuola. Matteo lo  ritiene uno spreco di tempo, si annoia e non riesce a sopportare le voci dei professori. Matteo odia andare a scuola. Ultimamente però sta diventando quasi piacevole. Quando si addormenta la sera è felice perché significa che la mattina è quasi arrivata.. e quando si sveglia non può far a meno di sorridere. Questo però non è dovuto al fatto che le materie scolastiche siano interessanti o con altro che abbia a che fare con l’apprendimento. L’unica ragione della sua felicità è luca un suo nuovo amico…già è solo un amico continuava a ripeterselo all’infinito senza saperne il motivo .a pensare a lui gli veniva una strana sensazione allo stomaco,aveva paura…’si chiama paura? Si chiama paura la cosa che provo quando lo guardo, ho paura anche di saperlo. Non credo sia normale, forse dovrei farmi vedere da un dottore contro le fobie, credo di essere filo-fobico! Ma come può essere che io provi questi sentimenti per un ragazzo?’ Mentre Matteo si faceva il suo monologo mentale il pullman stava quasi per arrivare alla fermata.

 

Luca era arrivato a scuola e si era appoggiato sul calorifero davanti alla classe a schiccherare con Giulia. Ed eccolo…lo vide in lontananza che stava arrivando.

‘mi sta guardando vi prego, fermate il tempo, ho bisogno di riprendere aria. I suoi occhi si sono uniti ai miei, dovrei avvicinarmi a lui, sì, dovrei farlo. Un passo, due passi , tre passi, oramai sono vicino ,posso farcela.’

 

“ciao luca!” disse Matteo con una tranquillità che lo sconvolse.

“ciao!” rispose l’altro.

Entrarono insieme in classe mentre parlavano del più e del meno…discutevano di tutto. A luca questo piaceva, poteva essere se stesso, poteva sentirsi bene solo a guardarlo.

Si sedettero vicini come era loro solito fare.

 

La lezione incominciò, ma Matteo non riusciva a distogliere lo sguardo da luca che era illuminato dai raggi del sole che entravano dalla finestra ‘ vorrei essere come i raggi del sole che sfiorano la tua pelle in questo momento. Possono farlo in libertà , senza essere giudicati da nessuno! Senza che nessuno giudichi il loro amore per te sbagliato! Come può un sentimento come l’amore essere sbagliato?!’ Matteo continuava a pensare e ripensare mentre fissava luca che si accorse di essere osservato e allora ricambiò lo sguardo inteso di Matteo. In quel momento l’aria si fece pesante. Luca cominciò a pensare…

‘ho paura di tradirmi con un gesto! Un gesto inconscio. Ho paura della mia tentazione…tu sei lamia tentazione, il mio demone tentatore e la bestia che è in me potrebbe avere il sopravvento’