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Autore: Jada_Payne    17/08/2013    0 recensioni
Lei: una ragazza ribelle. I genitori l'hanno abbandonata appena nata ed è stata affidata all'orfanotrofio di Holmes Chapel. La sua infanzia è stata difficile, è stata maltrattata diverse volte e questo l'ha portata a chiudersi in se stessa.
Lui. un ragazzo dolce. I suoi genitori sono morti in un incidente in auto ed è stato affidato all'orfanotrofio di Holmes Chapel. La sua infanzia è stata felice, è sempre stato ben voluto da tutti e questo l'ha portato ad aprirsi con gli altri.
Lei, più grande di lui di due anni, non vuole affezionarsi a nessuno. Lui, vuole farla aprire e darle amore.
Aprite se volete saperne di più.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Signorina Harriet, la prego si fermi!- Rudi correva a più non posso, le sue gambe non ce la facevano più, ma non voleva fermarsi -Col cazzo, io lì dentro non ci torno!- voltò la testa all’indietro notando i due poliziotti che le stavano letteralmente alle calcagna. Aumentò al massimo la velocità riuscendo a seminarli girando l’angolo e nascondendosi sotto delle scale ormai decadenti. Era stanca le gambe le cedevano ma non voleva uscire allo scoperto. Premette forte una mano sulla milza provando a riprendere fiato, ma, non fece in tempo a prendere nemmeno una boccata d’aria che una mano le si poso sulle labbra e una altro braccio le contornò la vita stretta, trascinandola ancora più nell’oscurità. Non riusciva a respirare, voleva ribellarsi per uscire da quella presa ma non ce ne fu il bisogno. Si girò furente con l’intenzione di suonarle al tizio che aveva avuto il coraggi odi aggredirla, ma, tutta la sua rabbia sfumò via non appena vide il volto del suo rapitore, -Styles, come, come mai qui?- Harry fece spallucce sorridendole cordialmente, -Volevo provare il brivido di scappare dall’orfanotrofio e tu me ne hai dato la possibilità scappando prima di me!- Rudi fece una smorfia schifata guardando il riccio che aveva di fronte, -E sentiamo, perché un tizio ben amato dai professori, dal direttore e dai custodi come te, dovrebbe scappare?- Harry non poté fare a meno di sorridere al tono rude con cui quella bellissima ragazza di fronte a lui le si era rivolta. –Desideravo scoprire com’è fatto il mondo fuori da quello stupido orfanotrofio. Ero curioso di sapere il motivo per cui tu scappi, insomma, cosa ci trovi di bello in questo quartiere? Cos’è che induce te a scappare? Cioè, qui è un mortorio, le case non si reggono in piedi. Le mura sono tappezzate da scarabocchi. Ovunque guardi noti siringhe, residui di canne, mozziconi di sigarette. Prima ho incontrato un ragazzo tutto piercing, che, sembrava addirittura in fin di vita. È a dir poco malinconico questo posto, cosa ci trovi di bello???- in realtà Harry non era scappato dall’orfanotrofio per vedere com’era il mondo fuori, né per capire cosa Rudi trovasse così bello per indurla a scappare. In realtà lui voleva vedere lei, mentre si ribellava come era suo solito fare. Ma, ovviamente questo non poteva dirglielo. –Beh, non sono affari che ti riguardano. Questi sono affari miei!- Rudi sputò la cicca che aveva in bocca, ritornando sui suoi passi ed uscendo da quell’orribile e puzzolente nascondiglio. –Se vuoi puoi parlarmene, io non. . . dirò niente a nessuno, lo, lo prometto!- Rudi rise sprezzante nei confronti di Styles, sentendo quelle parole che alle sue orecchie erano inutili come la sua vita, -Senti vai a leccare il culo al direttore e non rompere. Non sono di certo cose che uno come te può capire. . .- lei avrebbe davvero voluto raccontargli tutto, liberandosi da quel peso che le opprimeva il cuore. Ma, col tempo aveva imparato a non fidarsi di nessuno. –Perché fai così, voglio esserti solo amico. . .- a sentire le parole del ragazzo lei si fermò di colpo volgendo lo sguardo verso di lui, -Non esistono gli amici!- Harry rimase, quasi ferito nel sentire l’odio con cui la ragazza aveva sputato quelle parole, ma, di certo non avrebbe rinunciato, avrebbe fatto di tutto pur di poterle stare vicino, anche solo potendola abbracciare. E in quel momento decise che glie lo avrebbe dimostrato. Avrebbe fatto vedere a Rudi com’era fatto un amico. L’unica cosa era che Rudi, non avrebbe di certo accettato di voler bene ad una persona. Con il tempo, ormai aveva imparato a trattenere le sue emozioni, lasciando liberi solo rabbia e vendetta, in quindici anni di vita era riuscita a sigillare definitivamente il suo cuore con le catene e le aveva accuratamente chiuse con quindici lucchetti. Uno per ogni anno di vita. E si era accertata di persona che le chiavi venissero sciolte nel fuoco della sua rabbia. Ma Harry decise di irrompere in lei con un piede di porco e rompere tutti quei dannati lucchetti.

Ci vollero quasi tre anni, ma, alla fine Harry era riuscito a buttare quelle stupide catene, liberando il cuore di Rudi. Era riuscito a farla aprire, è riuscito a farla piangere  dopo, quelli che devono essere stati parecchi anni. Era finalmente riuscito a scovare in lei la Rudi fragile, debole ed innocente, che non aveva vissuto in crudeltà. Che non aveva subito tutte le violenze che l’avrebbero portata a richiudersi in se stessa. Ma, ormai il suo tempo era finito. Rudi, aveva, ormai, compiuto diciotto anni e doveva lasciare l’orfanotrofio, ma questo ovviamente Harry non lo sapeva.

-Dai Rudi, sbrigati, forse questo è il giorno giusto!- Harry si era svegliato felice quella mattina, perché aveva deciso con la sua migliore amica che se avessero voluto adottare uno dei due, avrebbero dovuto adottare anche l’altro. Ovviamente, però lei, sapeva che se avrebbero voluto adottare Harry, lei non ci sarebbe stata con lui. –Eccomi, sono pronta!- Rudi uscì dal bagno perfettamente preparata. I capelli che fino ad un paio di anni prima erano stati corti e verdi, erano finalmente tornati quel nero corvino così bello e ricci. I suoi occhi che lei aveva sempre contornato con pesanti strati di ombretto nero, erano truccati delicatamente con un lieve strato di matita, che facevano ingrandire i suoi occhi, altrettanto neri. Le sue gambe grandi e lunghe erano fasciate in un jeans blu e il so vitino stretto era avvolto in. . . -Ehy ma quella è la mia camicia!- Rudi si lasciò scappare un piccolo risolino, -Grazie Harry, non ti preoccupare, te la restituirò!- Harry, non poté fare altro se non sorridere ampiamente notando la sua camicia bianca addosso alla ragazza della sua vita.              –Signorina Harriet è pronta per lasciare l’edificio?- il sorriso sul volto di Harry, si capovolse in un attimo. Le adozioni non sarebbero iniziate prima delle dieci ed erano ancora le nove e mezza, -Certo. . . sono pronta ormai da diciotto anni!- alle parole della giovane, Harry trattenne il fiato ed aspettò che il direttore fosse uscito prima di scoppiare, -Cosa significa che sono diciotto anni che sei pronta?!- Rudi abbassò il capo non riuscendo a reggere le iridi verdi smeraldo dell’amico, -Che ormai il mio tempo è scaduto. . . non troverò più una famiglia che mi ospiti come una figlia. . .- Harry non riusciva a credere alle sue orecchie, -E i nostri progetti per quando saremo fuori di qui. . . la nostra villetta in periferia, il cane che avremmo dovuto avere, dove sono finiti?- si fece scappare una piccola lacrima che l’amica raccolse dolcemente con il pollice, -Mi, mi dispiace Harry, ma, non ho mai avuto il coraggio di dirti la verità. Io, non sono mai stata coraggiosa e questa ne è la dimostrazione. Avrei voluto davvero realizzare tutti i nostri desideri ed ho davvero sognato con te di farlo, ma. . . la vita è così. È solo una stupida illusione. . .- Rudi si allontanò da Harry con la sua valigia, -V-vieni a salutarmi?- Harry, semplicemente, annuì. Raccolse la pesante valigia della ragazza ed uscì senza guardarla negli occhi, era sicuro che se lo avesse fatto sarebbe scoppiato in lacrime e le avrebbe confessato tutto. Rudi lo seguì senza emettere alcun suono. Aveva sbagliato, avrebbe dovuto continuare ad odiare. Non avrebbe dovuto cedere ad Harry. Aveva sempre odiato quell’orfanotrofio. Fino a tre anni prima sarebbe stata più che felice di lasciare quell’inutile edificio. Infondo, non aveva alcun legame con nessuno lì dentro. Avrebbe continuato così fino al suo diciottesimo compleanno e allora, sarebbe stata felice di andarsene. Ma, invece, Harry aveva voluto fare di testa sua e con prepotenza era subentrato nella sua vita rendendola più felice. E con un peso sul cuore quel giorno si accingeva a lasciare quell’edifico e l’unico ragazzo che era stata capace di amare. Rudi ormai era quasi arrivata al grande cancello che circondava l’orfanotrofio quando Harry, prese tutto il coraggio che aveva e le corse incontro, -RUDI, RUDI!- la ragazza si era girata sentendosi chiamare. Harry aumentò maggiormente la velocità raggiungendola e scaraventandola a terra, finendole addosso, -Scusa. . .- i loro respiri si scontravano  e i loro nasi erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, -Rudi portami con te!- Harry non accennava minimamente ad alzarsi da lei, che nonostante il peso del ragazzo la opprimesse non accennava minimamente a lamentarsi, -H-Harry io non posso!-, -Si che puoi! Ormai sei maggiorenne, allora adottami!- la ragazza rise flebilmente, -Non posso, non ho una casa, non ho un lavoro, non mi permetterebbero mai di portarti con me!- Harry non resistette più e baciò le labbra di lei con passione e trasporto. Dopo pochi secondi si staccò e si alzò aiutando anche lei, -Promettimi che verrai a trovarmi!-, -Lo farò!-.

  “Lo farò!” quella frase girava nella testa di Harry mentre si girava tra le mani una foto sua e di Rudi, quando ancora i capelli di lei erano corti e verdi e aveva gli occhi uguali ad un panda. “Tutte cazzate!” pensava. Non l’aveva più vista dopo quel dannatissimo giorno in cui lei aveva abbandonato l’orfanotrofio. Ormai era passato più di un anno. Era su letto in cui dormivano ogni volta che c’era un temporale. Harry ricordava perfettamente che Rudi ne era terrorizzata e così si accucciavano sempre nel letto di lei e dormivano abbracciati durante tutta la notte. -Ehy, Signorino Styles vorrebbero adottarla. . . forza venga a conoscere la sua futura famiglia!- famiglia, non sarebbe stato lo stesso senza la sua Rudi. Forse lei aveva finalmente trovato qualcuno che l’amasse e si era dimenticato di lui. –Non voglio essere adottato da nessuno!- grugnì quasi quando la donna sulla sessantina che si occupava delle adozioni, provò a tirarlo per farlo alzare dal letto. Non voleva essere adottato, infondo mancava solo un anno e poi sarebbe stato libero anche lui. –Oh andiamo Signorino Styles. . . non faccia il capriccioso!- all’ennesima lamentela della donna Harry si alzò di scatto e si decise finalmente a buttare tutto in valigia e a seguirla. –Vedrà che le piacerà è molto carina!- si certo, per Harry qualsiasi ragazza o donna che non fosse Rudi, era brutta. Perché, per lui la bellezza stava in quella bellissima ragazza, né grassa, ma, soprattutto né magra, perché, infondo Rudi, era una di quelle ragazze grandi, o, “giunoniche” come le descriveva sempre il direttore. Ma anche la Dea Giunone era niente in confronto alla sua amica, che per lui era anche più bella della stessa Afrodite. –Oh eccola lì!- Harry alzò lo sguardo per vedere la sua futura tutrice. Il primo particolare che lo colpì fu la giacca che lei indossava. Assomigliava molto a quella che aveva lasciato a Rudi un anno prima. Scrutandola meglio notò anche delle macchioline color pervinca molto famigliari che percorrevano tutta la pelle della gamba destra. Le conosceva fin troppo bene quelle macchie e aveva riconosciuto la sua camicia. –Rudi!- a sentire il suo nome, la ragazza che stava compilando dei fogli, che, di sicuro, riguardavano l’adozione, alzò il capo voltandolo alla sua destra e sorridendo ampiamente. Harry rimase spiazzato da quella visione. Rudi avanzò di qualche passo, mentre lui rimase come impietrito. Era cambiata ancora una volta. I capelli corvini erano ancora più lunghi e raccolti in una treccia laterale, molto ordinata. Il suo corpo era avvolto da un vestitino con la gonna a campana da sopra il ginocchio, color azzurro come il cielo e ai piedi, invece di un paio di scarpe da ginnastica, aveva delle graziose ballerine nere tappezzate di strass. –Rudi. . .- non poteva credere ancora ai suoi occhi ormai diventati lucidi. Rudi avanzò maggiormente eliminando la distanza che la divideva dal corpo del ragazzo, con un abraccio. Il riccio non riuscì più a trattenersi e scoppiò in un pianto silenzioso ma che la ragazza avvertì, dato che le calde lacrime di Harry raggiunsero la pelle scoperta del suo collo. –Rudi, sei proprio. . .tu!- il ragazzo ancora non riusciva a credere di avere tra le sue bracca la sua Rudi, la sua bellissima Rudi. –Cosa, cosa ci fai qui?- la sua voce era incrinata dal pianto e le sue braccia stringevano ancora più forte il corpo di lei. –Sono venuta a mantenere la mia promessa!- la ragazza si fece scappare un singhiozzo e lì Harry capì che lei stava piangendo, -Staremo insieme, come promesso Harry. Avremo la nostra villetta in periferia, il nostro cane e, cosa più importante, staremo insieme io e te. Senza nessun altro, avremo la nostra famiglia!!!- Rudi si scostò dal corpo caldo dell’amico, potendolo guardare negli occhi. –Possiamo iniziare tutto da capo!- Harry prese la sua valigia e mano nella mano con lei, uscì dall’orfanotrofio, ma quella volta sapeva che non ci sarebbe più entrato. Appena arrivarono a casa, Rudi aprì il cancello della piccola villetta in periferia e con un lieve fischio chiamò a se un piccolo Husky. Harry la seguì con la valigia e vedendo davanti a sé, quello che aveva sognato insieme all’amica non poté fare a meno di sorridere e baciare le dolci labbra di lei, mentre il piccolo Leeroy abbaiava ai suoi piedi. La vita non era una stupida illusione come aveva detto Rudi. La vita era una splendida realtà che li avrebbe accompagnati fino alla morte.

Spazio Autrice:

Spero possa piacere questa OS sul nostro Hazza <3. Avevo quest’idea che mi frullava in testa da un be po’. Così ho deciso di metterla in atto. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche sul modo in cui scrivo, perciò, per chi vuole. . . Perché non mi lasciate una piccola recensione?                                                                               

Ps. A chi può interessare: Questa è la mia FF su Liam <3 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2075689&i=1

Ora mi dileguo. Baci <3

Jada <3

  
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