SHIELD
Lenus sorride
mentre avanza verso Sigyn eppure la dea sembra
terrorizzata. Ogni muscolo del suo corpo si tende mentre il mago avanza verso
di lei senza il minimo timore, guardandola dritto negli
occhi.
Un dio non è abituato alla sfida, un dio
conosce solo la venerazione. Sigyn stringe i
pugni mentre Clint cerca di spostarsi dal suo fianco. Non ha idea di cosa sia
capace quel tizio uguale a Tony, ma se la stronza che da sola ha quasi
ammazzato i Vendicatori ne ha paura, lui
non si sente di darle torto.
Rotola bocconi e facendo forza con le punte delle scarpe cerca di strisciare via per evitare di finire
in mezzo a qualche attacco improvviso da una delle due parti.
-Dove credi di andare, inferiore?- urla Sigyn afferrandolo
per i capelli.
Clint sente tutti i muscoli della schiena e del collo tendersi dolorosamente,
tanto che un velo di lacrime gli appanna gli occhi per un attimo. Non ci prova
nemmeno a fare forza per contrastare la presa ferrea della dea, la guarda da
sotto in su e l’unica cosa che gli viene in mente per risponderle a quello
sguardo sprezzante fisso su di lui, è
raccogliere tutto il sangue e la
saliva che sente impastargli la bocca e sputare.
-MALEDETTO SCHIFOSO!- urla Sigyn tirandosi indietro
con un salto. Lenus inarca entrambe le sopracciglia
con un espressione divertita mentre
Clint riprende il suo trascinarsi fuori portata.
-Sigyn dea della costanza e della fedeltà…- Sigyn si volta verso di Lenus sfregandosi
ancora il viso con le dita. Lo sputo di Clint le ha creato una macchia
rossastra in mezzo alla fronte che ora le sta colando lungo il viso in rivoli -
Sei venerata in molti mondi come un esempio da seguire…- le labbra di Lenus si piegano in un ghigno - …Chissà che faccia
farebbero i tuoi sacerdoti se sapessero in realtà che mostro sei.-
Prima un
ronzare fastidioso, poi un esplosione che fa tremare il pavimento sotto i piedi
di Sif. La dea cade a sedere a terra, sbilanciata e
per riflesso incrocia le braccia davanti al viso per proteggersi.
Strizza gli occhi e attende.
-Sif?-
C’è un buco nella paratia di fronte a lei,
Sif ne osserva
incredula i bordi irregolare prima di spostare lo sguardo sul visetto impolverato lì
affacciato. Noelle le
fa segno di alzarsi con una mano.
-Come hai…?-
-Vieni...- la ragazza si fa di lato -…Coraggio.-
Sigyn cade in un
mucchio poco lontano da Loki, battuta da Lenus che si pulisce il naso sporco di sangue con la manica
della giacca e solleva due dita a creare la V di vittoria. Il dio degli inganni
allenta la presa sul collo del
fratellastro e la fissa irritato. -Mio caro.- sussurra la dea, ma Loki la ignora, voltando la testa.
Lascia andare Thor che immediatamente porta una mano alla gola, e si guarda
attorno. La furia che cresce in lui è percepibile non solo dalle tre divinità
presenti, Sif che guarda verso la parate di fronte a
lei come se potesse vederci attraverso, Thor che allarga gli occhi e Sigyn che alza il capo dal pavimento, ma anche dagli umani
che hanno l’impressione di trovarsi nell’occhio di un ciclone.
Loki lancia un urlo che sembra provenire dalle
profondità stesse della terra. Un urlo che slega ogni freno e che sa di rabbia
e potere. A due paratie di distanza, Noelle copre le
orecchie con le mani e si china in avanti, fra i tubi e le passerelle, Tony
compie un gesto simile, premendo due dita contro l’orecchio destro e voltando
il capo con una smorfia.
Lenus osserva Loki dall’alto, la fronte corrugata e le labbra premute una
contro l’altra. Sembra frastornato come
gli altri da quell’urlo primordiale che non sembra avere fine, ma
poi, di colpo, punta il bastone verso
Noelle e
Phil - VOI DUE!- urla - STATE
ATTENTI!-
E’ un avvertimento a vuoto, il grido di Loki copre il
suo, Noelle e Phil non si rendono conto che una copia
perfetta del dio si è formata alle loro spalle. Finiscono entrambi a
terra, senza un lamento, Phil sul fucile
al plasma che ha usato per sfondare la paratia
e Sif si ritrova la mano del dio stretta
attorno al collo e i piedi lontani dal pavimento -Tu vieni con me!-
-SIF!- urla
Tony dalle tubature e le passerelle, lanciandosi verso i due par aiutarla, ma
non riesce. Loki scompare da sotto al suo naso con un
sorriso tutto per lui trascinandosi dietro la dea. Nello stesso momento anche Sigyn scompare in
una nuvola di vapore.
-La
prossima volta Tony.- La voce di Loki risuona nel corridoio come una presa in giro e
la rabbia dei Vendicatori esplode come una bomba.
SHIELD
-INFERMERIA-
-Ti rendi
conto che non sei riuscito a fare un cazzo?-
Tony è un fiume in piena mentre avanza verso Thor - Sei un dio anche tu, sei un suo pari eppure ti ha
suonato come un tamburo della guerra di secessione!- Il corridoio di fronte
alle sale mediche dove sono ricoverati Clint e
Sharon è avvolto in un silenzio saturo di tensione - RENDITENE CONTO
THOR, TUO FRATELLO TI ODIA.-
Thor abbassa gli occhi, colpevole, mentre
Cap si massaggia le palpebre abbassate il pollice e l’indice di una mano e Natasha passeggia
avanti e indietro tenendo le braccia incrociate al petto.
-Secondo te perché ha rapito Sif?-
Thor si volta verso Bruce. Il dottore è appoggiato al calorifero acceso, ma sembra avere comunque freddo visto
come gli tremano impercettibilmente le
spalle . In realtà è arrabbiato, furioso, e solo Tony, come sempre, pare averlo
capito visti le occhiate che gli lancia ogni due per tre - Dalle registrazioni mi sono reso conto che
ha puntato a lei fin dall’inizio.-
- …Loki è sempre stato innamorato di lei.-
SHIELD
-INFERMERIA-
-Steve.-
-Uhm?-
-Voglio un bacino sulla bua.-
Steve lascia cadere la mascella mentre Noelle prova
l’impulso irrefrenabile di scoppiare a ridere e di buttarsi per terra per
rotolare. Il Capitano si volta, quasi a rallentatore mentre Sharon sporge il
labbro inferiore un broncio fantastico.
-Come?-
-Arrotondi le labbra e me le appoggi sul naso.-
L’Agente si indica il naso impacchettato
da diversi cerotti e da’ una specie di gabbietta di plastica - Dai!-
-Qui davanti a tutti?-
Steve si guarda attorno e Sharon fa altrettanto incrociando le braccia avanti
al seno. Bruce sempre appoggiato al calorifero,
si è girato per dare le spalle alla coppietta e tiene la fronte poggiata contro
il pugno chiuso. Sembra immerso in chissà quale riflessione, ma in realtà sta
solo cercando di non scompisciarsi. Phil
sta tossendo, appoggiato al muro con una mano, a testa bassa, sembra uno a cui
è andato di traverso la sua stessa saliva.
Noelle invece, dopo aver lottato e perso contro i
geni Stark, sta ghignando apertamente. Sharon non
sembra farci troppo caso, lo sa che
in caso di Noelle
il detto tale padre tale figli è una sacrosanta verità.
-Sì! Qui davanti a tutti.- conferma dopo la breve panoramica.
Steve deglutisce a vuoto, sfrega le mani
una contro l’altra e si avvicina a Sharon che lo aspetta con il capo reclinato
all’indietro e le mani ai fianchi a mo’ di matrona. Batte pure un piede a terra
.
-Sai vero che sei l’unico uomo al mondo
che deve essere implorato così per un bacio?-
Bruce grugnisce per la fatica del trattenersi dal ridere .
Steve finalmente si decide e poggia leggero bacio sulle bende che coprono il
nasino di Sharon, la ragazza sorride e lo tira giù per schioccargli un bacio a
stampo sulle labbra. Il verso sorpreso dell’Eroe Americano è simile ad uno squittio, Bruce sbotta in una
risata a pernacchia e Phil si alza per
andarsene a passo di marcia verso l’aria relax . Per quanto riguarda Noelle è convinta che a breve morirà per asfissia -ODDIO, SIETE
STUPENDI!-
Steve
afferra le braccia di Sharon e se le
sfila da attorno al collo. Se la tira dietro tenendola per una mano, come una
bimba, e la ragazza quasi incespica per prendere il suo passo.
-Vieni ti
accompagno a casa.-
-Sei arrossito?-
-Non sono arrossito Sharon.-
-Sì, invece.-
SHIELD
-PARCHEGGI-
-Ti dirò,
mi aspettavo di più dai Vendicatori.-
Tony alza la testa, oltre il tettuccio dell’Audi il sorriso che Lenus gli rivolge suona come una presa per il culo.
Tony sbatte la portiera chiudendola, fa
il giro della macchina fumando letteralmente di rabbia e non appena arriva a
portata del mago, fa scattare le braccia in avanti -IO TI AMMAZZO!-
Ribalta Lenus sul cofano dell’Audi,
ignaro del grappolo di parolacce che sputerà non appena si accorgerà di quella ammaccatura
a forma di culo di beremenshiano che si ritroverà a tastare fra qualche ora , e lo schiaccia con il peso
del suo corpo per non farlo scappare - Si può sapere dove cazzo sei stato fino
ad adesso?-
-La situazione si era fatta esplosiva mio buon amico.- La reazione di Thor al
rapimento di Sif era stata un lampo generato dal suo
corpo, seguito da un fottutissimo tuono che li aveva buttati tutti a gambe
all’aria.
Personalmente, Tony, sentiva ancora nella testa una specie di rimbombo
simile al rumore del mare.
- Mi hai lasciato a Beremenshir
solo come un coglione per tre anni!-
Tony incrocia le mani sul collo di Lenus creando una
specie di cappio con il colletto della sua camicia - COSA CAZZO STAVI FACENDO!?-
-Non hai sentito? Passeggiavo per gli inferi.-
Tony carica un pugno su quel viso così uguale al suo, la testa di Lenus si gira di scatto . Il mago chiude gli occhi con un
imprecazione fra i denti e un rivolo di sangue che gli cola lungo le labbra.
-Tua moglie, Avram! Tua moglie e le sue figlie sono
morte.-
-Lo so Tony.-
-Non ho potuto fare nulla.- la presa sul collo di Avram
cede, Tony si va indietro e gli crolla con la testa sul petto - Senza
l’armatura non sono niente.-
-Senza l’armatura sei un uomo, come tutti noi.-
SHIELD
-INFERMERIA-
Noelle sta
ancora ridendo e asciugandosi gli occhi quando la sensazione di essere osservata
le fa aggrottare le sopracciglia. Alza lo sguardo prima verso Bruce, poi verso
Phil, e un espressione perplessa le fa corrugare il
viso.
-Perché mi fissate?-
-Stai aspettando Clint?- Il tono di fin
troppa aperta noncuranza di Bruce Banner,
Noelle lo conosce fin troppo bene. La ragazza
lo fissa, mentre il dottore appoggia entrambi i gomiti al calorifero .
- Sì.-
-Site molto affezionati l’uno all’altra.-
Noelle volta la testa verso Phil che fissa, con
estremo interesse, le sue punta delle sue scarpe. Noelle
lo osserva, senza capire, prima di tornare a Bruce.
-Che vi…OH… Siete gelosi?-
Clint sta annuendo alle ultime raccomandazioni della dottoressa quando le urla
di Noelle lo
fanno drizzare a sedere sul lettino. Natasha intenta a controllare i farmaci che sarà costretta a somministrargli a
forza conoscendolo, si gira verso la porta.
-SIETE IDIOTI O COSA?!-
-Credo
che il tuo cucciolo si sia arrabbiato.-
Clint torna a stendersi mentre il dottore, sbalordito dalle grida che giungono
dal corridoio, si sistema gli occhiali
sul naso come in preda ad un tic nervoso - Le fa bene sfogarsi ogni tanto.-
BROOKLYN
-Carroll Gardens-
Le spinte di Thor dentro
di lei si fanno più serrate, potenti. Jane geme aggrappandosi alle sponde del letto, andando
incontro all’assalto, assecondandolo al meglio delle sue possibilità.
Scherzando, una volta, Darcy le aveva chiesto com’è
essere amata da un dio . Se si sentono cori d’angeli o assoli
d’arpa. L’aveva punzecchiata per tutta la sera,
fino a quando Jane non si era decisa a fornirle una risposta: Essere amati da un dio, Darcy,
è sentirsi una fortezza che viene
espugnata.
Thor urla, un lampo illumina la stanza a giorno e un tuono fa vibrare il
vetro delle finestre. Jane teme di
essere alle soglie del collasso mentre si lascia andare al piacere dell’orgasmo,
Thor che crolla su di lei, il viso fra i suoi seni , viene percepito come
qualcosa di lontano.
E’ tutto finito. La ragazza passa una mano sul capo biondo poggiato sul suo
petto, ritirandosi a sentire qualcosa di freddo bagnarle la pelle nuda e
accaldata. Alza la testa dal cuscino, Thor è arricciato su di lei, le dita
affondate nella carne tenera dei suoi fianchi - Thor?- ansima.
Thor non risponde , Jane alza ancora di più il capo poggiandogli le mani sulle
spalle - Tesoro?-
-E’ colpa mia , Jane. E’ tutta colpa mia.-
FINE
CAPITOLO
Sono di corsa, volevo ringraziare però
sentitamente Alley e Fipsi
per i loro commenti. Questo capitolo lo dedico a voi mie care fanciulle.