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Autore: Natsu_Fire    18/08/2013    4 recensioni
Quando però un meraviglioso cavallo bianco le fu di lato fu costretta a fermarsi.
-Hey.. ti vedo di fretta, se vuoi ti do un passaggio..tanto vedo che dobbiamo fare la stessa strada..-. Hinata si girò e, sicuramente più bello del cavallo era il suo padrone.
So che non è granché come intro ma la storia a me piace :) vi consiglio di leggerla, e se volete di commentare.. oltre alla NaruHina ci saranno altre, come la SasuSaku, ShikaIno,NejiTen, e altre! Leggete e scoprirete! :D
Sì lo so sono fusa .-. a presto ^///^
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Ino
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La mia mente smemorata non mi tradisce mai -.- mi son dimenticata di dire una cosa moooolto importante .-. questa storia è dedicata a iris1996, che mi ha messo tra i suoi autori preferiti! Grazie Iris! ^^

Comuuunque... ringrazio tutti coloro che hanno recensito la storia, mi avete fatto davvero contenta *//* continuate così! Spero di non deludervi ;)

Ecco a voi il terzo capitolo! Ci sentiamo presto! :P

Mary :)

 

 

 

Aprì la porta e a quel punto il suo cuore cedette.

-V-vecchia Chiyo..-.

Chiyo stava parlando con Sakura. Proprio fuori da quella stanza. Sasuke era appoggiato al muro con aria indifferente. Hinata seduta su una panchina torturandosi le mani. Al sentire la voce del loro amico, tutti si voltarono.

-N-naruto, s-sei tu..- disse la vecchia.

Si guardarono per minuti interminabili, lasciando trasparire dall'espressione tutti i sentimenti. Naruto sentiva gli occhi pizzicargli, e delle lacrime iniziarono a scendere incontrollate. Non sanno per quanto tempo si fissarono, poi Sakura ruppe il ghiaccio.

-Vi conoscete?- disse con stupore.

Naruto non voleva farsi vedere nemmeno un altro minuto in quello stato di fronte a Sasuke, Sakura e Hinata, così interruppe quel gioco di sguardi e le passò di lato con finta indifferenza, ma la vecchia lo prese per il polso. Ma Naruto la scansò e tra le lacrime gridò con uno sguardo pieno di odio.

-NON MI TOCCARE!- e corse via, lasciando tutti, o quasi, a bocca aperta.

 

 

 

Corse a perdifiato fino a casa. Era lontana, abbastanza. Ma doveva andare da Rasen, lo aveva lasciato solo, era sicuro che fosse affamato. Oppure stava scappando dal passato. Appena arrivò fece un debole sorriso al suo cavallo, lui sì che era capace di risollevargli in qualche modo il morale.

-Rasen...- gli accarezzò il collo -scusa se ti ho fatto aspettare amico... tieni..-. Gli diede da mangiare, e distrattamente poi guardò il suo cellulare mezzo scassato. Pensava ad altro, ma quando gli caddero gli occhi sull'orario.. -Oh cazzooo! No no no no... quello mi licenzia- e si passò una mano sulla faccia. Andò a rubrica, e chiamò. -Pronto?.... Sì Yamato, sono Naruto.... lo so, lo so..... s-senti ho solo avuto degli imprevisti.... se te lo raccontassi non mi crederesti.... mi devi fare un favore.... si si, prometto che poi ti racconto lo stesso... m-ma non è una scusa...-sospirò -vabbè ho capito, pensi che ho voluto marinare il lavoro... dì al signor Kakashi che per oggi non posso venire, ciao.- e chiuse, senza aspettare nemmeno una risposta. Sapeva che non l'avrebbe spuntata. Lasciò RasenShuriken sul prato per farlo mangiare in santa pace ed entrò in casa buttandosi a peso morto sul divano.

Sospirò varie volte, pesantemente, come per togliersi di dosso tutti i pensieri che gli venivano in testa. Stava impazzendo. Gli era venuto un istinto omicida quasi incontrollabile, mischiato a rabbia, delusione, tristezza. Prese dei tranquillanti. Se ripensava che Sasuke l'aveva portato in ospedale poi. Ne prese altri. Non come la volta scorsa, o rischiava seriamente di morire. Poi pensò ad Hinata. Se era finito in ospedale era perchè l'aveva salvata da quegli ubriachi pazzi, ed era contento che stesse bene e non le dava una colpa. Se è capitato tutto per lei, allora non importava, avrebbe sopportato. Quella ragazza era... non sapeva nemmeno lui come descriverla. Si calmò. Se per merito dei tranquillanti o di Hinata questo non si sa.

-Meglio che vada a lavorare, se mi licenziano sono finito..- si alzò malvolentieri dal divano, si diede una sciacquata, si vestì e andò a prendere il suo scooter rosso. Non era nelle migliori condizioni, ma funzionava, era questo l'importante. Così si diresse al bar Sharingan diretto da Kakashi Hatake.

 

 

 

Sasuke bussò ma con suo stupore la porta era aperta.

-Che razza di dobe, ha lasciato la porta aperta.. Naruto? Naruto ci sei?- girò la casa intera ma a quanto pare non era in casa. -Forse è al bar..- e si gettò sul divano. Lo sguardo però cadde sui tranquillanti che erano sul tavolo. Se li mise in tasca, e mezzo infuriato e mezzo preoccupato prese la sua macchina e partì verso il bar.

 

 

 

-Ehi biondino, una birra per me e una per il mio amico!-

-Biondo! Un caffè macchiato grazie..-

-Salve, mi dia un gelato per mia figlia..-

Naruto stava impazzendo, ma era cosa di tutti i giorni, si era QUASI abituato a ricevere ordini in continuazione. Fortunatamente Yamato aveva creduto alla sua storia dopo avergli mostrato il colpo alla spalla, quindi lo difese dalle sgrida di Kakashi.

-Oh da quanto tempo Naruto!-

“Naruto? Qualcuno in questo bar mi ha chiamato Naruto e non biondo o biondino?” Naruto si girò per vedere chi fosse, quella voce gli era familiare.

-Kiba!- sorrise contento di vedere un suo amico.

-Ehi allora? Come vanno le cose qui?-

“uno schifo” la risposta più sincera. Ma comunque -A meraviglia! E a Suna?-

-Beh, al solito...-

-Come mai da queste parti? Problemi con Temari?- gli chiese con uno sguardo malizioso.

Kiba arrossì lievemente. -N-no... lei è anche qua, con i suoi fratelli.. è solo che sentivo un po' di nostalgia della mia amata Konoha! Sai com'è, dopo anni..-

-Sono contento di rivederti Kiba..-

-Anch'io Naruto..- si sorrisero ma..

-Ehi biondino! Le birre!-

-Il caffè!-

-Il gelato!!!- Naruto li guardò spazientito. Possibile che non potesse parlare con un amico che non vedeva da tanto tempo?! Poi si rassegnò, in fondo era il suo lavoro.

-Sììì arrivooo...- gridò -beh Kiba allora ci vediamo in giro..-

-Sì ciao Naruto!!! Salutami RasenShuriken!!-

 

 

 

-Chissà perchè si è comportato in quel modo?-

-N-non lo so.. F-forse è successo qualcosa in p-passato-

-Non è un buon motivo per trattare un'anziana dottoressa in quel modo, Hinata! Mi sono dovuta scusare IO con lei, che nervi-.

Intanto Ino e Tenten seguivano la conversazione con sguardo interrogativo. Poi Ino le interruppe.

-Ci vorreste dare cortesemente una spiegazione? O volete continuare così tutta la giornata?!?!?!-

-Concordo ù.ù- continuò Tenten.

Sakura raccontò l'accaduto e le due guardavano con occhi sbarrati l'amica.

-Hinata!! quel ragazzo ti ha salvato!!!- disse Ino con gli occhi che le brillavano di romanticismo.

-Ino sei fidanzata -.-” - la riprese Tenten.

-Si si lo so... ma il fatto dell'ospedale è un po' inspiegabile........-

-Pazienza, saranno affari suoi- ribattè Tenten.

-Già.. ma Hinata? Ti ha salvata in tempo vero?- disse Ino.

-Sì, fortunatamente s-sì..-

 

 

 

Era l'una del pomeriggio e Naruto uscì dal bar avendo finito il suo orario. Certo non si aspettava un pugno in pieno naso appena uscito.

-Ma che caz-

-Cosa sono queste?- Sasuke lo guardava con una furia malcelata.

-S-sasuke.. ma che ti salt-

-Rispondi.-

Naruto sospirò guardando cosa aveva in mano il moro. -Tranquillanti- e gli passò di lato per andare sullo scooter. Ma Sasuke lo fermò con una mano sul petto.

-Avevamo detto che non li avresti più usati.-

-Lo so-

-Quanti ne hai presi?-

Naruto aveva lo sguardo basso e non rispose, sapeva che non doveva prenderli ma non vedeva altra scelta.

Sasuke sospirò. -Possibile che non mi possa fidare di te? E io che pensavo fossimo amici.-

Queste parole ferirono Naruto più della coltellata della sera prima.

-Non ne ho presi molti..-

-Non cambiare discorso adesso. Mi fidavo di te...-

“Non lo dire ancora ti prego.. Mi fai sentire peggio”

-...Naruto.-

-Smettila adesso Sasuke.. Sai che avevamo detto che li avrei potuti prendere solo quando non avrei avuto altra scelta.. E non farmi la predica, non sono un moccioso di 10 anni-

-Ti porto a casa-

-So tornarci anche da solo-

-Fai come ti pare... ah Naruto.. tieni, io non so che farmene.- e gli diede il ciondolo azzurro legato ad un laccio nero, e poi se ne andò, lasciando Naruto un po'scosso.

 

 

 

Hinata era sul suo letto, si torturava le mani in continuazione. Era nervosa, preoccupata. Voleva andare da Naruto. Doveva dirgli tante cose. “Ma se è arrabbiato e non mi vuole vedere??” era questo che si chiedeva da ore. Alla fine decise di andare, e così prese la sua macchina bianca (stupendo questo colore sulle macchine, sono così eleganti *.*), passò da Sakura, che l'accolse in casa.

-Hei Hinata, come mai da queste parti alle.. mmh.. due del pomeriggio?- disse guardando l'orologio.

-S-sakura, mi vuoi dire dove abita.. N-Naruto?-

-Ahhhhh ecco cosa volevi- la guardava con malizia.

Hinata era un peperone -Mi puoi dare l'indirizzo Sakura? Per favore..-

-Certo!-.

Hinata andava a 100 km/h nelle strade di Konoha. Naruto abita vicino alla periferia, è un po' lontano, e vuole andarci fin quando sente che il coraggio non l'ha abbandona. Guarda e riguarda il foglietto datole da Sakura “Konoha, via Kyuubi, n°316”.

Appena arrivò davanti casa sua restò a bocca aperta. -E' stupenda..- gli sfuggì.

In effetti era bella, ma semplice, molto diversa da casa Hyuga, la casa di suo padre. Aveva un ampio giardino che si estendeva soprattutto dal retro, e la casa era davvero bella. Certo, forse ci voleva qualche rintocco, ma... era perfetta così.

Hinata suonò al campanello.

-Teme ti ho già det... oh Hinata sei tu.. S-scusa pensavo fosse Sasuke... entra!-

Hinata dal suo canto era...con gli occhi di fuori?!? Beh, Naruto si era presentato a petto nudo,con solo un paio di pantaloncini fino al ginocchio, ma entrò facendo finta di niente, anche se il suo imbarazzo era evidente.

La casa di Naruto non era grandissima, c'erano delle scale che dovevano portare alle stanze e.... beh a giudicare dalla tavola aveva interrotto il suo pranzo.

-S-stavi mangiando, scusa.. t-torno più tardi...- fece per andarsene ma Naruto la pregò per farla restare e la fece accomodare sul divano.

-Vuoi qualcosa da bere?-

-U-un po' d'acqua grazie..-

-Subito mia principessa!!-

“M-mia principessa??? Ok, ora posso morire in pace...”. In meno di un minuto tornò con l'acqua e cercò di offrirle qualcos'altro, ma a quanto pare era davvero l'unico che mangiava a quell'orario. Così si sedette vicino a lei.

-Hinata.. ieri.. beh... non ti hanno.. come dire...- “ecco, mi sono messo nei guai, e ora come la concludo la frase.. aiuuuutoo...”. Naruto era diventato rosso al pensare quale parola usare, ma Hinata capì dove voleva arrivare.

-N-no...- Naruto sospirò.

-Sono contento, mi sono spaventato quando ti ho visto là-

-Grazie Naruto.. se non fossi venuto tu... a quest'ora..- le parole le morivano in gola, e gli occhi le si inumidirono al pensiero di ciò che le avrebbero fatto. E poi si sentiva in colpa. Quei pazzi alla fine avevano ferito lui e non lei. Delle lacrime iniziarono a rigare il viso diafano della ragazza, Naruto se ne accorse e l'accolse sul suo petto. Non voleva vederla piangere. Faceva star male anche lui. Si rese conto che nemmeno in due giorni si era innamorato di Hinata.

-Ehi ehi... su non piangere.. non è successo niente, tranquilla..shhhh...tranquilla..-

-Scusa è tutta colpa mia, se solo non fossi così debole! Mi dispiace, non volevo...- continuò a piangere contro il suo petto tra i singhiozzi, fin quando non si addormentò.

  
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