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Autore: Coline_    18/08/2013    1 recensioni
E se un disegno prendesse vita?
SOSPESA PER TEMPO INDETERMINATO
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La serata era passata tra strofinacci, corse, detergente per pavimenti e urina di cane.
È deduttivo dire che il povero ragazzo è stato preso dalla pulizia del pavimento per via del cucciolo, infatti pensava già tra sé e sé che avrebbe dovuto insegnarli dove potesse fare i suoi bisogni.
Era pomeriggio, e non sapendo cosa fare, se ne stava comodamente sdraiato sul divano con accanto il pastore tedesco che sonicchiava con il muso basso e a pancia in giù.
Lo prese un colpo di sonno, gli occhi si chiudevano impercettibilmente e mancava pochissimo prima che anche lui cadesse tra le braccia di Morfeo.
Il campanello. Stava suonando a un ritmo a lui conosciuto, era sicuro che dietro alla sua porta se ne stava imbronciata una bambina che attendeva di vederlo.
Strisciò lentamente sul pavimento di marmo grigio con le sue pantofole arricchite da colori sgargianti.
Con uno spintone della mano aprì la porta, trovandosi davanti chi aveva dedotto, Felicity.
Quel giorno indossava una salopette di jeans con una spallina staccata per far vedere la sua magliettina bianca che spiccava, mentre calzava ai piedi delle converse blu che le donavano un aria sbarazzina.
Lui non era di certo così grazioso, perché indossava un vecchio pantalone della tuta e una canottiera ingiallita nonostante era un bianco sbiadito, mentre i piedi erano infilati in quelle pantofole che indossava raramente.
Dato che la maggior parte delle volte se ne stava a piedi nudi, colorandoli di nero/polvere.
La bambina non si perse in saluti andando direttamente verso il soggiorno, notando subito il bellissimo cagnolino che se ne stava accucciato sotto il divano.
Un gridolino gli uscì dalla bocca tappato subito dalle sue manine curate arricchite dallo smalto rosa chiaro.
Zayn la seguì ridendo per via della sua sorpresa nel trovarsi davanti a lei un cucciolo di pastore tedesco, insomma era curioso di sapere cosa avrebbe detto.
“ Non si saluta più?” chiese sorridente.
“ Scusa – fece una pausa – ma è che ho visto questo cagnolino e…” lasciò in sospeso la frase.
“ Te ne sei innamorata!” concluse il moro.
“ Credo proprio di sì! Comunque… quando lo hai adottato? E come si chiama questo splendore?” chiese eccitata in attesa di scoprire ciò che chiese al giovane.
“Si chiama Jack e l’ho adottato ieri” disse felice il ventenne.
“ Lo adoro!” disse gridando.
“ Felicity?” disse Zayn.
“ Dimmi” disse la bambina rivolgendo lo sguardo al ragazzo che se ne stava in piedi sovrastando la sua figura minuta.
“Devo fare la spesa… mi puoi aiutare?” chiese imbarazzato grattandosi la nuca con una mano.
“Certo… ma a un patto!” disse alzando la mano in segno di ALT.
“Quale?” chiese intimorito dal ghigno sul viso della bimba.
“Portiamo Jack  e compriamo un pacchetto di Haraibo!” disse con un sorriso smagliante.
“Ok ok va bene! Ma a un patto!” esordì il ragazzo.
La bambina non capendo, fece un gesto della mano per incitarlo a svelare quello che voleva.
“Scelgo io il pacchetto!” disse facendo vedere la lingua in modo scherzoso come fanno i bambini.
“Va beneeeeee” disse allungando la parola.
“Devo andare a cambiarmi perché non posso uscire così” disse indicandosi.
Si diresse verso la sua camera da letto, infilandosi dei vestiti  che giacevano sulla sedia, che aveva preparato la sera prima, dopodiché entrò nel bagno per sistemare il ciuffo e farlo diventare perfetto.
Ripercorse il corridoio per uscire.
Zayn prese la pettorina e il guinzaglio per il cane, afferrò il portafoglio e infine la giacca di pelle, per poi finire con il raccogliere il capotto della bimba lasciato cadere davanti alla porta, facendoglielo indossare.
“Prima di andare via non devi avvisare qualcuno?” chiese il ventenne per non far preoccupare i genitori della piccola.
“Ho lasciato un post-it sul frigorifero dicendo che venivo da te” concluse aggiustandosi la manica della maglietta.
Uscirono dal palazzo, mentre la bambina stringeva la fascetta collegata alla pettorina di Jack, con il moro al seguito che li fece entrare in macchina, non prima di aver messo una copertura sul sedile apposita per i cuccioli.
Nel viaggio per arrivare al supermercato, accesero la radio scatenandosi con la musica ad alto volume.
Una volta arrivati a destinazione, scesero, chiuse l’auto con l’antifurto.
La musichetta del centro commerciale riempiva le loro orecchie, mentre Zayn munito di carello si addentrava nei reparti per prendere il necessario seguito dalle due pesti.
“Scusi signore” lo interruppe una donna di trent’anni.
“Mi dica” disse con un sorriso.
“I cani non possono entrare” gli fece notare la commessa.
“Questo cane è della polizia” la informò il giovane.
“ Ha un documento?” chiese sospettosa la donna.
Ma non sarei io a dover chiedere il documento? Pensò.
Tirò fuori dalla tasca il distintivo che faceva sempre comodo, mentre sulla faccia della rompiscatole si formava una *O*.
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Una volta pagato tutto uscirono.
“Zayn!” disse Felicity.
“Zayn!” ripetè.
“Zaynnnnnn!!!!!” urlò questa volta.
“Scusami.. Cosa devi dirmi?” chiese lui.
“Andiamo al parco qui vicino?” chiese speranzosa.
“Certo!” disse con un sorriso.

Lasciarono la spesa in macchina dirigendosi verso quel parco.
 
Era ormai mezz’ora che guardava la bambina giocare con Jack tra i giochi presenti, mentre lui se nestava seduto a respirare l’aria fredda.
“Tua figlia è proprio carina” disse una voce sconosciuta.
“eh?!” chiese.
“Si insomma tua figlia” chiarì il ragazzo sconosciuto.
“Non è mia figlia, ma gli voglio bene” disse lui.
“Comunque piacere – disse dandogli la mano – mi chiamo Liam” disse.

“ Zayn” gli rivelò il nome.

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Dopo aver chiacchierato con quel ragazzo simpaticissimo, ed essere passati al McDonald a cenare, se ne stavano tornando a casa.
Tutte e due le pesti, si erano addormentate.
Appena arrivati davanti agli appartamenti, Zayn svegliò il cagnolino che subito dopo lo seguì, per poi prendere a mo di sposa Felicity.
Saliva le scale lentamente per non fare rumore, mentre prendendo le chiavi dalla tasca del cappotto di Fel – il soprannome che le aveva affibbiato – aprì la porta del suo appartamento.
Entrò nella camera della bimba poggiandola sul letto – dopo tanti tentativi aveva finalmente trovato la sua camera-  levandole scarpe e capotto per poi poggiarli su una sedia ì non tanto distante.
Continuava ad accarezzare premuramene la fronte e i capelli della piccola, finché non aprì un occhio.
“La tua mamma e il tuo papà?” chiese.
“Sono all’estero, e mia sorella sta lavorando in un pub” spiegò.
“E tu stai sola?” chiese ancora preoccupato.
“Si ma fra poco dovrebbe tornare” disse.
“Se sei da sola e hai paura vieni a casa mia ok?” disse questa volta lui.
“Certo!” disse lei.
Gli lasciò un bacio sulla fronte prima di andare e dire un flebile “Buonanotte”.
 
Si sarebbe preso cura di lei.
°LOL SPACE°
Scusate per il ritardo, ma ormai credo che non ci sia un tempo preciso per quando aggiorno.
Questo è MOLTOOOO lungo.
Spero vi piaccia perchè ci ho messo tanto tempo e dedizione.
Scherzetto! La ragazza non è ancora entrata.
Cambiando argomento, sono caduta da uno scoglio quando sono andata al mare un giorno fa - sono tornata ieri- e ho un taglio sotto il piede che mi fa dannare.
In oltre stasera starò con le mie amiche e quindi evvai!
E poi c'è mia madre che rompe continuamente e non ne posso più.
Ringrazio chi legge e recensisce.
Un milione di Baci
niky_nylon

 
 
   
 
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