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Autore: Fwooper    18/08/2013    1 recensioni
Sta iniziando un nuovo anno ad Hogwarts, ricco di novità: Sirius ha abbandonato la sua famiglia orripilato dalle loro azioni contro i nati babbani, James è determinato a conquistare Lily, d’altronde sono già al sesto anno e se non si dà una mossa potrebbe perderla per sempre!
Ci saranno molte rivelazioni, tra cui i dettagli della trasformazione di Remus e il cambiamento nel profondo dell’animo di Peter.
Tra nuovi amori e storielle passeggere i quattro si ritroveranno a crescere e ad affrontare il loro destino.
Questa fan fiction nasce dalla fantasia di quattro ragazze, ognuna interprete di uno dei malandrini, che provano ad immaginare le loro emozioni e i loro pensieri durante questi anni duri e di gran cambiamento. Ogni capitolo sarà scritto dal punto di vista di uno dei protagonisti, partendo da James.
Speriamo vivamente sia di vostro gradimento e vi invitiamo a lasciare un commento.
Cordialmente i signori:
Lunastorta
Ramoso
Felpato
Codaliscia.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Angolo dell'autore: Ciao a tutti! Voglio ringraziarvi anche io, anche se Felpato è già stata bravissima! Per noi è tanto vedere che ci sono delle persone interessate a ciò che scriviamo! 
Spero di non deludere le aspettative! 
Inoltre volevo dirvi che ritorneremo la settimana prossima perchè finalmente siamo riuscite a prenderci una settimana di vacanza! Quindi posteremo il nuovo capitolo lunedì prossimo:)
Bacioni, Codaliscia.

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Mi  trovavo nella stanza delle necessità - in essa c’erano dei comodi divanetti, un caminetto ed un tavolino - con Regulus Black, poiché era stata annunciata la data della prima visita ad Hogsmade. Questa si sarebbe svolta durante la terza settimana di ottobre, ed entrambi eravamo eccitati poiché avremmo partecipato ad una riunione con dei Mangiamorte che reclutavano ragazzi che frequentassero ancora Hogwarts.
Non mi sarei mai aspettato di trovare qualcuno che finalmente mi avrebbe reso potente! Questo pensiero felice scivolò velocemente nei meandri della mia mente lasciando il posto ad un pensiero che mi fece gelare il sangue nelle vene: Remus mi aveva visto con Regulus.
Sapevo che mi avrebbe fatto mille domande e non sapevo come uscirne, avrei dovuto trovare una scusa non solo per Hogsmade, ma anche per giustificare il fatto che mi trovavo con “ l’acerrimo nemico ” di uno dei miei amici. Sapevo del loro litigio e del pugno sul naso che gli aveva dato Sirius, ma non perché me l’avesse detto lui, ma perché Regulus si era confidato con me.
Il piccolo Black mi guardava incuriosito.
<< A cosa stai pensando? >>
Sentendolo parlare sussultai per un attimo, poi gli rivolsi uno sguardo. Cosa potevo dirgli? Forse era meglio la verità almeno mi avrebbe potuto dare una mano.
<< Prima Remus mi ha visto con te, ed è un problema. Lo dirà a James e Sirius e vorranno sapere il perché. >>
Mi guardò e poi rise.
<< Sei preoccupato per così poco? >>
Continuò a ridere.
<< Semplice, digli che la Mc Grannit ti aveva dato un messaggio per me. Ovviamente se ti chiedono del messaggio digli che semplicemente voleva dirmi che devo prendere delle ripetizioni >>
Ma era ovvio! Perché non ci avevo pensato io? Tuttavia c’era un altro problema da affrontare.
<< E per Hogsmade? Che scusa trovo? >>
Mi guardò pensieroso.
<< Questo non è un grande problema ci penseremo dopo, piuttosto come faremo ad arrivare alla Stamberga Strillante senza farci notare? >>
Aveva ragione, il mio era un problema secondario! Dovevamo trovare un modo per arrivare alla stamberga senza essere visti da nessuno e forse io sapevo come.
<< Forse so come fare! Però non so se ci riuscirò… Sai James ha un mantello, ma non un semplice mantello. È il mantello dell’invisibilità! Potrei provare a prenderlo di nascosto… >>
Regulus mi sorrise e mi guardò compiaciuto.
<< E bravo Peter, allora non sei come ti descrivono. >>
Un brivido mi percosse la schiena.
<< Perché come mi descrivono? >>
Sembrò imbarazzato.
<< Sai, dicono che sei uno sfigato e che se qualcuno ti nota e solo grazie ai tuoi amici… >>
Come osavano dire cose del genere su di me?! Non sapevano chi si stavano mettendo contro!
<< Beh, e chi è lo sfigato che dice cose del genere su di me? >>
Era timoroso, ma poi mi rispose.
<< Un po’ tutti lo dicono… >>
Ero arrabbiatissimo, mi voltai e uscii dalla stanza lasciandolo solo con la sua stupidità.
Passai il resto della settimana arrabbiato, ma nessuno dei miei amici ci fece caso perché il “ grande ” James Potter aveva qualche problema ed era arrabbiato con tutto e tutti, probabilmente anche questa volta la rossa gli aveva dato il due di picche.
Era frustante vedere che i miei amici non facevano caso a me e al fatto che anche io avevo dei problemi! Certo non avrei potuto parlargliene anche se avessero notato che qualcosa mi turbava, ma il fatto che nessuno ci facesse caso mi irritava da morire! Mi facevano sentire una nullità!
Questo mi incitava sempre più a prendere parta dei Mangiamorte, lì mi avrebbero preso sul serio.
Un giorno mentre mi trovavo nella sala comune con i miei amici la situazione peggiorò.
James si trovava nel dormitorio e mentre noi ci stavamo chiedendo cosa avesse lo sentimmo quasi urlare e poi sentimmo chiudere la porta. Sirius corse a vedere cosa fosse successo e rimanemmo solo io e Remus.
Ero abbastanza preoccupato perché sapevo che a momenti mi avrebbe chiesto di Regulus così lo precedetti chiedendogli secondo lui cos’avesse James e lui mi rispose in malo modo, ma chi si credeva di essere! Come aveva osato rispondermi in quel modo!? E mentre trattenevo la rabbia mi chiese scusa, poi passò all’attacco e mi chiese del mio incontro con il piccolo Black. Per fortuna ero preparato e sfoderai la scusa che mi aveva suggerito Regulus.
Giusto in tempo sentimmo uno strano silenzio provenire dal nostro dormitorio dove si trovavano Sirius e James, così decidemmo di andare a dare un’occhiata perché capimmo che Ramoso si era calmato.
Remus entrò per primo e si sedette vicino James così io mi misi di fronte a lui. Incominciarono a parlare e quando James ci raccontò cosa fosse successo una carica di adrenalina mi percosse il corpo.
Ora sapevo cosa erano in grado di fare i Mangiamorte e mi eccitava tantissimo! Avrei avuto il potere nelle mie mani! Volevo far parte del loro gruppo e avrei fatto qualsiasi cosa per entrare a farne parte.
Per un attimo smisi di ascoltare poi catturarono la mia attenzione quando James dichiarò di volersi intrufolare nel dormitorio femminile. Come avremmo fatto? Mentre tutti ne parlavano entusiasti io ascoltavo, ridevo e scherzavo con loro.
Poi Remus chiese aiuto a James e Sirius per fare “ conquiste ” e per rimettersi in sesto dopo la luna piena così presi coraggio e chiesi aiuto anche io ai miei amici.
Si guardarono tutti e tre con lieve ilarità sul volto poi Remus mi disse che mi avrebbero aiutato James e Sirius. Capivo dai loro volti che erano convinti che nessuna mi avrebbe mai notato, poiché io in confronto a loro ero sempre sembrato minuscolo, e ciò mi fece arrabbiare tantissimo. Così per il resto della loro conversazione li ignorai, poi venne la rossa e portò via Remus allora ne approfittai per andare via anche io.
<< Ragazzi io devo spedire un gufo. Ci vediamo dopo >>
Mi salutarono e mi diressi verso la guferia con un rotolo di pergamena ed una piuma e calamaio per scrivere.
Una volta arrivato incominciai ad abbozzare il mio piano per Hogsmade: la sera prima quando Sirius, James e Remus si sarebbero seduti per parlare di ciò che avremmo fatto il giorno dopo – ormai era una tradizione - io sarei entrato nel dormitorio con la scusa di volermi togliere le scarpe e sarei andato a prendere il mantello di James nascondendolo nella mia borsa. Dopo di che sarei tornato dagli altri.
 Il giorno dopo avrei detto ai miei amici di non sentirmi bene e che sarei tornato in dormitorio poi di nascosto mi sarei messo il mantello dell’invisibilità e avrei raggiunto Regulus e Severus davanti la stamberga.
Mi sembrava un piano perfetto adesso non avrei dovuto fare altro che dirlo a Regulus e Severus, prendere appuntamento e avere la loro approvazione.
Piegai la pergamena e me la nascosi nella divisa in modo che i miei amici non la notassero, poi una volta nel dormitorio l’avrei nascosta sul fondo del mio baule, così mi sarei sentito sicuro.
Dato che era abbastanza tardi decisi di parlare con Severus e con Reguls il giorno dopo e tornai nella sala comune.
Mi sedetti su una poltrona per pensare un po’ e per evitare di parlare con gli altri, avevo paura che in preda all’eccitazione potesse sfuggirmi qualcosa.
 
  
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