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Autore: SickOfLoveSong    18/08/2013    1 recensioni
“Rose fai attenzione! I cantati sono tutti uguali, prima ti usano e poi ti gettano come se fossi un oggetto!” disse alzando di un tono la voce, “Non è vero loro sono diversi!!” replicai iniziando a lottare contro quel senso di impotenza che iniziava a pervadermi ogni volta che dovevo affrontare una situazione difficile da superare, “Sono tutti uguali!”, “Perché mi dici questo?? I The Wanted non sono così!!!”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il venerdì era il giorno dedicato alla lettura, in quel periodo ero così occupata che quando avevo del tempo per leggere ero troppo stanca perfino per prendere un libro in mano, per cui decisi di consacrare il venerdì alla lettura.
Passai tutto il giorno a borbottare, non avevo nessuna intenzione di andare a quella festa dai McGuiness, non se quella festa era in onore di Jay e del suo rientro a casa; John per non sentirmi era uscito di casa presto e ancora non tornava sebbene fosse già l’1.
 
Jay’s POV
Sean la sera precedene aveva scoperto che un certo Will dava una festa a casa e sicuramente ci sarebbe stata anche Rose data la loro amicizia, per questo si era imboscato alla festa e aveva invitato la ragazza insieme a John, come il piano prevedeva.
Avevo appena incontrato John e ci eravamo organizzati per quella sera, dovevo ammettere che era uno bravo, infondo non avevo nessun motivo per odiarlo, specialmente da quando mi aveva contattato dopo quella sera per tenermi al corrente di quello che succedeva a Rose; nemmeno io sapevo perché si comportava in quel modo e quando glielo avevo chiesto aveva detto –Le manchi più di quanto lei possa immaginare-.
 
Nathan’s POV
Eravamo appena arrivati a casa di Jay e già ci stavamo preparando per la festa di quella sera, avevamo organizzato tutto a distanza e comandavamo il ricciolino come se fosse stato un burattino ma non potevamo permettergli di fare qualche altro errore, quelli che aveva commesso erano già abbastanza.
 
Siva’s POV
-Allora tutto ok?- chiesi mentre eravamo tutti in salotto
-Sean arriva per le 10 con Rose, Lucy lo distrae e noi ci occupiamo della ragazza- rispose Tom che aveva partecipato all’incontro tra John e Jay,
-E tu- disse Max indicando il ricciolino –fai finta che in questa stanza non ci sia nessuna Rose, è chiaro?- e il ragazzo non potè fare altro che annuire.
 
John’s POV
-E’ ora di tornare a casa?- gridò Rose non appena chiusi la porta
-In preda ad attacchi di isteria?- risposi sorridendo e mostrandole una scatola rettangolare bianca
-Hai fatto spese?-
-Guarda un pò- risposi porgendole la scatola, la ragazza andò in salotto, si sedette sul divano e posò l’oggetto che le avevo dato sulle sue gambe.
La scatola conteneva un vestito blu in tulle ed era della taglia della mia coinquilina, l’espressione di Rose era un misto di felicità, ciò significava che le piaceva, e di rassegnazione, sapevo che non avrebbe mai indossato un vestito del genere ma quella era l’occasione giusta; nonostane fosse passato un anno, Rose aveva fatto dei grandi progressi, non aveva più paura di uscire di casa ma temeva ancora il giudizio della gente e ciò la rendeva tremendamente timida.
-Davvero lo hai preso per me?- chiese con una voce quasi infantile, come se cercasse una risposta rassicurante
-Si-
Bugiardo John! Il vestito le era stato regalato da Jay ma non potevo dirglielo, non potevo nemmeno dirgli che stavo tramando alle sue spalle, non la stavo tradendo, stavo cercando di aiutarla, conoscendola sapevo che non avrebbe più parlato con il ricciolino, Rose era troppo orgogliosa ed era stata ferita tante di quelle volte che non si fidava più degli altri.
 
Rose’s POV
John mi aveva regalato un vestito in tulle blu, era a dir poco fantastico ma non lo avrei indossato per la festa, era troppo visibile per una ragazza, come me, che cercava di passare inosservata.
-Non lo indosserò- mi limitai a dire rimettendo il vestito nella scatola.
-E’ questo che si aspettano i McGuiness, che tu ti presenti in jeans ad una festa. Sanno che ti piace ancora quel cantante! Non ti permetterò di farti male da sola, tu adesso vai ad indossare quel vestito e fai vedere a tutti di che pasta sei fatta capito? Jay non deve sapere che hai ancora un debole per lui, anche se è vero- rispose John, che mi si era parato davanti e continuava a fissarmi negli occhi come a voler validare la sua tesi e senza replicare presi il vestito e mi rintanai in bagno.
 
Ormai ci trovavamo alla festa da almeno un ora e il tempo sembrava non passare mai; appena arrivati quella Lucy si presentò e fece allontanare John con la scusa di bere qualcosa lasciandomi sola, rimasi sulla soglia di casa per un pò prima di essere raggiunta da Tom e Siva che continuavano a parlare delle loro avventure.
Il mio sguardo perlustrava tutta la casa e mi accorsi che era davvero una festa familiare, le persone estranee erano davvero poco a parte un paio di ragazze che stavano parlando con Max e dei ragazzi che non avevo mai visto a Nottingham.
Nathan era in console con Jay e stavano battibeccando su quale canzone mettere; non appena vidi il ricciolino persi un battito e rimasi sconcertata nella freddezza che aveva dimostrato nel vedermi.
-Ma ci stai ascoltando?-
-Si Tom, sto ascoltando- risposi riportando l’attenzione su i due ragazzi
-Allora cosa stavamo dicendo?- chiese Siva, quella sua espressione mi ricordava quella dei prof che mi riprendevano alle superiori se non stavo attenta.
-Ehm... Non stavo ascoltando- ammisi sorridendo e i due scoppiarono a ridere.
 
Max’s POV
-Jay smettila di fissarla!- stavo parlando con delle amiche di Lucy e mi resi conto che il mio amico si era imbambolato e il nostro piano rischiava di essere mandato all’aria.
-Quando posso andare a parlare con lei?- mi chiese con aria supplichevole
-Devi aspettare il segnale di Tom, non puoi fare nient’altro se non distrarti con la musica- rispose Nath.
Il piano stava funzionando ma ci serviva qualcosa per sbloccare la situazione, Rose era troppo timida e senza John sembrava essere un’altra persona.
-Hey Rose come va?- chiesi avvicinandomi a lei
-Tutto bene, tu?- rispose come se stesse seguendo quelle conversazioni già fatte
-Allora che te ne pare?- domandai indicando la festa
-Abbastanza tranquilla- rispose seguendo con lo sguardo la stanza che le avevo indicato.
-Ah ti presento Jane-
 
Tom’s POV
Per i miei gusti era una festa fin troppo tranquilla, non c’erano gli alcolici che di solito bevevo, non c’era la musica a tutto volume che ti rimbombava nelle orecchie fino a stordirti e soprattutto non c’era Kelsey; avevamo deciso di andare a Nottingham da soli e le ragazze ci avrebbero raggiunto un paio di giorni dopo, un paio di giorni che sembravano di non passare mai.
Rose stava parlando con un’amica di Lucy, mi sembrava si chiamasse Jane ed era italiana, da quello che aveva capito era una ragazza alla pari ed aveva conosciuto Lucy in un negozio, John era intento a parlare con quest’ultima e sembravano essere in sintonia e gli altri quattro scalmanati stavano aspettando solo un mio segnale.
Dopo un pò la festa sembrò prendere una piega diversa grazie alla presenza di Max alla console che aveva messo delle canzoni un pò più movimentate e adesso tutti si stavano scatenando in pista,
-Sean vieni qui-
-Cosa c’è?- chiese il ragazzo più piccolo di casa McGuiness
-Avete per caso un pallone?- chiesi mentre un’idea si formò in testa
-Vuoi fare dei palleggi in casa?- domandò il ragazzo con aria spaesata
-Solo un paio- risposi sorridendo maleficamente.
Presi la palla e la passai a Sean che me la ripassò e facendo finta di sbagliare il passaggio colpii Rose in testa.
 
Rose’s POV
Stavo parlando con la ragazza presentatami da Max, era molto simpatica ed era la classica bellezza mediterranea, Jane mi aveva detto di abitare nel sud Italia e di aver partecipato da poco al progetto “ragazza alla pari” e di frequentare l’università, dove aveva conosciuto Lucy.
Stavo iniziando ad odiarla... Lucy qui, Lucy là... Era sempre presente.
Tutto stava andando per il meglio fino a quando fui colpita da un pallone e caddi a terra come un sacco di patate, ero sicura che era opera di Tom che stava ridendo sguaiatamente chiedendomi scusa; ero rimasta a terra e con il palmo della mano stavo massaggiando il punto colpito dalla palla fino a quando una mano mi si parò davanti.
-Ehm grazie- dissi prendendo la mano ed alzandomi
-Fa male?- chiese Jay indicando la testa
-Niente di che-
-Vieni- e prendendomi per mano mi condusse al piano superiore.
Stavo rischiando di collassare solo per il fatto che mi teneva per mano, il mio cuore stava battendo all’impazzata ma la mia mente mi ripeteva di calmarmi, non capivo come all’inizio della serata nemmeno mi guardava e adesso si preccupava per una semplice botta.
 
Jay’s POV
Tom aveva avuto la brillante idea di colpire Rose in testa con la palla e adesso avevo una scusa per stare solo con lei; la portai in quella che era la mia stanza e la feci accomodare sul letto mentre andai a cercare del ghiaccio da appoggiare sulla fronte.
-Ecco, così dovrebbe andare meglio- dissi appoggiando il ghiaccio coperto con un tovagliolo, mi ero seduta accanto a Rose e la vedevo tremare mentre la sfioravo con le dita.
-Non era niente di che- ripetè sorridendo, era così bella qundo rideva, sebbene avessi acceso l’abajour, il suo sorriso sembrò avesse illuminato interamente la stanza e di rimando sorrisi anche io.
-Devo andare, John mi sta aspettando- continuò spostando la mia mano con il ghiaccio e alzandosi dal letto, se ne stava andando e io non avevo concluso niente.
-Aspetta!- la mia voce celava insicurezza, lo potevo sentire, ma stavo cercando solo una scusa per trattenerla per farla rimanere con me.
Mi avvicinai e Rose indietreggiò fino a toccare la porta con la schiena, osservandola bene aveva un bel livido sulla fronta, le accarezzai la parte irritata e con il dorso della mano scesi sul suo viso fino alla guancia; i nostri respiri incominciarono a farsi pesanti, segno che entrambi provavamo ancora qualcosa e aspettavamo che qualcosa succedesse.
 
Rose’s POV
Ero rimasta incastrata tra la porta e il tocco magico di Jay, iniziavo a respirare velocemente e mi avvininai con il viso al suo e prontamente mi baciò.
Le sue mani stavano scivolando su di me fino ad arrivare sul bacino, quel bacio stava andando oltre, non potevo permettere alle mie difese di cadere proprio in quel momento anche se stavo bramando quel gesto da chissà quanto.
-Devo andare- dissi rompendo quel contatto ed uscendo da quella stanza, scesi le scale a due a due con la paura che mi seguisse e con la paura di non riuscire a resistergli, John indossava già il cappotto ed aveva la mano sul pomello della porta.
-John!- dissi a voce abbastanza alta da far girare le persone che erano rimaste e lo seguii fuori da quella casa per raggiungere quella che era diventata casa nostra.


SickOfLoveSong
chiedo enormemente scusa per il ritardo, ma come sapete ero in vacanza e non sono più riuscita a trovare una connessione internet sebbene abbia quasi finito di scrivere la storia XD
comunque sono di nuovo qui e spero di non darvi fastidio XD 
nello scorso capitolo ho parlato di una certa Lucy e nessuno si è incuriosito... La pensavo diversamente però va bene così XD
vi lascio in pace a leggere il capitolo :)
grazie a chi legge, a chi recensisce, a chi apre il link per vedere di cosa si tratti e a chi mi sopporta :)
Alla prossima :)
Bisous :*
  
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