Italia e Giappone,
divisi o uniti?
- capitolo 1 -
- addio
Tai...-
- Sora, sei sicura di quello che fai?-
-...si-
- Mi mancherai,
questo lo sai?-
- Oh, Tai, anche tu a me, ma è indispensabile questa mia
scelta, lo sai-
- Si, ma perchè proprio la stilista?-
- E' il mio sogno
Tai...-
-...lo so, e non voglio rompere le ali a questo sogno che diventerà
realtà...-
- Spero presto!-
- ...anch'io, ti amo-
- scemo!- rise
nervosamente per breve tempo e gli sfiorò le labbra con un dolce bacio.
Lui
la prese e la baciò dolcemente, di più, un bacio profondo a cui Sora non potè
dir di no, il loro unico bacio per tantissimo tempo...
Un aereo partì
poco dopo, Taichi si trovò a guardarlo intensamente, come avrebbe voluto che
Sora gli corresse incontro, gli gettasse le braccia al collo e gli dicesse
"Amore, non ce l'ho fatta a partire, ti amo troppo che il saperti lontano da me
mi stringeva forte il cuore e non mi faceva respirare in alcun modo..."
Si,
gli sarebbe piaciuto, ma questo era sempre stato il sogno della sua Sora,
sarebbe stato davvero egoistico il gesto che avrebbe fatto se non l'avesse
lasciata partire, sapeva che lei gliel'avrebbe rinfacciato per tutta la loro
vita... Aveva deciso di lasciarla andare lì, sola, ma con la promessa che non
l'avrebbe lasciato o tradito, era sicuro che Sora non l'avrebbe mai fatto, era
inutile farglielo promettere e gli serviva neanche minimamente, ma non sapeva
perchè l'avesse fatto.
Le strade di Odaiba, in quei giorni che passavano
lentamente, erano larghissime, i minuti sembravano ore, il tempo era più rigido
del solito, nonostante fosse primavera, così solo si ritrovava a passare le
giornate, spesso mandava sms a Sora, in attesa di una sua istantanea risposta
che non arrivava mai subito, perchè? Era solo il fuso orario? Dentro di sè,
Taichi sapeva che era questo, ma la sua mente ragionava ben distaccata dal suo
cuore.
Senza Sora era come se avesse perso la parte più ragionevole, si
sentiva talmente solo che ormai niente più lo poteva far ridere, come quando
faceva con lei, viveva senza regole, fra le nuvole, avrebbe voluto averla tra le
braccia e baciarla dappertutto... I suoi pensieri vagavano spesso sui loro
momenti felici, da quando erano bambini, che enorme passo: da amici,
amici-fratelli a fidanzati, ed ora lontani come non mai...
- Tai! Fratellone,
che c'è?-
- ...Ah! Kari, sei tu-
- Ehi, che ti prende? Non ti ho mai visto
così a terra!-
- Lo so, non va di parlarne- si girò dall'altra parte del
letto e tirò le coperte sul viso
- Pensi a Sora, vero? Ti manca così
tanto?-
- Lasciami in pace, non puoi capire!-
- Anch'io...anch'io starei
così se Takeru se ne andasse via, lontano...-
TITI! TITI! Taichi aveva
ricevuto un messaggio, balzò dal letto e si fiondò sulla scrivania dove la sera
prima aveva posato il cellulare, aprì e lesse:
"Ehi, Tai! Stai di nuovo giù?
Visto che ti ho tirato su! Sai ho fatto tante amicizie qui a Milano, c'è un
ragazzo che mi ricorda tanto te, mi viene da piangere a pensare che non possiamo
vederci, neanche a scuola...Cmq, cm stai? Io bene. Milano è molto più calda di
Odaiba, pensa che dicono che Napoli (una città del sud Italia) sia ancora più
calda!!! Chissà...se non mi sbaglio lì sono appena le 9 del mattino, qui è sera,
ops! dv andare ora, ciao a presto. Love"
Subito un sorriso si fece largo
nell'espressione di Taichi.
- E' lei, vero?-
- Si...Sora...- iniziò pian
piano a singhiozzare, dai suoi occhi iniziarono a sgorgare lacrime, come una
fontana, senza fermarsi.
Kari uscì dalla stanza chiudendo dolcemente la
porta, lasciando il fratello da solo, in quel momento intimo.
Il telefono di
casa squillò, andò a rispondere:
- Pronto? Casa Yagami-
- Kari? Sono
Sora-
- Ehi...-
- Ssssh! Non dire che sono io, Tai potrebbe rispondere e
farmi perdere tempo prezioso...-
- Perchè parli così?-
- Ho bisogno di un
consiglio, ma prima dimmi, come sta Tai? Ancora non mi ha risposto-
- Sta
piangendo in camera sua, ti prego torna Sora, non sopporto più di vederlo
così-
- Lo so, devi sopportare ancora un pò, ma vedi, passiamo alla ragione
di questa telefonata, mi piace un ragazzo qui in Italia...-
-COSA??? MA SEI
PAZZA???-
- Sssssh, non ne sono sicura, il fatto è che mi ricorda
Taichi...-
- Non mi sembra na buona ragione per tradirlo-
- Il fatto è che
NON voglio tradire Tai, e quindi non so dirgli di no, anche a lui
piaccio...-
- Digli semplicemente la verità, che sei fidanzata e che anche se
ti mettessi con lui sarebbe...-
-...sarebbe solo una pallida imitazione della
persona che mi ha tolto la fanciullezza il giorno prima che partissi.- concluse
Sora
- C-cosa? L'avete fatto???-
- Si, però non dirlo a nessuno, neanche a
lui-
- Perciò sta così a terra!-
- Forse non avremmo dovuto....-
- Non
so, Sora, forse è così-
Un silenzio imbarazzante cadde su di loro, dall'altra
parte della cornetta, si sentivano tante canzoni italiane, le macchine che
suonavano e l'acqua delle pozzanghere che veniva spostata dalle ruote delle
moto.
- Sei in strada?-
- Sì, si è appena dichiarato, gli ho chiesto
qualche giorno per pensarci, forse il mio rifiuto sarebbe più convincente se
vedessi Taichi...-
- Tu? E come?....Aspetta, tu già hai un idea vero??-
-
Sì! Ascoltami, basterà fare....-
Intanto che Sora e Kari discutevano di quel
piano, Tai iniziò a scrivere un messaggio di risposta a Sora, ignara del fatto
che le ragazze stessero parlando, decise di chiamarla sul
cellulare.
Occupato.
Taichi non se lo spiegava, aveva sempre chiamato Sora
e aveva sempre trovato libero... con la mente si ritrovò a pensare al messaggio
di prima, "c'è un ragazzo che mi ricorda tanto te", un ragazzo...un ragazzo? UN
RAGAZZO!!!! Era più che convinto che Sora stesse con QUEL ragazzo! Un impeto di
rabbia e frustrazione lo pervase, la faccia si trasformò dal rosa pallido, ad un
rosso acceso ad un viola che faceva pugni con i suoi occhi castani con dei
brilluccichii rosso fiamma. Prese il cellulare e lo scaraventò contro la
finestra così forte che la ruppe e cadde giù, prese il cuscino e lo strappò,
iniziò a bruttare e a rompere tutto quello che gli capitava a
tiro...
Nell'altra stanza Kari sentì un CRASH molto sinistro e poi tanti
rumori di cose infranti e degli urli alquanto satanici del fratello.
- Oddio!
Tai sta male! Sta rompendo tutto quello che trova a tiro!-
- COSA? Ma che gli
prende?-
- N-non lo so! TAICHI!!!-
- Vado a vedere-
- Calmalo e
facciamo quel fatto più in fretta possibile!-
- Concordo e approvo, lo dirò
agli altri, ci sentiamo. TAII!!!-
- Ok, più tardi lo chiamo!-
-
Ciao.-
- Ciao!-
Kari riattaccò subito e corse dal fratello, la camera era
un disastro, cocci di vetro e porcellana a terra, piume che volavano
dappertutto, lenzuola strappate, la finestra rotta. Poi lo sguardò scattò verso
il fratello, aveva i capelli scompigliati, gli occhi vacui e l'intenzione di
rompere il pupazzo gigante che vinse Sora al luna-park durante il loro primo
appuntamento, in seconda media.
Kari gli saltò addosso e gli cinse il collo
con il braccio destro, sperando che il fratello tornasse in sè. Lui, non
riuscendo a respirare, si sedette e si calmò, questo lo faceva sempre
calmare.
Gli occhi gonfi e rossi, si riempirono ancora una volta di lacrime e
scoppiò in un pianto esagerato!
- SI E' MESSA CON QUEL RAGAZZO!!!-
-
Che?-chiese Kari stupita
- QUEL MALEDETTO RAGAZZO!!! CON QUEL CAZZO DI
RAGAZZO!!!-
- chi? Sora?-
- E CHI ALTRI SENNO'????-
- Nooo, non è così,
ne sono...-
- E CHI TE LO DICE? L'HO CHIAMATA ED ERA OCCUPATO!!! IL
CELLULARE! LEI CHE LO TIENE SEMPRE LIBERO!-
- e se stava parlando con la
madre? con Mimi?-
- EH?-
- Cazzo, Tai! Calmati e parla, non urlare!-
-
S-scusa...Ma a te chi ne da la certezza?-
- Non so, ma io mi fido di
Sora!-
- VUOI...-
- Taiiiii?!!!-
- v-vuoi dire che non mi fido di
lei?-
- Ho detto questo?-
- No, ma...-
- Niente ma! Io non ho detto
questo!...Uff!!! Non posso non dirtelo, stavo parlando io con lei-
- Che?
Perchè? Che vi siete dette? Sputa il rospo!!!-
- Ok, ok, l'ho chiamata per
sapere del più e del meno e mi ha chiesto di te, Tai. Sì, di te. Ha detto che ti
pensa sempre!!!-
- E...e quel ragazzo che somiglia a me? Lei ha...-
- Lei
ha rifiutato di mettersi con lui, mi ha chiesto se andava bene quello che aveva
detto, mi ha assicurato che non lo vedrà mai da solo-
- Bene...-
- E poi
mi ha spiegato perchè piangi!-
- Eh? CHE HA FATTO???-
- Calma, questa è
una conclusione a cui sono giunta con il ragionamento!-
- Che ti ha detto?-
chiese Tai incrociando le dita e serrando gli occhi sperando che non le vrebbe
detto...
- Mi ha detto che avete fatto sesso per la prima volta il giorno
prima che lei partisse-
- NO! Allora te l'ha detto veramente!!! Che
vergogna!-
- E allora? Takeru me ne ha parlato una volta!-
- CHE
COSA?-
- Te lo dico solo se ti vesti e mi offri un bel caffè-
- Mpf...Ma
che caffè! Un bicchiere d'acqua-
- Un thè-
- A quest'ora?-
- Un
alcolico-
- Sei pazza-
- Un analcolico!-
- E
sia!-