Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: SaraBelieber10    19/08/2013    1 recensioni
Il mio ragazzo si chiama Justin. Oppure Danger.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Era il martedì del 25 novembre.
Non faceva freddo, ma neppure tanto caldo.

Mi svegliai strofinando gli occhi, ero assonnata, ma anche un po' attiva.
Mi alzai ed andai di sotto e trovai i biglietti per l'aereo.
Li osservai bene e sorrisi, ma subito dopo andai in cucina.
Presi una fetta di torta della festa.
Mi sedetti e cominciai a mangiare, non di fretta.
Da una parte mi sentivo felice, ma anche triste.

Finii e pulii e labbra con un tovagliolo, subito dopo andai sul divano.
Accesi la TV girando per i canali e trovai un telefilm interessante.

Il cellulare squillava, così andai a prenderlo e ritornai di sotto.

“Pronto, mamma?”
“Tesoro, hai visto i biglietti?”
“Certo.” sorrisi.
“Partirai alle 16:00 e avvisa i tuoi amici okay?”
“Tutti?” sbuffai.
“Almeno Miley!”
“Certo, ma sarà dura per lei.” abbassai lo sguardo.
“Avanti.”
“Devi dirlo.” continuò.

Chiudemmo la chiamata e mandai un messaggio a Miley.

A: Miley
Miley volevo dirti che sto partendo per Atalanta e.. Non credo che tornerò a Stratford.
Ti voglio bene e non preoccuparti per me, starò bene.
Ci sono i miei nonni li.. Addio Miley. Scrivimi. :)

Misi il cellulare sul comodino, facendo uscire le lacrime dagli occhi.
Se prima ero poco triste, adesso ero completamente triste.

Tornai a vedere la TV e vidi l'ora.
Le 11:30.

Così tardi?
Corsi a preparare la valigia, mettendo vestiti e scarpe e qualcosa che mi serviva.
Misi anche il cellulare nella borsa.

Aprii l'armadio tirando fuori una t-shirt bianca, un gilè di Jeans e pantaloncini uguali.
Presi le converse bianche e le misi ai piedi del letto.

Tornai nuovamente di sotto.

-JUSTIN'S POV-
Quella bambina mi mancava. Si era una bambina, la mia bambina.
Senza Demi la vita era noiosa, senza i suoi baci.
Avevo provato a chiamarla, ma nulla.

Mi alzai dal letto e andai a farmi una doccia rilassante.

Tornai in stanza con solo un asciugamano alla vita.
Presi i boxer e li indossai.
Presi dal cassettone, una T-shirt nera normale e pantaloni con il cavallo basso neri.
Li misi e presi le mie Supra nere metallizzate.
Indossai le scarpe e pettinai accuratamente il ciuffo.

Uscii chiudendo a chiave la porta.
Corsi verso casa ed erano le 14:00.

Trovai la casa e bussai.

“Chi è?” urlò una voce familiare, troppo familiare.
“Apri per favore!”
Lei mi aprì la porta, mentre io spalancavo gli occhi alla vista di quel corpo meraviglioso.
Vedevo che arrossiva, era così perfetta.

“Entra.”
Entrai sorridendole.
“Siediti pure.” sorrise.
Mi sedetti su una delle sedie, così fece anche lei.

“Justin volevo dirti che..”
“Voglio ritornare con te.” morsi il mio labbro inferiore.
“Fammi continuare.”
Annuii.
“Parto per Atalanta e credo di non tornare.” disse tutto d'un fiato.
Non ci potevo credere.
Mi odiava, mi odiava.
Mi alzai e la baciai profondamente.
Fortunatamente si lasciò andare, le labbra erano morbide e calde.
Approfondimmo il bacio e le piaceva.
Era così bella, così dolce, non se ne poteva andare.
La presi in braccio e la portai delicatamente sul divano, facendola stendere.
Mi posizionai su di lei. I corpi erano attaccati l'uno all'altro.
Era rossa, come un pomodoro, ma non m'importava.
Feci le flessioni sul divano baciandola, quando ritornavo giù.
Il suo viso, i suoi capelli castani, la sua bocca.

Mi alzai dandole un bacio a stampo sulla guancia.

“Ho due biglietti.” sorrise.
“Potrei..”
Mi diede un bacio sulla bocca, mettendo le braccia attorno il mio collo.
Le cinsi i fianchi, carezzando la pancia con i pollici.
Le piaceva, si sentiva.
Mi tolsi velocemente la maglia facendola arrossire.

Andai di sopra.
Entrai nella sua camera ed era piena di cose.
C'era la valigia e dei vestiti sul letto.

Salì anche lei guardandomi.

“E tu? Con la valigia?”
“Prenderò qualcosa li, visto che mi sono rimasti dei soldi.” feci spallucce.
“Bryan, Alex e gli altri?”
“Non credo che debbano sapere.”
Sorrise baciandomi.

Ritornammo in cucina e mi arrivò un messaggio.

Da: Lucas
Hey c'è un parti al Ca$h, andiamo? LucasXx

Non risposi.

Mi sedetti educatamente sul divano, lei mi passava davanti.
La tirai da un fianco e la feci stendere sopra di me, dolcemente.
Stampò sulla mia guancia un bacetto come quello dei bambini, così sorrisi.

DEMI'S POV
Mi alzai e corsi in camera a prendere qualcosa che mi copriva almeno le gambe.
Tirai fuori da un cassetto, dei vecchi shorts cortissimi e un top bianco.

Scesi di sotto e mi riposizionai su Justin.

Cinse i fianchi carezzandoli e stringendomi più a sé.

Iniziò un telefilm che a me piaceva molto e lo ignorai.

Cominciò a farmi il solletico, causandomi una risata isterica.

“Piccola, ridi normalmente?” rise.
“No.” misi il broncio. “La risata è la mia.”
Rise stringendomi e mettere le braccia sulla mia pancia.
Giocò con le frange del mio top, accarezzando la coscia.

Mi alzai e vidi l'ora.
15:10.

“Justin, dobbiamo partire!” urlai.
Si alzò velocemente e uscì.
Presi le mie cose e tolsi velocemente i vestiti per rimetterli nel cassetto.
Andai a fare una doccia veloce.
Tornai in camera togliendo l'asciugamano e infilare l'intimo bianco.
Misi la maglia e i pantaloncini.
Infilai le scarpe e indossai il Gilè.
Presi la valigia e la borsa.

Scesi prendendo una storta, ma la ignorai.

Justin aveva preso la macchina ed erano le 15:40.

Salii in macchina e andammo verso l'aeroporto.
Justin aveva preso l'autista.

Mi sedetti su di lui avanti e parlammo del più e del meno.

Arrivati, scendemmo e corremmo verso l'aereo.
15:50.

Salimmo mostrando i biglietti e ci sedemmo nella 5° fila.
Prese il suo iphone e le cuffie.
Cominciò ad ascoltare.

“Posso sentire?”
Annuì e mi passò una cuffia.
Erano le note di Michael Jackson, un mio idolo passato.
Mi lasciai trasportare in un sonno profondo.

JUSTIN'S POV

Si era addormentata e nemmeno aveva pranzato.
Cominciai ad addentare un panino, carezzandole la mano.
Sorrisi.

“I signori Bieber e Lovato scendano, prego.”
Svegliai Demi e la portai fuori dall'aereo.

Benvenuti ad Atalanta.



*spazio autrice*

E' corto. Lo so.
L'ho fatto di fretta e furia, ma.. Vivranno insieme! Evviva!
Spero vi piaccia!
Continuo a 2 recensioni o 40 visite qui. :)
  
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