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Autore: Elizaveta Hedervary    23/02/2008    22 recensioni
Fairy Oak: Sera. Era tarda sera; fuori la luna rischiarava il tetro
paesaggio notturno, restando immobile nell’alto cielo. E a
contemplare quel paesaggio che aveva un nonsochè di magico e
misterioso, vi era una ragazzina....
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fairy oak Una storiellina venuta in mente così,
come un lampo a ciel sereno...
Non so neanch’io come sia brillata al mio intelletto,
Comunque, anticipo che è un piccolo seguito, anzi,
la finale del terzo libro di Fairy Oak...
Forse leggermente Spoiler, per chi non ha letto ancora il terzo...
Comunque, auguro a tutti buona lettura.

Dedicato a tutte le ragazze che mi hanno accolto nei loro forum...
A tutti colori che mi sono stati vicino in questo periodo... 

Grazie.


°§§°§ ULTIMO DIALOGO PRIMA DELLA NANNA §°§§°



Sera. Era tarda sera; fuori la luna rischiarava il tetro paesaggio notturno, restando immobile nell’alto cielo. A farle compagnia vi erano le stelle, che somigliavano a tanti piccoli forellini creati da qualche maghetto pasticcione nel velo scuro della notte; e a contemplare quel paesaggio che aveva un nonsochè di magico e misterioso, vi era una ragazzina. Una ragazzina dalla pelle chiara su cui brillavano gli spendenti occhi blu e con i capelli castani non molto lunghi  che guardava, assorta nei suoi pensieri, il candido astro. Ad un tratto alle sue spalle arrivò un’altra ragazzina simile a lei, solo i capelli - molto - più lunghi e dagli occhi di una diversa tonalità di blu. L’abbracciò alle spalle, sussurrandole ad un orecchio:
<< Sono felicissima che tu sia tornata, Vì... >>
Pervinca allora si girò, guardandola negli occhi e sorridendole:
<< Anch’io, Babù... scusami, sapevo che ti saresti preoccupata e intristita alla mia scomparsa... ma era l’unico modo per sconfiggere... >> no. Non voleva nominarlo. Non ora che era tutto finito...
<< Sì, lo so... Non devi preoccuparti, ho sempre saputo che tu non avresti mai tradito me e tutto il popolo di Fairy Oak... >> la rincuorò dolcemente Vaniglia << Ah! Lo sai... Il Capitano, nel suo testamento ha lasciato a me il suo scrigno, mentre a te la chiave... >>
<< Sì, lo so già... mi dispiace di non essere venuta al funerale, domani andrò al Cimitero a portare dei fiori sulla sua tomba... >>
<< Ma sai cosa ho trovato al suo interno? Il secondo Libro Antico! >>
<< Sì, sapevo già anche quello... >> le sorrise Vì: sapeva già tutto, Humuluss le aveva svelato tutto, tranne... << so anche una parte di ciò che vi è scritto... solo che... c'è per iscritto anche come finisce? >>
<< Purtroppo no.... termina che Neve, Scarlet-Violet e Duffus attuano il loro piano... solo la Zia conosce come si sono svolti poi i fatti! >>
<< Che tristezza, c’è solo un racconto orale per la fine... >> sbuffò Vì, imbronciata, appoggiando i gomiti sul davanzale, tornando ad osservare il cielo stellato << Forse esisterà un’altro libro, a questo punto... >>
<< E se invece non esistesse.... potremmo scriverlo noi, che ne dici? >> propose Vaniglia, affiancandosi alla sorella e guardando anche lei il cielo.
<< Babù, sei un genio! Hai ragione... lo potremo scrivere noi, il terzo libro, e magari annoteremo anche quello che è successo in questi giorni ! >> esultò l’altra, felice.
Da lì, nessuna  fiatò più. Ognuna seguì la propria mente, la propria fantasia, i propri ricordi. Rivissero tutto quello che era accaduto: Vaniglia rivide nella sua mente tutte le avventure passate, dal suo primo volo, alla prima lezione di magia, quando il Nemico tentò di rapire sua sorella per la prima volta, quando litigò con Vì, quando conobbe Shiley, l’avventura al Faro...
Pervinca, da parte sua, condivise la maggior parte dei pensieri della gemella... in fondo, tutto era accaduto ad entrambe le ragazze, per cui era logico che avessero dei ricordi praticamente uguali. Le uniche cose che non condivisero furono le ultime settimane: Pervinca ricordò il suo doppiogioco, i piani del Nemico, le verità svelatole da Humuluss, il dolore di aver dovuto separarsi dalla sorella e -perché no- da Grisam, mentre Vaniglia, da parte sua, ricordò la tristezza della perdita di sua sorella, i pettegolezzi contro quella, le invasioni da parte dei cattivi, la morte del Capitano, l’attentato a Quercia, la conoscenza di Jim.. oh, si, il suo ragazzo... finalmente anche lei ne aveva uno, come Vì....
Giunti alla fine dei propri ricordi, distolsero lo sguardo dalla luna, per cercare quello della rispettiva sorella... e si ritrovarono a guardarsi negli occhi, contemporaneamente, senza un qualsiasi avvertimento, gesto o parola... “eh già, siamo proprio gemelle ” si ritrovarono a pensare entrambe, e con uno solo sguardo riuscirono a capire di aver pensato la stessa cosa. Si sorrisero dolcemente, prima di scoppiare a ridere.
<< Ahahah! Babù, sei troppo forte! Sei meglio di uno specchio! Ahahah! >> rise Pervinca.
Anche Vaniglia moriva dalle risate << Potrei dire lo stesso di te... Ora, se qualcuno ha dubbi che siamo gemelle, questa è la prova inconfutabile... >>
In quel momento, entrò in camera la piccola fatina Felì, che dolcemente chiese: << Cosa avete tanto da ridere, bambine?! >>
<< Niente niente, non preoccuparti Felì... va tutto bene >> le rispose la streghetta del Buio, asciugandosi le lacrime dagli occhi.
<< ... Capisco, capisco, rispetto i vostri segreti... >> acconsentì la fatina, con un largo sorriso << ma adesso a nanna, o domani non vi sveglierete nemmeno con le cannonate! >>
<< Ok, ok... Sai, Felì, devo dire che mi sei mancata, mi sono mancati i tuoi rimproveri e le tua diffidenza.... e preoccupazione >> ammise sarcasticamente Pervinca, strofinando il suo nasino con quello della Creatura Magica, prima di avvicinarsi al letto per mettersi sotto le coperte.
<< Vì... ? Posso dormire assieme a te, per questa notte...? >> le chiese timidamente Vaniglia, ancora vicina alla finestra. L’interpellata addolcì lo sguardo, e la invitò accanto a lei << Ma solo per questa volta, ok? Te lo concedo solo perchè è da tanto che non dormiamo insieme... >> Babù le corse incontro felice, tuffandosi sotto le coperte.
<< Buona notte, ragazze! >> augurò Felì, spegnendo la luce e uscendo di nuovo dalla camera forse per parlare ancora con Tomelillà... o forse semplicemente per rispettare l'intimità tra le due gemelle.
<< Allora, Buona Notte, Vì.... >> augurò Vaniglia.
<< Buona Notte, Babù..... >> augurò Pervinca.
E così le due gemelle si addormentarono in un caldo abbraccio, felici di essere di nuovo insieme, di nuovo unite, di nuovo... di nuovo un Uno.
Buona notte e sogni magici ad entrambe, magiche gemelle....

FINE

Disclamer : I personaggi citato in questo racconto non sono miei, ma appartengono ad aventi diritti... per la precisione, ad Elisabetta Gnone.

Noticine dell’autrice:
Beh... devo ammettere che questa storiellina è nata da un’immagine che ho creato nella mia mente, mentre leggevo il terzo e ultimo libro: le due gemelle di sera che, mentre guardano la Luna, ripensano a quanto è accaduto loro e si fissano negli occhi l’un altra. Spero di aver ricreato la complicità intrisa d'affetto propria dei fratelli: mi ha sempre emozionata molto il forte legame che lega le due gemelle, e spero vivamente di essere stata in grado di riprodurli.
Ok, questo è tutto. Grazie mille per aver letto la storia e non dimenticatevi di recensire, anche solo per criticare! :)

Con Affetto By Mua!



  
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