Love therapy
Cap. 4
Ci credete nel desino? Io
si…
E come non potrei, dopo
quello che è successo…
Sono stato giorni a
cercarla, a chiedermi dove fosse, ma niente…e invece nel
momento più
inaspettato eccola lì, di fronte a me.
Il nostro primo incontro non
è stato dei più felici, anzi…
Beh quando l’ho
raccontato a
Mitsui lui si è fatto un mare di risate, mentre io ribollivo
dalla rabbia…
-“E lei si
è coperta gli
occhi?”- mi dice sbellicandosi dalle risate mentre esce dalla
doccia. –“Chissà
magari è un’aliena!!!!!!”-
Continua provocando le
risate dei miei compagni di squadra.
-“Mi
ascolti!?!”- lo
rimprovero, come al solito non prende mai nulla sul serio.
–“Ti sto dicendo che
quella presuntuosa, arrogante, scorbutica che…”-
-“Ehi, da quando in
qua tu
insulti le donne?”- mi domanda Fujima.
-“Guarda che questo
non è insultare”
– dico io infuriato come non mai-“ se l’avessi
voluta insultare, e credimi, se lo meriterebbe davvero , avrei detto
che è una
vera s****a con
-“ Chiaro il
concetto”- mi
zittisce Kaede Rukawa.
-“Ma fino a ieri non
era la
donna della tua vita?”- sbotta Mitsui.
-”Cosa? No, no che non
lo è,
non lo è mai stato e non lo sarà mai. E non credo
di non aver mai detto il contrario!!!”-
ribadisco quando noto che Kyota che ha intenzione di appoggiare il
“traditore”
Mitsui.
-“Se
lo dici tu”- sento dire da qualcuno anche
se non capisco chi. Di sicuro sarà stato Rukawa che se ne
esce sempre con quei
suoi commenti taglienti.
.–“Mi
incuriosiva solamente
tutto qui. E poi tu sai più di tutti che non avrei mai fatto
niente con una
ragazza che piace a un amico, visto che piace a te !”- Ebbene
si, alla fine ho raccontato
a Mitsui che la donna del mistero era quella ragazza del corso di arte.
Solo
che gli ho assicurato che per me non era nulla, solo oggetto di
curiosità… ma
non credo se la sia
bevuta. Lui e tutti
gli altri credono che io abbia preso l’ennesima cotta, ma non
è così!!!!
-“Anche
perché io non te lo
avrei permesso!!!”- risponde sornione .
-“Per una volta
potresti
evitare di fare macho man?”-
-“Sai una cosa
amico…”- dice
Sakuragi mettendomi
un braccio intorno
al collo –“ la verità è che
stai perdendo colpi!!!! Sono d’accordo con il
teppista: forse è una persona venuta da un universo
parallelo in cui tu… sei
uno sfigato!!! Di sicuro non avrebbe avuto la stessa reazione di fronte
a
cotanta bellezza!!! Ah, Ah, Ah!!!”- dice col suo tono da
sbruffone mentre si
sfila l’accappatoio rimanendo nudo come mamma l’ha
fatto di fronte a tutti e
sollevando un coro di oohhhhh di protesta e di insulti.
-“Sakuragi
copriti!!!”-
-“Non fare lo
scemo!”-
-“Idiota!!!”-
-“Ehi non credevo che
foste
così perbenisti!!!”- dice coprendosi le sue
nudità e provocando le risate di
tutti.
-“Credo
di essermi solamente illuso”- confesso al mio amico, adesso
non più arrabbiato
ma deluso, quando rientriamo nel nostro appartamento.
–“Sono stato ammaliato dalla sua
immagine di
danzatrice senza accorgermi che in fondo lei è il contrario
di quello che mi
immaginavo.”- Mi butto spossato sul divano.
-“Ehi,
cosa vi è successo!”- ci dice Ayako venendoci in
contro. Abita nell’appartamento
a fianco al nostro, ma in realtà abbiamo la stessa sala in
comune.
-“Niente”-
risponde Mitsui per me anche se dopo gli dice sommariamente cosa mi
è successo.
“Eppure non riesco
ancora a
credere che una persona che riesca a ballare in quel modo, come
l’ho vista io
la prima volta, possa essere realmente così…Ormai
è un pensiero fisso.”-
-“Le apparenze
ingannano!!!”-
filosofeggia Mitsui.
-“Io non sono
d’accordo”-
dice Ayako –“ E’ vero, lei è
stata scortese, si è comportata in modo
imperdonabile…ma…”-
-“ma cosa?”-
sbottiamo
insieme io e Mitchi.
-“Con questo non
voglio dire
che è giustificata, ma pensa a lei come si sarà
sentita… sarà distrutta dopo quest’
infortunio! Tu, cioè voi, dovreste capirla, ci siete
passati, no? E nemmeno voi
eravate tipini facili! I primi tempi tu eri davvero inavvicinabile e tu
sei
diventato un teppista, ricordi? È sempre duro per
un’atleta o per un danzatore
un infortunio… in quel momento avrà sfogato su di
te la sua ansia e la sua
frustrazione. Inoltre
non è che tu sia
stato il massimo della delicatezza… Cavolo, l’hai
invitata a ballare quando è
in terapia perché quasi non può stare in piedi
!!!!”-
-“In
effetti”- aggiunge
debolmente Mitsui.
-“Inoltre, sai che Kim
si
comporta davvero male con le matricole… gli avrà
reso la vita un inferno. E
siccome tu sei, eri-non lo so!- il fidanzato di Kim, avrà
pensato che tu sei
della sua stessa pasta”-
Io e il mio amico rimaniamo
in silenzio.
-“Cavolo Ayako,
“- esclama
Mitsui-“ dovresti studiare psicologia!!!”-
-“Scemo, io lo faccio
già!!!
D’altronde con dei rincitrulliti come voi in squadra non
avrei potuto far
altro!!!”- risponde facendo ricorso al suo ventaglio ormai
celeberrimo.
-“Sei riuscita a
capire
tutte queste cose dalle mie parole?”- chiedo stupefatto.
–“Non sei una
psicologa tu sei un’indovina!!!”-
-“In
realtà”- confessa
restia- “conosco un suo amico, Kai, vabbè questo
non è importante…”- dice
provocando le nostre risate.
-“l’importante
è che le
parli…”-
Beh, il difficile è
proprio
quello .Dopo le parole di Ayako mi sento un po’ in colpa nei
confronti di
Yukari. In genere non è nella mia indole comportarmi
così… ma non so, ho perso
la testa!!! È la prima volta che una ragazza mi fa perdere
il controllo in
questo modo.
Non posso tenerle il broncio
o essere arrabbiato con lei, non ci riuscirei nemmeno! Nemmeno adesso
che me la
ritrovo di fronte, davanti alla porta della stanza del centro di
riabilitazione, esitante, mentre si chiede se bussare o no…
-“Che fai, non
entri?”-
Devo averla spaventata
morte, non si era accorta della mia presenza.
-“Non lo
so”- mi risponde
mentre lentamente si volta anche se non tenta nemmeno di distogliere lo
sguardo
dai suoi piedi –“Credo che per oggi
lascerò perdere”-
-“Oh, ma non
puoi”- dico io
come se volessi rimproverarla anche se sorrido, come sempre.
–“Non si può
interrompere la terapia”- Scherzò io, ma lei non
ha la minima intenzione di
scherzare.
-“Ascolta, Sendoh, io
vorrei
chiederti scusa…l’altro giorno, beh mi sono
comportata come una vera idiota!
Non avevo alcun diritto di giudicarti, il mio comportamento
è stato davvero
vergognoso, mi sono comportata come una
bambina…come… non so nemmeno io come!”-
mi dice tutto d’un fiato.
Non so bene se
crederle, ma penso che sia pentita realmente delle parole che ha detto.
-“S*****a è
il termine esatto!!!”-
scherzo , finalmente riesco a strapparle un timido sorriso. Non mi
aspettavo delle
scuse –“Vabbè, anche io ho esagerato,
Kim carina e simpatica!!!
-“Dovresti sorridere
di più,
sai.”- continuo mentre con la mia mano la costringo ad alzare
il viso e a
posare gli occhi su di me.
-“Come fai tu per
caso?”- mi
chiede ironica.
-“Beh, si. Puoi
prendere
esempio dal mio fantastico sorriso, anche se non arriverai a miei
livelli!”- mi
vanto un po’. –“Su, andiamo”-
le dico invitandola ad entrare nella stanza. Ma
mi fermo immediatamente vedendo che non mi segue.
–“Che
fai? Non entri?”- le dico per la seconda
volta.
Dopo un secondo di
esitazione mi dice seria –“ Deve essere davvero
importante per te il basket”-
Non era proprio quello che
mi aspettavo…
-“Si, lo
è.”- rispondo con
semplicità. Avrei voluto chiederle se per lei la danza
è lo stesso, di
parlarmene ma ho evitato.
-“…”-
-“Forza,
vieni.”- le dico
mentre poggio amichevolmente il braccio sulla spalla
–“Con questo non credere
che io ti abbia perdonata!”- fingo.
-“Beh, forse. Se ricorro alla mia innata
clemenza, magari
potrei pensare di perdonarti. Oh, sempre che tu mi dimostri di essere
degna del
mio perdono, ovvio!!!”- dico mentre vedo il suo sguardo un
po’ perplesso.
L’immagine
di lei taciturna, malinconica e
solitaria è completamente svanita dalla mia mente. Adesso ne
è comparsa
un’altra, più bella, di una ragazza timida e dolce
che si nasconde dietro una
maschera di indifferenza e
aggressività
solo per difesa.
È stato davvero
piacevole
parlare con lei, non me l’ aspettavo. All’inizio
eravamo tutti e due
imbarazzati, non aiutava il fatto che io ero a torso nudo, dopo
l’incontro dell’altra
volta non era certo semplice. Ma poi alla fine abbiamo chiacchierato
come due
amici di vecchia data.
Certo
è ancora un po’ timida ma di certo non
credevo che fosse come Hanamici, logorroico e super espansivo. So che
non
mostra ancora tutta se stessa, ma voglio provare a scoprirla pian piano.
-“Sai, non mi
aspettavo
fossi così”- le dico spontaneamente.
-“Beh, devo averti
dato una
brutta impressione. Non ti ho reso le cose facili”-
-“In
effetti…beh, neanche io
ci sono andato su leggero!!!”- ammetto.
–“Adesso non ci pensiamo, anzi facciamo
come se non fosse mai successo”- le porgo la mano come se
stessimo facendo un
patto.
Veniamo interrotti da
Matsuo, un’infermiera piuttosto anziana che mi vuole un bene
dell’anima solo
perchè le ricordo un suo vecchio spasimante che la
corteggiava ai tempi della
guerra.
-“Ehi, come sta oggi
il mio
Koichi?”- mi dice allegra, ormai è così
che mi chiama.
-“Sono in gran forma
signora
Matsuo”-
-“Oh, smettila di
chiamarmi
signora… chiamami semplicemente Matsuo! Signora mi fa
sentire più vecchia di
quanto io sia!”- mi rimprovera.
-“Matsuo ti presento
Yukari…”-
le dico mentre la ragazza di fronte a me le porge la mano.
-“Lei
è…”- scelgo un attimo
le parole più appropriate, ma alla fine sorgono
spontaneamente le parole più semplici
e naturali guardando i suoi occhi timidi…
-“…un’amica”-
dico , pensando
realmente per la prima volta che una
persona esserlo per me e che io possa esserlo per lei….
Fine 4° capitolo