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Autore: _Takkun_    19/08/2013    5 recensioni
Tutti conosciamo la fine della guerra di Marineford e ciò che ha portato ma, se le cose fossero andate diversamente? Cosa sarebbe successo?
Dal 1° capitolo:
“Ehi! Aspetta!” Cercò di dire Ace. “Rufy!”
Rimasero tutti con il fiato sospeso, sia pirati che marines, nessuno avrebbe potuto immaginare che la situazione si potesse sviluppare così, nemmeno Akainu… Un corpo totalmente ricoperto di fiamme si intromise tra il pugno dell’ammiraglio e Cappello di Paglia, lasciando quest’ultimo non poco sorpreso.
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L'AUTRICE STA PROVVEDENDO A MIGLIORARE LA STORIA, NEI CAPITOLI, DUNQUE, POTRESTE TROVARE PARTI NUOVE.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akainu, Barba bianca, Ciurma di Barbabianca, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4. Andare avanti

 

Con l’arrivo del Rosso, una delle più grandi guerre mai combattute poteva definirsi giunta al termine. Shanks guardava impotente la scena che gli si presentava davanti. I pirati più forti e temuti al mondo erano lì, accasciati a terra vicino al corpo del loro capitano, mentre piangevano ininterrottamente lacrime su lacrime. Riportò alla mente il ricordo di ventidue anni fa, a Rogue Town, durante la pubblica esecuzione del Re dei pirati, il suo amato capitano. Come potersi dimenticare il pianto di quel giorno? Poteva capire perfettamente quale fosse il loro stato d’animo in quel momento.
"P-papà…" Singhiozzò Ace.
"Smettila di p-piangere stupido… s-siamo pirati non d-donnicciole…" Cercò di “riprenderlo”  Marco.
"D-da che pulpito v-viene la predica, eh pennuto?..." Provò a sdrammatizzare Vista, senza successo.
"Non è affatto giusto! Perché deve finire così? Perché?!" Urlò Ace, mentre una lacrima scendeva lentamente dal suo viso a quello del babbo…poi, qualcosa attirò la sua attenzione. La mano di Barbabianca si era mossa,
anche se solo per un istante, aveva sentito quel piccolo movimento che riuscì ad accendere in lui nuova speranza.
"N-non può essere…" Prese il polso dell’uomo per sentire il battito. C’era. Era debole, ma lo sentiva!
"Ragazzi! Papà è ancora vivo!" Disse alzandosi di scatto preso dall’entusiasmo.
"Non è divertente…" Lo guardò male il biondo.
"Non sto scherzando! Deve aver perso conoscenza! Forse a causa di tutto il sangue perso!" Ipotizzò ricevendo altre occhiatacce. "Ho tastato il polso e si sente il suo battito! Forse siamo ancora in tempo!" Andò avanti sperando che qualcuno cominciasse a dargli retta.
Marco, si avvicinò lentamente al corpo di Barbabianca, mise una mano sotto al naso di quest’ultimo e poté sentire dell’aria muoversi. Era vero, respirava ancora.
"Ha ragione." Disse rivolgendosi agli altri.
"Era ora!" Esclamò Ace. "Ci serve un dottore, subito!"
"Jaws, tu riesci a sollevarlo, vero?" Gli chiese Marco.
"Lasciate fare a me!" Disse sicuro di sé.
In molti non avevano capito che cosa stesse succedendo. Pochi minuti prima erano entrati in una fase avanzata di disperazione, mentre adesso…uno di loro stava cercando di sollevare il corpo del defunto?!
"Che diamine state combinando?! Non avete un minimo di rispetto per il vostro capitano?!" Urlò Garp.
"Sta zitto vecchio, non è il momento…" Tagliò corto Ace.
"Cooosa?! Razza di nipote degenere io…"
"È ancora vivo, potremmo riuscire a salvarlo." Lo interruppe la Fenice.
"Come sarebbe ancora vivo?! In questo caso non possiamo permettere che lasci l’isola!" Disse Sengoku pronto a dare nuovi ordini ai soldati.
"La prego…" Cominciò Pugno di fuoco. “Non mi importa dell’orgoglio, non mi importa dell’onore… ora l’importante è la vita di mio padre!” Pensò, per riuscire ad autoconvincersi.
"Dobbiamo dargli le cure necessarie o morirà… capisco che possa essere difficile, per lei, accettare questa mia richiesta ma, la prego ci lasci andare. Non possiamo metterci a combattere mentre nostro padre è in bilico tra la vita e la morte!" Continuò pregandolo in ginocchio.
Il Grand'ammiraglio era rimasto stupito dall’azione del ragazzo. Non poteva lasciare andare così uno dei pezzi grossi della pirateria per il quale, però, nutriva un forte rispetto. La reputazione della marina dipendeva da
quella scelta. La risposta divenne ancora più difficile da dare quando, non solo Ace, ma tutti i pirati presenti imitarono il gesto del compagno facendo la sua stessa richiesta. A loro, si unì anche Garp che si mise al fianco del nipote.
"Vecchio…" Sussurrò Ace quando se lo trovò di fianco.
"Lo faccio solo perché stimo molto Barbabianca… non montarti la testa moccioso." Disse sorridendo ampliamente.
"Garp ci mancavi solo tu." Diede un'occhiata all'amico sospirando. Riusciva solo a complicargli le cose, lo faceva sicuramente apposta. "Bene, andate. Nessuno vi attaccherà." Concesse Sengoku.
"Grazie infinitamente! Ragazzi presto alla nave!" Urlò pieno di entusiasmo il ragazzo di fuoco.
"Rosso, possiamo salire sulla tua?" Chiese Marco.
"Certo, sbrigatevi. Benn portali dal medico di bordo."
"Vado." Disse il vice capitano seguendoli di corsa.
"Ma Grandammiraglio Sengoku…" Cercò di ribattere un marine che venne prontamente interrotto.
"Me ne assumo la completa responsabilità…" Disse con sguardo serio per far intendere che qualsiasi altra obiezione sarebbe stata inutile.
Shanks gli rivolse un ultimo sguardo di gratitudine dirigendosi poi, verso la Red Force insieme agli altri.
"Allora anche tu hai un cuore, eh Sengoku?" Disse Garp con un espressione divertita in volto.
"Sta zitto Garp! E poi che ti è saltato in mente?! Ne hai fatte di cose stupide ma, schierarti dalla parte del nemico è anche troppo per te!" Gli urlò.
"Ahahah! Non hai tutti i torti vecchio mio!" Rise di gusto il vice ammiraglio.

****

"Ha visto capitano? Sembra che Ace e Cappello di paglia siano riusciti ad uscire vivi da questa guerra…" Disse un uomo nell’ombra con in dosso un cappello a cilindro nero, facendo roteare il suo bastone da passeggio.
"Zehahahahaha! Non mi stupisce affatto! Cappello di paglia ha sempre avuto una fortuna sfacciata in qualunque situazione si trovasse! Non vedo l’ora di rivederli entrambi nel Nuovo Mondo!" Gli rispose il capitano dalla
corporatura massiccia regalando a tutta la ciurma un sorriso inquietante.
"È un peccato però, sembra che anche quel vecchio abbia la pellaccia dura, una parte del piano non potrà compiersi…" Disse lanciando un’occhiataccia in direzione della Red Force che, ormai, stava salpando.
"E ora che facciamo?" Chiese uno dell’equipaggio.
"Possiamo anche andarcene, non abbiamo niente da fare qui… Alla prossima Ace, spero di poterti incontrare presto! Zehahahah!" Disse sparendo insieme agli altri sempre nell’ombra.

****

"Ora aspettate qui, farò del mio meglio…" Disse il medico di bordo, chiudendo dietro di se la porta della cabina dove avrebbe cominciato ad operare.
"Lei non deve fare del suo meglio deve salvarlo!" Urlò Pugno di fuoco verso la porta ormai chiusa.
"Non dovete preoccuparvi ragazzi…" Disse arrivando alle loro spalle, Shanks. "È uno dei migliori medici in circolazione, Barbabianca è in buone mani." Gli rassicurò.
"Speriamo in bene…" Sussurrò Marco.
Il tempo passava lento e inesorabile. Perché quelle maledettissime lancette dovevano muoversi così lentamente?! E poi quel ticchettio… Ace giurò che lo avrebbe incenerito presto quello stupido orologio! Infatti, fu il primo a perdere le staffe.
"Quanto ci vuole ancora?! Siamo qui da ore ormai e quel medico non si è fatto ancora vedere!" Urlò.
"Fa silenzio e calmati. Sta operando, vuoi che si interrompa di tanto in tanto per fare quattro chiacchere?" Gli disse pacato Marco con un’espressione fin troppo stanca in volto.
"Come puoi chiedermi di calmarmi?! Hai capito perché siamo qui, vero?!" Sbottò Ace.
"Io si, invece, ho i miei dubbi che tu ci sia arrivato…" Rispose il biondo.
"Stammi a sentire…!" Cercò di andare avanti Ace che venne interrotto da Vista.
"Smettetela voi due, non è il momento adatto per litigare!" Gli riprese, al che i due, si guardarono per poi rigirare lo sguardo altrove.
"Ace…" Lo chiamò Jaws.
"Cosa?"
"Non devi arrabbiarti così, sai com’è fatto Marco. Forse a guardarlo non sembra, ma anche lui è molto preoccupato per papà. Quindi tranquillizzati, vedrai che arriveranno presto buone notizie." Gli sorrise il comandante della terza flotta.
"Sì… forse hai ragione." Disse Ace, accovacciandosi e stringendosi nelle spalle.
Ormai si era fatta notte fonda e, finalmente, il medico uscì dalla cabina venendo assalito dalle mille domande dei pirati.
"Allora? Come sta?"
"Si rimetterà presto, vero?!"
Ed altre ancora. Lui, però,  decise di non di rispondere a nessuna di esse, limitandosi a dire.
"Capitano, posso parlarle un attimo?" Disse rivolgendosi a Shanks che acconsentì annuendo.
Marco sorrise amaramente. “Lo immaginavo…” Pensò.
"Dimmi, ce l’ha fatta?" Chiese in tono speranzoso.
L’uomo negò con la testa.
"Il suo cuore ha smesso di battere circa un’ora fa. Ho provato il tutto per tutto per poterlo rianimare ma è stato inutile. Mi dispiace." Abbassò lo sguardo.
"Non devi sentirti in colpa. Avevo visto le sue ferite, solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo… il difficile sarà dirlo ai ragazzi." Disse girandosi verso di loro incontrando poi, lo sguardo del biondo.
"Ora puoi andare a riposarti, ci penso io adesso." Il medico si congedò, e Shanks girandosi nuovamente verso Marco gli fece cenno di avvicinarsi.
Si allontanò dai compagni e si diresse verso di lui.
"Senti Marco…" Cominciò l’Imperatore venendo subito interrotto.
"Non c’è bisogno di girarci intorno, Rosso. È morto, vero?" Disse freddamente.
"Si..." Si limitò a dire Shanks, guardandolo dritto negli occhi.
Marco non sentì più la forza di reggersi in piedi. Si accasciò a terra, mentre lente e calde lacrime gli solcavano il viso. In quel momento si sentiva come se nulla avesse più senso. Suo padre non c’era più e lui non era riuscito ad evitarlo. Che cosa avrebbe fatto adesso? Avrebbe avuto la forza necessaria per andare avanti sia per per lui che per i suoi compagni? Shanks si abbassò alla sua altezza scompigliandoli leggermente i capelli e sorridendogli… quasi come un padre.
"Ce la farai Marco. Sei un tipo in gamba, riuscirai a superare tutto. E poi, non dimenticare che ci sono loro al tuo fianco." Disse indicandoli con un dito.
Marco si girò verso i suoi compagni, la sua famiglia. Ormai avevano capito tutti la situazione e si erano lasciati andare ad un pianto liberatorio.
“Che razza di idioti…” Pensò sorridendo.
Il Rosso aveva ragione. Non poteva arrendersi ora. I suoi compagni avevano bisogno di lui e per loro ci sarebbe stato, sempre. Si avvicinò a loro, senza perdere il sorriso sulle labbra, e cominciò a parlare: "S-sapete che siete veramente b-brutti quando vi mettete a p-piangere?" Disse lui che nel frattempo aveva la voce impastata dal suo stesso pianto.
"T-ti sei visto allo specchio, p-pennuto? D-di sicuro, sei peggio di tutti noi messi assieme…" Lo prese in giro Ace anche lui in lacrime, scatenando una risata generale.
"Ascoltate…" Riprese la parola il biondo. “So che non potrò mai essere all’altezza di… papà…" Si fermò un attimo. "… ma vi prometto che, se mi volete come capitano, farò del mio meglio per tenere sempre alto il nome dei pirati di Barbabianca. Cosa ne pens-" Cercò di finire ma venne assalito da tutti i comandanti che gli saltarono addosso.
"Quanto sei stupido pennuto!" Disse uno.
"Togli pure quel se, perché da oggi sarai tu il nostro capitano!" Gli tirò un amichevole pugno in testa Vista.
"Qualcuno ha qualcosa da obbiettare con questa decisone?" Urlò Ace.
"Assolutamente no!" Si sentì rispondere.
"Sei più tranquillo adesso?"  Gli sorrise l’amico di fuoco.
"Grazie…" Sussurrò. "… ma adesso levatevi immediatamente! Credete di essere tutti dei pesi piuma?! Soprattutto tu Jaws!" Urlò.
"Quanto sei antipatico Marco…" Borbottò il povero comandate, provocando un’altra risata generale.

****

"Ace Pugno di fuoco, Shanks." Gli disse Benn.
"Lo so…" Rispose.
"Il fratello di Rufy…" Continuò.
"Lo so…" Disse nuovamente.
"Hai dimenticato che l’ultima volta che lo abbiamo incontrato ci ha finito le intere scorte di cibo?" Si intromise Lucky Lou nella conversazione.
"Lo so! Lo so!" Urlò esasperato Shanks, mentre davanti a lui Ace stava “mangiando” tutto ciò che gli si presentava davanti continuando a chiedere tranquillamente il bis se non il tris.
"Ace, piantala di fare l’aspirapolvere umano, vuoi farci cacciare dalla nave?" Gli disse Marco mettendosi a braccia conserte serio.
"Ma il cibo è così buono! A proposito… posso avere un altro cosciotto di carne?" Chiese mentre si stava divorando l’ultimo.
"Scordatelo! E noi cosa dovremmo mangiare?!" Urlarono i componenti della ciurma del Rosso. Gli altri, ormai, ci erano abituati.
"Ma io ho fame!" Urlò mettendosi in piedi e sbattendo la mani sul tavolo. Poi, osservò cosa teneva in mano Lucky Lou, il quale si accorse subito dell’espressione che il ragazzo aveva assunto.
"No, eh! Non ti avvicinare!" Si mise sulla difensiva l’uomo.
Ace non ascoltò nemmeno le parole di quest’ultimo e con un balzo fu pronto a saltargli addosso… se non fosse stato per il pugno di un certo pennuto.
"Marco!" Gli urlò contro mentre si massaggiava il bernoccolo dolorante.
"Ti avevo avvertito…" Disse semplicemente socchiudendo gli occhi e riacquistando la posizione di prima.
Shanks rimase a fissarli. Quella scena gli sembrava molto familiare. Gli ricordavano un po’ Rayliegh e il capitano Roger. Sorrise a quei ricordi.
"Ragazzi, io esco a prendere una boccata d’aria." Disse alzandosi e dirigendosi verso la porta.
"Un attimo, Rosso! Devo parlarti!" Lo seguì Ace.
"Cosa c'è?" Gli chiese avvicinandosi al parapetto della nave.
"Ti volevo ringraziare a nome di tutti per ciò che stai facendo per noi. Te ne saremo per sempre grati." Disse chinandosi leggermente in avanti.
"Figurati, non devi nemmeno dirlo. Sarò ben felice di occuparmi della sepoltura di Barbabianca e… del vostro compagno Satch, giusto?" Disse.
"S-si ma… tu come lo sai?" Chiese perplesso.
"Ho parlato con Marco prima e mi ha detto che avrebbe fatto piacere a tutti seppellire il vostro compagno vicino al proprio capitano. E guardando l’espressione sul tuo viso credo che abbia centrato in pieno."
"Già…" Disse affiancandosi a Shanks. "È sempre stato lui quello dalle idee geniali." Sorrise.
"Senti Ace…"
"Si, che c’è?" Chiese.
"Devi sapere che… quando ero ancora un pirata novellino, ho fatto parte della ciurma di tuo..." Si fermò guardandolo. "… di Roger."
"Ah…" Disse solamente abbassando lo sguardo.
"È stato uno dei più grandi pirati che abbia mai conosciuto, insieme a Barbabianca, un tipo veramente particolare e…"
"Shanks, le storie su di lui non mi interessano…" Lo interruppe mantenendo sempre lo sguardo basso.
"Come vuoi… ma, lascia che ti dica solo una cosa." Lo guardò facendo in modo che alzasse la testa per incontrare il suo sguardo.
"Quando sono venuto a sapere come hai reagito alla provocazione di Akainu me l’hai ricordato subito.  Delle volte avrei voluto che il capitano scappasse o che addirittura piangesse ma, non importava in quale situazione si trovasse e contro chi. Se veniva offeso uno della ciurma, perdeva le staffe e si lanciava all’attacco senza nemmeno riflettere. Non sai quante volte ci ha fatto stare in pena…" Gli raccontò sorridendo amaramente.
"Beh… grazie per avermelo detto ma, questo non  cambierà ciò che ho sempre pensato su di lui. Per me, rimarrà sempre un essere inutile." Lo guardò duro Ace.
Shanks sospirò. "Tu e Rufy non sarete fratelli di sangue ma vi assomigliate fin troppo per certi aspetti…"
“Dannazione Rufy! Come ho potuto dimenticarmi di lui?! Starà bene? E se gli fosse successo qualcosa?!” Pensò entrando nel panico.
"Devo partire immediatamente! Rufy ha bisogno di me!" Urlò.
"Si, si non preoccuparti starà bene."
"Come fai a dirlo?! Ho paura che… " Si bloccò sentendo qualcosa sulla sua testa.
"I-il mio cappello… " Disse.
"Già. L’ha trovato Benn quando siamo andati a vedere che cosa avevate combinato tu e Teach a quella povera isola."
"Pensavo di averlo perso per sempre." Sorrise. "Comunque, hai un’imbarcazione da prestarmi?" Chiese senza perdere tempo.
"Si ma, come lo troverai?" Disse mentre Ace aveva assunto un’aria pensierosa. Poi, aprì il suo marsupio azzurro intento a cercare qualcosa.
"Eccola!" Ne estrasse un pezzo di carta.
"Una vivre card?"
"Si, è quella di Jinbe. È insieme a lui quindi mi basterà seguire la direzione che mi indicherà!" Disse entusiasta.
"E quando vorresti partire?" Gli chiese temendo la risposta.
"Domani."
"Domani?! Hai affrontato un duro combattimento, il tuo corpo ha bisogno di riposo Ace! Non puoi pretendere di partire domani!"
"Non m’importa. Il mio fratellino avrà bisogno di me e non mi farò di certo fermare da qualche graffio." Disse dirigendosi nuovamente nella sala da pranzo.
"Parli di qualche graffio?! Hai il corpo ricoperto di bende!" Urlò invano, dato che,  dopo aver avvisato gli altri della sua decisione ed aver ricevuto un “cerca di non combinare altri guai e fa buon viaggio” da parte del loro nuovo capitano, Ace si diresse verso la sua stanza per andare a riposarsi.
"Ah! Questi giovani d’oggi!" Disse Shanks grattandosi la testa.
"È proprio sangue del tuo sangue capitano…” Pensò alzando lo sguardo verso il cielo stellato.


Il giorno seguente

"Allora io vado!" Disse Ace salutando i propri compagni con la mano, mentre la barca si stava lentamente allontanando.
"Come ti ho già detto non fare altri guai e salutaci tuo fratello!" Urlò Marco, ricambiando il saluto insieme agli altri.
"Tranquillo, farò più attenzione promesso!"
"Ah! Un’ultima cosa! Tieni!" Fece Marco lanciandogli la sua vivre card.
"Così saprai dove trovarci!"
"Grazie! Ci vediamo presto allora! Ciao!" Gli salutò un’ultima volta, ormai lontano dalla Red Force.
“Aspettami fratellino…sto arrivando!” 

 
To be continued...

Angolo autrice:
 
Nuovo capitolo gente! Accorrete numerosi!
Nel quarto capitolo il nostro povero babbo, purtroppo, ci ha lasciati definitivamente. Sigh…sigh…
Ma niente paura! Il nostro amato pennuto sarà all’altezza della situazione e prenderà il suo posto!
Marco: e qui voglio fare un annuncio. Visto che ora sono diventato capitano, esigo più rispetto quindi basta prendermi in giro con nomi del tipo pennuto *fulmina l’autrice*, testa d’ananas o quello che vi passa per la testa, chiaro?
Lettori/autrice:  solo alla fine del mondo succederà una cosa così, pennuto! -.-
Marco: *cade NUOVAMENTE in depressione*
Lasciamo stare il nostro nuovo capitano. Ora Ace è partito per andare da Rufy! Che succederà dopo?
Lo saprete nel prossimo episodio! (?)
Prima di salutare, voglio ringraziare chi recensisce e chi l’ha aggiunta alle preferite/seguite e anche chi legge e basta.
Alla prossima, e recensite in tanti! ;)
Baci,
Fire
  
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