Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: mi piacciono i treni    19/08/2013    4 recensioni
Una serie di momenti della vita dei Klaine con cambiamenti di rating che verranno comunicati ad ogni capitolo. Dalla prima One-shot:
“Papino torna subito! Il tempo di controllare se tuo padre è morto e in caso contrario ucciderlo lentamente e dolorosamente.”
Dalla seconda:
“Cosa diavolo è quello?” Disse l’uomo prendendo un vaso in mano mostrandosi minaccioso.
“Un cane.”Fu l’innocente risposta del bambino.
Dalla terza:
” Non ho intenzione di sposarti di nuovo! Sbagliando si impara e io non commetto mai lo stesso errore due volte!”
Ci furono diversi istanti di silenzio in cui nessuno ebbe il coraggio di fiatare.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aspettare non era mai stato il suo forte.

Dalle quattro e mezza del pomeriggio, momento in cui chiudeva l’asilo, era già passata un’ora e di suo marito con figlioletto in spalla nemmeno l’ombra.

Aveva provato a chiamare Blaine più volte senza ottenere alcuna risposta ed ormai si chiedeva se non fosse il caso di contattare la polizia, i pompieri,l ’ospedale, la guardia forestale o magari persino Sebastian.

Era sul punto di andare a cercare i due ritardatari quando sentì il frastuono del portone che sbatteva e le voci dei figliol prodighi riecheggiare nell’aria.

Perché dovevano sempre farlo preoccupare? Perdeva dieci anni di vita per ogni colpo. Avrebbe dovuto lasciare Blaine prima di diventare come suo zio Arnold: stempiato, gobbo ,con una dentiera da paura e tante rughe da non essere quantificabili.

L’apparizione dei due però fu anticipata dall’entrata in scena di un batuffolo grigio che zampettava felice e completamente bagnato per tutta la casa lasciando le sue orme ovunque.

Nessuno risparmiò ai due malcapitati e probabilmente a tutto il vicinato l’urlo schifato e impaurito di un soprano in carriera quale era Kurt Hummel.

“Cosa diavolo è quello?” Disse l’uomo prendendo un vaso in mano mostrandosi minaccioso.

“Un cane.”Fu l’innocente risposta del bambino.

“No, quello è il figlio del diavolo venuto a portarci con se nella dannazione eterna. È colpa tua Blaine! Avresti dovuto aiutare quella vecchietta ad attraversare la strada.” Disse con fervore.

Blaine dopo il primo momento di incredulità non poté non scoppiare a ridere e ripresosi dall’attacco di ilarità si avvicinò al soprano cercando di calmarlo.

“Kurt, che stai farneticando?Tu non ci credi nemmeno in queste cose. È solo un cucciolo che abbiamo trovato sulla strada mentre pioveva, tutto solo e infreddolito ,come potevamo lasciarlo li?”

“Papino, possiamo dargli un nome?” Disse il piccoletto con uno sguardo da far invidia al povero cucciolo abbandonato, seguito a ruota dal padre.

Kurt si intenerì a quella visione. “ Possiamo chiamarlo “Senza Nome” fino a quando non riusciremo a trovargli una sistemazione.”

Da quel giorno iniziò l’operazione “ Diamo una casa al cucciolo:la nostra!” intrapresa naturalmente da Blaine e la sua copia carbone.

Il primo punto del piano fu quello di dimostrare l’innegabile adorabilità del cagnolino anche a Kurt.

La domenica mattina un Blaine seduto sul divano a guardare la replica di una partita con un Kurt annoiato affianco prese tra le mani il batuffolo bianco, si,dopo un po’ d’acqua e sapone si era rivelato una candido marshmallow ,per coccolarlo un po’.

Iniziò ad accarezzagli dolcemente la testa , le sue carezze venivano apprezzate dal cagnolino che mugolava e alzava la testa ad ogni frizione contro il suo pelo, proseguendo poi per il resto della schiena.

Un Kurt ammaliato li guardava cercando di valutare un possibile avvicinamento da parte sua.

“Kurt,dai, prova a toccarlo! È morbidissimo!”

Il soprano avvicinò la mano e “Senza Nome” si girò sul dorso per ricevere i suoi meritati grattini sulla pancia.

Ormai a sera inoltrata il cucciolo aveva conquistato Hummel che stentava a lasciarlo andare.

“Tesoro,vieni a letto?” Chiese Blaine provocante.

“Ma è ancora presto!”

“Si, è vero ma avevo pensato che siccome Brian passa la notte da Rachel potremmo recuperare il tempo perso.”

“Oh!” Esclamò Kurt sorpreso.”Amore, arrivo subito fammi fare qualche altra carezza al piccoletto. Solo cinque minuti!”Disse, poi, con dolcezza.

Blaine speranzoso si gettò sul letto e fu nella stessa posizione che Kurt lo trovò addormentato due ore dopo.

Dopo l’evidente successo del primo punto del piano, a discapito di Blaine,i due decisero di comune accordo che avrebbe dovuto dimostrare che un cane era una compagnia indispensabile nei momenti di solitudine.

Quando quel martedì pomeriggio Kurt tornò a casa dal lavoro la trovò vuota se non per il randagio e un bigliettino pieghettato che lo informava che le sue palle al piede avevano deciso di trascorrere la serata a casa di Sam a giocare ai videogiochi con tanto di augurio al buon divertimento con la palla di pelo.

Se non fosse arrivata in quel momento una crisi di nervi non sarebbe arrivata più.

A distoglierlo dai suoi pensieri  fu il suono del campanello che presagiva l’arrivo di Rachel ho bisogno del tuo aiuto Berry.

Un giorno da incubo.

Al ritorno dalla sessione intensa di videogiochi Blane ricevette violentemente un cuscino in faccia sulla soglia della sua camera da letto.

Quando si riprese dallo sbigottimento si ritrovò fulminato dallo sguardo truce di suo marito.

“Mi hai lasciato tutto il giorno da solo! Anzi , non da solo, con quella psicopatica succhia energie di Rachel. Dovevamo aiutarla a scegliere il suo nuovo appartamento. Dovevamo!” Esclamò il castano furioso.

“Oddio! Scusa Kurt, me ne ero completamente dimenticato!”

Questa volta fu una coperta ad arrivargli in testa.

“Bene, allora scordati anche di dormire con me questa notte! E per la cronaca “Senza Nome” è molto più bravo di te nel valutare appartamenti!” E borbottando ancora un po’ chiuse la porta facendogliela sbattere contro il naso.

Anche se non come previsto anche quel punto del piano aveva funzionato e ora rimaneva solo il terzo ed ultimo da mettere in atto: dimostrare l’ubbidienza del cucciolo.

Dopo una lunga e frenetica giornata passata tra il lavoro, il figlio e il dare ogni comando esistente a “Senza Nome” Blaine decise che era il momento di andare a dormire. Quando, però, arrivarono in camera trovarono il cane, che quasi si confondeva col le lenzuola bianche del letto, felicemente spaparanzato nel loro giaciglio.

“Il cane non può dormire con noi. Ti do un minuto per farlo sparire dal mio letto altrimenti io farò sparire te dalla faccia della terra!”Disse minaccioso Kurt.

“Cucciolo, esci fuori!”

Blaine era spaventato. Sapeva quanto poteva essere di parola il marito.

Nonostante questo, però, il cucciolo non accennava a spostarsi così con tono più autoritario e un buffetto sulla testa Blaine fece correre uno spaventato “Senza Nome” nel salotto.

Il giorno dopo al ritorno nella loro abitazione trovarono il cane intento a tenere metà di un papillon con la zampetta e l’altra metà tra i denti cercando di stapparlo vicino alla carcassa di tutto il set completo di papillon di Blaine.

Kurt a quel punto non potè che dare una pacca sulla schiena del moro e ridere a crepapelle della sua espressione.

Quello non poteva essere un caso! Quell’intelligentissimo cane si stava vendicando per la sera precedente.

“Ho deciso! “Senza Nome” resta a casa con noi!” Disse tra le lacrime di divertimento Hummel.

“No, Kurt! Non lo voglio in casa! Avevi ragione è il demonio! È Beelzebub! È Beelzebub!”

“Little bow-tie.”Disse all’improvviso Brian.

“Cosa?”

“Little bow-tie è il suo nome.”

“Brian non sei divertente!” Rispose sul punto di piangere Blaine.

Quel lato ironico l’aveva sicuramente preso da Kurt.

“Tesoro hai scelto un nome perfetto!” Disse tra le risate il castano.

Fu così che Little bow-tie  rimase in casa Anserson-Hummel per molto, molto,molto tempo con il suo pelo bianco e un piccolo papillon al posto del collare.

Piano completato con successo!






La ferrovia di Ale:

Povero Kurt lo faccio sempre preoccupare!
Il tema che mi ha dato oggi “lookslikeasolotonight” era “Little bow-tie”e sinceramente non so come mi sia uscita questa storia.
So che lei si aspettava qualcosa di diverso ma lo sa che non me le faccio pilotare le storie! XD
Mi sono divertita tantissimo a scriverla(alle 4 di notte O.o) e spero vi siate divertiti anche voi a leggerla!

Grazie a chi legge, segue, ricorda, recensisce la mia storia!
Baci! Adios
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: mi piacciono i treni