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Autore: mi piacciono i treni    17/08/2013    3 recensioni
Una serie di momenti della vita dei Klaine con cambiamenti di rating che verranno comunicati ad ogni capitolo. Dalla prima One-shot:
“Papino torna subito! Il tempo di controllare se tuo padre è morto e in caso contrario ucciderlo lentamente e dolorosamente.”
Dalla seconda:
“Cosa diavolo è quello?” Disse l’uomo prendendo un vaso in mano mostrandosi minaccioso.
“Un cane.”Fu l’innocente risposta del bambino.
Dalla terza:
” Non ho intenzione di sposarti di nuovo! Sbagliando si impara e io non commetto mai lo stesso errore due volte!”
Ci furono diversi istanti di silenzio in cui nessuno ebbe il coraggio di fiatare.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver passato precisamente due ore ad andare avanti e indietro per il suo appartamento a New York, Kurt aveva preso una decisione.

La tempesta impazzava al di fuori delle mura del suo accogliente nido e la città era in fermento. Tutta la popolazione newyorkese correva per le strade, chi con veri e propri ombrelli chi con cappucci o valigette in testa, cercando di arrivare a casa nel più breve tempo possibile.

E il suo decerebrato e incosciente marito era uscito senza nemmeno fare caso al caos esterno per andare chissà dove sbattendo la porta.

Chi sarebbe dovuto andare a cercarlo?
Lui naturalmente. Certe volte si chiedeva per quale motivo lo avesse sposato.

Quel pomeriggio dopo essere tornato dal lavoro aveva ,stranamente, trovato  Blaine ad aspettarlo con una rivista in mano seduto sul letto con uno sguardo vacuo che alla sua vista si era trasformato in rabbioso.
Da li era partita la lite.

Non erano una coppia che aveva spesso discussioni accese, anzi molte volte i loro amici si erano meravigliati di quanta pace regnasse nella loro casa. Avevano una grande capacità di adattamento e quindi era stato facile abituarsi ai difetti dell’altro e attenuare i propri.

L’unica cosa, però, che Blaine Anderson, ventotto anni, nato a Westerville, Ohio e residente a New York non era capace di tenere a bada era la gelosia.

Il mostro verde era vivo e più forte che mai nella mente del giovane Anderson, in particolar modo quando vedeva qualcuno avvicinarsi, parlare, guardare, apparire su una foto in qualche giornale con il dolce angelo fatto di cristallo e polvere di fata che era suo marito

Questa cosa sviluppata durante la loro famosa rottura dopo il suo trasferimento a New York e già in parte presente si era intensificata, e ora bastava un nonnulla per farla scattare.

Infatti era bastata una sua foto in compagnia di un attore del cast all’uscita da un suo spettacolo e subito Blaine era impazzito e senza lasciargli dare una spiegazione decente era uscito di casa.

A volte la sua gelosia e il suo bisogno di sentirsi rassicurato lo intenerivano così tanto da farlo quasi mettere a ridere ma quella volta era, dopo due ore senza una straccio di notizia ,decisamente incazzato nero.

Chiamò Rachel al telefono e come prima cosa le chiese se avesse visto suo marito e successivamente le chiese quello per cui aveva chiamato.

“Tesoro, lo so che sei impegnata, ma potresti farmi un favore?”

“Di cosa si tratta, Kurt?

“Potresti venire qui e tenere d’occhio Brian? Sono davvero preoccupato per quell’idiota!è  uscito senza ombrello e con solo una T-shirt a coprirlo e non ho idea di dove possa essere a quest’ora!”

Dopo aver ricevuto l’assenso dell’amica, kurt andò a controllare che il figlio stesse ancora dormendo , gli spostò una ciocca di capelli dal viso sentendolo dolcemente lamentarsi nel sonno e lo salutò con un leggero bacio sulla guanciotta piena.

“Papino torna subito! Il tempo di controllare se tuo padre è morto e in caso contrario ucciderlo lentamente e dolorosamente.”

All’arrivo di Rachel corse subito fuori premunendosi di ombrello e cappotto.

Le strade erano deserte se non per qualche maniaco del lavoro che aveva fatto tardi e si accingeva a tornare a casa. La pioggia batteva violenta sull’asfalto e sugl’ombrelli ,talmente forte da rendere quasi appannata la vista delle luci della città.

Dopo mezz’ora di cammino a vuoto , Kurt si era ritrovato sotto lo studio di Blaine sperando di trovarlo li ma le luci erano spente e le finestre sigillare. Sarebbe andato via se sotto una sporgenza del palazzo non avesse visto una figura infreddolita, bloccata per via della pioggia che lo fissava intensamente.

Lo scrutò a sua volta con la stessa intensità e a passo di carica si incamminò nella sua direzione venendo raggiunto a metà strada.

Era partito con le più nere intenzioni ma quando Blaine gli aveva preso il viso tra le mani  facendogli cadere l’ombrello ,che aveva fatto un inquietante rumore, e aveva posato le labbra sulle sue non aveva potuto far altro che rispondere.

Con passione il moro gli aveva morso il labbro per poi spingerlo a dischiuderle entrambe per approfondire il bacio.

Un bacio a tratti dolce e a tratti violento. Per chiedere scusa e punire allo stesso tempo.

Dopo interminabili minuti con il respiro corto i due si staccarono e neanche il tempo di dire qualcosa che si sentì nell’aria il rumore di uno starnuto. Fu così che Kurt riemerse dalla trans in cui era caduto e si accorse di essere bagnato fradicio e inevitabilmente fu anche così che Blaine sentì lo schiocco secco e il dolore acuto di una mano lunga e tagliente che si scontava contro la sua nuca.

“Ahia!” Si lamentò.

“Cretino! Lo sai quanto ero preoccupato? “ Si abbassò a prendere l’ombrello e un altro potente schiaffo colpì di nuovo il marito. “ Hai rotto anche l’ombrello!”

“Ma veramente sei stato tu a…” Ma fu interrotto.

“Continua quella frase e non rimarrai a casa solo per la febbre che ti verrà e che sicuramente non sarà curata da me ma anche perché avrai qualcosa di rotto.”

Fu così che Blaine si zittì.
“Ah e non permetterti di baciarmi così per una settimana se non oltre! Io non prenderò l’influenza per colpa tua!”



La Ferrovia di Ale:
Il tema di questa storia è “Kiss in the rain” datomi dalla mia amichetta“lookslikeasolotonight”che ha ascoltato tutta la giornata” Any of those things”.
Spero vi piaccia e perdonate gli eventuali errori, anzi ditemeli!
Ciaoooo!
  
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