Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Sanae78    24/02/2008    0 recensioni
Questa è la storia della mia dolce cagnolina Shila, raccontata attraverso le sue sensazioni ed emozioni. E' dedicata a lei!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ringrazio le persone che stanno seguendo questa storia, è la prima storia originale che scrivo...buona lettura!


Sanae78


Shila”

di Sanae78


Capitolo 2


Lo spavento


Ciao a tutti...eccomi di nuovo a parlarvi di me e delle pazzesche avventure che mi capitano abbastanza di frequente.

Faccio prendere certi spaventi a questi poveretti, cinque esseri umani che stravedono per me e mi accudiscono con tanto amore.

Vi ho già raccontato di quella volta che stavo per morire!?

Non credo...vabbè rimedio subito.

Dovete sapere che circa una decina di giorni, dopo che sono giunta in questa magnifica cascina, all' improvviso sono stata malissimo rischiando di morire.

Quello che mi è capitato, nessuno l' ha capito, credo nemmeno io...so solo che sono stata tanto male ed ho fatto preoccupare moltissimo per quasi due settimane tutti i componenti di quest' affettuosa famiglia.

Magari sarà dovuto a qualcosa che ho mangiato!?

In quei giorni il capofamiglia era stato ad una cena con dei suoi amici e mi aveva portato a casa un po' di ossa da mangiare.

Noi cani amiamo tanto mordicchiarle, ma purtroppo non sempre ci fanno bene.

Non avevo nemmeno la forza di uscire dalla mia cuccia ed una volta, uno dei miei padroncini mi ha dovuto riportare indietro in braccio, perché non avevo più la forza di muovermi e nemmeno di mangiare.

Non mangiavo e tutti hanno ritenuto che fosse il caso di farmi visitare.

Dai loro sguardi si vedeva chiaramente che temevano il peggio ed erano quasi sempre tutti tristi.

Una sera sono rientrati dal lavoro, Renato, il papà, mi ha caricato a forza sul sedile posteriore di una macchina, dove Chiara aveva posato una coperta e dopo avermi messo un guinzaglio, si è seduta vicino a me.

Poi siamo partiti...sono stata brava in macchina e non mi sono spaventata, è così strano viaggiare su quella cosa, però non capivo che stava accadendo.

La catenella serviva per proteggermi. Il posto, dove dovevamo recarci, si trovava vicino ad una strada piuttosto trafficata ed avevano paura che mi spaventassi e scappassi finendo sotto qualche macchina.

Renato mi ha sollevata e siamo entrati in questo studio veterinario, dove dicono che ci sia il dottore che cura gli animali.

Che strano essere umano, indossava una specie di camice azzurro ed aveva uno sguardo un po' strano, ma con me c' erano Chiara e Renato e comunque, anche se avessi avuto paura non avrei avuto la forza di muovermi.

Ci siamo rimasti davvero tanto e penso che a casa ci dessero per dispersi.

Mi hanno fatta sdraiare sul tavolo e quell' ometto così strano ha iniziato a visitarmi...poverino gli ho pure morsicato una mano. Voleva obbligarmi a farmi aprire troppo la bocca per guardarci dentro. Ci hanno provato per un paio di volte, ma non ci sono riusciti.

Mi ha prelevato anche il sangue e dopo averlo messo dentro una provetta ed in sgeuito in una strana macchinetta, ha detto che non avevo ingerito veleno.

Tutti temevano che avessi mangiato qualche schifezza nel corso di una delle mie scorribande per la campagna e chi fossi stata avvelenata.

Poverini avevano già perso un cagnolino così, si chiamava Alex, ed avevano dovuto sopprimerlo perché era stato avvelenato da qualcosa di non ben definito ed il dottore non era riuscito a salvarlo.

Da queste parti bisogna fare attenzione. In giro mettono il veleno per ammazzare i topi.

Ha anche tentato di farmi una radiografia, portandomi in un' altra stanza e bloccandomi con solo la mano destra, le mie zampe anteriori e con la sinistra quelle inferiori.

Lì un pochino mi sono spaventata e credo di averlo morso di nuovo.

Non riuscivano a capire che cosa avessi...i loro occhi non promettevano nulla di buono.

Sono dovuta ritornare lì anche la sera seguente, anche se quel pover uomo, dopo averle provate tutte, non è riuscito ad emettere una diagnosi precisa.

La prima sera che mi aveva visto, aveva perfino provato a darmi anche lui del mangime, ma avevo scostato il musetto nauseato.

Continuavo ad avere una nausea tremenda e non riuscivo proprio a mettere in bocca nulla.

Ha consigliato ai miei padroni di: tenermi sotto controllo, provare a darmi delle vitamine ed a stuzzicarmi l' appetito con delle cose appetitose, tipo la carne.

Quando siamo rientrati quella sera, ho capito che erano tanto abbattuti, speravano almeno di capire la causa del mio male. Mi hanno portata in casa ed adagiata su un plaid colorato.

Ero stanchissima e non riuscivo nemmeno a reggermi sulle mie zampe.

Il giorno dopo hanno iniziato a curarmi, facendo l' impossibile nella speranza che mi riprendessi.

Lasciavano perfino la porta della cuccia aperta sperando che la varcassi dando qualche segno di ripresa...dovete pensare che avevo passato diversi giorni rimanendo praticamente immobile nel recinto rifiutando ogni tipo di cibo.

Hanno dovuto curarmi di peso.

Mi preparavano della buonissima carne, che macinavano per rendermi più facile la digestione, oltre a darmi anche delle vitamine, che erano piacevoli da masticare.

Sentivo tutti che mi dicevano: “Forza Shila mangia qualcosa che ti fa bene!”

Tuttavia non ci riuscivo e mi dava fastidio l' odore di qualunque cosa commestibile.

Funzionava così...Renato mi prendeva in braccio e mi metteva su un tavolino di vetro che hanno nel giardino, dove è situato il mio giaciglio, mentre Chiara mi teneva ferma. Renato prendeva un grosso cucchiaione, mi ficcava giù un po' di cibo giù per la bocca, me la chiudeva con forza e Chiara mi massaggiava il collo per fare in modo che la ingoiassi il più velocemente possibile.

Temevano che rigurgitassi tutto ed in quel periodaccio, avevo proprio bisogno di mangiare per rimettermi un pochino in sesto.

Hanno continuato in questo modo per diversi giorni...poi tutto d' un colpo ho ricominciato a mangiare qualcosa, senza che fosse necessario imboccarmi.

Erano tutti così felici, quando mi hanno rivisto mangiare da sola.

E piano piano ho ripreso a passeggiare con loro ed a correre.


Forse non sapremo mai cosa mi sia accaduto...ciò che conta è che da quel giorno non sono stata più male e continuo a correre come una matta su questi prati stupendi.


Mi sta venendo sonno, a volte esagero con le mie corse sfrenate, dovrei cercare di darmi una regolata...tanto non lo farò mai, mi diverto troppo!


Mi ritiro nella mia botte. Dormo in una vecchia botte che hanno con tanto amore piazzato per crearmi un comodo lettuccio, una di quelle vere che si usavano una volta per il vino...non appena mi sveglio, vi racconterò ancora qualcosa.


Ve lo prometto!


Continua...

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Sanae78