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Autore: Sanae78    22/02/2008    1 recensioni
Questa è la storia della mia dolce cagnolina Shila, raccontata attraverso le sue sensazioni ed emozioni. E' dedicata a lei!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura!

Sanae78


Shila”

di Sanae78


Capitolo 1


Mi presento


Ciao a tutti, mi presento, il mio nome è Shila e sono una cagnolina, dico così perché tutti quelli che m' incontrano dicono che sono molto dolce, ma in realtà sono una cagnolona, di taglia media ed abbastanza grossa.

Dovrei avere circa diciotto mesi, sono ancora un po' una cucciolotta, pensate che uno dei miei padroni dice che sono la sua bambina.

Non lo so...però mi piace farmi coccolare e che si preoccupino per me.

Fisicamente dicono tutti che sono bella, pur essendo una meticcia, nata dall' avventura di mia madre, un cane volpino dal pelo fulvo e di un cane-lupo.

Credo di aver preso in po' da tutti e due, anzi abbiamo preso, visto che facevo parte di una cucciolata di quattro.

Come mi posso descrivere...

La forma del mio muso è piuttosto aggraziata, anche se ci sono diverse teorie: alcuni dicono che sembro un Collie, altri che ho lo stesso musetto dei Syberian Husky, coi colori differenti ovviamente, questo lo dice sempre quella mia padroncina.

Da quel che ho capito prima che giungessi in questa casa, avevano avuto un' altra cagnetta di quella razza che si chiamava Diana.

Le mie orecchie sono come quelle di un volpino ed il mio nasino è nero.

Il mio musetto è quasi tutto rossiccio con delle sfumature nere appena sotto alle orecchie.

I miei occhi sono castani chiari, quasi del colore del pelo e questa mia padroncina dice che sono dello stesso colore dei suoi.

Si...un pochetto si somigliano!

Sono snella e molto agile, dicono perché pur essendo abbastanza grandina, sono decisamente leggera.

Tornando a me ed al mio pelo, quello inferiore e rossiccio, mentre il manto a livello superiore è nero, come quello di un cane-lupo.

Il mio manto è decisamente folto e ciuffetti di pelo lungo e bianco spuntano all' estremità inferiori delle mia zampe, sul mio di dietro e sulla mia coda che sembra quasi la coda di una volpe, i colori sono sempre gli stessi, anche se lì in più ci sono un sacco di peli bianchi.

Me ne sono resa conto, quando mi hanno spazzolata per la prima volta.

A dir la verità ero destinata a finire con un' altra famiglia, ma poi sono finita qui.

Dove sono nata, mi chiamavano Lola ed ero rimasta lì con la mia mamma ed uno dei miei fratelli.

La più alta ero io, il mio fratellino era uguale a me, ma decisamente più basso di statura.

Verso marzo del duemilasette ha iniziato a venire a trovarmi un signore, che dev' essere un amico del padrone della mia mamma, mi salutava e mi diceva che mi avrebbe portata a casa sua.

Un giorno si è presentato con una ragazza, mi hanno salutata e detto che sarei dovuta andare con loro.

La ragazza, piccola di statura, magra e dai capelli di uno strano colore, sembravano quasi arancioni, mi ha messo il guinzaglio al collo, mentre l' uomo che lei chiamava papà, mi ha presa in braccio e caricata su una macchina.

Chiara, così la chiamava il signore, si è seduta sul sedile posteriore vicino a me ed ha iniziato a parlarmi e dirmi che da quel momento il mio nome sarebbe stato Shila.

Mi accarezzava e la cosa non mi dispiaceva affatto.

Guardavo indietro ed ero un po' spaventata, stavo lasciando la mia mamma e mio fratello per andare chissà dove.

Queste persone sembravano gentili, ma non le conoscevo.

Tuttavia non ho pianto, guardavo solo nel finestrino cercando di passare nel baule, anche se Chiara con molta dolcezza me lo impediva.

Avevo solo otto mesi, seppur decisamente grandina, ero poco più piccolo di come sono ora.

Avevano preparato il posto dove avrei dormito, da sola...mamma che sensazione strana!

Il luogo dove mi hanno portata assomigliava un po' a quello dove stavo prima, vivo in una rustica cascina piemontese immersa in un angolo di paradiso nel verde, sembra davvero una piccola magica vallata, ricca di prati e di boschi.

Siamo scesi dalla macchina ed ho iniziato a guardarmi intorno.

C' erano un mucchio di gatti in giro, ma proprio tanti sia nel cortile, dove avevano parcheggiato che in quello che avevano attraversato prima.

Mi hanno portata sul retro ed una magnifica distesa di prati e di boschi è apparsa alla mia vista e per farmi abituare alla mia nuova casetta, mi hanno messa nella mia cuccia dandomi del cibo.


La rete serve per proteggermi dai cani maschi, quando vado in calore, perché senza quella potrebbero saltarmi tutti addosso facendomi anche del male.

I cani maschi, quando sentono che c'è una femmina in calore in giro, possono diventare davvero molto cattivi.


Vi svelo un segreto da tre giorni sono entrata in calore e spesso capita che dei cani vengano ad abbaiare vicino alla mia cuccia...menomale che la rete mi protegge!


Torniamo al mio arrivo...mi sembrava così strano avere tutto quel cibo a disposizione per me, prima dovevo lottare per riuscire anche solo a mangiarne un pochetto.


Era l' ora di pranzo e loro che al momento erano in quattro, mancava ancora un componente della famiglia che avrei conosciuto più tardi, perché doveva andare a giocare a pallone, sono andati a pranzare e mi sono sentita abbandonata.


Vedevo quei prati e morivo dalla voglia di correrci sopra, mi sono avvicinata alla rete e coi denti ho aperto un varco, attraverso cui sono evasa.

Mi divertivo un sacco, potevo giocare e scatenarmi...loro si sono accorti della mia fuga ed hanno iniziato a chiamarmi disperati 'Shilaaaa! Dove sei? Tornaaa!'.


Non capivo ed intanto continuavo ad esplorare il territorio, Chiara è venuta perfino a cercarmi tornandosene indietro abbattuta.


Continuavo a non comprendere, nemmeno mi conoscevano e già erano così preoccupati per me...forse avrei fatto meglio a tornare!


Non so quanto tempo, me ne sono stata a spasso...più di un' ora di sicuro.

Chissà quale sarebbe stata la loro reazione!?


Sono tornata lì ed ho visto che i loro sguardi dicevano che temevano che me ne fossi andata per sempre...mi hanno riaccolta a braccia aperte ed i loro visi si sono illuminati, non appena sono riapparsa..


Si, mi sarei trovata bene con loro, nonostante dovessi ancora ambientarmi.


Ecco così...ho trovato una casa e sono diventata a tutti gli effetti Shila.

E' un nome molto carino ed ormai mi sono abituata a sentirmi chiamare così...la mia padroncina l' ha deciso attraverso un sondaggio su un Forum che frequenta su Internet e dove parlano più che altro di 'Capitan Tsubasa' ovvero 'Holly e Benji'.


Mi lusinga il fatto che delle persone si siano preoccupate di decidere il mio nome...ero famosa prima di essere adottata.


Sono felice di conoscervi...vedrete che le mie avventure vi faranno ridere e sorridere!


Ora vi saluto, é quasi l' ora della passeggiata...


Continua...

  
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