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Autore: niallers_hugs    20/08/2013    0 recensioni
‘Non puoi stare con lui. Lo sai vero?’
‘So che non posso stare senza di lui’
‘E questo che significa?’
‘Che non ho intenzione di lasciarlo’
‘Dovrai mentirgli’
‘Lo so’
‘Giuls, resta con me’
‘No, Jim’
‘Io sono come te’
‘Non mi importa. Io amo Niall, non te. Farò quello che devo fare per stare con lui’
‘Tu non lo ami. Siete troppo diversi. Non puoi amare lui quando potresti avere me’
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Angel


 

“Giuls Rosalie, Terrena di terzo grado, zona nord-europea, dico bene?”
“Si, guardiano”
“Ci è stata segnalata un’infrazione da parte tua.”
"Un’ infrazione? Non capisco…"
In questi anni avevo imparato a mentire, ma non era mai facile con i Guardiani…
“Non mentire, Terrena. Sappiamo che si tratta di Niall Horan, sappiamo che lui si trova sotto al letto e che tu gli hai promesso di proteggerlo dopo avergli detto la verità sulla nostra specie.”
Cazzo, non erano mai stati così attenti ad un caso in particolare. Ero la più sfigata di tutti?
“Ci sono molte cose che non sai, Terrena” continuò lui.
“Non lo toccherete” sibilai, sentendo le ali tenute nascoste per anni fremere sotto la pelle.
“Non ne abbiamo intenzione”
Rimasi sbalordita. Come? Non volevano ucciderlo?
“Cosa?”
“Era programmato che tu raccontassi tutto a questo umano” disse ammiccando al letto.
Programmato? Raccontare era proibito!
“Menti” dissi io, cercando di capire cosa passasse per la mente del Guardiano e mettendomi tra lui e il letto.
“Non mento e tu lo sai. I battiti del tuo cuore indicano che saresti pronta a scontrarti con me per proteggerlo. È un ottimo segno” sentenziò con una calma glaciale.
Non stava mentendo, lo sentivo dai suoi battiti.
“Se non volete ucciderlo perché sei qui?”
“Lui diventerà come noi e sarai tu a fare in modo che succeda”
Rimasi zitta. Niall doveva diventare un angelo? Cioè, sapevo che i nostri stavano studiando per trasformare gli umani, aiutarli con le malattie, la fame eccetera, ma… non avevano mai tentato praticamente di trasformarne uno. Non ebbi tempo di pensare oltre.
Un altro Guardiano entrò dalla finestra e prese Niall da sotto al letto trascinandolo fuori. Lui gli tirò un pugno in faccia, ma non avrebbe mai potuto batterlo. Gli Angeli avevano una forza sovrumana. Mi lanciai sul Guardiano che aveva preso Niall e gli assestai un calcio nello stomaco.
“Terrena fermati! E’ disarmato non vedi? E non si sta difendendo” Era vero, il Guardiano non reagiva.
“Non toccarlo mai più” gli ringhiai contro. Niall mi prese la mano e mi guardò dritto negli occhi.
“Cosa volete che faccia?” disse poi, affrontando lo sguardo del primo Guardiano.
“Imparerai. Tutto. Poi, quando sarai pronto e abbastanza forte, lei ti trasformerà.” Mi indicò con un ghigno, poi entrambi scomparvero dalla stanza.
Rimasi paralizzata. Volevano che io lo trasformassi. Sapevo cosa si provava a trasformarsi da Primario (un Angelo senza ali e senza esperienza) a vero Angelo, tutti noi lo sapevamo. Era una tortura di ore, se non giorni, dolore puro in tutto il corpo e soprattutto nella schiena, dove le ali si formavano e si liberavano strappando la carne e creando due grandi cicatrici. Come sarebbe stato per un umano? Non ne avevo idea.
“Amore” sussurrò Niall.
“Niall, mi dispiace!” singhiozzai e lo abbracciai.
Lui ricambiò l’abbraccio e per un po’ nessuno disse niente.

 

***

“La trasformazione è una specie di rito. Tutti gli Angeli si trasformano ad un certo punto nella loro vita. Gli crescono le ali. E’ molto doloroso e senza l’aiuto di un angelo esperto si rischia la morte.”
“L’angelo esperto saresti tu?”
"Si."

“E cosa mi farai?” chiese sorridendo.
Sembrava così spensierato. Odiavo il pensiero di cosa avrebbe passato, ma sempre meglio che vederlo ucciso.
“Si chiama Secondo. E’ un angelo che è emotivamente vicino al Trasformante e lo aiuta nella trasformazione. In pratica, per formare e liberare le ali, bisogna portare il Trasformante vicino alla morte. Di solito, si usa un coltello sacro per creare dei tagli profondi e far rallentare molto il battito cardiaco. Quando il corpo si trova vicino alla morte, reagisce e si difende creando le ali e aggiungendo forza a se stesso, diventando così un Angelo vero e proprio.”
Mi guardava stupito.
“Wow” sussurrò infine.
Cercai di sorridergli e rassicurarlo come potei.
“Sono felice di poter rimanere con te” disse lui, baciandomi.
“Sono felice che tu sia vivo”

 

***
 

Hai un mese per addestrarlo al combattimento. Insegnali tutto quello che sai di noi. Fagli studiare la nostra storia. Se l’esperimento fallisce, verrà ucciso. Ti abbiamo affidato l’incarico perché ci fidiamo di te, se tieni davvero a lui, fai quello che devi fare.

Il biglietto parlava chiaro. Un mese e poi l’avrei dovuto trasformare.
 

***
 

“Schivala!” gli urlai, prima che la palla di ferro gli arrivasse nello stomaco.
Gli corsi vicino e lo vidi sorridere
“D-davvero sai fare tutte qu..este cose tu?” disse tenendosi la pancia ormai piena di lividi.
“Ci riuscirai” lo incoraggiai e lo baciai piano, prendendo in me un po’ del suo dolore.
“Mmh” lo sentii sorridere “cavoli, come hai fatto?”
“Riuscirai a fare anche questo, amore. Mi dispiace stancarti così tanto ma non voglio perderti.”
Era vero, lo stavo distruggendo. Eravamo chiusi nella cantina da troppe ore, Niall continuava a tirare pugni e calci e a svolgere ogni esercizio impegnandosi un sacco, ma ormai era davvero stanco.
Era una base di addestramento, moltissimi Primari ci si erano allenati prima di diventare Angeli.
Me compresa.
Era lì che, dopo un anno da quando ero diventata una Terrena, avevo iniziato ad addestrarmi prima della Trasformazione.
“Sto bene” disse lui, rialzandosi.
“Niall, facciamo basta per oggi?” dissi guardandogli i lividi sulle braccia, la pancia e le gambe.
Fece un mezzo sorriso e mi abbracciò.
“Posso vedere come fai tu?” chiese.
Sorrisi e decisi di accontentarlo. Magari vedere come sarebbe diventato gli avrebbe dato più speranza e forza di volontà, anche se già ne aveva in abbondanza.
"E va bene" risposi, mentre lui si sedeva sulla panca dove fino ad allora ero stata io.
Mi misi sulla piattaforma di lancio, ricordando tutti i momenti di sconforto e stanchezza passati lì. Ce l’avevo fatta, ero diventata un Angelo, e anche se vivevo sulla terra, ero molto forte.
Chiusi gli occhi, presi un respiro profondo e poi saltai. Passai dentro al cerchio di fuoco, mi aggrappai ai due pali di metallo che scendevano dal muro, schivando tre frecce lanciate dai lati.
Mi lasciai cadere a terra, appena atterrai mi voltai a respingere l’attacco di un manichino armato staccandogli la testa con un calcio.
Estrassi un coltello dalla tasca e tagliai un braccio ad un secondo manichino.
Lance appuntite iniziarono a piovere dal cielo, ne deviai tre con la lama del mio coltello e usai il manichino come scudo per proteggermi dalle altre.
Continuai a correre e appena vidi la grande palla di ferro avvicinarsi alla mia pancia, saltai e ci atterrai sopra, tagliai il filo che la teneva appesa al soffitto e lo usai come liana per arrivare alla panchina di Niall.
“Oh santo cielo” commentò lui senza fiato “Devo stare attento. Potresti stendermi in un secondo”
Ridemmo insieme e mi beai di quel momento. Volevo che fosse mio per sempre. Sarebbe stato il mio Angelo.

 

***
 

“Non. Ne. Posso. Più.” sentenziò Niall, dopo avermi ripetuto per la terza volta la storia angelica e spiegato come si trasforma un Primario.
Lo capivo, io avevo dato fuoco a due dei miei libri con la forza del pensiero un giorno, poi per punizione il mio maestro me li avevi fatti riscrivere a mano.
“Lo so che è noioso ma non possiamo rischiare…”
“Ma mi faranno una specie di esame?!” chiese lui, in mezzo ai sette odiati libri della storia.
“Non ti faranno nessun esame” risposi divertita “loro leggono nel pensiero. Se crederanno che tu sia abbastanza preparato sia fisicamente che psicologicamente ad affrontare una trasformazione e una vita da Angelo, allora mi permetteranno di trasformarti”
“Spero che mi sentano…” disse lui, sbuffando “questa vostra storia è peggio della nostra. C’è da tagliarsi le vene!”
Scoppiai a ridere e gli rimisi il quinto libro sotto al naso dicendo “studia!”

 

***
 

Il tempo stava per scadere; Niall era diventato più forte e veloce, superava gli ostacoli del percorso senza farsi male, aveva imparato la storia della nostra specie e conosceva a memoria tutti i poteri che ottenevano gli Angeli dopo la trasformazione: muovere e alterare la condizione di oggetti usando il pensiero, forza sovraumana, ali e possibilità di volare, guarigione superveloce, istinti sviluppati…
“Sono fiera di te” gli dissi, poco prima che il guardiano si presentasse di nuovo in casa nostra, per decidere se lasciare in vita o no il ragazzo biondo di fianco a me.

 

“Hai fatto un buon lavoro, Terrena”
“Grazie, guardiano”
“Ora vedremo se è pronto”
Vidi i le vene del collo e delle braccia di Niall tendersi. Un Angelo gli corse incontro e gli diede un pugno sullo zigomo.
Lui prese a sanguinare ma, come gli avevo insegnato, non si lasciò prendere alla sprovvista e schivò il secondo colpo, per poi dare una ginocchiata nello stomaco all’Angelo che lo aveva attaccato. Odiavo non poterlo aiutare, nonostante vedevo che l’Angelo si stesse trattenendo, se solo avesse usato un briciolo della forza ottenuta con la Trasformazione, l’avrebbe ucciso.
Dopo pochi altri colpi, il guardiano fece cenno all’Angelo di smettere.
Niall non aveva preso altri colpi oltre a quello sullo zigomo, ero davvero orgogliosa di lui.

“Ben fatto” disse il guardiano.
“Grazie” rispose Niall, rimettendosi vicino a me.
“Allora? Posso procedere con la Trasformazione?” chiesi impaziente.
“Questa volta avverto della paura nei tuoi battiti, Terrena. Anche nei tuoi, ragazzo. Ma non è paura della morte. Hai paura di perdere lei, non è vero?”
“Si” rispose semplicemente Niall sorridendomi.
“E per te è lo stesso Terrena.”
Questa non era una domanda ma annuii.
“Bene, vedo che il ragazzo ha una chiara idea della nostra storia, della Trasformazione, delle gerarchie angeliche e di quello che lo aspetta.”
Niall alzò la testa orgoglioso e sorrise.
Il Guardiano fissò i suoi occhi cupi nei miei.
“Sai cosa devi fare”
“Grazie, guardiano”
“Potrete salire non appena saremo tornati, portiamo il messaggio in Paradiso.”
"Yihee grick-lohaa" lo salutai nella lingua antica, in segno del mio rispetto e gratitudine.
“Yihee terihaa” ricambiò lui, prima di scomparire.

“E quello cos’era?” mi chiese Niall spalancando gli occhi.
Angelico antico”
"E che voleva dire?"
"E’ una forma di saluto, significa ‘Buona vita, guardiano’ mentre lui ha risposto ‘Buona vita, terrena’"
Mi guardò sorridendo, con quegli occhi così innamorati che mi facevano impazzire.
Lo baciai, un bacio felice e giocoso. Ero contentissima che Niall fosse riuscito a convincere i Guardiani di essere pronto.
Ma ora doveva affrontare la Trasformazione.


 

***

 

Niall’s POV

Mi sentii lo stomaco sottosopra.
Stavo per vomitare e il Guardiano che ci aveva portato in Paradiso rideva guardandomi.
“Se vuoi vomitare fai pure, non mi stupirei” disse sbuffando. “Il viaggio dalla terra non è mai piacevole. Forza, seguitemi”
Mandai giù e strinsi i denti, non volevo dargli soddisfazioni.
Sentii una mano delicata accarezzarmi la spalla, mi girai verso il mio Angelo e le sorrisi.
Era bellissima.
Avevo visto le sue ali, per la prima volta.
Erano spettacolari, anche se per aprirle si era fatta male. Le cicatrici sulla schiena erano molto chiuse siccome non liberava le ali da molto tempo e nonostante lei avesse cercato di nasconderlo, era stato doloroso.
Non capivo se avevo paura della Trasformazione. Ero solo contento di affidarmi a lei, non avrei potuto chiedere una persona migliore.
“Ti amo” mi disse.
Sorrisi e mi sentii davvero in Paradiso.
Effettivamente eravamo in Paradiso da un po’, anche se a me sembrava una normale città.
Solo che era popolata da gente alata.
Qui gli Angeli non nascondevano le ali, anzi le sfoggiavano, erano tutte molto belle. Quando passammo nella strada principale, mi guadagnai molti sguardi perplessi.
Giuls mi teneva per mano e io pensavo solo a quel contatto e al fatto che poi sarei stato come lei.

 

***
 

Giuls’ POV

Era arrivato il momento.
Niall era sdraiato in boxer sulla pietra dura del ‘Fritska’, il letto dove avvenivano le Trasformazioni.
Ce n’erano dieci in ogni città del paradiso.
“Se qualcosa andasse storto, sappi che non è colpa tua” mi rassicurò, vedendo che ero terrorizzata.
“Ti amo, ti trasformerò in un Angelo e poi staremo insieme” dissi, più a me stessa che a lui. Sorrise e sussurrò
“Sono pronto”

Chiusi gli occhi e mi ripetei a mente tutto quello che il Guardiano mi aveva detto poco prima.
 

Fagli bere il sangue filtrato di Primario, così nel suo corpo si diffonderà sangue di Angelo e potrà sostenere la Trasformazione. Poi lavora su te stessa. Libera la mente e esegui ogni passo senza emozioni. Quando ti senti pronta, prendi in mano il coltello e fai il primo taglio, sotto le costole, vicino al cuore ma non troppo. Non fermarti, continua a tagliare. Procedi sulla spalla sinistra, poi fai sanguinare le gambe. Dopo i primi tagli, lui sarà svenuto. Ascolta il suo cuore, non spaventarti. Quando i battiti saranno abbastanza lenti, sentirai un brivido e potrai vedere nella sua mente. A quel punto smetti di tagliare e aspetta che la Trasformazione sia finita. Puoi parlargli, dirgli che finirà presto e che andrà tutto bene. Anche se non può risponderti, ti sentirà. Ma ricordati, mentre tagli non fermarti per nessuna ragione al mondo.

Presi il calice con il sangue di Primario e lo avvicinai a quelle labbra rosee e perfette.
Lui bevve tutto d’un fiato, facendo una smorfia. Evidentemente non era buono.
Respirai lentamente, con gli occhi chiusi, sussultai leggermente al contatto con il materiale freddo del coltello.
Aprii gli occhi, guardai il petto di Niall che andava su e giù, lui teneva gli occhi chiusi. Affondai la lama sotto le costole, come mi aveva detto il Guardiano.
Non fermarti.
Niall gemette, mordendosi il labbro. Il sangue sgorgava dalla ferita, rosso e caldo. Non fermarti.
Mossi il coltello e arrivai alla spalla, la lama tagliò la carne anche lì e Niall sussultò, lasciandoci sfuggire un urlo strozzato.
Dopo altri due tagli sul petto e uno su una gamba, Niall era svenuto.
Continuavo a tagliare e iniziavo a chiedermi quando avrei capito che dovevo smettere. Speravo che quel momento arrivasse presto, non avrei potuto continuare a lungo. Ad un certo punto, poco prima di affondare ancora il coltello, sentii la schiena diventare gelida. Vidi solo fuoco che bruciava davanti a me.
“Niall stai tranquillo, tra poco sarà tutto finito. Ci sei quasi, resisti” iniziai a sussurrargli baciandogli la fronte bagnata di sudore ma fredda come il marmo.
“Amore so che mi senti e che non puoi rispondermi, pensa solo a resistere e ti prometto che poi non ti succederà più niente. Ti amo”
“Davvero Giuls? Non credevo che potessi cadere così in basso” sentii quella voce dura e sprezzante dietro di me.

Mi voltai e lo vidi, l’Angelo dei miei incubi.


***








Giuls e Jim:

 

  
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