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Autore: cateperson    21/08/2013    1 recensioni
E se cedere all'amore fosse la cosa migliore che mi potesse capitare?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. JOEY
 
Stavamo camminando per le strade buie di New York e io non avevo la minima idea di dove mi stesse portando. Non riuscivo a dire nulla, continuavo a fissarmi i piedi. Dentro di me cuore e cervello facevano a pugni. Le conseguenze nel caso di vittoria dell'uno o dell'altro le conoscevo: si trattava di scegliere tra un dolore immediato, che col tempo forse si sarebbe attenuato, o un probabile dolore nel futuro...
Eppure c'era una fattore, che camminava al mio fianco, che non potevo eliminare. Non riuscivo a far rientrare nei miei schemi mentali il contraccolpo che Nate aveva suscitato in me non appena lo avevo visto, quella promessa di bene e di felicità che aveva ridestato quando mi aveva accarezzata.
Ero totalmente immersa nei miei pensieri e solo la voce di Nate mi fece alzare lo sguardo
"Ecco l'ultima parte della sorpresa..."
Eravamo arrivati sotto a uno degli alberi di Central Park, illuminato da migliaia di lucine come se fosse Natale, e ai suoi piedi una coperta e una scatola con un grosso fiocco.
Ero senza parole, a bocca aperta, e le lacrime scorrevano ormai senza freni lungo le mie guance.
Nate mi si pose di fronte e iniziò a parlare
"Joey vorrei dirti mille cose...Ma da quando ti ho vista nel locale il cervello mi si è completamente annebbiato. Ho organizzato tutto questo, dalla canzone che hai sentito entrando nel bar all'accensione di queste luci, perché non so esprimere in altro modo quello che provo...Io ti amo Joey! Da quando ci sei tu nella mia vita non esiste nessun'altra donna! Come potrebbe esserci? Il paragone costante con te sarebbe insostenibile...So di essere un idiota...Ho sbagliato e credo che purtroppo continuerò a farlo. Ma se tu mi ami so che non sarò mai guardato solo per i miei errori...E se tu ti lascerai amare, io ti prometto che ti terrò sempre al sicuro tra le mie braccia perché sei il tesoro più prezioso che mi sia stato regalato."
Lo fissai intensamente negli occhi. Calò un silenzio tra di noi.
Poi all'improvviso le parole sgorgarono da sole dalla mia bocca
"Sei un cretino!" E gli saltai al collo piangendo.
Lo tenevo stretto nel mio abbraccio per paura che si trattasse solo di un meraviglioso sogno e che potesse svanire lasciandomi il cuore spezzato di nuovo.
Ma le sue mani sui miei fianchi e la sua voce che canticchiava nel mio orecchio, come un sussurro, erano fin troppo reali.
"I like to think I have everything I want from this life"
Mi staccai da quell'abbraccio solo per poter guardare di nuovo i suoi occhi verdi. Presi il suo viso tra le mani e lo baciai delicatamente. 
Nate strinse la presa sulla mia vita con un braccio, mentre con la mano libera mi sfiorava la schiena.
Passammo così alcuni minuti, poi ci separammo e, senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra, ci accoccolammo sulla coperta che lui aveva disposto sul prato.
"Manca ancora una cosa Joey..."
E mi porse il pacco che aveva accanto.
"Quel giorno a San Francisco sono arrivato in ritardo alle prove perché cercavo qualcosa che ti rendesse perfetta per un'occasione importante"
Sempre più curiosa lo scartai in fretta.
Era un vestito di morbida seta color champagne, con una profonda scollatura e una gonna così lunga che lo faceva sembrare un abito da sposa.
Continuavo ad osservarne i dettagli, a far scorrere il liscio tessuto tra le dita: ero così estasiata da quella meraviglia che non mi accorsi di Nate che rideva accanto a me
"Sembri una bambina che scarta il regalo più bello a Natale..."
Mi riportò alla realtà e mi accorsi che non mi aveva detto il perché di quel vestito.
"Dici che posso metterlo per andare in ufficio?"
Nate scoppiò in una fragorosa risata
"Vedo che conservi ancora la tua acidità...Ma chiedere senza giri di parole non sarebbe più semplice?"
Gli sorrisi e mi avvicinai al suo viso
"Mi potresti dire in che occasione dovrei indossarlo?"
E gli lasciai un bacio sulle labbra
"Accompagnami ai Grammy Awards!" Sussurrò con tono serio.
Ancora una volta mi lasciò senza parole.
Mi avrebbe presentata ufficialmente come sua ragazza...Mi stava chiedendo di far parte di tutta la sua vita, senza escludere nulla, nemmeno i momenti pubblici.
Ancora una volta gli saltai addosso, ma stavolta la foga fu così tanta che finimmo entrambi a gambe all'aria.
Scoppiammo a ridere come due bambini piccoli e rimanemmo in quella posizione a osservare il cielo per ore e ore.
Il mio cuore di pietra era tornato a battere.


SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao a tutte!
questo capitolo è un po' corto rispetto ai precedenti, ma non potevo introdurre troppe cose nuove...
In realtà, anche se è breve, a me piace molto...Spero che anche per voi sia così!
Ringrazio chi continua a seguirmi nonostante la mia lentezza ad aggiornare e -magari- la banalità di quello che scrivo
Lasciate commenti di qualunque tipo...ci tengo!
Cateperson
  
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