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Autore: TheAxce0108    21/08/2013    1 recensioni
Al ritorno dai Grandi Giochi della Magia, Fairy Tail, festeggia senza sapere che qualcuno nell'ombra si aggira per Magnolia, in attesa del loro ritorno.. Cosa accadde veramente 400 anni fa? A cosa è dovuta l'estinzione dei draghi? E chi è lo sconosciuto che si aggira nei pressi della gilda più forte?
*E' la mia prima fanfiction, spero vi piaccia:)*
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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L’alba spunta anche sulla città di Magnolia, la gente si alza per iniziare la sua giornata lavorativa, ma c’è chi è già di corsa sin dalle prime luci del sole.

Natsu si risvegliò nel parco dove era svenuto, si rialzò e fece mente locale di quello che gli era successo la giornata precedente, dell’arrivo di Ace, del suo racconto e di come fosse scappato senza dare spiegazioni, però non riusciva a ricordare cosa era successo dopo, sapeva solo che credeva ciecamente in quello che gli aveva detto Ace.

Preso dalla foga di poterla di nuovo incontrare si diresse correndo verso la Gilda, ma trovandola ancora chiusa decise di percorrere le strade di Magnolia, chiedendo informazioni ai pochi passanti che c’erano su di Ace.

Arrivò fino al porto quando vide una figura con un mantello che svolazzava al vento, la riconobbe, era sicuramente Ace, fece attenzione a non fare alcun rumore, ma senza farlo apposta lei si girò verso di lui.

Ace, aveva il volto rigato dalle lacrime che non avevano smesso di farlo da quando era uscita da Fairy Tail, gli occhi gonfi dal pianto, le guance arrossate, sembrava che tremasse, il cappuccio le scoprì anche la testa e i capelli lunghi venivano mossi gentilmente dalla brezza mattutina.
Le si avvicinò

- Cosa ci fai qui? – chiese la ragazza

- Sono venuto a cercarti –

- Non dovevi, in fondo siamo degli sconosciuti – all’ultima parola, la sua voce tremò

- No, non è vero. Tu sei la mia piccola sorellina, Ace – le risponde con un sorriso abbracciandola

Lei si lasciò cullare da quelle due forti grandi braccia, che la riportano a quando erano piccoli, quando lei soffriva il freddo, e per riscaldarla il fratello l’abbracciava così per delle ore. Era piacevole.

- Ti ricordi di me? –

- No, ma so, che siamo fratelli. Lo sento –

- A me basta questo. Uhm, p-posso chiamarti Onii-san? – chiese con imbarazzo

- Certo! – disse stringendola di più a sé

Insieme si incamminarono verso la gilda tenendosi per mano. Ace pensò che era stata la mattina più bella della sua vita.
 

Alla Gilda…

- Ciao a tutti! – salutarono tutti i membri presenti nella Gilda

- Natsu! Ace! Siete tornati! Pensavamo vi fosse successo qualcosa! Ci avete fatto preoccupare! – Lucy si fiondò ad abbracciare l’amico, in quel momento notò le mani intrecciate dei due

- Avete risolto? – chiese

- In un certo senso direi di sì – rispose Natsu sorridendo

- Ace-san! Devi finire il tuo racconto – si fece largo la piccola Levy

Ace si guardò attorno e vide Makarov, era seduto lontano ma poteva sentire il suo sguardo indagatore su di lei, decise che si sarebbero parlati dopo, non voleva rovinare un così bel momento con una litigata.

- Certo Levy-san! Ci siete tutti? – chiese ai membri della gilda, intanto cercava con lo sguardo gli altri due Dragon Slayer, se avesse dovuto continuare la sua storia dovevano esserci anche loro.

Appena sentirono la domanda i due si avvicinarono, come se avessero saputo ciò che stava pensando.
Ace, si sedette sul solito sgabello, ma questa volta a fianco a lei c’era Natsu, si tenevano ancora per mano.

- Se non sbaglio ero arrivata alla mattina del 6 luglio X377. Quella mattina fu una delle più disastrose e catastrofiche, infatti successe di tutto.
All’alba arrivò Aknowlogia-niisan, come ho già detto, ma non era più lui, emanava un’aura maligna, spaventosa, mostruosa.

400 anni fa..

- Ecco la mia cara famiglia! – disse il ragazzino

- Cosa ci fai qui Aknowlogia? – rispose Zeref

- Sono venuto a visitare i miei fratelli.. Non posso? – un sorriso ironico concluse la frase

- No, che non puoi! Ci hai lasciato, non ricordi? –

- Non vi ho lasciato, mi sono allontanato per apprendere una nuova magia visto che quel vecchio drago non decideva ad insegnarmi la sua! –

- Come ti permetti di parlare così a nostro padre! – Natsu ed Ace erano appena usciti dalla tenda, dopo aver sentito le grida del fratello

- Padre?! Mi stai prendendo in giro, vero Natsu? Non pensi veramente che quello lì sia nostro padre, vero? –

Zeref tentò di frenare Natsu da avvicinarsi ad Aknowlogia, ma solo l’abbraccio di Ace riuscì a fermarlo.

- Oh che carini! I due fratellini che si abbracciano anche in questi momenti! Non ti senti un po’ inutile Natsu a farti fermare dalla piccola Ace?! –

- Stai zitto! – gli urlò Zeref

- Che paura che mi fai! Sappi che non ho paura di te Zeref! Sono diventato molto più potente da quando vi ho lasciato! –

- Ma davvero?! Che bella cosa! Ora però vattene, non ti voglio più vedere qua in giro! Hai capito? –

- Non penso sia possibile la cosa fratellone. Ho intenzione di distruggervi. Ora. – pronunciò le ultime parole con più enfasi.

Aknowlogia liberò il suo potere magico, facendo indietreggiare i tre fratelli

- Vi ricordate, la storiella che ci raccontavano quando eravamo piccoli? –

- Quale? – disse Zeref

- Quella dei quattro fratelli –

Zeref se la ricordava benissimo.
Era una storia che raccontavano ai bambini, gliela raccontavano i suoi genitori prima di andare a dormire a lui e ad Aknowlogia.
Quattro fratelli, due di loro divennero dei draghi potenti mentre gli altri due celavano un grande poter in forme differenti. Un giorno uno dei due draghi perse la testa e decise di uccidere i fratelli. Ma riunendo tutti i loro poteri i tre fratelli riuscirono a sconfiggere il drago cattivo.

- Siamo noi! – Zeref lo aveva supposto già da un po’, ma sentire il fratello affermarlo accertava solamente le sue teorie.

- E pensi sia stata una buona idea venirci ad affrontare tutti insieme? –

- Si, perché siete ancora troppo deboli per sconfiggermi! –

- Allora non conosci bene i tuoi stessi fratelli! – questa volta fu Zeref a liberare i suoi poteri, facendo volare via il fratello, che si rialzò sorpreso

- Non pensavo fossi migliorato di così tanto fratellone! – scherzò

- E non hai ancora visto niente! –

- Vale anche per te! –

Aknowlogia si ritrasse, ridusse il flusso dei suoi poteri, per potersi concentrare al massimo. Accadde tutto in pochi istanti. Una grande luce viola abbagliò tutti. Quando poterono aprire gli occhi, non trovarono più il fratello, ma un enorme drago viola con delle scaglie azzurre su tutto il corpo. Rimasero sorpresi alla visione di quel re del cielo, non si accorsero neanche che il fratello aveva ormai preso il volo e che stava per lanciargli un incantesimo, quando loro padre andò contro al figlio facendolo volare lontano.

Scese dai figli, fece un cenno a Zeref che scomparve nel bosco insieme ai fratellini.

Arrivarono al grande edificio dove lui e Ace studiavano.

- Ace, è ora del piano N – Ace si affrettò ad andare a prendere l’occorrente per il piano

- C-cos’è il piano N? – chiese Natsu

- Stai tranquillo Natsu, io e Ace sappiamo quello che stiamo facendo. Fidati di noi! –

- Mi fido di voi, ma che sta succedendo e cos’è quella roba? –

Ace era rientrata nella stanza con una capsula gialla che sembrava gelatina, l’aprì.

- Natsu-niisan entra dentro! – disse la piccola Ace

- Eh? Io li dentro non ci entro, spiegatemi cos’è sta storia! –

- Ora non c’è tempo Natsu, se vogliamo avere qualche possibilità contro Aknowlogia, devi essere più forte, quindi ora entra li dentro! – Zeref sembrava alterato, non lo era mai.

- Ho capito, ma cosa devo fare? Potrei aiut- non finì la frase, Zeref lo aveva addormentato con un incantesimo, avrebbe dormito per i prossimi 400 anni, gli posò una mano sulla fronte e gli cancellò tutti i ricordi su di lui, i suoi fratelli, lasciò solo quelli su Igneel. Finito il procedimento chiuse la capsula e insieme a Ace la trasportarono fuori nel bosco.

Tornarono dal padre che stava combattendo contro Aknowlogia, purtroppo non ce la poteva fare. Rimasero a distanza di sicurezza dallo scontro tra i draghi.
Sentirono che qualcuno li stava chiamando, erano Metallicana e Grandine, si avvicinarono a loro.

- Figli di Igneel, abbiamo bisogno del vostro aiuto – disse Metallicana

- Di cosa avete bisogno? – disse la piccola Ace

- Vorremmo che addormentaste anche i nostri di figli – disse l’altro drago

- Perché? – chiese Zeref

- Non sappiamo se riusciremo a sopravvivere, e vorremmo che loro continuassero a vivere, ma non possono farlo con un tale essere in giro – sapevano che si riferivano ad Aknowlogia

- Va bene, li addormenteremo, ma sappiate che dormiranno per 400 anni, non li vedrete mai più. – avvertì Zeref

- Accettiamo il rischio – risposero i due draghi

Condussero i due bambini al luogo dove avevano nascosto i loro figli. Zeref e Ace conobbero allora Gazille e la piccola Wendy, e insieme a loro ritornarono al grande edificio. Meno male, che avevano preparato più capsule nel caso se ne fossero rotte alcune. Li addormentò e anche a loro cancellò la memoria su di loro.

Ora avevano fatto tutto ciò che dovevano fare, rimaneva solo combattere contro Aknowlogia. Ritornarono al campo di battaglia.
Igneel era visibilmente stanco, stava per cedere quando venne affiancato da Metallicana e Grandine.

- Cosa ci fate voi, qui? Andatevene! –

- Non ci pensiamo nemmeno, abbiamo un conto in sospeso con i tuoi figli, glielo dobbiamo! – detto questo i due draghi andarono all’attacco

Intanto Ace e Zeref si avvicinarono verso il padre stanco.

- Padre, è tutto sistemato. Natsu si è addormentato e si risveglierà solo più tra 400 anni.-

- Bel lavoro. Ma adesso come pensate di sconfiggere vostro fratello? La storia diceva che solo i tre fratelli insieme possono sconfiggere il drago –

- Lo so, ma credo che io ed Ace insieme possiamo al meno renderlo innocuo fino a che Natsu non si riprenderà –

- Posso capire te, ma ce la farà Ace? –

- Otou-san! Non mi sopravvalutare! Sono molto forte! – disse la piccola Ace, abbracciando il padre

- Lo so che lo sei, ma sono preoccupato per te, in fondo sei ancora troppo piccola per combattere! Zeref, promettimi che la proteggerai! –

- Lo avrei fatto comunque, ma se serve a farti stare più tranquillo lo prometto! –

Detto questo i due fratelli si allontanarono dal padre e si diressero verso il luogo dove gli altri due draghi cercavano invano di combattere contro Aknowlogia.

- Dove sono Zeref e gli altri? –

- Non ti deve interessare in questo momento, stai combattendo contro di noi – rispose Metallicana

- Combattere contro di voi?! Ahahahah questa è bella! Non mi sto neanche impegnando con voi! Adesso però ditemi dove sono!? – rispose Aknowlogia

- Eccoci! Ci stavi cercando, no fratellino?!? – Zeref e Ace erano appena arrivati

- Si, infatti! Dov’è Natsu? –

- Che ti importa? -

- Volevo scontrarmi con lui! Ma meglio così, allontanandolo mi rendete le cose più facili! –

- Più facili, dici? Non sai con chi hai a che fare fratellino! –

- Certo che so chi siete! Siete solamente due essere umani! E Ace è ancora una bambina! Non potete farmi nien- non poté finire la frase che si sentì sollevare e buttare contro un albero

- Chi è stato? – tuonò

- La tua piccola sorellina Onii-san – Ace lo disse con un tono di sfida

- Tu? Come sei ti sei permessa!? –

- Non ti avvicinare a lei! – disse Zeref creando uno scudo invisibile

- Oh, vedo che siete migliorati! Ma non basterà per sconfiggermi! –

Aknowlogia ripartì all’attacco, si alzò in volo e prima che potessero fare qualcosa, lanciò un attacco devastante.
Tutto era distrutto, molto era in fiamme, l’intero bosco era scomparso, e dal lontano si sentivano delle grida provenienti dalla città vicina.
Zeref per fortuna riuscì a creare un secondo scudo, che proteggesse sia lui che la sorella, lasciandoli incolumi.

I due fratelli si guardarono negli occhi e capirono che era il momento per utilizzare la loro arma segreta. Non l’avevano mai provata per mancanza di tempo. O la va o la spacca.
Intanto Aknowlogia ritornò in terra per ammirare il suo lavoro. E vide i due fratelli mano nella mano che parlavano, anche se era un drago, e aveva l’udito molto fine, non riuscì a capire cosa stessero dicendo, ma capì troppo tardi che stavano recitando un incantesimo. Le uniche parole che sentì furono “UNISON RAID”. Fu un  istante e poi più nulla.


Angolo di Axce0108:
I’m Back! Come promesso, questo è il capitolo più lungo che abbia scritto fino ad adesso.. Ecco la seconda parte del racconto…
Ace spiega un po’ di cose, ovviamente E’ TUTTO FINTO, ma lo sono inventato di sana pianta! E’ tutto frutto della mia immaginazione, ho cercato di dare delle spiegazioni alla storia, che è tanto complicata!
Commentate pure, buone o cattive vorrei sapere le vostre opinioni sul capitolo
Ringrazio di cuore tutti quelli che recensiscono o che seguono o che mettono nelle preferite o che semplicemente leggono…
Alla prossima TheAxce0108
  
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