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Autore: The Broken Warrior    21/08/2013    2 recensioni
Emily,una sedicenne dai capelli biondi e occhi verdi.
Un trasloco da affrontare e dei bulli da sopportare.
La ragazza combatte contro anoressia bullismo e autolesionismo.
-CONTIENE SCENE FORTI-
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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1.
“Emily svegliati dormigliona”
Sentì quella voce accompagnata da un profumo di paste appena sfornate,e da un bacio sulla guancia.
Una fredda mattina d’estate mi sveglio Jeremy,mio fratello.
Non era il solito fratello che tutti odiano,io lo adoravano,era un fratello premuroso e magnifico.
 
E: “umh si sono sveglia”
J: “Meno male,buongiorno ghiro!”
E: “Zitto,buongiorno comunque”
J: “Su scendi che la colazione è pronta,mamma ti aspetta fra un po’ partiamo”
E: “Ma hanno già caricato tutto nel camion?”
J: “Si…ormai è ora”
E: “Capisco…Beh un paio di minuti e arrivo”
J: “Ok,non metterci molto”
 
Uscì dalla camera,chiudendo delicatamente la porta.
Mi guardai intorno,la stanza vuota,si sentiva l’eco.
Per terra solo una coperta e un cuscino.
Eh si,dovevamo traslocare.
Mio padre morì l’anno scorso.
Per me era un mito,un punto di riferimento.
Ma lui ora non c’è più.
Una lacrima attraversò il mio viso in quel momento.
Dovevo lasciare lì tutta la mia vita,le mie amicizie e i ricordi.
 
“Emily sei pronta!!??”
Sentì urlare mia madre.
Mi vestii velocemente e scesi giù.
 
M: “Alleluia,su mangia che poi andiamo”
E: “Ma allora…partiamo subito..”
M: “Si.”
E: “Ma io volevo salutare Lindsay,lo sai che è la mia migliore amica”
M: “Verrà qui tra poco tranquilla”
E: “Scusa Jeremy puoi lasciarci sole un momento?”
 
Jeremy,anche se aveva 18 anni,era un ragazzo molto sensibile.
 
E: “Qui c’è papà,c’è tutto di lui lo sai”
M: “Emily ne abbiamo già parlato,lo so che è difficile per tutti noi lo è ma non possiamo piangerci addosso”
E: “Ma…mamma”
M: “Niente ma,su mangia che tra un po’ si va”
 
Abbassai la testa e diedi un morso al Croissant alla marmellata.
Poco dopo arrivò anche Lindsay,che entrò con le lacrime agli occhi”.
Mi diede un abbraccio così forte che quasi non respiravo,la abbracciai anch’io e scoppiai a piangere.
Poi le alzai la testa e le asciugai le lacrime e con quella poca felicità che mi era rimasta le sorrisi e le baciai la fronte.
 
L: “Non puoi andartene,io rimarrò sola.”
E: “Lo so polpettina,ma non ci posso fare niente”
L: “Ma verrai a trovarmi vero?”
E: “Ma certamente”
L: “Promettilo”
E: “Lo prometto su tutto quello che c’è di più bello al mondo”
 
Lei scoppiò in lacrime un’altra volta e la abbracciai forte,io questa volta.
Poi lei mi diede un bacio sulla guancia e mi prese le mani.
Mi sussurrò una cosa all’orecchio:
“Ricordati che ti vorrò sempre bene,ora che saremo lontane ancora di più.”
 
Io le sorrisi e annuì.
Poi lei mi salutò soffocando le lacrime e se ne andò di corsa piangendo.
 
M: “Ora salite in macchina,si parte”
J: “Addio tutto”
E: “Addio cose belle,ricordi e sentimenti,addio Lindsay,addio papà.”
 
Mamma chiuse la porta e lasciò la chiave sotto lo zerbino in modo che la padrona di casa potesse trovarle.
Salì in macchina,accese il motore e partì.
E proprio in quel momento iniziò a piovere.
Un’altra lacrima percosse il mio viso e quello di mio fratello,ma lui tentava di nasconderlo.
Misi le cuffie e dopo mi addormentai.
 
-          ORE DOPO –
J: “Svegliati!”
E: “Siamo arrivati?”
J: “Si e abbiamo anche sistemato tutto,tu non ti svegliavi dormigliona!”
E: “Ops,scusatemi.”
J: “Niente,su vai a vedere la tua camera”
 
Mi fece l’occhiolino e io corsi subito a vedere la mia nuova camera.
Appena entrata stavo per cadere a terra dall’emozione.
 
E:: “Oh,è bellissima”
J: “Grazie,merito mio”
M: “Si,tuo fratello è stato bravo.”
 
Abbracciai Jeremy e lo ringraziai ancora.
Poi mi tuffai nel letto.
Mi venne in mente Lindsay,e iniziai a piangere.
 
J: “Che succede?”
E: “Mi manca Lindsay”
M: “Su forza,te ne farai altre di amichette”
J: “Mamma era la sua migliore amica!”
E: “Sto bene,uscite lasciatemi sola”
Mi guardai allo specchio e dietro mi ritrovai Jeremy.
Con una mano mi asciugò le lacrime.
 
J: “Stay Strong,giusto?”
E: “Grazie..”
J: “Di cosa?”
E: “Di starmi accanto”
J: “Io sarò la tua ombra,la tua armatura,la tua forza”
 
E poi con una posa buffa se ne andò.
Quella sera prima di addormentarmi mandai un messaggio a Lindsay.
 
-Polpettina,mi manchi già,domani ho scuola,speriamo bene-
-Eii piccola barbie,mi manchi anche tu. Anchio ho scuola domani speriamo in due-
-Buonanotte-
-Notte..-
 
Mi addormentai con un sorriso.
-          IL GIORNO DOPO-
Mi svegliai e mi feci una bella doccia,una volta asciutta infilai i miei jeans color rosso scuro,il maglione marrone il cappello dello stesso colore dei jeans,degli stivaletti e una sciarpa,faceva piuttosto freddo.
Presi lo zaino e con un cappuccino in mano partì per la scuola.
Jeremy era ancora a letto,non lo svegliai.
Camminai lenta verso la scuola,sorseggiando il mio cappuccino.
Ad un certo punto andai addosso ad una ragazza.
 
E: “Oh che sbadata,scusami davvero”
“Allora intanto tu non sei una sbadata ma una cretina,hai appena macchiato la mia camicia di Chanel ti rendi conto mocciosa!!”
E: “Ehi ti ho chiesto scusa”
“Ti conviene scappare”
 
Io scappai,avevo un terrore di quella ragazza e poi che vergogna.
Arrivata a scuola entrai dentro e cercai la mia classe.
Appena entrata vidi il viso di quella ragazza che avevo incontrato prima.
I suoi occhi mi squadrarono e in due secondi mi fece rabbrividire con i suoi occhi color ghiaccio.
L’insegnante mi disse di sedermi e io presi l’unico banco vuoto in un angolo della classe,isolata.
La ragazza mi continuava a fissare e mi aveva mandato un bigliettino.
 
-Tu farai i conti con me molto presto cicciona vestita da barbone!!-
 
Io appallottolai il bigliettino e lo misi in tasca,facendo finta di niente.
Dopo 5 lunghissime ore suonò la campanella e tutti uscimmo dalla classe.
Io per ultima.
Qualcosa all’improvviso mi tirò il maglione e mi trascinò nel bagno accanto alla classe.
Qualcosa mi spinse a terra e io alzando la testa vidi la ragazza di quella mattina con un’altra ragazza.
 
“Siamo Hayley e Kat,e saremo il tuo incubo”
H: “Hai visto la mia camicetta come l’hai macchiata?”
K: “Devi pagare per questo”
E: “Ma io..non ho soldi con me.”
Dissi quelle parole guardandole con un filo di voce,impaurita dal tono di voce delle ragazze.
 
K: “Hayley,questa sciarpa mi sembra costosa”
H: “Infatti,e me la prenderò”
E: “No vi prego io…”
 
Mi strapparono la sciarpa dal collo e mi diedero un calcio.
Poi se ne andarono ridacchiando.
Io mi alzai,presi lo zaino e mi diressi verso l’entrata.
Mi scese una lacrima,seguita da un sospiro e da una goccia di pioggia.
Quando arrivai a casa feci finta di niente,ma nona avevo più la sciarpa.
 
M: “Ellie,ma tu mettevi sempre una sciarpa con questo maglione”
E: “Si ma..non la trovo più mamma”
M: “Pazienza,la mia piccola sbadata se la sarà dimenticata da qualche parte”
 
Io feci una risatina acida,e mio fratello mi guardò storto.
Arrivò la sera e prima di andare a letto mi arrivò un messaggio da Lindsay:
 
-Come stai piccola?-
-Non molto bene polpettina,tu?-
-Oh io sto benone,ma tu,che hai?-
-Ah niente,mi hanno solo rubato la sciarpa-
-Chi?-
-Delle ragazze,mi hanno anche dato un calcio-
-Ah se le becco gli rompo il collo-
-HAHAHAHAH,ti voglio bene,io vado a letto notte-
-Notte piccola,picchiale domani-
-No,non lo farò..-
 
Non riuscivo a giustificare il comportamento di quelle ragazze,forse per Hayley quella camicetta era importante.
Beh,meglio non pensarci,e dormirci un po’ su.
A volte serve.
Forse.
 
Continua
   
 
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