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Autore: MissAliceLiddle    21/08/2013    1 recensioni
Dal testo: Mi amavi davvero? Forse all'inizio no, ma poi hai cominciato a fidarti di me, ad affezionarti, e mi hai riempito di dolcezza e amore. Ma ormai io mi ero stufato di te, e quindi ho cominciato a tradirti, a ignorarti, a non prenderti sul serio. Ti disprezzavo perché mi amavi troppo, perché dopo aver detto tante volte che mi avresti lasciato, non mi hai mai lasciato. Hai preferito lasciare la vita piuttosto che lasciare me: questo è stato forse il tuo più grande gesto d’amore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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13/11/2005

Cara Maya,

Avrei voluto prenderti sul serio almeno una volta, davvero. Avrei voluto rispondere ad almeno uno dei tuoi sms seriamente e trattarti come meritavi, invece di trattarti con sufficienza. Avrei voluto prenderti sul serio quando tentavi di far girare nel senso giusto il mio mondo e la mia giornata. Sì, potevi avere il caos dentro di te ma riuscivi sempre a far sorridere tutti quelli che ti circondavano. E poi sei caduta. Eri il sole, il mio sole, ma anche il sole si eclissa.

Sapevi che non ero quello giusto per te, sapevi anche di essere troppo avanti per uno come me, ma nonostante tutto hai accettato di amarmi. Eri orgogliosa, ma pur di non restare sola hai cominciato ad essere indulgente, così indulgente da diventare debole e da farti calpestare da me.

Non ti dimenticherò mai, sei stata l’unica, the one, quell’una su un milione. Sei stata la prima a spiegarmi la differenza fra sesso e amore. Eri così seria mentre me ne parlavi, così esperta, sembrava che avessi vissuto quest’esperienza molte volte, e invece nessuno ti aveva mai toccata con un dito. Riuscivi ad immedesimarti nelle situazioni ancor prima di averle vissute, eri donna ancor prima di crescere.

Ho preso una parte di te che proteggevi tanto, forse avrebbe dovuto prenderla qualcuno migliore di me.

Eri innocente, ma riuscivi ad accendere le mie fantasie, tiravi fuori il meglio di me e valorizzavi il peggio di me. Per te non ero scheletrico, ero muscoloso; non ero diverso, ero buffo; non ero strano, ero magico. Vorrei far parte di nuovo di quel tuo mondo magico e infantile al tempo stesso.

Ricordo che mi cercavi spesso, ma sempre nei momenti meno opportuni: a pranzo, a cena, mentre studiavo, mentre dormivo. Io te lo facevo notare  con dolcezza, ridendoci anche su. Invece io non ti disturbavo mai, c’eri sempre per me. Eri una piccola rompiscatole, ma io ti amavo anche per questo.

Mi sento male, avevo perfino promesso di sposarti un giorno! Ero davvero innamorato pazzo di te, ma che mi è successo? Ricordi? Avevo progettato tutto, la nostra casa, i nostri sogni, volevo 4 figli, due maschi e due femmine, volevo rincasare prima dal lavoro per stare coi bambini e vederti in tv. Volevo portarti a cena fuori, al cinema, a ballare e riempirti d’amore, perché lo meritavi davvero. Avevo progettato tutto, ma tu avevi troppo buonsenso per crederci, infatti ci ridevi su, invece io ero serissimo.


Mi avevi promesso che per il tuo ventiduesimo compleanno saresti venuta a salvarmi, sì, perché io ero così incapace che non potevo nemmeno salvare te. Tu da sola eri il principe e la principessa, la bella e la bestia, il cavaliere e la damigella, non ti ho concesso nemmeno un ballo in cambio..

Ricordo le lettere che ti ho scritto, le ho scritte sempre in lacrime, sei stata l’unica che mi abbia fatto piangere. Le ho scritte in lacrime perché era troppo avere una persona fantastica come te al mio fianco, ma non averti era anche peggio.

 

Hai accettato di amarmi anche se sapevi fin da subito che sarebbe andata male. Sei andata contro il mondo per me, ti sei umiliata, hai sopportato i vari tradimenti col sorriso, hai sopportato tutte le mie cazzate..

Mi amavi davvero? Forse all’inizio no, ma poi hai cominciato a fidarti di me, ad affezionarti, e mi hai riempito di dolcezza e amore. Ma ormai io mi ero stufato di te, e quindi ho cominciato a tradirti, a ignorarti, a non prenderti sul serio. Ti disprezzavo perché mi amavi troppo, perché dopo aver detto tante volte che mi avresti lasciato, non mi hai mai lasciato. Hai preferito lasciare la vita piuttosto che lasciare me: questo è stato forse il tuo più grande gesto d’amore.

Eri il tipo di persona capace di esprimere i sentimenti che io provavo per te e che non riuscivo ad articolare a parole. Perché sono stato così stupido? Perché ti ho lasciata andare?

Sarai sempre mia, e io potrò innamorarmi anche altre mille volte, potrò anche cercare di sostituirti, ma una parte di te resterà sempre in me, in uno degli angoli più profondi e nascosti del mio cuore, lì dove solo tu sei riuscita ad arrivare.

Ti amo piccola

Alan.

Ecco, vorrei tanto che mi scrivessi così. Ho deciso di farla finita per un miliardo di motivi, motivi così incomprensibili che tralascio di scrivere, verranno via insieme a me. Nella mia lettera d’addio ho deciso di scrivere una lettera d’addio da parte tua per me, sono folle, lo so, mi ostinavo a cercare la felicità in un amore impossibile, mi odio così tanto per questo. Sai? credo nella rinascita, forse troverai davvero qualcuno adatto a te, qualcuno che ti ricorderà me, lo spero davvero Alan. Tu per favore, CONTINUA A VIVERE! Non raggiungermi presto, spero di vederti il più tardi possibile quassù, felice e soprattutto innamorato.

Addio, ti ho amato davvero.

Maya

 

 

13/11/2012

Cara Maya,

Sono davvero io stavolta, scusa se ci ho messo tanto, sono uno che ci mette molto per metabolizzare le cose, me lo dicevi sempre. Ieri stavo passeggiando nel freddo di novembre, erano le 21:30 e quasi tutti i negozi erano chiusi, solo la libreria, quella che amavi tanto, era ancora aperta. Sarà stato un gesto d’impulso ma sono entrato. Ho camminato lungo i vari scaffali, poi ho preso un libro, era Bukowski ricordo che me ne parlavi sempre, ho aperto una pagina a caso e ho trovato questa frase.

“Io l’amavo. Amavo lei e i suoi capricci, il suo viso, la sua voce da puttana innocente.

Succedeva sempre così: potevo scappare e riempirmi la vita di sogni, ma quando lei non c’era,

quando lei smetteva di sfiorarmi, cazzo, quando lei non mi sfiorava più, io sfiorivo.”

Ho sempre temuto che andasse a finire così, che tu la facessi finita e che io fossi la causa di tutto, non ci dormivo la notte, ma ti facevo troppo forte per farlo.

L’altro giorno ho scoperto la lettera che avevi scritto per lasciarmi, allegato c’era un altro foglio in cui spiegavi a te stessa che avevi paura di farmi troppo male e quindi hai aspettato che il tempo facesse sgretolare ogni cosa e che io mi stancassi di te. Mi amavi davvero così tanto?

Sto mantenendo la promessa, sto andando avanti anche se ogni giorno è sempre più dura. Sto realizzando i miei sogni e sto cercando una persona che possa farmi sentire sempre a casa proprio come facevi tu.

Mi manchi davvero tanto, sono stato un folle, non volevo lasciarti deperire così. Oggi compi 29 anni, hai 7 anni di ritardo, ma vieni a salvarmi, ho bisogno di te, ne ho sempre avuto bisogno, ma ero troppo stupido, orgoglioso e narcisista per capirlo. Forse l’unico motivo per cui non ti rispondevo è che mi stavo di nuovo innamorando di te.. avrei voluto dirti ti amo con sincerità almeno una volta. Avrei voluto tapparti le orecchie quando sentivi le urla e i tuoni che ti spaventavano tanto, avrei voluto rimboccarti le coperte per dirti che andava tutto bene, avrei voluto darti più baci della buonanotte, lo avrei voluto davvero.

Vorrei poterti toccare un’altra volta, vederti ridere e sporcarti con il cibo proprio come una bambina. Vorrei specchiarmi nei tuoi occhi e sapere di non essere solo. Mi manca la tua luce, ormai il sole non splende più per me.

Addio piccola, ti amerò sempre

Alan.

 

  
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