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Autore: welcometomywonderland    21/08/2013    1 recensioni
-MOMENTANEAMENTE SOSPESA; PERDONATEMI.
Abbiamo lasciato i Cullen ad un destino più che mutevole.
Sopravvissuti allo scontro con i Volturi, sono tante le cose che possono accadere, dopo 40 anni.
Bella ed Edward, perderanno temporaneamente i poteri. Perchè?
Demetri, un volturo, parte per un viaggio alla ricerca di qualcuno. Chi?
Rory, si sveglia nel bel mezzo di una foresta assetata di sangue un giorno si e l'altro no. Cos'è?
There is no more end, si spera, è la risposta a questo e a tant'altro!
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Demetri, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Successivo alla saga
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Saaalve bellissime (ed -issimi se ce ne sono) c:
Come state? Le vacanze scorrono tranquille? E Ferragosto? Spero sia andato todo bien!
Seconda volta che mi ritrovo a pubblicare con un giorno di ritardo, cribbio.
Non volevo ma ieri quando ho riletto il capitolo non mi convinceva del tutto! E alla fine ho deciso di revisionarlo prima di pubblicarlo.
Capitolo 'importante' questo, le vite delle nostre due protagoniste stanno per incrociarsi gente!
E non vi assicuro che ne usciremo vivi! Ahah che cosa macabra :3

Detto ciò vi auguro una buoona e attenta lettura!
Alice.






9. Il fuggitivo


 

«Già di ritorno?» così ci saluta Emmett appena mettiamo piede fuori dall’auto.

Il viaggio di ritorno è stato uno strazio e dopo quarant’anni mi sento in dovere di notare che ora mi sento più viva che mai, anche se in senso negativo.

Così vulnerabile. Inutile.

Privata di qualcosa che oramai era diventata così scontata come la presenza di un braccio.

Così piena di emozioni. Terrore. Ansia.

E perché no, anche una gran bella dose di confusione.

Mentre lasciavamo di corsa il cottage avevo già iniziato a tentare di riordinare le idee.

In macchina poi, il silenzio era quasi fastidioso.

A qualcosa ero arrivata, ma avrei aspettato di sapere cosa ne pensavano tutti gli altri prima di aprire bocca.

Punto primo, improvvisamente, io e mio marito non abbiamo più sentito i nostri doni. Solo noi due.

Renesmee riesce ancora a trasmettere immagini con il suo tocco. I licantropi si trasformano ancora.

Punto secondo. Chi e cos’era quella persona caduta dall’albero?

Io non ho sentito calore provenire dall’alto dell’albero.

Non ho sentito il battito del cuore fino a quando non ha iniziato a correre nella foresta.

L’ho visto correre ad una velocità raggiungibile solo da noi vampiri.

Umano? Impossibile.

Ibrido come mia figlia? Il cuore che batteva sarebbe a favore. Ma il fatto che non aveva battuto da subito no. E nemmeno il fatto che non aveva lasciato una scia dell’odore del sangue che sarebbe dovuto scorrere nel suo corpo.

Vampiro? Non saprei…

È un gran casino e basta. E in effetti a me interessa solo in parte. Mi basta sapere che non torni più.

Ma il mio scudo? Che fine ha fatto! Com’è possibile che se ne vada così, che si esaurisca?

No, altrimenti il mio avrebbe dovuto durare un altro po’…

«Chiama Alice.» il tono freddo di Edward con cui ignora la domanda fa alzare un sopracciglio al fratello e mi rinsavisce.

«Per favore, Emmett» aggiunge Esme sperando di fargli comprendere l’importanza della richiesta.

Di risposta Emmett scompare mentre noi altri saliamo le scale per raggiungere il salone.

La televisione è accesa e sta mandando in onda la replica di una partita di football.

Mi lascio cadere sul divano nonostante non mi interessi, e Nessie si avvicina e poggia la sua testa sulle mie gambe.

«Eccola» Emmett ci raggiunge seguito da Jasper ed Alice.

«Manca solo Rose» borbotta Carlisle.

E compare anche Rosalie con qualche chiazza di olio su una maglia che stranamente le va assai grande, coprendone le morbide curve perfette di cui è composto il suo corpo.

Nota che le sto fissando la maglia allora mi spiega sorridente che stava sistemando l’auto e che

«Per questo mi son fatta prestare una maglia dal mio orsacchiotto» si avvicina ad Emmett che la trascina sulla poltrona su cui si era seduto e le molla un bacio profondo ma veloce sulle labbra.

Bene, una delle poche volte che è felice in maniera palpabile ci tocca oscurarle la giornata.

Ottimo. Ora si che terrò la bocca chiusa a non darle la buona notizia.

«Che succede?» chiede Jasper ad Emmett che con un ghigno da idiota patentato gli risponde scherzando.

«I Seattle Seahawks stanno perdendo 6 a 0».

Nemmeno quando vede che nessuno ridacchia riesce a togliersi quella espressione di dosso.

Siamo qui, sono qui che do di matto e lui si permette, come al solito, da fare le sue battutine!

«Alice, riesci ancora a prevedere il futuro? E tu, Jasper, senti le mie emozioni come quelle degli altri?» chiedo infine, oramai al limite della pazienza.

«Ancora?» mi chiede confusa Alice.

«Siete tutti preoccupati, e tu soprattutto in ansia, vuoi che ti dia una mano?» domanda Jasper tranquillo.

Non rispondo a nessuno dei due. Sono un pizzico più tranquilla, si vede che è accaduto nello specifico, nel nostro caso, tutti gli altri vampiri hanno ancora i loro poteri. Ed Alice e Jasper hanno i loro, per fortuna.

Senza accorgermene ho messo a fuoco una mattonella scheggiata del pavimento, quella causata dal vaso che cadde di mano ad Alice quarant’anni fa quando aveva previsto l’arrivo dei Volturi.

I Volturi.

L’ansia riprende ad impossessarsi della mia testa, nonostante il mio respiro invece rimane immutato.

«Io e Bella abbiamo perso i nostri doni» li informa senza troppe cerimonie con voce grave Edward.

«Io... non è possibile» la versione di Alice sbalordita mi mancava.

E ora sono sicura che ne avrei fatto anche volentieri a meno.

«Alice, possibile che tu non abbia visto nulla?» Esme le si avvicina in ansia con le mani raccolte al petto.

«In realtà si, ma non mi sembrava una cosa seria! Ho visto Edward che diceva a Bella che sentiva i suoi pensieri, poi immagini confuse... e infine loro due chiusi in camera e, ehm...» si ferma imbarazzata abbassando lo sguardo che subito dopo è assai malizioso.

Sento ridere ed è inutile girarmi per confermare che sia Emmett.

«Come diavolo è possibile?» si surriscalda Rosalie al contrario del suo compagno.

Ha le labbra strette e i suoi occhi mandano lampi.

«Non lo so! Ma è così! Non riesco a leggervi» Edward pare ancora indeciso se essere felice o disperato sull'accaduto; dopotutto sarebbe quello che ha desiderato per secoli... non sentire voci all'infuori di quelle che provengono dalla bocca.

Ma adesso la situazione è cambiata; ha me e Nessie a cui badare.

«Sul serio?» chiede ancora incredula Rose.

«Sul serio!» esclama Emmett all'improvviso «Altrimenti non starebbe ancora fermo mani nelle mani ed io qui tutto intero» e giù a ridacchiare sotto ai baffi.

Idiota. Già l'ho detto? Ebete.

«E adesso? Alice, vedi qualcosa?» Jasper sembra afferrare la gravità della situazione. Almeno lui.

«Io... io continuo a vedere loro due in camera! E... e non ci crederete ma Edward riavrà i suoi poteri a breve. E credo anche Bella!» lancio un sospiro di sollievo così lieve che solo un vampiro lo può sentire.

Sembra come uno di quegl'incubi che non mi lasciavano dormire le notti da umana.

Quelli che mi facevano sudare e tremare fin nelle ossa, che mi lasciavano più stanca di prima al sorgere del sole.

«È successo qualcosa al cottage?» chiede improvvisamente Rose.

E la paura torna ad attanagliare il mio petto.

E questa volta capisco. La sensazione che sentivo prima. In macchina. E appena quella persona è corsa via.

C'entra qualcosa... E anche il giramento di testa che ho provato quando ho alzato la prima volta lo sguardo verso la chioma dell'albero?

Mi giro verso Edward che intercetta subito il mio sguardo. «Hai... provato qualcosa quando hai alzato gli occhi dove ti ho indicato, verso quella persona?»

Aggrotta le sopracciglia pensieroso.

E noto quando connette anche lui.

«Nessie non l'ha visto in faccia.» spalanco gli occhi; non so come lui riesce sempre a fare quel passo avanti necessario per comprendere.

«Cosa Edward?» Esme chiede spiegazioni.

Ad aprire bocca però è Carlisle, che a quanto pare è stato silenzioso solo perchè ci stava pensando sopra.

«La sparizione a quanto pare momentanea dei loro doni, ha a che fare con la persona scappata nella foresta. Potrebbe essere un vampiro con un dono! Quello di sottrarre i poteri alle persone con il contatto visivo da parte di entrambi... ormai dovremmo saperlo che non si può dare nulla per scontato; tutto è possibile.»

«E il cuore che batteva?» gli ricorda scettica Esme.

Carlisle si passa una mano sul mento.

Ed io non ce la faccio più.

«Perchè non andiamo a chiederglielo direttamente» bisbiglio infine.

Edward mi osserva colpito dalla mia idea così semplice e scontata quanto impensabile.

Carlisle chiede silenziosamente ad Alice di controllare cosa vede.

«I vostri poteri scompariranno di nuovo... a quanto pare c'entra sul serio il fuggitivo di cui mi avete parlato!» dice entusiasta.

«Ottimo» aggiunge Emmett.

Ottimo un corno, penso io. Spero solo non sia aggressivo o chissà cos'altro.

«Gesù, EMMETT!» mio marito si alza in piedi all'improvviso.

«La pausa è finita. Ricomincia a censurare i pensieri.» lancio uno sguardo ad Edward che di rimando socchiude gli occhi scuotendo la testa.

«Doni tornati. Nessie che dorme. Ora si che ci starebbe una sana sco-»

«EMMETT» lo richiamo io questa volta.

Da umana sarei sicuramente arrossita violentemente.

Adesso mi posso permettere di spostare Nessie dalle mie gambe quanto basta per farmi alzare e in un secondo raggiungere quell'emergumeno rimbecillito e dargli una spinta che con suo disappunto e mia contentezza lo fa ricadere violentemente sulla poltrona, come un sacco di patate.

Bene, osservo Edward prendere in braccio nostra figlia, a quanto pare andremo a fare visita al fuggitivo, come l'ha chiamato Alice.




 

NDA. Per quanto riguarda il football spero che in quelle due parole che ci ho messo non abbia sparato la baggianata più grande di questo universo! I punti ho letto che si contano a sei a sei, per cui nel nostro caso era come se stessero 1 a 0.

 
Beeene, ci avete capito qualcosa? Speriamo, io mi fido eh!
Per domande, curiosità personali, riguardanti la storia, pareri o qualunque cosa che vi passi per la testa basta che le includiate nelle recensioni o anche semplicemente per messaggio privato, rispondo a tutti senza problemi :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Ed eccovi un piccolissimissimo...


-Spoiler-

[...]

Mi ritrovai ai margini della foresta, che si apriva intorno una strada che mano a mano si rimpiccioliva mentre entrava in un centro abitato.

Trovai uno schifoso cartello ricoperto in parte di muschio e sul quale stavano piano piano arrampicandosi delle piantine a salutarmi:

'LA CITTA' DI FORKS TI DA IL BENVENUTO'

Dunque ero finita a Forks.

Mi sforzai di scoprire se nella mia mente, da qualche parte, sapessi dove posizionare quella cittadina in una cartina immaginaria, ma invano.

Dovrò trovare un centro di informazione per turisti, allora. [...]

 

Al prossimo capitolo!
  
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