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Autore: Erbacea    21/08/2013    4 recensioni
Lascia che ti racconti una storia. Ti suonerà familiare, come se parecchie cose le avessi fatte anche tu. In fondo è così, questa che sto per narrare non è una semplice storia, di quelle che si tramandano da generazione a generazione, bensì è la nostra.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo

Certe volte mi soffermo a pensare – davanti una caraffa di birra penso sia il modo più giusto – a cosa mi ha realmente colpito di te. Cos’è che mi soffocava quando ero di fronte a te e non dava la possibilità ai miei sentimenti di mostrarsi? Quel formicolio alle ginocchia che fa tremare tutti gli arti inferiori. Barcollavano le mie gambe senza sosta come barili colmi di vino, mentre, toccandoti la mano con timidezza, sentivi il mio potere penetrare nelle tue vene. Eppure ero convinta di odiarti quando invece ti amavo come una pazza. Mi faceva rabbia vederti sorridere conoscendo il vero motivo di quella felicità che in fondo faceva star bene anche me anche se non ero io il motivo per cui tu sorridi. Accarezzavi le mie guance tinte di un rosso scarlatto come facevi con tutte, eppure ogni volta che questa scena si ripeteva mi sentivo sempre la persona più felice del mondo; Mi sfiori le gambe, rabbrividisco. Sembra una sciocchezza, semplice pelle d’oca. Mi chiedo anche io cosa mi succedeva quando eravamo nello stesso luogo. Perché sparivo quando ti avvicinavi? Mi rendevi così piccola fino a pensare di non avere alcuna chance! Eppure scegliesti me, una ragazza dal carattere diverso, mi chiamasti “Sfida”. Non posso ancora crederci di avere un anello con inciso i nostri nomi.
Lo osservo ogni volta che il mio sguardo cade sulla mia mano. E nell’attesa che quest’emozione misteriosa si rivolga a me per mettere in chiaro due cosette, butterò questa tazza di luppoli lavorati e mi dedicherò ad ubriacarmi di te ricordando, come una vecchietta rammenta la sua vita passata, le cento cose che ho amato di te.
Sembra banale ma solo in questo modo posso tener viva dentro me la tua risata, le tue cazzate che hanno reso la mia vita sempre più bella. A volte mi chiedo come ho fatto ad incontrarti, a piacerti – acida come sono – e addirittura come tu abbia fatto a sposarmi e sopportarmi tutti i giorni della tua vita! Quando ti baciavo mi sentivo la donna più fortunata dell’universo solo al pensiero di poterlo fare perché eri il mio uomo, solo mio. Lascia che ti racconti una storia. Ti suonerà familiare, come se parecchie cose le avessi fatte anche tu. In fondo è così, questa che sto per narrare non è una semplice storia, di quelle che si tramandano da generazione a generazione, bensì è la nostra.
Goditi ogni parola, amore mio. Ogni parola.

  
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