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Autore: Kirara    26/02/2008    10 recensioni
Attorno al fuoco, durante una notte di tenebra, una ragazza racconta ai suoi allievi la storia di tre Grandi Ninja. [...]“La battaglia che si è consumata proprio sulla terra che voi ogni giorno calpestate, non è avvenuta per la conquista di chissà quale territorio, non è avvenuta per sete di potere o smania di ricchezza…tutt’altro, il motivo scatenante è stata l’Amicizia…”[...]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 anni dopo

Dieci anni dopo…

 

Dieci anni. Ben dieci lunghi anni erano passati da quella volta, da quello scontro. Da quella terribile battaglia. Molto era cambiato, alcune cose erano state dimenticate, altre invece erano rimaste impresse nella memoria di coloro che potevano raccontarla.

 

***

 

Seduta davanti al fuoco, vi era una ragazza, anzi non più ragazza, ormai era una donna.

I lunghi capelli color zaffiro le ricadevano pesanti sulle spalle e ogni tanto, con un gesto automatico, li ricacciava dietro le orecchie sperando di fermali.

Attorno a lei un gruppo di bambini scalpitava impaziente.

“Forza, comincia…noi vogliamo sapere…” incalzò uno.

“Dai, non tenerci sulle spine…siamo qui apposta, ce l’hai promesso questa mattina all’accademia!” protestò un altro.

Sospirò e lentamente si alzò, posizionandosi al centro del cerchio, a pochi passi dalla grande fiamma arancione che ardeva violenta.

Lanciò uno sguardo verso la montagna. Era buio e le tenebre avevano avvolto da tempo tutto il paesaggio circostante; lei però sapeva bene che scolpito su quella roccia secolare, vi era la figura di qualcuno che non avrebbe mai potuto dimenticare.

“Quello che sentirete echeggiare nell’aria questa sera, ciò che le vostre orecchie ascolteranno, è il racconto di un avvenimento che ha cambiato per sempre la storia del Villaggio della foglia e di tutti gli altri Paesi…”

I bambini si ammutolirono all’istante, lasciando spazio alle parole della loro Sensei.

“La battaglia che si è consumata proprio sulla terra che voi ogni giorno calpestate, non è avvenuta per la conquista di chissà quale territorio, non è avvenuta per sete di potere o smania di ricchezza…tutt’altro, il motivo scatenante è stata l’Amicizia…”

“L’amicizia?” fece eco qualcuno.

La giovane annuì.

“Si esatto…l’amicizia. Il peggiore fra tutti i mali e il più bello fra i sentimenti che l’uomo può provare. Tre fra i più grandi Ninja degli anni passati si sono scontrati. Tre Ninja che voi conoscete con l’appellativo di Leggendari. Non sono Orochimaru, Jiraya o il Vecchio Hokage Tsunade.”

“E chi sono?”

“Tre semplici ragazzi la qual potenza crebbe così tanto da farli diventare subito i tre nuovi Ninja leggendari, nonostante avessero appena 20 anni…”

“Ma cosa c’entra l’amicizia?”

Rivolse un altro sguardo verso la montagna.

“Il viso che vedete scolpito lassù, il Sesto Hokage, lui è uno dei Ninja Leggendari. Lui si è battuto per proteggere il suo migliore amico, per non vederlo sprofondare nell’oblio della corruzione e del tradimento, per salvaguardare quel sentimento che da giovanissimi li portò ad essere inseparabili e a condividere ogni tipo di sofferenza… -si fermò, quella parte del racconto la rendeva particolarmente nervosa- …Loro due erano così simili e così diversi allo stesso tempo. Ognuno combatteva per un motivo ben preciso, ma il fine era lo stesso, raggiungere uno scopo. Colui che si è macchiato del segno del tradimento, sarebbe potuto diventare un Grande Ninja, ma la sete di vendetta era troppo grande per poter essere controllata e così si lasciò soggiogare.”

“Parli di Sasuke Uchiha vero?”

Annuì.

“Si Reika…proprio lui. Nessuno poteva immaginare che questa grande amicizia sarebbe sfociata in una guerra, una tremenda guerra che pretese gli sforzi di molti all’interno del Villaggio. Il Maestro Neji, Chouji…Il Maestro Kiba e anche tutti i Ninja Medico dovettero combattere.”

“E come andò a finire?”

Strinse i pugni. A distanza di dieci anni ancora non riusciva ad accettarlo. Non riusciva a capacitarsi del fatto che loro due, ma soprattutto LUI, non ci fossero più. Era tutto così assurdo.

“Hina-Sensei…allora?” insistette un bambino.

“Si scontrarono…Naruto e Sasuke si scontrarono. Combatterono per lungo tempo utilizzando le tecniche più micidiali e distruttive. Naruto non avrebbe mai rinunciato al suo migliore amico, alla persona con la quale aveva passato parte della vita, con la quale aveva combattuto coprendosi l’un l’altro. Ridendo e scherzando…Naruto teneva troppo a Sasuke per poterlo lasciare andare e forse era il suo unico difetto. Non riusciva a capire che oramai Sasuke aveva preso la sua strada e aveva fatto le sue scelte. Ma la sofferenza di vederlo lontano era immensa. La solitudine di non averlo al suo fianco l’aveva consumato fino alla fine e fu proprio per questa ragione, che quella notte ebbe inizio lo scontro.”

Silenzio. Qualche secondo di silenzio nell’oscurità della notte.

“E il terzo Ninja?” chiese Reika.

Quei bambini probabilmente avevano preso la storia come una sorta di racconto per la buona notte. Una grande battaglia consumatasi all’interno delle mura della Foglia, l’epico scontro fra bene e male. Ma Hinata lo capiva bene del resto, proprio quello era stata, un’epica battaglia.

“Il terzo Ninja…beh…lei altro non poté fare se non restare in disparte ad osservare. Perché per quanto potesse essere forte e caparbia, per quanto fiato avesse sprecato nella speranza di farli smettere, quella era la LORO resa dei conti, entrambi sapevano che quella notte tutto sarebbe finito…”

“E così e stato…vero?”

“S-si…così è stato…” confermò con un filo di voce.

Di certo quello non era il momento più adatto per mettersi a singhiozzare, ma certi ricordi sono veramente difficili da poter cancellare definitivamente e il SUO ricordo l’avrebbe accompagnata per tutta la vita. Il ricordo di quella notte non l’avrebbe mai più abbandonata.

“Hina-Sensei…perché piangi?” chiese un bambino andandole incontro.

Si asciugò le lacrime con le mani, sistemando poi i capelli all’indietro.

“Scusate ragazzi è che ricordare certi momenti è triste…senza contare che se penso a quanto deve aver sofferto Sakura, mi vengono i brividi. Lei nel giro di una notte ha perso le uniche due persone alle quali teneva più di ogni cosa al mondo…”

Il rumore di alcuni passi destò l’attenzione di tutti.

Hinata allungò il collo oltre il cerchio e fra le ombre intravide una figura. Era Shikamaru.

“I bambini ti hanno ancora chiesto di raccontargli la storia di Naruto e Sasuke?” chiese avvicinandosi al fuoco.

“Si …questa volta hanno insistito talmente tanto che ho deciso di accontentarli.” ammise.

Annuì.                   

“Siete contenti?” domandò il ragazzo.

“Si Settimo Hokage …adesso sappiamo come sono realmente andate le cose!” confermò Reika facendo anche le veci dei suoi compagni.

“Bravi ragazzi…ora però è tardi! Se volete diventare forti come lo è stato Naruto, dovete allenarvi duramente…e quindi è meglio che andiate a letto. Domani c’è lezione!”

Shikamaru prese con sé alcuni bambini e dopo aver salutato Hinata, scomparve all’interno della via principale del villaggio.

La ragazza rimase ad osservare il fuoco per qualche istante.

“Hina-Sensei…” chiamò una vocina.

Alzò il viso e vide la piccola Reika avvicinarsi.

“Ti accompagno a casa?” le propose Hinata.

“Prima voglio sapere chi è quella bambina che sta sempre con il Settimo Hokage. Ha circa la nostra età, ma non viene all’Accademia eppure l’ho vista allenarsi nel parco…è brava!”

“Natsuko…si chiama Natsuko Uzumaki…è la figlia di Naruto e Sakura…è nata qualche mese dopo la Scomparsa del Ninja. Lui non lo sapeva. Sakura ha deciso di affidarla agli insegnamenti di Shikamaru in modo che apprendesse quante più tecniche Ninja.”

“Ma Sakura che fine ha fatto? Perché ha lasciato Natsuko al Settimo Hokage? Non vuole più bene a sua figlia?”

Sospirò.

“Oh certo che le vuole bene…ama infinitamente quella bambina!”

“E allora come mai?”

“Perché il vero responsabile della guerra, la persona che ha scatenato tutto…colui che ha messo Sasuke contro il suo migliore amico, non è mai stato eliminato e Sakura, ha giurato sulla tomba di Naruto che avrebbe portato a termine la missione…l’avrebbe vendicato a qualsiasi costo. Orochimaru deve morire.”

*§*§*§*§*§*

Ci ho riprovato...forse troppo banale, troppo triste o improbabile...in ogni caso, fate sapere.
Kiss
Aly.

   
 
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