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Autore: AnneC    22/08/2013    4 recensioni
Si può abbandonare il proprio Paese e una volta all’estero cercare qualsiasi cosa che ti tenga aggrappato ad esso?
Si può ripartire da zero, iniziare una nuova vita, creare una nuova versione di te senza sentirsi spaesati e soli in una metropoli che ti attende oltre le finestre?
Riuscirai a ristabilire l’ordine o andrà tutto a rotoli?
Resterai o tornerai indietro?
In ogni battaglia serve qualcuno che ti copra le spalle nei momenti di difficoltà e che esulti con te della vittoria. Ma puoi trovarlo in mezzo ad una folla sconosciuta?
C’e chi riesce nel suo intento e chi invece rimane sconfitto.
Cos’è successo a me? Stavo precipitando, ma qualcuno mi ha portata in salvo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

~•~


This is why we do it, this is worth the pain.
 


Mi faccio strada tra i clienti che affollano il locale, raggiungendo il tavolo più vicino alla vetrata che dà sulla strada. "Eccomi, scusa se ti ho fatto aspettare" dico a Danny mentre appoggio la borsa e il cappotto allo schienale dello sgabello. "Nessun problema" mi dice, girandosi leggermente verso la direzione in cui sono seduta, per guardarmi dritta in faccia. " Non sei abituata al clima freddo di Londra, eh?" mi chiede incrociando il mio sguardo ed io mi perdo per la seconda volta nei suoi occhi.
"Da cosa te ne sei accorto?" gli rispondo ridendo. Ed ecco di nuovo il suo sorriso.
"Da come tremavi nella bufera" aggiunge. "Non sono abituata alla neve. Sai, dove abitavo era raro che nevicasse", "In Italia, giusto?" mi spiazza, come fa a saperlo?
"Esatto. E' stato un po' traumatico cambiare clima" gli dico, mentre guardo la gente che passa fuori dalla caffetteria.
"Allora cosa ti porta a Londra con questo freddo?". Gli rispondo che sono qui perchè non ero soddisfatta della mia vita lavorativa, delle opportunità quasi inesistenti nel mio Paese e della ricerca di un futuro migliore in terra straniera.
"Sai, ho sempre pensato che nella vita la fortuna gioca un ruolo importante, ma se ti accorgi che sei nel posto sbagliato al momento sbagliato, puoi sempre cercare qualcosa di meglio. Magari cambiando qualcosa puoi aggirare la sorte ed uscirne vincente" mi confessa serio, ora è lui che guarda fuori. Non ha tutti i torti, in fondo è quello che ho fatto io scegliendo di partire.
"Ma se sfidi il fato e poi rimani sconfitto?", "E' un duro colpo da accettare, ma almeno avrai provato a cambiare le cose". Ha pienamente ragione, meglio averci provato e fallito, che non averci provato affatto.
"E se molli tutto, ma poi te ne penti?" dico con un velo di malinconia. Un momento, perchè sto rivelando i miei dubbi ad uno sconosciuto?
"Non dovrebbe capitare una cosa del genere. Se fai una scelta, devi accettare le conseguenze" mi dice con un tono che assomiglia quasi ad un rimprovero e dal mio volto traspare che ho recepito il messaggio.
E aveva ragione. Di nuovo.
"Se poi invece non sei convinto pienamente, basta fissare un obiettivo intermedio, impegnarsi a raggiungerlo e poi proseguire". E se non ci riesci? "Altrimenti trovi qualcosa che ti renda più facile il cammino" aggiunge, come se mi avesse letto nel pensiero. " A volte vale la pena soffrire un pò. Dopo la sofferenza, tutto appare sotto una luce diversa che lo rende migliore".
Non conosce il mio animo tormentato, eppure mi sta incoraggiando a non gettare la spugna. Non so perchè mi stia dicendo tutto questo, ma gli sono grata per avermi esposto il suo punto di vista.
Non mi sto piangendo addosso, sia ben chiaro, ma i primi tempi sono sempre i più duri e se sopravvivo a questi, il resto sarà una passeggiata. Male che va, posso sempre trovare qualcosa che renda più piacevole la permanenza. O qualcuno. Alt, non esageriamo.
"Beh, sai che lavoro faccio" dico spostando il mio sguardo verso il bancone della caffetteria,"E tu cosa fai nella vita?"gli chiedo per rompere lo strano silenzio che si sta creando tra noi. "Vivo della mia musica" mi dice, attendendo una mia reazione. "E come vanno le cose?" ormai mi ha incuriosita, ha attirato la mia attenzione e voglio saperne di più. "Non mi posso lamentare" mi dice ammiccando. " Tra qualche settimana suonerò col mio gruppo in città, se vuoi, puoi sempre venire ad ascoltarci e mi dici cosa pensi della nostra musica" aggiunge sicuro di sè. "D'accordo. Sarò onesta con te, non ti dirò che mi piace se la trovo orrenda" e un altro sorriso affiora sulle sue labbra. "E' proprio questo quello che voglio. Non mi piacciono le persone che mentono, anche se lo fanno per non ferirti" mi dice passandosi una mano tra i capelli scuri e fissando il bicchiere su cui avevo scritto il suo nome. "Non lo farò, non è nel mio stile" gli dico, mentre Paul mi saluta uscendo dal locale, che nel frattempo è diventato meno caotico e non c'è fila al bancone. Invece al mio primo turno doveva esserci il pienone, che fortuna che ho!
"Scusami, ma devo andare" mi annuncia dopo aver letto un sms che gli è appena arrivato sul cellulare. "Non preoccuparti, anzi scusami tu se ti ho trattenuto qui" dico a mia volta, mentre giocherello con una penna che qualcuno aveva dimenticato sul tavolino.
"E' stato un piacere. Ma io direi di non aspettare che il destino ci faccia incontrare di nuovo. Aiutiamolo!" ed io istintivamente gli prendo la mano e sul palmo gli scrivo il mio numero. Inizialmente non capisce cosa io stia facendo, ma nel momento in cui lo realizza, rilassa i muscoli sotto il tratto della penna.
"Questo può bastare?" gli chiedo mentre incrocio il suo sguardo; non mi risponde, ma dal suo sorrisetto sembra apprezzare il mio spirito d'iniziativa.
Dopo avermi salutata Danny se ne va; saluto i miei colleghi con un cenno della mano ed esco mentre i fiocchi di neve cominciano a danzare nell'aria. Non riesco neanche a girare l'angolo che mi squilla il cellulare. Impiego un bel pò per rispondere a causa dei guanti che mi impediscono di premere i tasti.
"Volevo solo essere sicuro che non mi avessi dato un numero falso" mi dice una voce dall'altra parte del telefono.


 

~•~

Ciao! Ed ecco svelato che era il gentiluomo
che ha ceduto il suo taxi alla protagonista! 
L'avevate capito, eh? :)
Volevo ringraziare Fun_for_life_  per aver recensito il
secondo capitolo...
Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate.


Ricordate, ogni opinione è ben accetta ;)

Alla prossima

~ AnneC

   
 
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