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Autore: armony_93    26/02/2008    12 recensioni
'Chad la guardò leggermente sorpreso. Il suo sorriso, lo contagiò tanto che scoppiò a ridere anche lui di se stesso. Poco dopo riacquistato il controllo e la calma i due ragazzi ricominciarono tutto da capo. Questa volta Chad fece più attenzione allo zucchero e al sale.'
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Taylor McKessie
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi in classe chiacchieravano del più e del meno attendendo l’arrivo della professoressa e con l’inizio della lezione. Chad sedeva sul banco di troy con la palla sotto il braccio, impegnato in un accesa discussione con Zeke su chi fosse il più grande giocatore di basket degli ultimi cinque anni. Troy ascoltava con falso interesse i due giovani mentre in realtà era troppo concentrato ad ammirare la bellissima e attraente biondina Evans.
Quest’ultima era intenta ad illustrare alle sue due migliori amiche, Gabriella e Taylor, l’importanza dello smalto e delle unghie curate. Gabriella ascoltava interessata mentre si guardava le unghie mangiucchiate, mentre Taylor sbuffava e sospirava desiderando ardentemente l’arrivo della professoressa.
La Darbus entrò sbattendo la porta e facendo così sobbalzare tutti dallo spavento. Sharpay si sedette composta al proprio posto, imitata da Gabriella e Taylor.
Chad scese dal banco di Troy e si sedette con un balzo al proprio posto.
“Buongiorno signori e signorine.”.
“Buongiorno.”.
“Allora ragazzi…oggi ci saranno i laboratori per la giornata della creatività!”.
La classe esultò entusiasta: laboratori uguale a niente lezione!
Taylor sorrise: lei aveva optato per il laboratorio sulla chimica, insieme a Gabriella e a Sharpay.
Dalla parte opposta della classe lo stesso sorriso si dipinse sul volto di un giovane: Chad. Infatti era molto allegro perché oltre a saltare le lezioni, avrebbe passato il resto della mattinata giocando a basket o a baseball. Troy, Ryan e lui si erano iscritti al laboratorio sportivo.
“Purtroppo c’è un problema: due professori sono ammalati, e quindi due laboratori sono stati rimandati alla settimana prossima, i due laboratori sono quello di chimica e lo sportivo. In compenso però sono stati liberati dei posti a due laboratori: arte e teatro. Oltre a questo la professoressa di cucina a offerto la sua disponibilità ad accogliere due ragazzi.”.
Chad, Taylor, Ryan, Gabriella e Troy impallidirono.
L’unica entusiasta fu Sharpay che era stata costretta ad andare al laboratorio di chimica dalle sue amiche, ma che ora poteva dedicarsi al teatro.
La professoressa riprese il suo discorso.
“Quindi ho pensato di suddividere i sei ragazzi che rimangono senza laboratori a coppie: Sharpay e Bolton a teatro con me; Ryan e Montez a arte con la professoressa Martin; Danforth e Mckessie a cucina con la professoressa Robin. Questo è tutto potete andare.”.
Sharpay afferrò Troy per il colletto e lo attirò dietro di se per la strada verso il teatro.
Ryan prese Gabriella a braccetto e la condusse verso il laboratorio d’atre.
Due alunni rimasero da soli in classe: Chad e Taylor.
Entrambi pietrificati ai loro posti da quando la Darbus aveva comunicato loro che avrebbero dovuto lavorare insieme.
Chad si voltò esterrefatto e la fissò negli occhi dubbioso.
“Ma è mai possibile che io mi ritrovi sempre in coppia con una secchiona???”.
Taylor infuriata lo guardò con uno sguardo omicida e radunando le sue cose disse.
“Credimi io non vorrei…sarebbe più produttivo lavorare con un babbuino! Ops scusa…dimenticavo che hai il loro stesso grado di intelligenza!!!”.
Chad sbuffò e la seguì per i corridoi della scuola.
Aggiunsero l’aula e quando entrarono sulla scrivania era seduta la professoressa Robin che li accolse con un sorriso.
Si alzò, radunò le sue cose nella borsa e quest’ultima se la mise sulle spalle.
Li osservò e con voce melliflua disse:
“Io sono leggermente impegnata con un imprevisto accaduto poco fa ad alcuni miei studenti. Ma non preoccupatevi, sono nella stanza qui di fianco. Sulla lavagna c’è scritto il dolce che vi chiedo di preparare e i suoi ingredienti. Le istruzioni sono sul libro sulla cattedra e siccome sento di potermi fidare da soli, vi lascerò fare tutto da soli, ma per qualsiasi cosa chiamatemi! D’accordo?”.
Prima che i due riuscirono a rispondere la professoressa usci lasciandoli da soli nella classe-cucina.
Taylor sospirò e si sedette su uno sgabello pesantemente. Prese il grembiule appoggiato su una sedia e se lo mise. Prese un elastichetto nero e si legò i capelli in una coda alta. Si lavò le mani e si avvicinò alla lavagna per leggere gli ingredienti.
Alzo lo sguardo e incontro quello sorpreso di Chad, in piedi sulla porta.
“Non vorrai davvero cucinare?”.
Le chiese squadrandola stupefatto.
“Abbiamo altra scelta?”.
Domandò Taylor con uno sguardo superiore.
“No…in effetti no, ma io non mi metto nessun grembiule, tanto meno se è rosa con i fiorellini!”.
Disse fissando con disgusto il grembiule che Taylor aveva indossato.
“D’accordo, ma i capelli te li leghi!”.
Disse con un tono e un’espressione che non ammetteva repliche. Chad afferrò sbuffando un elastichetto che Taylor gli porgeva e si fece un codino per quanto possibile.
Taylor rivolse di nuovo lo sguardo verso la lavagna.
Lo scoscio dell’acqua la fece voltare di nuovo verso Chad. Rimase un attimo sconcertata da quanto fosse bello anche con i capelli legati dietro alla nuca.
Lui si stava lavando le mani e, asciugatosi, si tirò su le maniche fino al gomito.
Alzo all’improvviso lo sguardo e incontrò quello di Taylor che ancora lo fissava imbambolata.
“Che c’è?”.
Domandò corrucciato.
“Nulla…nulla….piuttosto organizziamoci: tu mi passi gli ingredienti mentre io impasto per la costrata…ok?”.
Taylor arrossì vistosamente per essere stata colta in fallo.
“Ok coach!”.
Rispose Chad con un sorriso ampio e raggiante.
Taylor sorrise e distolse lo sguardo da quel bellissimo sorriso.
Lui la fissò un istante per poi seguirla dietro al bancone.
Iniziarono ad impastare e a misurare e pesare gli ingredienti.
“Zucchero!”.
Mormorò Taylor senza distogliere lo sguardo dall’impasto.
Chad gli porse il barattolo e lei ne verso quanto richiesto.
Restituì il barattolo a Chad che sobbalzò non appena si accorse della scritta sul barattolo.
“Ops…”.
La voce di Chad era leggermente preoccupata.
“Cosa c’è?”.
Domandò Taylor distogliendo la sua attenzione dalla pasta per volgerla verso un agitato e preoccupato Chad che fissava scioccato il barattolo dello zucchero.
“Ehm…sai i barattoli dello zucchero e del sale sono uguali…”.
Deglutì alzando lo sguardo e incontrando quello omicida di Taylor.
“Sei un disastro! Come hai potuto scambiare il barattolo del sale con quello dello zucchero???”.
Domandò Taylor a voce esageratamente troppo alta.
“Scusa…ti chiedo scusa…non l’ho fatto a posta…è solo che sono uguali!”.
Chad guardò mortificato l’impasto sul bancone.
Ne prese un pezzetto e se lo mise in bocca.
Taylor lo guardò con superiorità preparandosi ad una faccia disgustata…che come previsto arrivò.
“Mamma mia che schifo!!!”.
Gridò Chad passandosi una mano sulla lingua per cercare di eliminare il sapore insopportabile della pasta male-uscita.
Taylor scoppiò a ridere come una pazza.
Il volto di Chad era sconvolto e disgustato.
Le lacrime scesero veloci dagli occhi della giovane che faceva fatica a trattenersi dal ridere.
Chad la guardò leggermente sorpreso.
Il suo sorriso, lo contagiò tanto che scoppiò a ridere anche lui di se stesso.
Poco dopo riacquistato il controllo e la calma i due ragazzi ricominciarono tutto da capo.
Questa volta Chad fece più attenzione allo zucchero e al sale.
Finito di impastare Chad la stese nel vassoio di allumino e prese dal frigo la marmellata di albicocche.
Si voltò sorridente e indicò la lavagna.
“Lì c’è scritto che possiamo scegliere noi la marmellata! Bene, ci mettiamo quella di albicocche, la migliore!”.
“Cosa? Spero tu stia scherzando? La marmellata migliore è quella alle ciliegie!”.
Disse Taylor estraendo dal frigo un barattolo con una sostanza scura, tendente al nero con alcune sfumature rosse.
“Albicocche!”.
“Ciliegie!”.
“Albicocche!”.
“Ciliegie!”.
“Albicocc…”.
I ragazzo non riuscì a terminare la frase che fu interrotto dal sapore dolce, ma forte della marmellata di ciliegie.
Taylor estrasse il cucchiaino dalle labbra di Chad e lo scrutò con un sorriso divertito e superiore.
“Allora ancora convinto?”.
Prima che il ragazzo potesse rispondere prese il cucchiaino utilizzato precedentemente per lui e lo mise nel barattolo. Portò il cucchiaino alle labbra e assaggiò il sapore della marmellata.
Chiuse gli occhi e estrasse il cucchiaino dalle proprie labbra. Lo appoggiò su esse e sospirò. Che buona la marmellata!
Chad la fissò esterrefatto. Cosa avrebbe dato per essere quel cucchiaino. Restare appoggiato sulle sue labbra. Pensando di sfiorarle con le sue in un bacio un brivido gli percorse la schiena.
Taylor aprì gli occhi estasiata dal sapore dolce e si trovò a pochi passi Chad che la fissava immobile.
“Allora…cosa ne pensi? Ciliegie o albicocche?”.
“…”.
“Ehi…ma hai perso la voce?”.
Domandò sorridendo curiosa e soddisfatta.
Lui senza pensare le passò un braccio introno alla vita e la strinse a se, mentre con l’altra mano le scioglieva la coda, liberando i capelli che ricaddero dolcemente sulle spalle.
Il sorriso sul volto di Taylor scomparve lasciando posto ad un espressione scioccata.
Il ragazzo avvicinò il suo volto a quello di lei e le sussurrò a fior di labbra.
“Sono ancora indeciso….ma conosco il modo per scegliere…”.
Le posò le labbra sulle sue. Taylor perse un battito e rimase rigida tra le sue braccia.
Il ragazzo si separò sentendo che la ragazza non reagiva, preoccupato di aver fatto qualche cosa contro il uso volere si separò e la fissò negli occhi.
Lei lo guardò e come se si fosse risvegliata da un sogno gli afferrò il volto tra le mani e lo attirò a se facendo in modo che le loro labbra si incontrassero di nuovo.
Ma stavolta appena schiuse le labbra il ragazzo approfondì il bacio.
Taylor come in un sogno passò le mani dal volto al collo di lui e poi imitandolo liberò i riccioli ribelli dal codino, che ricaddero disordinati intono al volto.
Si baciarono per un tempo che parve infinito, poi quando si separarono il ragazzo sorrise entusiasta e le disse accarezzandole una guancia dolcemente.
“Mi hai convinto Mckessie, la marmellata di ciliegie d’ora in poi sarà la mia preferita…”.
La ragazza scoppiò a ridere e lo baciò sulle labbra di nuovo.
“Chad…ti amo…”.
Il ragazzo sussultò…il proprio nome pronunciato da lei era così bello…
“Anche io…Tay.”.
la stessa reazione del ragazzo la ebbe anche Taylor che sussultò piacevolmente sorpresa.
Terminarono il dolce, tra una carezza, un bacio passionale o tenero e qualche parola dolce.


Fine!

Lo so, è penosa però mi è venuta in mente così mentre studiavo storia (ditemi cosa centra perché non sono riuscita a capirlo nemmeno io!!!XDDDD N.d. me!)!!!!!!!!!!!!XDDD
Per favore non uccidetemi, tanto per ingannare l’attesa dell’arrivo del penultimo chappy di “il matrimonio del mio migliore amico…”, lo so che è una cavolata questa ficcy, ma non siate cattive!!!!! Adesso vi saluto…ciao ciao vvb bax bax vostra per sempre:
armony_93
  
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