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Autore: HazzaSmjleAndEyes    22/08/2013    0 recensioni
HARRY'S POV lei si fidava di me. Nessuna ragazza lo aveva mai detto. Lei era speciale. Gaya Carter per me è speciale.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Furry, Incompiuta, Non-con
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Dopo aver cenato e essermi fatta una doccia ricevetti una chiamata da Ross. Oggi lui e Harry si erano comportati in modo strano con me. Di solita mi spintonano,stavolta no. Risposi. R:"Ehi Gaya. Stasera do una festa qua a casa tanto domani non c'è scuola...c'è anche Mitchie...vieni?" G:"No grazie ho altro da fare." R:"Fantastico ti aspetto qua per le 22" Con Ross era meglio non rischiare di contraddirlo così mi misi un vestito bianco che arrivava sopra le ginocchia le converse e mi truccai. I capelli li lasciai sciolti. Mi piaceva sentirli liberi,selvaggi,che potevano fare quello che volevano. G:"Petty io esco. Vado ad una festa con Mitchie" P:"Divertiti tesoro" Le detti un bacio e uscii. La distanza fra la casa dove vivevo ora e quella di Ross era lunga. Ci avrei messo 40 min ad arrivare ma per fortuna non pioveva. Camminavo. Era tutto buio solo pochi lampioni illuminavano la strada. Intorno a me c'era il silenzio. Quando arrivai davanti la casa di Ross il rumore si fece sentire. Suonai e lui mi venne ad aprire. R:"Ben arrivata" G:"Ti serve qualcuno da prendere in giro?" R:"Ma no cosa dici io ti voglio bene sorellina." G:"Quanto hai bevuto?" R:"Perché?" G:"Si vede che sei ubriaco spolpo" Entrai dentro e mi diressi verso il salotto. Cercai di passare inosservata e ci riuscii benissimo. Mi sistemai in un angolo buio della casa. Qui nessuno mi sarebbe venuto a cercare. Restai li da sola per un bel pezzo a pensare a tutte le mille cose ha mi passavano per la mente. Un'ombra mi si avvicinò. Nessuno conosceva questo posto della casa se non uno che passava molto tempo qua. Cercai di capire chi era. Vedevo una figurata alta,slanciata,dei ricci e poi incontrai i suoi occhi smeraldo. Era Harry. H:"Ehi che ci fai qui sola soletta?" G:"Cerco di evitare di essere presa in giro" H:"Perché non ti piace?" Mi si avvicinava sempre di più. Appoggiò le mani su i miei fianchi. Strofinò il naso sul mio collo. Un brivido mi percosse. Lasciò dei leggeri baci e poi succhiò. Sentivo il sangue salire su. Non era poi così doloroso ma neanche tanto piacevole. Quando ebbe finito guardò il suo "capolavoro". Sorrise soddisfatto e si leccò quelle labbra perfette. G:"Ma che hai fatto?" H:"Ho lasciato il segno"che voce perfetta! G:"E adesso? Come faccio io a nasconderlo?" H"E perché dovresti?" G:"Perché...perché..." Mi prese il telefono dalla mano. Digitò qualcosa e poi squillò il suo. G:"Cosa hai fatto?" H:"Ti ho salvato il mio numero." G:"Chi te lo ha chiesto?" H:"Carter calmati. Io volevo il tuo." G:"Bastava chiedere,Styles" Si mise a ridere. Io mi girai e mi diressi verso la porta per andarmene. R:"Dove pensi di andare?" Mi prese il braccio e mi trascinò al centro della stanza. R:"Ragazzi guardate qui c'è Gaya Carter." Sapevo io che c'era un trucco. Voleva prendermi per il culo ancora. Iniziarono con le solite cose. Poi però iniziarono a lanciarmi addosso del cibo e a rovinarmi il vestito,l'unico vestito. Corsi via piangendo verso il bagno. Chiusi la porta dietro di me e mi sedetti per terra. Dopo pochi minuti entrò Harry. G:"Cosa vuoi?"gli urlai contro. H:"Volevo sapere come stavi.." G:"Si dai. Raccontane un'altra. Vuoi sapere tutto su di me solo per prendermi in giro. Vuoi eh ti accontento? Va bene. Sono vergine. Non ho mai baciato un ragazzo. Non ho mai fatto un pompino. Sei contento?" Harry scoppiò a ridere. Mi girai e vidi una telecamera. Fantastico! Avevo appena spifferato tutte queste cose a chissà chi! Uscii di corsa e mi diressi verso l'uscita sentendo tutti che mi ridevano dietro. Non avevo voglia di tornare a casa così camminai lungo un'altra strada. Non sapevo dove portava. Ad un certo punto quattro ragazzi mi si pararono davanti. Pensai che Ross li avesse mandati per riportarmi alla festa invece non erano suoi amici,non li avevo mai visti. Uno era alto e biondo,uno alto e moro e gli altri due avevano entrambi i capelli neri. x:"Ehi bella ti va di fare un po' di festa con noi?" G:"No" Mi girai e cominciai a correre. Quello biondo mi afferrò il polso e mi tirò addosso al muro. Avevo malissimo alla schiena. Ero incastrata fra loro. Mi strapparono il vestito. Ero rimasta solo con l'intimo. Urlai. Non sentii nessuno risposta se non le risate dei quattro ragazzi. Ero sola. Questa è la verità. la realtà è che ognuno di noi è solo, in un piccolo universo, moltitudini di solitudine, e ognuno di noi deve diventare bravo ad esser solo in mezzo alla gente. Perchè vivere tra la gente vuol dire a volte anche tacere, vuol dire trattenere le lacrime e zittire le urla che si vorrebbero diffondere su tutto il globo terrestre in un solo grande momento di rabbia. Vuol dire prendersi addosso le responsabilità e le fatiche che solo chi vive la tua stessa situazione conosce, che solo coloro che hanno davvero sofferto possono comprendere. Oggi è così, piangi, e senti dentro un’insostenibile voglia di arrenderti. Ti senti solo. Ad ognuno le sue croci, e benvenga se la mia solitudine s’incontrerà adesso o domani o in un indefinito futuro con la tua. Sappi solo una cosa: sei più forte di quanto credi e più valido di chiunque possa pensare di giudicarti. Ti senti in colpa, ferito, stanco, sfinito. Sei caduto, si, ma devi rialzarti. Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra immensa colpa, rimanere a terra. La mia non è altro che un’eco tra la gente, un piccolo rumore nella folla, nelle chiacchiere inutili e sterili che si sentono in giro, ma spero tu la senta come una voce amica, e ti auguro di piangere tanto, qualsiasi cosa sia successa, anche la più stupida. Piangile tutte oggi queste lacrime, affinchè stasera siano finite, e domani non ce ne siano. Sei una delle persone più positive e forti che io conosca. Nonostante la vita. Mi slacciarono il reggiseno. Avevo gli occhi pieni di lacrime,non riuscivo più a vedere niente. Sentii una macchina frenare di colpo e una portella sbattere. H:"Lasciatela stare" Harry. Era venuto a salvarmi. x:"Chi sei tu?" H:"Cosa ti interessa?" Iniziarono a picchiarsi ma non riuscivo a vedere niente. Era buio e avevo gli occhi pieni di lacrime. H:"Ne volete anche voi?" Sentii i ragazzi cominciare a correre. Delle mani mi afferrarono. Harry mi prese in braccio e mi fece sedere nella sua auto. Si sfilò la giacca e me la fece indossare. Dopodiché si sedette sul posto di guida. H:"Stasera dormi da me" G:"No grazie. Portami a casa" H:"Gaya se vai a casa così farei preoccupare Petty." Aveva ragione. Era l'ultima cosa che volevo. G:"Hai ragione" Tirai fuori il telefono. H:"Cosa fai?" G:"Le dico che dormo da Mitchie" Squillò tre volte poi rispose. P:"Pronto?" G:"Ehi Petty stanotte mi fermò da Mitchie se per te non è un problema..." P:"No tesoro lo sai che sono felice quando ti diverti." G:"Ok grazie a domani" H:"Allora...posso dirti una cosa?" G:"Si" H:"Hai delle belle tette." Oh mio dio! Mi ero completamente dimenticata che mi aveva visto solo con le mutande addosso. Diventai rossissima. H:"Non devi sentirti in imbarazzo" Parcheggiò la macchina e poi mi aprì lo sportello. Mi prese in braccio a mo di sposa. Aprii una porta. Era tutto buio non capivo bene come era fatta la casa. G:"Vivi da solo?" H:"Si" G:"Dove è il divano?" H:Perché?" G:"Così posso dormire" H:"No tu dormì con me" G:"Harry non sono ubriaca. Non verrò mai a letto con te stasera." Sentii silenzio. Harry aprii una porta e accese la luce. Era la stanza da letto. C'era un letto matrimoniale,un armadio e un'altra porta che doveva condurre al bagno. G:"Perché non mi rispondi? Perché ridi?" H:"Ti sei fregata da sola!" G:"Cioè?" H:"Hai detto che non sei ubriaca quindi stasera non verrai a letto con me." G:"Quindi?" H:"Vuol dire che quando sarai ubriaca ci verrai" O dio! Avevo appena ammesso ad Harry Styles che sarei andata a letto con lui. H:"Tieni" Mi lanciò una maglietta e dei pantaloncini suoi. H:"Usali come pigiama" Andai in bagno e li indossai. Mi erano enormi. Tornai nella stanza e c'era Harry sdraiato nel letto in mutande. Che fisico che aveva! Che muscoli! Dovevo essere rossa dal momento che mi chiese H:"Vuoi che mi vesta? Solitamente dormo così..." G:'No no" Mi sdraiai sul letto. Mi coprii con le coperte. Stavo morendo dal freddo lo stesso. Battevo i denti. H:"Hai freddo?" G:"Si" Lo sentii muovere sul letto. Mi si avvicinò e mi fece voltare verso di se. Mi mise le braccia intorno e mi strinse a se. Era una stufa lui. Era caldissimo. Stavo bene fra le sue braccia. H:"Va meglio ora?" G:"Si grazie" Appoggiai la testa nel suo petto e piano piano calai nel sonno. Sognai un ragazzo con gli occhi verde smeraldo,i capelli ricci e un fisico da paura. In una parola? Harry. AUTRICE Che ne pensate? Commentate e votate per favore! Baciò
  
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