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Autore: SonoDiversaDagliAltri    22/08/2013    5 recensioni
Voldemort era stato uno dei più grandi maghi della storia moderna. Aveva fatto cose orribili, ma le aveva fatte tutte secondo un ideale. E non avrebbe mai permesso che quell’ideale andasse perduto. Era esaltato dalla prospettiva di vita eterna, ma non tanto sprovveduto da non considerare la probabilità della sua morte. Aveva designato un erede. E l’erede si sarebbe trovato ad Hogwarts esattamente 25 anni dopo di lui. Lasciò la sua profezia ai Mangiamorte che sapeva gli sarebbero rimasti fedeli. E loro hanno eseguito gli ordini.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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LA RUNA NUMERO OTTO.


Si sarebbero rimboccati le maniche e l’avrebbero salvato. Ecco cosa avrebbero fatto.
<< Adesso dormiamo un po’. >> disse Rose.
<< Ma come? E James? Non c’è tempo da perdere! >> replicò Albus di nuovo su tutte le furie.
<< Calmati! Essere assonnati ci penalizzerà ed è due giorni che non dormiamo! Non uccideranno James, almeno, non finché non hanno te! >>. Si vedeva che Rose puntava a finirla il prima possibile per buttarsi sul letto e ronfare. Albus si accorse improvvisamente di tutta la stanchezza accumulata e gli piombò addosso di colpo. Sua cugina aveva ragione: qualche ora di sonno non poteva fargli che bene.
Decisero che avrebbero dormito insieme nella Sala Comune di Grifondoro. Così, una su un divano e l’altro su una poltrona, si addormentarono. Dormirono per circa quattro ore. Albus passo quel tempo nel dormiveglia, troppo ansioso per dormire, troppo stanco per stare sveglio.
Alle prime luci dell’alba, Rose si svegliò e scosse un po’ suo cugino.
<< Ho un piano! >> bisbigliò Albus.
<< Ah, si? E quale sarebbe? >> chiese Rose sbadigliando.
<< Prendiamo il Mantello dell’Invisibilità e due scope ce lo gettiamo addosso e voliamo… no, forse è meglio andare a piedi ed usare le scope per la fuga. >>.
<< Direi di sì! >>. Rose cominciò a radunare alcune cose: la sua bacchetta, una pozione esplosiva, la Polvere Buio Pesto, regalatale da suo zio George “in caso di una rissa, un duello o una situazione complicata da cui svignarsela al più presto”. Rose era la seconda combina guai della famiglia, superata solo da James.
<< Salgo nel dormitorio a prendere il Mantello, questa settimana toccava a James. >>. Si passavano il Mantello tra loro, di settimana in settimana. Rose tornò dal dormitorio dei ragazzi in meno di cinque minuti. Erano pronti a partire. Ma si erano appena gettati le cappe sulle spalle che Scorpius li sorprese alle spalle: << Dove state andando? >>.
Rose si guardò la punta dei piedi e rispose: << A salvare James. >>. Infondo non c’era motivo di mentirgli.
<< No, voi non ci andrete! Non potete rischiare la vostra vita! >>. Guardava soprattutto Rose.
<< Ma noi dobbiamo andare! E’ mio fratello e suo cugino! E la McGranitt non ha intenzione di fare nulla! Non abbiamo scelta… >> disse Albus.
<< Allora vengo con voi, non potete andare da soli. >>. Rose indietreggiò verso l’apertura della Signora Grassa, ma Scorpius le si parò davanti. Allora provò a scartarlo, ma lui continuò a non lasciarla passare. << E dai Scorpius… >>.
<< No, Rose. Non ho intenzione di lasciarti andare se non posso venire con te! >>.
<< E va bene! Basta che ti togli e ci lascia andare! >> esclamò Albus.
la disapprovazione di Rose era evidente, ma non disse nulla. Salvare James era in cima alla loro lista, dopotutto, e avrebbero fatto di tutto per riuscirci.
Attraversarono il parco e presero le loro scope: Albus e Rose saltarono in sella alle loro Ghost Flash, ultimo modello in assoluto. Se nasci in casa Weasley, il Quidditch non può assolutamente passare in secondo piano!
Camminarono per circa un’ora immersi nella Foresta Proibita, avvolti dal Mantello. Cominciava ad essere stretto per tre, ma, stando attenti che ogni tanto non uscisse un piede o un braccio, proseguirono piuttosto agevolmente.
Giunti nel cuore della Foresta restava solo un piccolo particolare da scoprire: l’accampamento dei Mangiamorte. Dovevano pure aver dormito da qualche parte, no?
La fortuna fu dalla loro parte. Dopo circa un quarto d’ora, infatti, sentirono delle grida provenire da un gruppo di alberi alla loro destra.
<< Ehi! Non ti sembra un po’troppo agitato? Joy, tieni a bada il ragazzo! >>.
<< Provvedo subito! >> rispose la voce roca di una donna: << Crucio! >>.
Rose ebbe un tremito, ma non importava. Di lì a poco l’avrebbero raggiunto. Avanzarono silenziosamente verso l’accampamento.
<< Ok, non toglietevi il mantello finché non ne abbiamo messi ko tre o quattro. Sono dieci in tutto. >>. Così si spostarono alle spalle di un gruppo di Mngiamorte seduti attorno al fuoco quasi spento. Non dormiva nessuno. Probabilmente si aspettavano un possibile attacco per il recupero di James.
Lui si trovava legato ad un albero, al momento svenuto, con una ferita sanguinante alla tempia.
<< Scorpius, comincia tu. Fai fuori questi tre qua, però rimani sotto il mantello. >> disse Albus che ormai aveva assunto il ruolo di capo. << Rose, io e te usciamo e ci nascondiamo dietro quei cespugli. Appena Scorpius si toglie il mantello, tu e io saltiamo fuori e… >>.
<< Mi occupo io degli altri, Al. Tu libera James. >>.
E il piano fu messo in atto. Scorpius, acquattato dietro ai Mangiamorte vicino al fuoco, prese una pietra e la scaglio con tutte le proprie forze sulla testa di quello che gli si prestava più a tiro. Cadde a terra svenuto.
<< Ma cos… >>. Il secondo Mangiamorte non fece in tempo a finire la frase che anche lui fu colpito da una pietra. Gli altri suoi compagni più lontani si alzarono per vedere cosa succedeva, lasciando finalmente James scoperto. A quel punto Scorpius si tolse il mantello, nello sconcerto generale dei Mangiamorte. << Stupeficium! Filipendo! >> gridò puntando la bacchetta prima in una direzione e poi in un’altra. Rose capì che era il suo momento. Uscì dai cespugli con la bacchetta puntata su Joy: << Stupeficium! >>.
Lei lo schivò: << Expelliarmus! >>.
Rose non riuscì a evitarlo, ma proprio in quel momento Albus uscì dagli alberi e disarmò la Mangiamorte. Entrambe ebbero il tempo di recuperare le bacchette prima di ingaggiare un duello furioso.
<< Levicorpus! >> gridò Joy e Rose finì appesa a testa in giù.
<< Filipendo! >> e la Mangiamorte mollò la presa su Rose, che cadde. Ma si rialzò prima di quanto non poté fare la sua avversaria: << Stupeficium! >>. Joy fu messa fuori combattimento, schiantata.
Scorpius, dal canto suo, si dedicava ad un numero ben maggiore di Mangiamorte, ma se la cavava comunque. Sembrava che riuscisse sempre a trovare l’incantesimo giusto per la situazione, dando del serio filo da torcere al gruppo contro cui si stava scontrando. Schiantesimi volavano nell’aria, maledizioni erano indirizzate dovunque.
Albus era finalmente riuscito a liberarsi dei Mangiamorte che l’avevano attaccato ed era diretto verso suo fratello: << James, mi senti? Svegliati! Dai, svegliati! >> gli bisbigliò Albus.
<< Ehi! Al! Sei venuto a salvarmi? >> chiese James in un tono che ricordava molto quello di un ubriaco.
<< No, sono venuto a farti al festa di compleanno! Tanti auguri James! Certo che sono venuto a salvarti! >>.
<< Oh. >> disse James ancora più confuso. Evidentemente aveva bisogno di svegliarsi ancora un po’. Così uno Albus gli mollò uno schiaffo in piena faccia.
<< Woo… vacci piano! >> urlò arrabbiato James.
Mentre Albus cercava di svegliare suo fratello, un Mangiamorte gli si avvicinò di soppiatto: << Non ci pensare nemmeno! Pietrificus Totalus! >> esclamò Rose. L’uomo cadde a terra ai piedi dell’albero al quale James era legato.
Lei e Scorpius ce la stavano facendo, avevano sopraffatto quasi tutti i Mangiamorte. Avrebbero finito presto con loro. Ma uno dei pochi ancora in piedi si tirò su la manica, scoprendo il Marchio Nero e gridò: << Morsmordre! >>.
Rose gli rovesciò in testa il calderone che bolliva sulle braci lì vicino, ma era troppo tardi. Una ventina di altri Mangimorte comparvero poco dopo.
Rose, intanto si era bruciata nel prendere il calderone. Le sue mani erano di un rosso vivo e numerose vesciche cominciavano a comparire sui palmi. Lasciò la presa sulla bacchetta. Uno degli uomini non si lasciò sfuggire l’occasione e in un attimo le fu addosso. Albus lo schiantò appena in tempo e lei recuperò la sua bacchetta, raggiungendo i cugini dietro l’albero.
<< Al, io non ce la faccio. Devi lanciare la Polvere Buio Pesto e la fiala esplosiva insieme, ok? Sono qui, nella mia tasca… >>. Albus prese entrambi e gli lanciò dietro la sua testa, mentre Rose gridava a Scorpius di mettersi al riparo. Nel buio più totale che seguì, le uniche cose che si distinguevano erano i raggi di luce che sprizzavano dalle bacchette: rossi, gialli, blu elettrico... verdi…
Qualche minuto dopo il buio si diradò abbastanza da consentire di distinguere le sagome delle persone. Tutti i Mangiamorte erano a terra, messi al tappeto dall’esplosione e dai loro stessi incantesimi.
C’era anche un’altra persona distesa a terra: Scorpius.
<< No! >> gridò Rose mentre si buttava su di lui. << Innerva! Innerva! Innerva! >>. Ma non succedeva niente, Scorpius restava immobile. Rose abbassò piangendo la testa sul petto di lui. Fu allora che il suo sguardo si illuminò: << Gli batte il cuore… Non è morto! >> e cominciò a ridere seriamente sollevata. << Presto! Torniamo a Hogwarts. >>.
Fecero levitare Scorpius e si incamminarono verso le scope. Ma arrivati in un’altra radura, dopo mezz’ora di cammino, si accorsero di una cosa: << Ci siamo persi. >> sentenziò Albus.
<< Rose, tu resta qui con Scorpius, io e Al cerchiamo le scope. >> propose James.
<< Ma tu non ti puoi Smaterializzare? >> chiese Rose.
<< Si, ma non possiamo lasciare qui quella bellezza di scope! >>.
<< E non possiamo fare semplicemente “Accio scope”? >>.
<< Perché no l’hai detto prima! >> protestò Albus.
<< Se non vi dispiace io mi allontanerei un attimo per, ecco… fare pipì. >>. E detto questo James si incamminò verso un gruppo di alberi.
<< Accio scope! >> disse Albus. Ma stranamente non successe nulla.
<< Forse sono troppo lontane. >> suggerì Rose.
<< No, dovrebbero essere a chilometri e chilometri da qui! >>.
<< Forse non abbiamo prestato attenzione a dove le abbiamo lasciate e adesso sono incastrate da qualche parte. >>.
<< No, le ho posate io stesso! >>.
Alzò la bacchetta per provare un’altra volta, ma fu distratto da un fruscio. James apparve tra gli alberi, bianco in volto come un fantasma: << Ra…ra…ragni gi…giganti. >> riuscì a blaterare.
<< Si chiamano Acromantule, James >> disse Rose, che era nel momento “sono cinica, lucida e rispondo con logica”, come lo chiamava suo padre.
<> gridò James scuotendola. Proprio allora un’Acromantula si fece largo tra i cespugli, alla testa di un branco inferocito.
Le gambe di Albus si mossero praticamente da sole, ad una velocità che non credeva possibile da se stesso. Si misero in fuga verso una meta non precisa, pensando solo a scappare dai ragni.
<< Reducto! Stupeficium! Incendio! Expulso! Diffindo! Evanesco! >>. Rose lanciava tutti gli incantesimi che gli passavano per la mente, cercando di rallentare l’avanzata delle Acromantule e tenen do al sicuro Scorpius, mentre i suoi cugini la aiutavano.
Ad un tratto Albus si sentì strattonare una gamba. Un ragno li aveva raggiunti e gli aveva afferrato un piede, intento a trascinarlo tra le sue fauci. << Evanesco! >> gridò prontamente James, liberando il fratello, che si rimise velocemente in piedi e riprese la corsa.
<< Ecco le scope! >> Rose corse in direzione delle Ghost Flash. Le prese e prese anche la mano di Scorpius, poi James afferrò sia lei che il fratello e si Smaterializzarono.
Si ritrovarono mezzo secondo dopo nella Camera dei Segreti, incastrati in un groviglio di braccia gambe e due scope. Subito Madama Chips, assistita da sua figlia, gli corse incontro.
<< Prima lui! >> disse Rose indicando Scorpius. << E’ stato colpito da una maledizione! >>.
<< Signorina, ha visto che maledizione? >>.
Rose scosse il capo: << Nessuno di noi l’ha visto. >>.
Madama Chips portò subito Scorpius con sé, per visitarlo, mentre sua figlia, una donna di almeno 45 anni, visitò loro uno ad uno. Medicò la ferita alla gamba di Albus, le bruciature di Rose e la botta in testa di James. Poi li rimandò in Sala Comune, dove li aspettava la paternale più grande nella storia del mondo, da parte della McGranitt.
Finito il solito interminabile discorso su come avessero messo a rischio la propria vita, due persone sbucarono dal passaggio del ritratto. Hugo e Lily si buttarono al collo dei fratelli, piangendo era chiaro quanto fossero stati in ansia.
<< Rose, la prossima volta che ti cacci di nuovo in guai del genere avvertimi! Potevi rimanerci secca! >> protestò Hugo, abbracciando la sorella.
Per un po’ stettero seduti sui divani della Sala Comune, a guardarsi l’un l’altro senza dire niente. Poi improvvisamente Rose ricordò: << Il Mantello! L’abbiamo lasciato nella Foresta! >>. Albus eseguì l’incantesimo di appello, stavolta con successo. Il Mantello volò fin sulle sue ginocchia. Ma aveva un evidente buco, proprio in mezzo.
<< Oh no! Si è strappato! >> commentò avvilito. Poi lo buttò a terra, spazientito. Ci volevano i peli del Demiguise per ripararlo, è proprio di questo materiale che era fatto il Mantello. Il problema era che i Demiguise si trovano solo in Estremo Oriente… “il Demiguise è anche la runa numero 0” pensò Albus. Improvvisamente fu scosso dai suoi pensieri da un dolore lancinante al dorso della mano. Si prese il polso e notò che la pelle si stava lacerando, tagliando. Alzò lo sguardo: anche Rose e James si tenevano la mano ed entrambi gemevano di dolore.
I tagli cominciarono a delineare un disegno. Quando il dolore cessò, sul dorso della sua mano c’era una forma squadrata, un simbolo forse… Ma Rose sembrò riconoscerlo, sgranò gli occhi e disse allarmata: << Questa è la Runa numero otto! Simboleggia un’Acromantula! >>.
<< Chi è stato secondo voi? >> chiese Lily che aveva assistito a tutta la scena, inorridita. Lei non aveva tagli e nemmeno Hugo.
<< E’ stato l’Erede, non c’è dubbio. >> affermò Albus.
<< Vuol dire che è stato lui a sguinzagliarci contro i ragni, oggi? >>.
<< Sì. E vuole che noi sappiamo che lo ha fatto. Vuole che sappiamo che ci vede e ci controlla. Che ci tiene in pugno. >>.
______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ok! come tutti i giovedì ho aggiornato! ma godetevelo, perché il primo settembre parto e vado a Hogwarts! no, scherzo il gufo non è ancora arrivato, temo che anche per quest'anno sia andata! giovedì prossimo non potrò aggiornare perché sarò in ferie, ma giuro che continuo appena torno! il banner è, come sempre di Clary F, che ringrazio. nel banner: Scorpius.
  
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