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Autore: Svampi    23/08/2013    1 recensioni
tratto dal secondo capitolo :
-Tesoro, calmati. Capisco che tu ti senta..-
-No! No, mamma, tu non capisci affatto! Non ti rendi conto di quello che mi stai facendo!? Non potete andarvene proprio ora! Abbiamo i tour da organizzare, è tutto nuovo per noi!Avevamo programmato l'intera estate, e ora voi in un attimo avete rovinato ogni cosa!Pensavo t'importasse!-
-Ma certo che m'importa. Ora non fare il bambino, potrete incontrarvi ugualmente, non sarai segregato qui. E..- la donna rivolse un sorriso rassicurante al ragazzo in piedi accanto al letto.
-Guarda un po',potreste anche divertirvi..-
Non lo vide neanche voltarsi e uscire dalla stanza. Sentì solo la porta chiudersi, sbattuta con forza.
Gli sarebbe passata, prima o poi.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Week-end a Londra (Parte 1)

 

“..-Come hai detto scusa? Fra qualche giorno ci vedremo!?-

-Beh, è per questo che ho telefonato! Sabato sera siamo stati invitati ad un concerto di beneficenza, Paul ha già accettato, quindi ti tocca fare i bagagli, amico!-

-Devo venire a Londra? Ma non posso lasciare tutti qui!-

-Liam, sveglia, ti ho appena detto che verranno anche loro! Io e Louis abbiamo un sacco di spazio, non dovrai nemmeno stare a cercare un hotel.-

-Sul serio non sarebbe un problema?-

-Ma che ragionamenti fai!? Ovvio che non è un problema, razza di testone Payne.-..”

 

Ricordava come se fosse ieri la conversazione con Harry, e in effetti non è che fosse passato poi così tanto tempo da quando l’avevano avuta. Ora si trovava lì, nel loft spazioso di due dei suoi migliori amici, nel bel mezzo di una crisi famigliare in piena regola.

-E dai, che ti costa, facci venire, no!?-

Liam scosse la testa, risoluto. –Siete venute apposta per fare da balia a Nicky e a Calvin. Stasera rimarrete qui, e il caso è chiuso.-

-Ma tu guarda che stronzo!-

-Charlie!- esclamò Emily indignata. –E’ molto più che stronzo!-

-Liam, ma perché devi fare così? Possono accompagnarci benissimo!- intervenne Harry, squadrando l’amico.

-Oh, la prima volta che gli sento dire una cosa intelligente, gli vorremo dar retta?-

-Grazie, Charlie.- disse il ragazzo, facendo un sorriso sornione.

-E Calvin e Nicky? Cosa facciamo con loro? Non possono certo rimanere qui da soli!-

-C’è una ragazza che viene ogni tanto a curare i bambini dei Rogers, chiediamo a lei.- propose Louis, afferrando il telefono appoggiato sul bancone della cucina.

-Com’è che hai il suo numero?- domandò Harry, sospettoso.

-Un giorno me l’ha dato, mi ha detto, nel caso ne avessi bisogno..-

-Io ci ho messo un mese per averlo!-

Charlie e Emily ridacchiarono, scambiandosi un’occhiatina d’intesa.

Liam si domandò se adesso avrebbe veramente potuto tirare il fiato.

-Non osate prendermi in giro, voi due!-

No, probabilmente no.

 

***

-Oddio, quello è Andrew Garfield!- esclamò Charlie, contorcendosi sulla poltroncina. Lo spettacolo era iniziato solamente da un’ora, e aveva già avvistato così tante star da aver perso il conto. 

-Emily! Emily, l’hai visto!? Oh, cavolo! Lui è così..così, così..-

-Fantastico? Favoloso? Incredibilmente sexy? Si, ne sono pienamente consapevole.-

La ragazza roteò gli occhi, al suono di quella voce. –Styles, ma che bella sorpresa. Non dovresti essere dietro le quinte, in questo momento? I tuoi amici ti staranno aspettando per cantare un’altra delle vostre simpatiche canzoncine.-

-Siamo in pausa, ora. E ho pensato di fare un salto qui per vedere se vi steste divertendo.-

-Prima che arrivassi tu, tantissimo, grazie.-

-Guarda che dovresti solo essermi grata perché è per me che siete qui, stasera!-

-Certo, sono sicura che se avessi telefonato tu, Diane avrebbe cancellato i suoi impegni e sarebbe corsa da te per fare la baby-sitter.-

-Così sei ingiusta!-

-Ragazzi! Basta, volete finirla!? Sembrate due bambini dell’asilo!- sbottò Emily, esasperata.

-Ha iniziato lui.- borbottò Charlie, risentita.

-Ma per favore. Se è di qualcuno la colpa di questi continui battibecchi allora dovremmo puntare il dito esclusivamente contro di te.-

-Non riesci proprio a lasciarmi in pace, eh!?-

-Io ti lascerei anche in pace, se solo non fossi sicuro che poi verresti a cercarmi e a chiedermi disperatamente perdono. Non vorrei mai che tu fossi distrutta dal dolore di non potermi stare accanto.-

-Oddio. Lo uccidi tu questo!?- domandò stizzita Charlie, volgendosi verso Emily, che li guardava con aria rassegnata.

-Per tua fortuna ti sarà risparmiato l’ergastolo, almeno per l’intera durata dello spettacolo. Mi reclamano sul palcoscenico.- Harry si accomiatò con un inchino e con un sorrisetto irriverente, sparendo presto tra il pubblico ancora in piedi.

 

***

-Ho detto che dormo sul divano, Styles, non procrastinare troppo a lungo la tua generosità, potresti risentirtene.-

-Non credo proprio. Sei o non sei nostra ospite?-

-Devi andare avanti ancora per molto? Com’è che Louis ha capito che mi va benissimo  restare qui, e adesso sta dormendo nel suo lettuccio come un angioletto?-

-Perché lui non è un buon padrone di casa, evidentemente.-

-Credo che tu ti stia sbagliando. Evidentemente, tu sei un rompicoglioni al quadrato, mentre lui lo è solo senza elevamento a potenza.-

-Sai che sei davvero simpatica?-

-Si, me lo dicono in molti. Ora, se non ti dispiace, vorrei dormire.- gli fece cenno di alzarsi dal divano.

Per tutta risposta il ragazzo si sdraiò, allungandosi per bene.

-Dio, Styles, sei un caso senza speranze!- Charlie sbuffò forte, afferrò un cuscino dalla poltrona lì accanto e lo adagiò a terra. Poi si sdraiò sul tappeto del salotto.

-Ma che fai, sei pazza!?-

-No, sono stanca. Se devi dormire tu sul divano, almeno fammi il favore di andare a spegnere la luce.-

-Certo che sei cocciuta, eh?-

-Certo che tu non capisci mai al primo colpo, eh?- mormorò, girandosi su un fianco, dandogli la schiena.

-Posso farti una domanda?-

-Mi sembra che tu l’abbia già fatto.-

Harry stette un secondo in silenzio. –Perché ti sto così antipatico?-

Charlie aprì gli occhi, presa alla sprovvista.

-Non mi stai antipatico.- rivelò dopo qualche secondo. –E’ solo che..Mi metti a disagio.-

-Io?- chiese Harry, stupito.

-Si, tu.-

-Ma..Insomma, non capisco. Sei abituata a frequentare persone..beh, famose, no?-

-Infatti non è per quello.-

-E allora perché?-

-Tu ci hai provato con me, davanti a tutti. E io..Non mi piace.-

-Mi dispiace, Charlie. Di solito..Non faccio questo effetto.-

-Posso immaginarlo. E’ solo che, quando un ragazzo mi parla in quel modo, soprattutto se è la prima volta che ci incontriamo, io non so mai come comportarmi. Non riesco ad assecondare, o a fare finta di niente, divento una stronza acida e basta.-

-Io non ho pensato che fossi stronza.-

-Non mentire, Harry.- lo ammonì Charlie. –Prometto che ti lascerò la testa attaccata al collo, quando lo avrai ammesso.-

-Sul serio, non l’ho pensato. Mi sono solo sentito..stupido. Profondamente stupido. E la ciliegina sulla torta è stata quando mi hai detto che a te i ragazzi più piccoli non piacciono.-

-Oh mio Dio, scusa!- proclamò Charlie, voltandosi verso il ragazzo, sinceramente dispiaciuta. –Io non pensavo davvero di essere più grande di te, l’ho detto solo così..-

-Non ti preoccupare, dopo questa confessione il mio ego ferito è stato risanato alla perfezione.-

Charlie ridacchiò piano.

-Ti andrebbe di vedere un film?-

-Perché no? Che cosa mi proponi?-

-Inception? Ho comprato il dvd da due mesi e non ho mai avuto il tempo di dargli un’occhiata.-

-Perfetto.- disse Charlie, fissando la schiena di Harry mentre armeggiava sicuro con il lettore e accendeva il mega-televisore.

-Ci siamo.- mormorò il ragazzo, voltandosi verso di lei. –Credo che il divano sia più comodo di quel tappeto.-

-Io non credo affatto, invece.- rispose dura Charlie, sistemandosi il cuscino dietro la testa. Non le era piaciuta la proposta velata di Harry. Eppure pensava di essere stata chiara, poco prima.

-Come desidera lei, miss. Io vado a prendere i pop-corn.-

Charlie girò il capo, seguendo con lo sguardo il ragazzo che, in pochi passi, aveva raggiunto l’angolo della cucina e stava trafficando goffamente con pile di pacchi e pacchetti. Sorrise, rendendosi conto di quanto si fosse sbagliata, sul suo conto. Quello di Harry era stato solo un suggerimento, sincero, e privo di secondi fini. Devo smetterla di essere così sospettosa, si rimproverò. Infatti quando il ragazzo fu tornato, con una ciotola traboccante di pop-corn tra le mani, non ci pensò su un secondo. -Perché non provi anche tu a vedere un film sdraiato su questo tappeto? Così scopriremo chi aveva ragione.-

Il sorriso di Harry fu così bello che Charlie non si pentì un solo istante di avergli chiesto di sedersi lì, accanto a lei.

 

***

Liam armeggiava con il mazzo di chiavi, cercando quella giusta. Non appena la trovò, la infilò frettolosamente nella serratura e aprì la porta d’ingresso con uno scatto secco, trascinandosi dietro Danielle, avvinghiata a lui. Liam, senza preoccuparsi di accendere la luce, indietreggiò cercando a tentoni il divano, continuando a torturare il collo della ragazza.

-Liam..-

-Mm?-

-Liam, fermati.-

-Che c’è?- domandò il ragazzo, scostandosi controvoglia.

Danielle gli fece segno di girarsi. Sul tappeto del salotto due figure indistinte dormivano una accanto all’altra, coperte da un lenzuolo blu.

-Penso che il divano sia off-limits per noi, stanotte.- mormorò, avvicinandosi silenziosamente agli addormentati.

Liam sbuffò, irritato. Perché cavolo Harry aveva dovuto portare lì la sua ultima conquista!? Insomma, aveva una camera, che cavolo!

-Ma..Sono Harry e Charlie?- chiese Danielle, divertita, interrompendo la serie di improperi che il ragazzo stava mentalmente scagliando contro l’amico. –Mi sono persa qualcosa?-

Non aspettò la risposta da parte di Liam, che dal canto suo non sembrava intenzionato ad emettere alcun suono, ma ritornò, cercando di non fare troppo rumore con i tacchi, accanto al ragazzo, sussurrando intenerita: 

 -Sono così carini.-

Guardò il suo ragazzo, come in attesa di una conferma. Così Liam annuì, incapace di proferir verbo.

 

Spazio Autrice

Ok, ammazzatemi pure. Ne avete tutto il diritto. Sono sparita per un tempo vergognosamente lungo. A mia discolpa posso solo dire che è estate, e mi è capitato proprio poco di prendere in mano il computer per più di cinque minuti. Un altro motivo per cui non ho più scritto è che l’ispirazione se n’è completamente andata. Via. Partita per una terra lontana ed ignota.

Non è un gran capitolo, lo so. Spero lo stesso che continuerete a seguire questa storia, e magari che mi farete sapere cosa ne pensate.

A presto,

Un bacione,
Svampi 

 

 

  
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