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Autore: SandFrost    24/08/2013    1 recensioni
In un mondo dopo tutto è possibile, anche un ospedale può essere un ottimo luogo di incontro.
Perché è proprio in un ospedale che ha inizio questa storia.
Questa storia che parla di un'amicizia vera e pura.
Questa è storia di un amicizia, l'amicizia fra Rachel e Mercedes, che diventa qualcosa di più.
[...]
"...Abbiamo trovato una famiglia quando non riuscivamo a trovare neanche noi stessi. Ci siamo trovati nello stesso momento, aspettando l’istante i cui i nostri cuori sarebbero stati pronti per il nostro amore. Non importa il tempo, le difficoltà, la distanza, niente potrà farci smettere di essere una famiglia, perché è quello che siamo ed è quello che saremmo sempre, quindi asciugatevi gli occhi perché non andiamo da nessuna parte se non siamo insieme"
[...]
Dedicata alla mia Rachel. Ti voglio bene Jacobba.
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Mercedes Jones, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate due settimane dal nostro ultimo incontro. La paura che lui potesse dimenticarsi di me, la voglia di rivederlo presto, il desiderio di vederlo ancora sorridermi. Tutto offuscava la mia mente, rendendo in reale tutto quello che mi circondava

Stare nella mia stanza ad aspettare il suo arrivo, ricominciare a fingere i sorrisi, per i sensi di colpa di persone di cui non mi importata più niente, trattenere le lacrime e combattere contro i conati di vomito. Era tutto cosi strano come, in un attimo, può cambiare tutto quanto. Come una persona possa fare la differenza, nella vita di un'altra.

Ero sola, ero persa e mi ha salvata. Non riuscivo più a trovare la strada di casa, ero ferma sul ciglio della strada, senza più lacrime da versare. Lui mi si è avvicinato piano, mi ha sorriso in quel modo dolce e goffo, mi ha stretto la mano, senza chiedere il permetto e mi ha portato in salvo.

Non lo conoscevo da molto e mi rendevo conto che non sapeva quasi niente di me, come io non sapevo quasi niente di lui, eppure, sapevamo di stare bene in compagnia dell’altro e quello bastava sempre. Quando non c’era passavo i minuti a pensarlo, quando c’era il cuore si riempiva di gioia e non aveva bisogno di nient’altro per essere felice.

Felice. Mi faceva sentire felice e ogni volta, ogni sera, quando andava via, avevo paura. Quanto può durare ancora quel senso di pace? Quanto può durare quella felicità, cosi travolgente? Quanto dovrò aspettare prima che si stanchi di me? Quando lui era lì, con i suoi occhi a fissarmi, tutte quelle domande finivano nel dimenticatoio ed io ero felice. Il destino aveva unito i nostri cammini, ogni cosa, ogni persona, ogni posto mi portava a lui.

Mercedes e Kurt, l’ospedale, gli orari di visita, il suo lavoro da volontario. Tutto era legato a lui, perché lui era destinato a diventare il mio tutto e non avrei mai fatto niente per cambiare questo, anzi, avrei assecondato il destino e lo avrei stretto a me, anche se avevo paura.

«Oh mio dio!» sentiì una voce esclamare euforica al mio fianco «Finn» aggiunse ancora e quello mi fece ritornare alla realtà. Mi ero ancora persa tra i miei pensieri, dimenticando la realtà. Finn era di fronte a Mercedes e le sorrideva con quel fare dolce e lei, ora, lo stava stringendo in un abbraccio sincero.

«Non ci posso credere, saranno anni che non ti vedo, Quando Kurt mi ha detto che c’eri anche tu non gli ho voluto credere. Mi è capitato spesso di sentirlo in questi giorni. Oh mio dio, sono cosi felice di rivederti Cedes» esclamò ancora tra le braccia della ragazza, sembrava cosi felice, era bello vederlo felice.

«Si, quella testa calda mi costringe a fare una vista, quasi ogni settimana» rise di gusto la ragazza, allontanandosi dall’abbraccio ma tenendo ancora le mani nelle sue «E tu? Ho sentito che sei riuscito a finire il corso e che ora fai il volontario in questo ospedale. Proprio opera del destino, questo incontro».

«Già, il destino e i suoi truchetti per unire la vita delle persone» rise ancora, scrutando la ragazza che aveva di fronte «Sei splendida come sempre, Cedes. Kurt mi ha raccontato del musical che state mettendo in scena e sono cosi fiero di voi. Ce l’avete fatta, eh, e ovviamente io sarò in prima fila».

«Sii, sono anch’io fiera di noi, se mi dai il tuo indirizzo ti mando i biglietti, per il musical e aspetta.. ma che fine ha fatto Kurtie? Non ti ha seguito qui?» chiese la ragazza guardandosi intorno alla ricerca del suo amico.

«E’ possibile che sia rimasto a spiare il dottor Anderson, confessa, ha una cotta per lui? Oddio è cosi tipico di Kurt ma sono felice che il prescelto sia Blaine» sorrise e poi mi guardo. Lo sguardo più dolce che mai, la testa china per guardarmi meglio «Rachel, scusa non ti avevo proprio visto per la troppa frenesia del momento.» E sorrise ancora, solo che questa volta il suo sorriso era rivolto a me.

«Ciao Finn» sorrisi goffamente, passandomi una mano sul braccio e alzandomi.

«Che ci fai qui? Sono passato dalla tua stanza prima ma non eri in camera e allora ho chiesto di te a al dottor Anderson, ecco come ho visto Kurt» disse guardando Mercedes che ci fissava.

Mi ha cercata. Lui mi ha cercata. Finn, è passato dalla mia stanza e non vedendomi ha chiesto di me in giro. Okay, ora devi mantieni la calma ragazza e cerca di tornare alla realtà, prima di perderti chissà dove. Urlò una voce dentro me, che mi riportò alla realtà con la forza, giusto in tempo per sentire la risposta di Cedes. «Sì, ero qui ad aspettare Kurt che era andato alla ricerca del suo amato dottorino, quando questa piccolina mi si è avvicina e ci siamo messe un pò a parlare, fino all’arrivo di Kurt e poi mi è di nuovo sparito e sei apparso tu» concluse la ragazza sorridendomi.

«Quindi vi siete appena conosciute, giusto?» chiese Finn, anche se non era una reale domanda, infatti nessuna delle due rispose e ci limitammo ad annuire. «Non trovate che sia strano?» riprese improvvisamente a parlare e, vedendo i nostri sguardi confusi, continuò «Il destino intendo. Io che non trovo Rachel in stanza e per cercarla incontro Kurt, Kurt che mi dice che tu sei qui e ti trovo in compagnia di Rachel. Sembra che tu, piccola, abbia uno strano controllo sul destino» concluse toccandomi appena il naso con un dito e sorridendomi ancora.

«Oh ma guarda un pò chi abbiamo qui, ma ti sembra questo il modo di sparire?» domando Mercedes, guardando qualcuno alle nostre spalle.

«Scusatemi, ma avevo cose più importanti che perdermi in ricordi delle superiore e delle nostre vite vissute e cose così» disse appoggiando la testa sulla spalla dell’amica e lei sorrise, scuotendo la testa.

«Tu sempre il solito vero? Non cambierai mai Kurt» rise Finn guardando la sua faccia sognante.

Era strano il modo in cui mi sentissi a casa e al sicuro in quel momento. Conoscevo Mercedes e Kurt solo da qualche ora, ma non mi avevano fatto domande sul perché mi trovavo lì o allontanata. Non mi avevano esclusa dalla loro amicizia, cosi forte, cosi vera. Del resto, anche Finn lo conoscevo da poco e anche con lui mi sentivo bene. Che fosse destino? Ancora questa parola. Ancora un rifermento al “destino”. Quanta importanza aveva nella nostra vita?

«Oh Rach, eccoti finalmente» si avvicinò a noi un ragazzo rosso sul viso e con la mani sulle ginocchia, cercando di tornare a respirare regolarmente. Quando alzò il capo sorrise «Perfetto vedo che Finn alla fine ti abbia trovato e che ti sei fatto due nuovi amici, Salve».


 




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Eccomi, come promesso, con il nuovo capitolo. Il prossimo arriverà il 29, per un evento importate, ma ne parleremo a tempo debito.
Questo capitolo, come l’intera storia, è dedicato al mio piccolo amore, che 5 mesi mi ha lasciato in tutta questa merda tutta sola, ma so che veglia su di me e che si sta facendo quattro risate insieme a Cory, non che il suo idolo. 29 sarà il suo compleanno, insieme a quello di Lea, non che altro suo idolo.
Vorrei solo dire grazie a chi legge questa fic e anche a chi lascia una piccola recensione. Vi chiedo, se vi va, di lasciare anche qui una piccola recensione, per sapere cosa ne pensate di questa fic.
Detto questo, Jacobba ti voglio e sei importante, tutta la mia vita e mi manchi da morire.

- SandFrost in Jacobba's
  
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