Anorexia
“T-ti prego
Bill… m-mangia…”
A quelle parole il
cantante si irrigidì
notevolmente, e si distaccò dal gemello con freddezza,
rivolgendogli
un’occhiata torva.
“Io mangio.
Anche troppo, direi.”
“Stai
rischiando di morire di fame!”
“Stronzate!
Perdere un po’ di peso non
fa male a nessuno!”
“Perdere un po’ di peso?”
“Esatto.
Non mi sembra affatto di
esagerare, cerco solo di mantenermi in forma…” tra
i due calò il silenzio. Bill
cercava in tutti i modi di non incrociare lo sguardo ansioso di Tom e
continuava a fissarsi in piedi, torturandosi le unghie perfettamente
curate e
ricoperte da un lucido smalto nero senza la minima sbavatura.
Dall’altra parte
il gemello lo squadrava nervosamente, soffermando gli occhi sui gomiti
ossuti,
le braccia troppo esili e le gambe
gracili. Rabbrividì notando le guancie scavate e smunte,
così scarne da
palesare l’anoressia; non si capacitava del fatto di non aver
captato la
gravità del problema finché non vi aveva sbattuto
il naso.
“Senti, io
vado a prenderti qualcosa da
magiare. Tu resta qui, d’accordo?”
sbottò ad un tratto, deciso a porre fine a
quell’assurda quanto orrenda storia.
“Grazie per
il pensiero ma non ho fame.
Ho già mangiato.”
“I
lassativi non sono cibo, Bill. Non
puoi cenare con quella robaccia.” Ignorandolo completamente,
Tom scese le scale
e si diresse verso la cucina, alla ricerca di qualcosa per non far
morire di
fame il gemello. Nel frattempo quest’ultimo stava decisamente
male, gli girava
la testa e non riusciva a tenersi
in
piedi: la mancanza di cibo cominciava a far sentire i suoi devastanti
effetti.
Quando suo fratello fece ritorno, lo trovò appoggiato alla
parete, ansimante e
con il volto pallidissimo, bianco come un cencio.
•••´¯`•••´¯`•••
“T-tom?”
“Sei un
cretino.” Il buongiorno
decisamente affettuoso del fratello confuse ancora di più
Bill. Si issò sui
gomiti e si rese conto di essere sotto le coperte del suo letto, ancora
vestito
e con residui di matita sulle guance. Il gemello lo fissava
severamente, seduto
su una sedia e con i piedi sulla scrivania; un mozzicone di sigaretta
faceva
capolino dalle labbra carnose, e un ultimo filo di fumo spuntava dalla
cicca
ormai quasi finita. Una coperta blu copriva le gambe di Tom fino alla
vita;
Bill notò che anche lui indossava jeans e maglietta, ma dai
pochi raggi di sole
che filtravano dalla serranda quasi completamente abbassata gli
sembrava
fossero le cinque del mattino o giù di li. Buttando
l’occhio sulla radiosveglia
poggiata sul comodino, lesse che i numeri lampeggianti segnavano le
5:28 di
mattina.
“Ma…
hai dormito qui?”
“Dormire
non è il verbo più adatto per
definire questa notte, ma si, diciamo che ho dormito qui.”
Ironizzò Tom,
accennando alle profonde occhiaie che gli segnavano il volto, due
antiestetici
solchi bluastri che testimoniavano la notte in bianco.
“Ma che
è successo?”
“Ti sei
sentito male, idiota. Mi sei
svenuto tra le braccia, e allora io ti ho ficcato sotto le coperte e mi
sono
sistemato qui.”
“Non dovevi
rimanere… perché l’hai
fatto?”
“Sai
com’è, dormo sulle sedie per sport…
razza di cretino, mio fratello ha quasi avuto un attacco cardiaco! Che
dovrei
fare, lasciarlo da solo?!” spense la sigaretta quasi con
rabbia sul posacenere
lì vicino, quasi a voler sfogare quella disperazione, quella
rabbia, quel senso
di impotenza che lo tormentava. Bill a quel repentino alzare di voce si
intimorì e cercò di tranquillizzare il fratello,
era certo di non essere
malato, si sentiva così bene… così magro,
ma non abbastanza. No, non era ancora tempo di interrompere
la dieta.
“Non ti
preoccupare Tom, ho solo preso
troppi lassativi. Da adesso in poi diminuirò le
dosi.”
“Forse non
hai capito. Tu non diminuirai
le dosi… tu non ne prenderai più e
basta!” Bill nemmeno rispose. Lo guardò
sinceramente stupito, quasi non
credesse alle assurdità del gemello. Niente lassativi? Ma
non poteva… lui ne
aveva bisogno. Erano la sua unica speranza di diventare magro e
carino…
“Cambiati
ora, io vado a prepararti la
colazione.” Il fratello obbedì meccanicamente e si
sfilò la maglia attillata,
rimanendo a torso nudo. Tom inorridì osservando il fratello:
le costole
sporgevano in modo allarmante, la gabbia toracica era semplicemente un
mucchietto d’ossa ricoperto da un sottile strato di pelle che
pareva in
procinto di rompersi, era così gracile da sembrare fatto ci
carta. Si maledisse
più e più volte per non essersi mai preoccupato
del fratello, di aver badato
solo alle uscite, alla band e alle ragazze… senza rendersi
conto della tragedia
che si stava sviluppando all’interno della sua stessa
famiglia, del dramma che
suo fratello viveva da chissà quanto.
•••´¯`•••´¯`•••
“Tom…
sarebbe questa la tua idea di
colazione?” Bill lo guardava disgustato al di là
del piano da cucina; quasi non
lo vedeva, coperto da confezioni di latte, scatole di biscotti,
recipienti
pieni di cioccolato in polvere, pacchi di fette biscottate e vasetti di
nutella.
“No.”
ribatté allegramente il gemello,
sciogliendo una busta di cacao in polvere dentro un tazzone enorme di
latte.
“Questa è la tua
colazione.” Se prima
Bill era nauseato dalla moltitudine di cibo che troneggiava nella
cucina, ora
era semplicemente terrorizzato all’idea che avrebbe dovuto
ingerire qualcosa di
diverso da integratori alimentari.
“Veramente
non ho molta fame… mi
accontento di un caffè nero, grazie.” Rispose il
cantante allontanando da se il
piatto, schifato da quell’ammasso enorme di calorie che
avrebbero rovinato
tutto il suo duro lavoro.
“Mangia.”
“No.”
“Non fare
il bambino Bill, non puoi
andare avanti senza cibo.”
“Ma io
mangio abbastanza, non
preoccuparti.” Tom sbatté le mani sul tavolo,
infuriato dalla negligenza del
fratello.
“No invece!
Sei anoressico, te ne rendi
conto? Morirai di fame se non ricominci a nutriti come si
deve!”
“Io non
sono anoressico! Quelli magri
sono anoressici, non…. io!”
“Tu non sei
magro Bill. Tu sei scheletrico.”
Il gemello non lo ascoltò
nemmeno, si limitò a serrare le labbra e ad incrociare le
braccia al petto,
assumendo un’aria offesa. Il chitarrista sospirò,
esausto.
“E va
bene… se non ricominci a mangiare
ti giuro che ti chiudo in una clinica specializzata. A mali estremi,
estremi
rimedi.” Il cantante spalancò la bocca,
inorridendo al solo pensiero: in un
ospedale lo avrebbero costretto a mangiare con la forza, gli avrebbero
proibito
le sue medicine e sarebbe diventato grasso, enorme… non
poteva permetterlo, non
ora che era così vicino dal vincere la posta in gioco:
essere magro.
“Non puoi
farlo! Io non sono malato,
voglio solo stare in forma!”
“Questo non
è stare in forma, questo è morire di fame!” Bill lo
fissò con
rabbia, incredulo al constatare quanto il fratello fosse pazzo ed
egoista:
voleva impedirgli di essere snello, di essere grazioso… lo
stava portando alla
rovina. “A te la scelta, fratellino.” Lentamente,
il ragazzo dai capelli scuri
si decise a mangiare, trattenendosi a stento dal piangere pensando a
tutti i
grassi che stava assumendo, e a cosa avrebbe dovuto fare per perderli.
Se Tom
l’avesse saputo non ne sarebbe stato affatto contento, ma
come si dice… occhio
non vede, cuore non duole. E poi l’aveva detto lui no? a mali
estremi… estremi
rimedi.
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Oddio 0o0 non mi aspettavo tutti questi commenti! Mi avete fatto contentissima ^___^ ma allo stesso tempo ho tanta paura di deludervi ç.ç ho solo 14 anni, e non sono tutto questo granchè a scrivere... spero tanto che questo capitolo vi piaccia...
- franci060190: sono stata davvero felice di leggere la tua rece ^___^ grazie di aver letto e commentato ^^
- FrancescaKaulitz: sono felice che ti sia piaciuta, e onorata che tu abbia deciso di metterla tra i preferiti... grazie mille!!
- Pikkola Tokietta: grazie dei complimenti! sai a me il mio modo di scrivere non piace molto, e sono contentissima che qualcuno lo apprezzi ^^
- pikkolahacker: non ti preoccupare, la continuo di sicuro ^__^ sono contenta che ti piaccia!
- kiakia: era questa la mia intenzione, crare una fic "fuori dagli schemi" ^^ sono davvero contenta che ti piaccia come scrivo, e che ti interessi! grazie mille, sei stata gentilissima ^^
- GemyBillina: ti do ufficialmente il permesso di tartassarmi quando sono in pigrizia XD se un giorno vedrete che non aggiorno, non preoccupatevi... non sono morta, solo assalita da pigrizia cronica U.U in tal caso, hai l'obbligo di mandarmi mail su mail per costringermi a riprendere XD XD XD grazie dei complimenti, un bacio ^o^
- Whity: oddio, ammetto che leggendo la tua rece mi sono spaventata... non so se riuscirò a sviluppare una fanfic come dici tu, non penso di essere abbastanza esperta .... ma di certo darò del mio meglio, cercherò di migliorarmi sempre più e spero davvero di creare una storia che merita di essre letta ^.- per quanto riguarda il mio modo di scrivere... non avere problemi a dirmi che non è un granchè, lo so anche da sola e non mi offendo ^^
- CaTtY: grazie! sono contenta ti piaccia ^^ ho aggiornato abbastanza in fretta (credo) spero ti piaccia anche questo capitolo!
- Cipollina992: sono contenta che ti abbia appassionato! sai speravo tanto che piacesse questa storia... ci sono particolarmente legata. ecco il nuovo capitolo, spero ti piaccia ^o^