Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla challenge 3 prompt al giorno, tolgono il medico di torno.
Cap.8
Patatine
La
porta d’ingresso si aprì scricchiolando
e si richiuse, sentì dei passi leggeri raggiungere il
salotto e il divano
scricchiolare. Si alzò dal letto, afferrò la
bacchetta dal comodino rifacendolo
e si girò.
< Potter ha autonomamente scelto di dormire lontano dal suo letto, ma mi chiedo se sia giusto che un professore faccia fare una cosa simile a uno studente, anche se è ormai mio coetaneo > rifletté. Raggiunse la
porta dell’altra stanza e si sporse. Harry indossava un
pigiama di due misure
più larghe, i capelli neri gli ricadevano scompigliati
intorno al capo e una
cintura gli teneva il pezzo di sotto.
intorno al capo e una cintura gli teneva il pezzo di sotto.
“Sembrava non dovesse rientrare più, signor Potter. Era con la sua amante?” domandò Piton. Harry
avvampò, strinse i pugni e arcuò le
sopracciglia.
“Piton,
non ho amanti. Se ti chiamo
professore, smetterai di darmi del lei?” domandò.
Piton fece levitare un paio
di mutande sporche lasciate dall’auror e si voltò.
“Sì,
Potter, ma gradirei che tu non
lasciassi simili abomini in giro” borbottò. Harry
sorrise e incrociò le
braccia.
“Sai
che ti dico? Mi è venuta voglia di
patatine. Viene a comprarle con me?” chiese. Il professore
aggrottò le
sopracciglia e una vena gli pulsò sulla fronte diafana.
“Patatine?”
domandò. Harry annuì e lo
strattonò per un braccio.