Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: GiuliaLunaP    24/08/2013    0 recensioni
Questa storia ha come protagonista Eléna, una ragazza semplice e piana di amici. Lei abita in un paesino nel North Carolina, in una città dove non accade mai niente, fino a quando un ragazzo, Phil, si trasferisce con la sua sorellina dopo la tragica morte dei genitori. Phil ha qualcosa di diverso da gli altri ragazzi, che ad Elèna sembra piacere molto. Phil, però, e fin troppo diverso, ha qualcosa da nascondere. La loro storia andrà a buon fine ??
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Una nuova conoscenza.

Capitolo 1.

 

 

 

Stavo leggendo un libro molto interessante, parlava della gentilezza che, una volta, avevano gli uomini, " e quelli si che erano Uomini" pensai, con le ragazze.

 

Passeggiavo lungo il fiume vicino casa mia quando mi accorsi che una anziana signora stava annegando. Non feci in tempo a soccorrerla che, un affascinante ragazzo si era già tolto la camicia e si era tuffato nell'acqua, corsi da lui per vedere come stava la anziana signora, " Per fortuna tutto a posta " pensai. Guardai meglio quel ragazzo,la prima cosa che notai furono gli occhi, azzurri come il ghiaccio, e quei capelli mossi neri che stavano benissimo con la sua carnagione olivastra.

I suoi occhi si incontrarono con i miei, ci fu qualcosa di "esplosivo".
Alzò la gentile signora e poi si presentò. Mi prese la mano e me la bacio, " Che cosa strana e allo stesso tempo affascinante" pensai, e poi il ragazzo, ancora senza nome, disse:

" Salve, sono Phil Threy, ho acquistato con mia sorella la villetta sul lago."

Gli risposi alquanto sorpresa:

" Sono lieta, mi chiamo Eléna, Eléna Hile. Abito qui. " Mi soffermai.
" Da sempre." Phil sorrise.

" Adesso devo andare, arrivederci, piacere davvero di averla conosciuta, Eléna." Mi salutò Phil baciandomi di nuovo la mano.

 

Corsi a casa, presi il telefono e telefonai subito alle mia migliore amica Charlie raccontandogli tutto quello che era accaduto al fiume, mi disse anche la situazione di quella famiglia, Phil e sua sorella non avevano più i genitori e perciò, lui avevo deciso di cambiare casa e di accudire sua sorella di appena 12 anni.

Ero sempre al telefono con Charlie e gli domandai :

" Che destino crudele, per un ragazzo così giovane. Sai mica quanti anni ha? "

Charlie ci pensò per un po ma poi cercò di rispondere:

" Credo " tentennò " Credo vent'anni. Ma perché ti interessa così tanto?"

" Non so ha qualcosa che mi piace. Credo che mi abbia colpito la sua gentilezza e il suo modo di comportarsi nei miei confronti. Be poi è davvero carino. Quei gli occhi. Oh quei gli occhi. Fanno impazzire! Ha anche un bel fisico." Risposi.

Charlie ironicamente disse: 

" Ma allora ti piace? Sapevo che c'era qualcosa in più!!"

Aggancia il telefono e presa del sonno mi appisolai sul letto e mi addormentai.

 

Il mattino seguente, guardando il cellulare, avevo già tre messaggi. Tutti di Charlie. Li lessi, ma l'unico che veramente m'interessava era uno che riportava:

" Ciao Elé. Come va?? Oggi vuoi venire al fiume con noi. Ci divertiremo. Dimenticavo, ci sarà anche Lizzie la tua "CARA AMICA". Ti voglio bene. Charlie. <3 "

Decisi di andarci.

Per fortuna Charlie quando parlava di Lizzie era veramente ironica, io la odiavo, o al dire il vero lei odiava me.

 

Passarono le ore, mi preparai la merenda e mi incamminai verso il fiume.

Quando arrivai erano tutte lì; Charlie, Katie, Juliet e infine ... Lizzie.

 

Ero vestita con semplici pantaloncini corti di jeans e una canotta rossa, che stava benissimo con la mia carnagione olivastra e con i miei capelli castani, mentre le altre, ormai, erano già tutte in costume decise a fare il bagno.

Mentre Juliet, Katie e Charlie erano nel fiume, io e Lizzie prendevamo il sole, quando mi accorsi che a trenta metri da me, seduto con una ragazzina bionda, c'era Phil che, tranquillamente, stava leggendo un libro.
Avevo vergogna a salutarlo, alla fine non lo conoscevo affatto. Lo guardai per un po, portava una camicia bianca con le maniche tirate su e un paio di bermuda color sabbia.

Poi vidi Lizzie che, con tutto il suo coraggio, si alzò e s'incamminò verso di lui, in quel momento ero piena di risentimento per quella ragazza, non poteva farlo, almeno non doveva farlo.

Era lì come una civetta, ma Phil non interessava molto e così si alzò la saluto e s'incamminò nel bosco dietro il fiume.

Non so come ma decisi di seguirlo, presi il mio zaino e mi misi in cammino.

Anche se era partito poco prima di me, non sapevo già più dove fosse andato, per fortuna lo trovai e gli urlai:

" Ciao, aspettami. Sono Eléna, ti ricordi di me?"

Si fermò e si girò di scatto. Mi guardò e disse:

" Oh ciao, non mi sono accorta di averla dietro." Mi aiutò a salire e continuò. "Sono felice che lei sia qui. Vuole venire con me?"

" Ne sarei molto lieta. Ma la prego non mi dia del lei, ho solo diciotto anni. Cosa ti ha portato qua? In questa piccola cittadina senza niente?"

Continuammo a camminare.

" Sa, non so se le voci girano già in paese, ma... " Si soffermò e singhiozzando continuò. " I miei genitori sono scomparsi sei mesi fa." Ci fu un attimo di silenzio poi continuò di nuovo. " In un incidente sai. Allora volevo far cambiare aria a mia sorella Allison. Non si merita tutto questo." Si soffermò di nuovo, ma continuò: " Non so perché ti sto dicendo queste cose, mi scuso molto. Non mi sono mai aperto ha una persona, ma mi ispiri fiducia. Eléna."

I suoi occhi erano molto lucidi, ma non sapevo ancora che rispondere.

Per un po camminammo senza parlare, ma infine decisi di emettere qualche parola : " Mi dispiace molto per i tuoi genitori, ma sono anche molto contenta che tu ti fidi di me pur avendomi conosciuto solo ieri. Ma dove siamo??"

Mi guardai intorno e vidi uno splendido paesaggio intorno a me,e infine un piccolo laghetto con l'acqua talmente pulita che mi veniva voglia di tuffarmi poi Phil mi prese la mano e mi fece accomodare su un sasso vicino al lago. Si sedette vicino a me e , finalmente, rispose alla mia domanda : "Quando mi sono trasferito ho trovato questo posto, è davvero fantastico. Qua ci vengo a pensare. Mi rilassa, sai ?!? " Mi guardò negli occhi. " Hai gli occhi davvero fantastici, così intesi e quei capelli castani meravigliosi." Si soffermò. Non sapevo che dire. " Infine ... infine quella bocca così seducente che" Mi baciò. Un bacio appassionante e allo stesso tempo coraggiose. Le sue labbra erano morbide e carnose, i miei occhi si chiusero all'istante e non pensai molto alle conseguenze o a quello che stava facendo. Eravamo solo io e lui, lo so un po strano perché non lo conoscevo da molto, ma quel bacio era quasi ipnotico per me. Riaprii gli occhi lo guardai,mi sorrise e mi diede un altro bacio sulle labbra.

Alla fine mi disse: " Non affezionarti a me. Ti prego, scusami devo andarmene non dovevo fare niente di quello che ho fatto. " Mi baciò la mano e mentre si allontanava sentii:" Scusami, non mi sono comportato da gentiluomo."

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: GiuliaLunaP