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Autore: Akune_Niives    24/08/2013    2 recensioni
Sogni. Raven ne ha fatti molti, nella sua vita. Ma mai come questo. Il sogno che le cambierà la vita, che le farà veramente scoprire chi è. Che le farà scoprire chi è Lui. Il giovane che sogna ogni notte. Un'illusione? O un avvertimento del destino?
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò di colpo, tirandosi su a sedere sul letto e sgranando gli occhi.

 
L’aveva trovata.
 
Scattò in piedi e si avvicinò al computer lì vicino.
 
Amava la tecnologia e non capiva perché gli umani ci avessero messo così tanto ad inventarla.
Iniziò a scrivere, a cercare, a cliccare e infine la trovò.
Non era difficile entrare nei siti dell’anagrafe e  gli bastò inserire pochi dati e il volto di lei comparve sullo schermo.
Stampò la pagina e corse da suo fratello.
 
-Mathias!- gridò, mentre camminava per il castello.
-Mathias dove sei?- continuò, senza sentire risposte.
Quel castello era così dannatamente grande che rimpiangeva la loro villa in Francia.
Aprì una porta e si trovò davanti a sua sorella maggiore.
 
-Ylenia, dov’è Mathias?- le chiese, leggermente euforico, cercando di mantenere un tono di voce fermo.
Lei lo guardò per qualche secondo.
 
-Nella sala con i collaboratori. Lo sai. Per quale motivo lo stai cercando?- chiese, adocchiando i fogli che il fratellino aveva in mano.
 
-Non sono affari tuoi, sorella.- rispose, secco.
 
Ylenia si incupì.
Il comando del Clan sarebbe spettato a lei ma, nonostante fosse la maggiore tra le sorelle e la prima nata tra tutti loro, il privilegio era stato donato a Mathias, il secondogenito. Fu proprio la stessa Ylenia a concederglielo, esattamente quando si accorse dell’enorme dispiacere che aveva avuto suo padre quando vide che il suo primo erede fosse una femmina.
E d’altronde Ylenia non poteva controbattere. Tutti gli portavano rispetto, essendo la più grande, ma non l’avrebbero mai trattata come il fratello.
 
-E’ una cosa così importante da non poterne parlare nemmeno con me?- chiese, dopo qualche attimo di silenzio.
 
-Il fatto che tu sia il capo del Consiglio del Clan non comporta che io debba parlarti di qualsiasi cosa, Sorella.- mormorò il giovane, cercando di trattenere le emozioni.
 
Ylenia sbuffò.
 
I conflitti con il giovane fratello erano all’ordine del giorno, ormai. Ma furono salvati da una figura esile che spuntava da dietro la spalla del ragazzo.
 
-Non farete di nuovo a botte, vero?- chiese la figura, che si fece largo nella stanza.
 
-Oh, no fratellino.. Non preoccuparti. Tuo fratello cercava Mathias.- mormorò Ylenia con dolcezza.
 
-Ace, tu sai se Mathias ha finito con i collaboratori?- chiese il ragazzo e il fratellino si voltò a guardarlo con un sorriso.
 
-Sì, sta andando verso la Sala del Trono..- esclamò Ace, tranquillo.
 
Il giovane annuì e uscì dalla stanza. Ylenia chiuse di botto il libro che stava leggendo e lo seguì, non prima di aver carezzato dolcemente la testa di Ace, che tornò tranquillo nella sua stanza.

 
 
-Mathias!- gridò nuovamente, entrando nella Sala del Trono.
Il fratello maggiore si voltò e accolse il fratello minore con un sorriso.
 
-Fratello! Cosa posso fare per te?- chiese, con voce profonda accompagnata da un sorriso.
 
-L’ho trovata, fratello mio.. L’ho trovata!- quasi gridò dall’emozione, mentre saliva i pochi gradini che portavano al Trono e porgeva al Capo Clan i fogli appena stampati.
Gli occhi di Mathias si illuminarono e prese i fogli che gli porgeva il fratello e iniziò a leggere, sempre seduto sulla regal poltrona.
 
-Si può sapere chi hai trovato?- chiese Ylenia, dal fondo della stanza.
Mathias alzò gli occhi e le fece cenno di avvicinarsi.
 
-E’ una storia di cui siamo a conoscenza solo io e lui, ma se hai pazienza te la racconterò, sorella mia.- mormorò, tranquillo.
 
Ylenia annuì e Mathias si sistemò meglio sul Trono e iniziò a raccontare.
 
-Qualche settimana fa, nella biblioteca di Nostra Madre, il nostro caro fratellino ha trovato delle informazioni su un’antica leggenda che narra la storia della Principessa Iris..-
 
-Conosco la storia della Principessa. Cosa c’è di così eclatante?- lo interruppe la sorella, scocciata.
 
-Aspetta, aspetta.. Fammi finire..- mormorò Mathias, alzando le mani e sorridendo.
-Parte della leggenda, andata perduta e ritrovata tra i vecchi libri di Nostra Madre, parla anche di come la Principessa, aiutata da un vampiro di dubbia entità, fosse riuscita a creare degli antidoti per spezzare le loro Maledizioni. Così lei riuscì a tornare una splendida fanciulla e lui un uomo. Poi nascose la formula con l’aiuto delle Arti Magiche. Fin qui è una storia molto surreale. Se non fosse per il fatto che la leggenda dice che solo la sua degna erede, una giovane nata alla fine di Marzo, potrà spezzare il sigillo e tornare in possesso degli antidoti.
Dopo una ricerca, abbiamo trovato la giovane in questione..-
 
-Andrò a prenderla e la convincerò a spezzare il Sigillo, così da poter avere accesso agli antidoti e..- iniziò il ragazzo, interrompendo il fratello ma per essere poi interrotto a sua volta dalla sorella.
 
-E cosa vuoi farci con gli antidoti? Eh? Vuoi tornare ad essere un bell’umano con tutte le femmine ai tuoi piedi? Come se tu non ne avessi già abbastanza. SEI UN TRADITORE DEL TUO SANGUE, COME QUELLA SPORCA DI TUA SORELLA GEMELLA!- gridò Ylenia senza ritegno e prima che uno dei due fratelli potesse aprir bocca, schioccò le dita.
Dalle sue mani partirono fruste infuocate che, con un unico movimento fluido, cercarono di colpire il fratello più giovane.
Lui fece per ripararsi, ma prima che uno dei due potesse fare altro, un grande getto d’acqua spense l’ira della sorella maggiore.
 
-Mi vuoi spiegare cosa diavolo ti prende? Sei uscita di senno, Sorella??- gridò una voce.
Dall’ombra venne fuori Tayla, la sorella dominatrice dell’Acqua, seguita dal resto della famiglia: Alissa, regina delle Foreste, Ace e Jean, i gemelli che potevano trasformarsi in animali (di cui era esperto Ace) e prendere sembianze di altre persone (di cui si dilettava Jean). Sì, erano una famiglia davvero numerosa.
 
Ylenia li guardò furiosi uno per uno, per tornare poi con lo sguardo su Mathias.
 
-Tu permetti che tuo fratello faccia una cosa del genere?- urlò, ancora fuori di se’.
 
-ORA BASTA. Sorella, stai oltrepassando il limite.- gridò Mathias di rimando, alzandosi di scatto dal trono, mentre i suoi occhi si incendiavano di rosso. Non si arrabbiava mai, era sempre un uomo pacifico che riusciva a comandare senza rabbia. Ma stavolta la terra tremò.
-Se tu mettessi da parte quella ostinazione che spunta fuori ogni tanto e ti fossi fermata un attimo, avresti notato che il racconto non era finito. Nostro fratello NON VUOLE tornare umano, VUOLE DISTRUGGERE gli antidoti, per evitare che vengano usati contro di noi e contro i nostri simili. Ti proibisco di pensare nuovamente una stupidaggine del genere e sai che non tollero le offese in famiglia. Quindi porta rispetto anche per chi non è tra noi.- sibilò, rimettendosi a sedere.
-Fratello, parti pure quando vorrai. Spero solo che tu sia in tempo.- mormorò poi, verso il giovane ragazzo che, per evitare di far del male alla sorella maggiore, si era accasciato per terra imponendosi di non fare niente. Poi si alzò, annuì al Capo Clan e si diresse verso l’uscita della Sala, passando di fianco ad Ylenia.
 
-Non osare mai più offendere la mia gemella, o sarà peggio per te.Sorella.- sibilò, passandole accanto.
 
Lei per tutta risposta rimase immobile, con un sorrisino che gli spuntava sul volto. Si era ricomposta ed era tornata la sorella seria e premurosa. Ma una luce diversa le illuminava gli occhi.
 
-Non temere, Fratello. Siete identici. Anche tu tradirai, Shadow. Un giorno lo farai anche tu.- rispose Ylenia, ma non ricevette risposta.
 
Shadow stava già uscendo, mentre quelle parole gli rimbombavano nella testa.
 
Siete uguali.
Anche tu tradirai.
 
Siete uguali.
   
 
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