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Autore: JustNiki    24/08/2013    2 recensioni
*ATTENZIONE: questa storia è il sequel di "Un amore in prima pagina" *
Hope e Niall erano distanti. Sempre più distanti. Era stata Hope a volere che ciò accadesse. Ma Niall?! Lui cosa voleva?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore in prima pagina '
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Life's a crap!


Se riesci a mantenere la calma
quando tutti intorno a te hanno perso la testa
forse non hai afferrato bene la situazione.

Cit.    J. Kerr

Lo Staples Center era affollato. Tutte le fan sbandieravano cartelloni, bandiere, lanciavano pupazzi o addirittura mutandine e reggiseno. Hope si guardava intorno stupita per quel grande amore ma anche inorridita per quello scempio. Come si poteva lanciare un paio di mutandine al tuo cantante preferito?! Che schifo! Anche Hope ci era passata per quell’amore sottovalutato dai genitori o dagli amici troppo ciechi per capire che a volte un cantante distante milioni di chilometri da te per quei quattro minuti di una canzone può renderti veramente felice. Ma non aveva mai lanciato il suo perizoma sul palco! 

Hope si girò alla sua destra e vide, Sam che premeva una mano sull’orecchio sinistro, molto probabilmente qualche fan aveva emesso un acuto troppo alto capace di stordirlo. Ma era bello vederlo così. Sofferente ma deciso a non andarsene solo per lei. Perché in fondo, lui era andato lì solo per lei e Hope lo sapeva. Sapeva che lui ascoltava qualche canzone dei ragazzi e li trovava dei tipi simpatici ma non sarebbe mai andato ad un loro concerto se non per Hope. Per questo motivo, guardandolo, Hope sorrise e poi si avvinghiò al suo braccio lasciando prima un leggero bacio sulla pelle tatuata.

Sam continuava a guardare quei cinque dimenarsi sul palco. Doveva ammettere che erano dei bravi cantanti e le loro canzoni ti entravano in testa come un jingle, non ballavano ma comunque riuscivano a intrattenere le loro fan e questo faceva loro onore. Ma Niall proprio non gli andava giù. Non capiva come mai! Niall non aveva fatto niente di male. Ma sapere che Hope era stata in qualche modo "sua", anche se per poco, lo infastidiva. In quei mesi aveva imparato a conoscere e amare Hope come nessun altra e quindi pensare che prima di lui, lei avesse avuto altri ragazzi lo mandava fuori di testa. Altre due cose non rassicuravano Sam sul fattore Niall. Per primo, il fatto che Hope fosse ancora in contatto con Niall, anche se non direttamente, e secondo, il fatto che un paio di volte aveva sentito Hope nominare Niall mentre sognava. Quelle notti Sam aveva fatto fatica a riprendere sonno, perché molte domande avevano iniziato a frullare nel suo cervello. Perchè Hope nominava il suo "ex", sebbene Hope diceva che definirlo "ex" era una parolona perchè non avevano definito il loro rapporto, nei suoi sogni? Significava che lo sognava? Significava che era ancora legata a lui? Aveva mai sognato Sam? Sam, per lo meno, non l'aveva mai sentita nominare il suo nome. 



 

<< Hope, abbiamo una notizia che non ti piacerà! >> disse Jack che affiancato da Finn si era avvicinato alla sorella poco prima di rientrare nell’hotel dove alloggiavano. Il concerto era finito da un’oretta ma Alfie, Marcus e altri ragazzi, che erano lì con loro, volevano incontrare gli One Direction così Hope e Maz avevano fatto loro strada verso il backstage. Nonostante le paure di Hope, Sam e Niall si erano salutati e scambiati qualche battuta, ridendo allegramente come due amici di vecchia data insieme a Jack e Finn. Questa cosa non le andava a genio! Non che lei volesse che Sam e Niall si prendessero a sprangate nei denti, ma non si aspettava ne voleva tutta quella complicità che si era creata tra i due. I maschi dovrebbero segnare il territorio intorno alla loro ragazza come i cani segnano il territorio intorno al giardino dove abitano, non snobbarla e fare comunella con il suo “quasi ex”. Comunque la serata si era svolta bene e ora stavano tornando tutti in hotel.

<< Iniziate già male! >> Hope si fermò con faccia disgustata e si rivolse a quei due. Se qualcuno doveva darle delle brutte notizie doveva sganciarle come una bomba con un attacco a sorpresa, senza avvertirla che la bomba sarebbe esplosa. In quel modo Jack e Finn le mettevano solo più ansia. 

<< Io vado in camera. A dopo, amore! >> disse Sam, lasciando la mano di Hope, dopo aver valutato la situazione. Il tangibile alone di nervosismo che avvolgeva Jack e Finn, comunicava chiaramente che i due erano quasi terrorizzati nel dover dare quella notizia a Hope, quindi era meglio filarsela per Sam. 

<< Prima papà ci ha inviato un messaggio! >> cominciò Finn…

<< Mmm.. Perfetto! >> fu la risposta immediata di Hope seguita da uno sbuffo profondo.

<< Ci ha detto che viene a farci visita! >> continuò Jack.

<< E casualmente io non ci sarò perché sarò in giro a visitare LA! >> rispose Hope, quasi sollevata in effetti. Era fiera di se stessa aveva trovato un’ottima scusante per evitare suo padre.

<< No. Non hai capito, Hope! >> disse ancora Jack << Papà viene a trovarci a Londra! Ha detto che viene a stare con noi fino a tempo indeterminato! >>

A quella notizia Hope ebbe uno shock. Come avrebbe sopportato suo padre a tempo indeterminato? I suoi occhi si sbarrarono e le mani iniziarono a sudarle. Dentro di se le emozioni continuavano ad alternarsi. Rabbia, paura, dolore, stupore, disgusto per quell’uomo, nervoso, sconcerto… ecco cosa le frullava dentro!

<< Io non… non posso farcela… >> fu l’unica cosa che riuscì a dire.

<< Tranquilla, magari riuscirete ad andare d’accordo! >> disse Jack per poi avvicinarsi ad abbracciarla seguito subito da Finn. Cosa c’era di più confortante di un abbraccio tra fratelli?!

 





Sam era in bagno quando senti la porta della stanza sbattere così forte da fargli temere un terremoto, subito dopo si rese conto che si trattava solo una Hope frustrata e nervosa. Cioè addirittura peggio di un terremoto.

<< Ehi! Cos’è successo? >> gli chiese preoccupato, vedendola distesa supina, sul letto, orizzontalmente. La faccia compressa contro il cuscino e le mani racchiuse a pugno. Era tangibile il nervosismo in quella stanza. Hope non rispose subito alla domanda di Sam così lui paziente si sdraiò al suo fianco in silenzio.

<< Biene mio dafre a cafa! >> disse Hope ma le sue parole vennero soffocate dal cuscino e il risultato fu una frase senza senso.

<< Mmm… amore potresti ripetere senza il cuscino in faccia? >> disse Sam soffocando una risata che sapeva Hope non avrebbe gradito in quel momento.

<< Si! >> disse, anzì quasi urlò girandosi su un fianco in modo tale da vedere Sam in faccia. << Mio padre si trasferisce a casa da noi per un po’. O forse è meglio dire…. Si trasferisce a casa sua a Londra per un po’! >>

<< Aaaah! E qual è il problema? >> chiese Sam sempre più terrorizzato dal tono di Hope.

<< Qual è??? >> praticamente Hope stordì l’altro orecchio superstite del concerto ma non della furia di Hope.  << Semplicemente, il mio peggior incubo viene a vivere con me! >> e fu lì che Hope scoppiò a piangere. Anche se non voleva. Anche se odiava piangere di fronte agli altri, perché si era costruita una facciata da dura.Scoppiò a piangere! Il nervosismo era troppo da contenere e quello era l’unico modo per sfogarsi.

 Non sapendo cosa fare Sam l’abbracciò semplicemente.

<< Non è che posso stare da te finchè non se ne va? Ti pago l’affitto! >> chiese Hope implorante con un espressione da cucciola in viso.

<< No, amore… Vedi, dovrei dirti anch’io una cosa! >> Al “no” Hope si staccò subito come colpita in piena faccia da una gigante palla da bowling. Non se lo aspettava. Si aspettava che Sam annuisse e tutto andasse per il meglio.

<< Cosa? >> chiese titubante.

<< Vedi… io e Maz abbiamo deciso di fare un tour mondiale e partiremo da qui, perciò io non torno con voi a Londra dopo domani. >>

Ma com’era possibile?! Quando l’aveva deciso? La stava prendendo in giro? << E quando pensavi di informarmi? >>

<< Al momento adatto! >> rispose Sam alzandosi in piedi.

Hope si mise seduta sul letto a gambe incrociate. I suoi occhi erano piantati in quelli di Sam con un’espressione sconcertata e stupita. Di colpo era riuscita a dimenticarsi di suo padre ma il prossimo problema sembrava altrettanto incasinato.  << Scusami, e questo a te sembra il momento esatto?! Insomma, potevi dirmelo prima… potevamo parlarne visto che a quanto mi risulta stiamo insieme. È vero che non siamo sposati ma comunque siamo legati. Non ti è venuto in mente che forse dovevi avvisarmi che ti era venuta in mente quest’idea prima di metterla in pratica. Sam le cose non si decidono così facilmente quando si sta insieme ad una persona. >>

<< Si. Ma questo non cambia niente tra di noi! Non ti devi preoccupare! >>

<< Non mi devo preoccupare?! >> il tono di voce di Hope si alzò molto, ma cercò di  riportarlo normale come cercò di riportare la calma in se. Non voleva fare la figura dell’isterica anche se in quell’occasione le era consentito. Le sembrava di stare con un idiota. Pensò che forse, una volta tornata  a Londra avrebbe dovuto cominciare a prendere lezioni di yoga. << Questo cambia, eccome, le cose tra di noi. Come dovremmo vederci o sentirci, eh? Tramite messaggini e skype? Non ti è, anche solo per un momento, passato per la testa che magari a me non sta bene avere una relazione con il mio cellulare o con skype ma che voglio avere una relazione con una persona in carne e ossa che mi possa abbracciare, prendere per mano e con cui io possa andare in giro per la città?! >> disse tutto senza riprendere fiato, ecco perché l’ultima parola le uscì smorzata come se fosse sull’orlo di una crisi di pianto ma nessun'altra lacrima minacciava di scendere da quegli occhi. Non per un coglione del genere!

<< Ce la faremo! Dimmi che ci proveremo! Ti prego! >> disse Sam avvicinandosi al letto e stringendole le mani, aveva gli occhi lucidi e imploranti. Cosa poteva dire Hope? Quella situazione le ricordava tanto la situazione che si era ritrovata ad affrontare alcuni mesi prima con Niall. In quel caso non c’era solo il problema che si sarebbero potuti vedere poco perché lui stava per cominciare un tour mondiale ma c’erano anche aggravanti come le fan, il lavoro di Hope e la paura che quello che provava per lui sarebbe potuto essere troppo. Con Sam era diverso ma comunque lei sarebbe rimasta impegnata e sola. Ma una prova a Sam era dovuta. Se l’era meritata.

<< Ci proviamo! >> rispose, allora, Hope cercando di sorridere ma il risultato fu misero.

Ciaaaaaaaoooo bella gente!!!! What's up??? 

Allora volevo scusarmi in anticipo per eventuali errori perchè visto che la mia beta e amica è in vacanza il capitolo l'ho riletto io, e di solito, quando rileggo io ci sono sempre troppi errori. Perchè? Semplice! Mi annoio a leggere le stronzate che scrivo! Ahahahaha 

Ad ogni modo, spero non ci siano errori  e che il capitolo vi piaccia.
Hope in questo capitolo è stata martoriata da CATTIVE NUOVE notizie, tutte insieme (giusto perchè mi piace vederla soffrire! Muahahaha ). Comunque che ne dite?! Secondo voi ce la farà a mantenere una relazione a distanza con Sam? Entreranno in gioco altre variabili chiamate "Niall" ?!? MAH.... CHI LO SA?!
E per quanto riguarda la situazione con il padre? Magari non ne avete capito tanto ma comunque nel prossimo capitolo, sarà tutto più chiaro. Inoltre la situazione familiare di Hope era già stata accennata in uno degli ultimi capitoli di "Un amore in prima pagina" tramite un flashback e mi dispiace dirvelo ma ce ne saranno altri ( amo i flashback! ). Avete visto?! Io non lascio niente al caso... quindi se ogni tanto vi chiedete o vi chiederete "Ma questo che centra?! " pensate alla mia mente DIABOLICA.
Un bacione bellezzeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

Grazie alle lettrici silenziose o non che siete! Mi fa piacere vedere che apprazzate la storia.

P.s. avete visto come ho aggiornato presto?????? SOLO PER VOI!

Aaaaah! P.p.s. Ho caricato il prologo di una nuova storia su Louis che si chiama "Perfect Oddities", credo che sia molto bella perciò se volete farci un salto, mi fa solo piacere! ;)
   
 
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