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Autore: R i n g m a s t e r    25/08/2013    3 recensioni
"Vuoi provare a guardare nel mio cuore?
E' pieno di desiderio, vero?
Ma non basta, ci vuole molto di più dentro
Così tanto che non si può immaginare
C'è di più, forse?"
(Dalla canzone Romeo and Cinderella)
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gakupo Kamui, Len Kagamine, Meiko Sakine, Miku Hatsune, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incest
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(Rin)
Len non torna a casa. L’ansia intanto cresce. Il coraggio viene meno. Guardo le facce sorridenti di mamma e papà mentre mi dicono soddisfatti:
-Sarà uscito con degli amici. Finalmente si sta staccando un po’ da te, Rin! Tu intanto vai a dormire …-

-Ok.-

“Tanto è inutile, non ho intenzione di dormire.”


(Len)
Torno a casa che è molto tardi. Mezzanotte e qualcosa, credo. Non mi reggo in piedi. Sono ubriaco? Non ricordo di aver bevuto qualcosa mentre … o forse invece l’ho fatto. Comunque sia, sul fatto che Meiko non conti niente per me, non ho dubbi. Avevo bisogno che qualcuno mi facesse dimenticare, anche se per poche sole ore, Rin, e quella ragazza è cascata proprio a pennello. Voleva provarci con me da tempo, ed io l’ho accontentata. In fondo, non credo di contare veramente qualcosa per lei, altrimenti mi avrebbe detto qualcosa. Si vedeva lontano un miglio che anche mentre la baciavo, pensavo ad un’altra. Ma a quella ragazza non importa.

“Che cosa disgustosa. E io che l’ho pure accontentata! Sono disgustoso quanto lei. Rin, non ti merito proprio.”

Mi metto a letto, frustrato ed abbattuto, ripugnato da me stesso.

“Tanto non è servito a niente. Cosa credevi di fare, stupido? Rin vive a casa con te, la vedi ogni giorno, è impossibile dimenticarla! Forse se partissi per quel viaggio con papà… Rin …” Chiudo gli occhi, cercando di prendere sonno.


(Rin)
Indosso la vestaglia celeste bordata di pizzo nero. La morbida seta riluce attorno alle mie gambe, il tessuto mi solletica il corpo provocandomi piccoli brividi. A piedi scalzi, percorro il corridoio. Poso una mano sulla maniglia della sua stanza.

“Se devo farlo con qualcuno, voglio farlo con te. Perché sei la persona a cui voglio più bene. Non c’è niente di sbagliato in questo.”
Entro.


(Len)
Rin aveva ragione quando ha detto che avevo le allucinazioni. Sospeso in uno stato tra la veglia e il sonno, capto a malapena il rumore della chiave che gira nella toppa.
“E che allucinazioni fantasiose!” penso. “Chiavi che girano! Se devo averle, almeno che possa sognare di Rin, no? …”


(Rin)
Dopo aver chiuso la porta a chiave, cammino silenziosamente fino al suo letto. Affondo un ginocchio nel materasso e mi isso su, poi scavalco con l’altra gamba, e sono a cavalcioni su di lui. Scruto il suo volto: è sereno e un accenno di sorriso brilla sulle sue labbra. Sta dormendo.
“Se lo bacio adesso, lui non se ne accorgerà nemmeno …”
Il suo sorriso è dolce.
“Voglio che questo sorriso gentile mi sorrida sulle labbra.”


(Len)
Non riesco a respirare. La mia pancia è pesante, come se sopra vi fosse stato messo qualcosa. Forse Meiko mi ha messo della robaccia, nel cibo che mi ha cucinato.
Qualcosa di morbido e caldo si posa sulle mie labbra, trema un attimo, e resta lì.

“Ma cosa …?”

Apro di scatto gli occhi, e Rin è qui, china su di me, gli occhi chiusi, la bocca premuta contro la mia.
Vedendo che ho aperto gli occhi, si ritrae e mi fissa dall’alto. Faccio leva sui gomiti e mi metto seduto, sono alla sua stessa altezza. Le tocco il viso, la sua pelle è morbida. E lei è qui per davvero. Adesso sono completamente sveglio.

-Non … non è un sogno?- Le mie parole sussurrate rimangono sospese per un attimo nella dolce oscurità.

-Credo... di no.- Dice lei, stringendosi nelle spalle.

Sgrano gli occhi. –Ma Rin … tu mi hai baciato …-

-E voglio farlo ancora …- Avvicina di nuovo la sua bocca alla mia, ma io mi ritraggo di scatto.

-N-Non possiamo, mamma e papà sono…-

-Non eri tu quello che dicevi di fregartene di quello che pensano mamma e papà?- Rin intreccia le braccia dietro la mia nuca e mi scruta attentamente. –Ma non è questo, vero? C’è qualcos’altro che ti turba. Allora, di cosa si tratta?- La sua fronte si corruga leggermente.

-Rin, io…-

“Sono un’idiota. Non merito né la sua preoccupazione, né il suo amore. Sono pessimo sia come fratello, che come innamorato. E ora che incredibilmente Rin ricambia i miei sentimenti, io …” Stringo i pugni, frustrato. “…Non posso accettarlo. Non dopo quello che ho fatto. Con che faccia potrei baciarla pensando che giusto un’ora fa le mie labbra erano posate su quelle di un’altra? Non è così che lei merita di essere amata.”

–Rin… Non posso farlo. Non… ora, perlomeno. Perdonami. Perdonami! Ti amo, Rin, ti amo.-

 Lei non fa ulteriori domande, toglie le braccia dal mio collo. Improvvisamente mi spuntano delle lacrime agli angoli degli occhi. Lei se ne accorge. Senza dire una parola prende a sbottonarmi la camicia. Non mi ero accorto di essermi messo a letto vestito. 

-Rin, ma che...?!- Lei mi guarda appena. Arrossisce colpevolmente e distoglie lo sguardo. Getta via la camicia, lontano. Sbottona i pantaloni e si china per potermeli sfilare dai piedi. Sono incapace di parlare, e anche di muovermi. In teoria non ci si aspetta questo da un uomo, in una situazione del genere. Rin, sempre senza guardarmi, abbassa una spallina alla sua veste, abbassa l'altra, e la lascia cadere inerte ai suoi piedi. Poi i miei occhi si focalizzano inevitabilmente sul suo corpo. Oh, Dio. Perché mi sta tentando in modo così crudele? Ritorna accanto a me sul letto. Mi tiene per le braccia e per la testa, facendomi stendere. Non ci capisco più niente. Si stende su di me, piano, come se temesse di rompermi. Peggio che mai. Adesso é dura persino ricordare chi sono. Len. Len Kagamine. Kagamine. Suo fratello... Ma il contatto con la sua pelle nuda mi fa perdere ogni contatto con la realtà. In questo momento non ci sono fratelli o sorelle. Ci sono solo una ragazza e un ragazzo che si amano. Eppure... non riesco proprio a lasciarmi andare. Non se ho paura di farle del male. Devo dirle di Meiko, innanzitutto.

-Rin...-

Mi abbraccia. Forte.

-Ok, se non vuoi farlo, ok. Ma va meglio così?- Mi bacia teneramente il collo, la spalla. Il calore provocato dai suoi baci si irradia pigramente, riscaldando tutto il mio corpo.

-Ma... Rin? Cosa ti é successo? Solo ieri mi dicevi che era una follia...-

-Bugie.- risponde prontamente lei. -Dette da una bambina paurosa che per anni e anni é riuscita benissimo ad ingannare sé stessa. La verità é che... volevo semplicemente che i nostri genitori potessero avere una figlia che soddisfaceva tutte le loro aspettative. Che tutti fossero fieri di me. Ora, che vadano a quel paese.-

-Rin...-

-Sì?-

-Mi stai dicendo...che mi ami?-

-Non ho intenzione di rispondere a questa domanda!- si contorce su di me e fa per alzarsi. Sono più veloce di lei e la riporto indietro, abbracciandola per impedirle di andare via. Nascondo il viso tra i suoi capelli e rido sommessamente.

-Beh, fa' un po' come vuoi.- Le scompiglio i capelli, e lei lancia un gridolino. L'ho presa alla sprovvista.

-Ehi, così non ci vedo più niente! Li ho tutti negli occhi!- si lamenta lei.

Approfittando del fatto che non ne è consapevole, mi avvicino alla sua bocca e le rubo un bacio. Rin sussulta.

Mi giro dall‘altro lato del letto, ho il sorriso che mi va da un orecchio all‘altro. Decisamente troppe emozioni per una notte sola. Sento un fruscio. E' Rin che si sistema i capelli.  Altri fruscii. Si starà rimettendo la veste. Troppe emozioni. Devo proprio dormirci su.

-T-ti amo.- Rin sussulta delle sue stesse parole. E io anche. Mi giro di scatto, ma lei é già scappata via. E chi dorme più, stanotte.

 

^^^Nel prossimo capitolo di Romeo e Cenerentola…^^^

Io: ....Allora? Qualche commento, voi due? Sprizzate di gioia, è un ordine!
Len: Okay, accendo i fuochi d’artificio!
Rin:
Io: Ah, Rin …eheh, non dici niente?
Rin: Non. Provocarmi.
Len: *la bacia* Vieni ad accendere i fuochi, su!
Rin: C-che…! Però… in fondo… *sussurra tra sé e sé* Non è che la cosa mi dispiaccia tanto… *va ad accendere i fuochi d’artificio pure lei*
Gakupo: Ehi, gente! Dove sta la mia fidanzatina-ina-ina(?) che è SCAPPATA VIA DA ME SENZA DEGNARMI DELLE SUE SCUSE E TANTOMENO SI E’ FATTA SENTIRE PER DUE GIORNI?  *leggermente arrabbiato*
Rin&Len:  Oh-oh.
Gakupo: Ehi Mhary, perché quei fuochi d’artificio?
Io: Ehm… Noi… Stiamo festeggiando... il tuo arrivo, ecco! Ci è mancata la tua presenza duranti questi capitoli!
Gakupo: Ah… davvero? *lusingato*
Io: Ci vediamo al prossimo capitolo! Non so quando aggiornerò, spero presto, un bacio e ricordatevi di recensire!

  
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