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Autore: Jiulia Duchannes    25/08/2013    8 recensioni
Due bande che si contendono il controllo dell'Argentina: Frandom e Olaff. Come porre fine a questa eterna guerra? Con la caccia. La caccia e l'uccisione delle Lost, ragazze che non sanno chi sono, ragazze che hanno perduto la memoria. Chi ne uccide di più vince.
Jorge e Facu, incaricati di uccidere le Lost.
Martina e Alba, due Lost agguerrite e decise a sopravvivere.
Lodovica e Xabiani, figli dei capi delle bande.
Questi sono i protagonisti della storia.
La caccia è ufficialmente aperta.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Martina si guardò intorno si soffermò ad osservare Jorge addormentato sul divano e legato come un salame. Pensare che solo la sera prima l’aveva quasi uccisa era strano perché così, addormentato, sembrava un innocuo e bellissimo angelo. Tini scostò una ciocca di capelli del ragazzo e lo fissò per qualche istante. Dalla sera precedente non aveva voluto parlare, mangiare o bere… un po’ lo capiva, non doveva essere facile da accettare, era stato sconfitto da un selvaggia, la più selvaggia Lost che esistesse.

Flash Back
-Hey ma che mi vuoi ammazzare?!
-L’idea era quella- Jorge provò a sparare un altro colpo ma la pistola si inceppò.
Martina  ne approfittò, si arrampicò sul lampadario pendente e colpì Jorge alla testa poi lo legò, fu abbastanza facile.
Fine flash back

Jorge aprì lentamente gli occhi.
-Che stai facendo?!- Domandò
-Controllavo se eri vivo- Rispose Tini alzandosi
-Mmm puoi anche uccidermi se vuoi, la mia vita fa schifo-
-Noi Lost non uccidiamo innocenti. Lo fate voi persone civilizzate-
 

Facu si sedè sul divano accanto ad Alba, quella sera avrebbero visto un film in Tv. Alba era rimasta incantata dalla televisione, come una bambina con le luci di natale. Non sapeva l’esistenza di quello strano apparecchio e a Facu sembrò dolcissima.

Facundo accese la tv e si posizionò vicino ad Alba, in due giorni aveva già conquistato la sua totale fiducia, avrebbe dovuto avvertire il suo capo ma qualche cosa glielo impediva.
Più continuava a ripetersi che era solo la voglia di passare al passo successivo che lo bloccava più capiva che era una bugia. Più capiva che passare il tempo con Alba gli piaceva, che non era uno sforzo, ma un piacere.

Durante il film i due non fecero altro ce fissarsi e fissarsi ancora, era il momento di passare alla fase due: L’innamoramento.
Una parte di Facu voleva baciare Alba, perchè infondo era attratto da lei. Ma l’altra parte voleva che le cose rimanessero così, perché sapeva che se fosse andato avanti il giorno della sua morte si sarebbe avvicinato.
In quel momento però erano così vicini che il cervello smise di funzionare, erano così vicini che il cuore cominciò a martellare nel petto, erano così vicini che bastò un niente per annullare la distanza tra loro. Perché così avvenne, occhi chiusi, bocce leggermente aperte per permettere alle lingue di danzare insieme.

Il loro primo bacio, l’ inizio della fine.

Lodovica camminò per il vicolo buio dove la notte precedente aveva incontrato Xabiani. Lo cercò disperatamente, cercò l’impermeabile, cercò l’ombra, qualsiasi cosa. Ma lui non c’era. Non ci poteva credere, Xabi non l’avrebbe  mai piantata in asso così, mai, ne era sicura e quella sicurezza le face capire che forse qualcosa o qualcuno lo aveva trattenuto. Che forse il suo Romeo era in pericolo a causa sua.
 
Jorge sorrise amaramente.
-Sei ridicola- Disse a Tini che si girò improvvisamente senza fiatare, voleva che continuasse, voleva sapre perché
-Voi Lost uccidete, uccidete innocenti come mio padre-
-Tuo padre?-
-Si, voi lo avete ucciso-
-Non è possibile… L’unico civile che veniva a trovarci prima della caccia era Rodrigo Blanco e lui era un bravo uomo, tu non puoi essere di certo figlio suo-
-In carne ed ossa e non ti permetto di nominare mio padre visto che potresti averlo ucciso tu!- Jorge era una furia.
-Non sai quanto sei lontano dalla realtà. Tuo padre era mio amico, mi ha insegnato a cacciare e a combattere, lui odiava come ci trattavano tutti ed era dalla nostra parte. Stava organizzando una rivolta… Contro gli Olaff, i Frandom o qualunque altro schieramento … Eravamo a caccia insieme quando Ponce de Leon  arrivò… Due dei suoi uomini mi presero per le spalle e mi bloccarono… Poi lui sparò a tuo padre, io scappai- Tini cominciò a piangere ricordando l’uomo che per molto tempo era stato il suo migliore amico, suo e di Alba.
-Come posso crederti secondo te!?-
Martina tirò fuori un ciondolo a forma di lucchetto,  Jorge si guardò il polso dove vi era un ciondolo con la chiave.
-Trova la chiave, la chiave sarà la libertà.Tuo padre me lo diceva sempre-
Jorge sorrise tristemente, il nemico era l’amico e colui che credeva amico era un mostro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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