Arianna F.
“La
nuova organizzazione”
Cap.3
Shinichi
spalancò di scatto la porta della cucina, facendo sobbalzare
Ai, che si versò
addosso un po’ del caffè che aveva appena
preparato (be’…ci ha messo poco tempo
a farlo,no?) : Haibara, infatti, nonostante la maschera di sicurezza
che aveva
deciso di continuare a portare anche dopo gli avvenimenti che si erano
susseguiti velocissimi, era dei due quella che aveva più
paura… e nervi
deboli!!!
-Kudo-kun…
ti
dispiacerebbe non spalancare le porte in questo modo? Mi hai fatto
prendere un
colpo!!!- sbottò acida, mentre iniziava a ripulirsi con un
fazzoletto la
leggera camicia da notte.
“Sarebbe
un
gran peccato”, pensò, sorprendendosi di quello che
iniziava a rendersi conto di
provare, ma disse : -Mmmmh… evita, è
meglio… d’altronde… siamo solo in due a
conoscere l’Apotoxina e a poter sbaragliare
l’Orgaizzazione, no?- aggiunse,
ammiccando ironico.
La scienziata
sospirò, sfregando con meno vigore la macchia scura che
aveva iniziato ad
allargarsi sul vestito.
-Hai
ragione…sarebbe
un peccato…- mormorò mestamente, senza neanche
sforzarsi di fare dell’ironia
come prima.
Il giovane
detective si rese conto che c’era qualcosa che non andava :
-Ehi! Sicura
di stare bene? Insomma, abbiamo appena riavuto indietro quello che
cercavamo di
riottenere da mesi!!!Non sei felice?- .
-Sì…ho
solo un
po’ di emicrania…- mentì la ragazza,
felice comunque che qualcuno (quel
qualcuno in particolare) si preoccupasse di lei.
-Sicura?-
tentò di nuovo Shinichi.
-Ma sei sordo?
S-ì!!! S-ì E
S-ì!!! Te
lo devo scrivere in copto o cosa?- esplose la ragazza, urlando
esasperata.
Subito si alzò una mano alla bocca, come se si fosse fatta
sfuggire un segreto
: ma perché aveva aggredito Shinichi senza motivo?
-Scusa,
Kudo-kun…-
-Shinichi!!!-
-Ok…Shinichi…
scusa, ma la trasformazione…il fatto di dover affrontare
l’organizzazione…presto…molto
presto…mi sta facendo diventare nervosa…- disse,
abbassando lo sguardo.
Il ragazzo
rimase spiazzato : Ai… che si era sempre dimostrata
così fredda e sicura… ora
era… cioè…
-Ehi…ehi…calmati!
Tranquilla. Non sarà difficile sbarazzarci degli uomini in
nero…e poi…potremo
finalmente tornare alla vita di sempre…- disse dolcemente il
detective.
Haibara
alzò
lo sguardo, mentre un’ ondata di rabbia la invase : certo,
lui non doveva preoccuparsi!
Lui aveva una vita che lo aspettava!Dei genitori…degli
amici… e Ran…
La ragazza
stava per ribattere, quando la folla,all’esterno,
iniziò il fatidico count down
: - meno 10
…9…8…7…6…5…4…3…2…1…BUON
ANNO!!!- .
Ai rivolse il
suo sguardo verso il ragazzo, che era evidentemente perso nei suoi
pensieri :
si schiarì la voce –Ehm…Buon Anno,
Kudo-kun-.
Shinichi
incrociò i suoi occhi, di un verde-azzurro che nel buio
pareva vibrare : le si
avvicinò e la abbracciò brevemente : -Buon
Anno…Shiho…-.
-Posso
interrompere
questa scenetta disgustosa?- esclamò a quel punto una voce a
entrambi fin
troppo conosciuta…
Il ragazzo si
voltò, mettendosi davanti ad Ai per proteggerla :
-Oh,no…-
Davanti a
loro, in una pozza di luce proveniente da una finestra aperta (-come ho
fatto a
non accorgermene?- pensò Shinichi), stava Heji Hattori, suo
compagno di scuola,
detective…nonché suo grande amico…,
con una pistola in mano!!!
-Che cosa
vuoi?- urlò Shinichi, sempre davanti ad Ai.
Heji
squadrò
con tutta calma i due ragazzi, nascondendo la sorpresa per la loro
trasformazione : -Ho un compito affidatomi
dall’Organizzazione…- iniziò con
voce pacata, sempre puntando contro di loro la pistola.
-Tu lavori per
l’Organizzazione?- esclamò sorpresa Haibara,
emergendo da dietro la figura del
detective.
-Certo…come
dicevo…prima che il mio “buon” (si fa
per dire) amico mi interrompesse…ho un
compito…e un offerta per voi…-.
Shinichi
sgranò suo malgrado gli occhi : cosa?
L’organizzazione voleva da lui qualcosa?
No, non dopo avergli rubato un anno di vita…dopo averlo
strappato da Ran… (e
che drammatico,ne? J
).
-Non ci
uniremo mai agli Uomini in Nero!!!- esclamò con tutto il
fiato in gola il
ragazzo.
Meji lo fisso
sinceramente sorpreso, poi scosse la testa con gran compatimento :
-Vedi, mio
caro Kudo…ho sempre pensato che tu dovessi fare non il
detective, ma lo
scrittore (di gialli, s’intende!), per la tua grande
fantasia…- detto questo si
mise a ridere come un matto, sotto gli occhi increduli degli altri due
ragazzi.
-Perché?-
chiese scontroso Shinichi, iniziando ad avere un grande
sospetto…
-Perché
sei il
più grande cretino del Giappone!!! Gli uomini in nero?
Figurati se mi associavo
alla loro banda, dopo che ti hanno rovinato
così…-.
-Ma hai
parlato dell’organizzazione…- protestò
a quel punto Ai.
-Beh…ammettilo,Hattori,sei
stato un po’ ambiguo…- intervenne a quel punto una
voce.
-Mmmmh…hai
ragione…ma alla fine sono anche riuscito a far prendere un
colpo al mio vecchio
“amico”- disse Heji, voltandosi dietro di
sé.
Solo allora i
ragazzi si accorsero che dietro di lui c’era una ragazza
completamente vestita
di nero, che si confondeva perfettamente con
l’oscurità della cucina :
dimostrava all’incirca la loro stessa età, aveva i
capelli di un castano molto
scuro e portava un paio di occhiali dalle lenti squadrate, che
nascondevano due
occhi marroni che brillavano appena.
Intercettando
gli sguardi stupiti dei de ragazzi, la nuova arrivata
sfoderò un sogghigno a
trentadue denti :
-Beh, pensavo
che Hattori fosse un po’ più sveglio…e
esauriente!!!Penso che dovrò presentarmi
da sola… piacere, Arikono Myazaky!- concluse porgendo loro
ironicamente la
mano.
-Ok…presentazioni
a parte…ma che organizzazione è?
Perché vuole farci una proposta?- chiese
Shinichi, ancora visibilmente perplesso.
-Beh, per ora
ci siamo solo noi due…siamo la Nuova
Organizzazione…e vogliamo il vostro aiuto
per cancellare gli uomini neri…-
Nota
dell’autrice :
scusate il
ritardo, ma in questi giorni ho avuto un po’ da
fare… la trama inizia a
delinearsi,no?
Grazie mille a
Shinku, SuperC18 e Diane per le
recensioni…Thank you beautiful
people!!!