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Autore: lenu88    01/03/2008    2 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo pranzo tutti si concessero un po' di sano riposo. C'era chi si dedicava alla lettura della gazzetta del profeta, chi faceva un pisolino, chi aveva organizzato una partitina a sparaschiocco e chi aveva l'impellente desiderio di scoprire alcune cose.
"Io glielo chiedo!" affermò Juliet alzandosi dal divano sul quale era seduta assieme a Blaise, per andare verso il mago baffuto che sorseggiava il suo caffè, seguita ovviamente dal serpeverde.
"Signore?" 
L'uomo si girò e, sorridendo, disse "Chiamami Paul."
"Paul? Se non sono indiscreta, potrei chiedere che lavoro state facendo nella foresta? C'entra per caso con il thestral ferito? E' qualcosa di pericoloso? Il professor Silente non ci ha detto niente e devo ammettere di essere un po' curiosa. Se non può dirmelo non fa niente, ma se non è un segreto, vorrei saperlo... se non le dispiace."
L'uomo le sorrise finì il suo caffè e rispose "Sei molto simile a tuo padre, sai?"
"Lei conosce mio padre?" chiese la ragazza sorpresa.
"Sì, ci conosciamo. Brav'uomo, simpatico... ci incontriamo spesso al ministero e mi è capitato più volte di farci due chiacchiere... beh, forse un po' più di due. Ha una parlantina quell'uomo... e anche tu vedo che non te la cavi niente male." le sorrise per dimostrarle di non essere per niente infastidito dalla cosa e riprese "Se mi promettete di non divulgare troppo la notizia, credo di poter rispondere alle tue domande." guardando i due ragazzi.
"Glielo prometto!"disse Juliet impaziente. Blaise si limitò ad annuire con la testa.
"Andata! Allora... si in effetti credo che la ferita del thestral possa essere collegata a ciò che siamo venuti a fare. E sì, è una cosa pericolosa." poi abbassando la voce disse "Un cucciolo di drago è arrivato nella foresta e noi dobbiamo catturarlo e portarlo in una colonia."
"Un cucciolo di drago?" chiese ammirata Juliet, tenendo a sua volta un tono di voce basso anche se non ne capiva il motivo, dal momento che tutti nella tenda ne erano a conoscenza. "E crede che potremo vederlo?" continuò speranzosa.
"Beh, è un po' rischioso, ma... magari da lontano" disse con aria cospiratoria.
"Non mi sembra una buona idea, signor Cooper. Potrebbe sfuggirci, è per questo che Silente ha voluto farlo quando gli studenti fossero tutti stati fuori per le vacanze" si intromise Sean, arrivando alle spalle dell'uomo che sobbalzò per lo spavento.
"Dai, ragazzo, non fare il guastafeste, solo un'occhiata da lontano. Non ci sono tutti questi rischi. Non sa ancora neanche sputare fuoco" sorrise nervoso Paul, quel ragazzino lo metteva sempre in difficoltà, nonostante avesse la metà dei suoi anni.
Juliet e Blaise osservavano prima
il ragazzo poi l'uomo, naturalmente facendo il tifo per quest'ultimo, anche se per motivi diversi. La prima perché da quando aveva saputo della presenza del draghetto era stata presa da un'irrefrenabile voglia di vederlo, il secondo semplicemente perché quel ragazzo non gli era andato giù già dal primo sguardo, sentimento che col tempo non aveva fatto che aumentare, e tanto bastava per farlo diventare un nemico giurato.
"Però poi non dica che non l'ho avvisata" acconsentì seccato Sean, sedendosi di malagrazia sulla sedia e iniziando ciò che sembrava essere il suo passatempo preferito e che tanto faceva irritare Blaise: fissare Juliet.
Quest'ultima, però, era fin troppo interessata a conversare con Paul per prestargli la benché minima attenzione.

"Certo che è stano,eh?" chiese Juliet fissando le bende che fasciavano la ferita del thestral, sospese a mezz'aria. Era stato loro affidato il compito di 'tenere d'occhio' la creatura, in modo che se si fosse allontanata avrebbero avvisato il guardiacaccia. "Ho letto tanti libri su di loro e mi fa uno strano effetto averne davanti uno e non poterlo vedere. Ho visto un disegno, ma non dev'essere certo la stessa cosa. Sono proprio delle creature misteriose, hanno un certo fascino, non credi? E dire che tutti li temono per il fatto di poterli vedere solo dopo aver visto morire qualcuno. Il signor Paul pensa che neanche il cucciolo di drago l'abbia visto è che sia stato solo uno sfortunato incidente. Ora sarà spaventato da solo nella foresta, poverino" continuò, guardando ora la carcassa di mucca che si stava smembrando da sola.
"Senti... ma quel Sean è sempre stato così pedante? Insomma, ha avuto da ridire anche al suo capo!" chiese Blaise anche lui intento a fissare la carne sparire nel nulla a piccoli pezzi.
Juliet si alzò e disse "In realtà, due anni fa era esattamente il contrario. Era anche troppo sprezzante delle regole ed è finito un sacco di volte in punizione per questo... e forse era proprio per questo che mi sono lasciata convincere ad uscire con lui. Ma da quando..." sospirò "da quando ci siamo lasciati è diventato insopportabilmente ligio al dovere e la causa a quanto pare sono stata proprio io, come mi ha spesso volentieri fatto sapere. Ma in realtà le cose stavano in un altro modo"
"Come sarebbe a dire? Cos'è successo?"chiese Blaise tirandosi a sua volta in piedi.
"E' una storia molto lunga. Per niente interessante. Non avresti voglia di sentirla." poi tendendo il braccio verso il punto dove si doveva trovare il thestral, che ormai aveva già finito il suo 'spuntino', tastò l'aria. "Lo sento! Questo è il collo... e qui inizia la schiena. E queste sono le ali!" esclamò felice "Mi piacerebbe tanto avere le ali, sai? Volare nel cielo, guidata dal vento, senza preoccupazioni. E raggiungere le nuvole e poi tuffarmi giù in picchiata per poi risalire all'ultimo momento. Certo si potrebbe farlo anche con la scopa, e l'ho fatto un sacco di volte, ma con le ali è sicuramente molto meglio! Senza dover stare attaccati al manico di legno... semplicemente librarsi in aria, come sotto l'effetto di un Wingardium Leviosa".
Continuava ad accarezzare il corpo invisibile del thestral e Blaise intuì che, sviando l'argomento, volesse fargli capire che non avesse ancora superato la tristezza per quanto successo con Sean, anche se pensava che poco c'entrasse il fatto in se di essersi lasciati, quanto il modo in cui si era comportato il ragazzo. Non insistette, ma interiormente gridava vendetta ai danni di un certo assistente al dipartimento 'Creature magiche'.
"Senti qui!" fu distratto dal parto di piani delittuosi da Juliet che, prendendogli una mano, la guidò a percepire la pelle liscia dell'ala del thestral.
In effetti era piuttosto strana la sensazione, ma non ci si soffermò molto, dal momento che la sua attenzione era stata completamente catturata dalla mano che stringeva la sua. "Hai le mani gelate" disse subito.
Juliet ritirò subito la mano scusandosi.
Blaise scuotendo la testa disse "No, non è questo. E' che faresti meglio a metterti i guanti prima di ritrovarti due ghiaccioli al posto delle mani"
La corvonero sorrise e annuì, prima di catapultarsi nella tenda per prendere i guanti.
Blaise la seguì con lo sguardo sorridendo, ma il sorriso morì subito sulle sue labbra non appena vide Sean seguire Juliet all'interno della tenda. Che stesse aspettando solo di vederla allontanarsi da sola, il maledetto?
Si stava già avviando nella loro direzione quando si ricordò di non potersi muovere. Era rimasto da solo a fare la guardia al thestral e se se ne andava anche lui, la bestia poteva ben decidere di darsi alla fuga.
Rifletté un paio di minuti, poi, concluse che il thestral poteva anche restare solo. Dove poteva andare con quella ferita?
Corse verso la tenda pensando di aver perso anche troppo tempo prima di decidersi.
Quando entrò trovò i due vicino alla stufa, che davano le spalle all'entrata.
Sean si voltò subito accorgendosi della sua presenza. Socchiuse gli occhi e gli chiese perentorio "Ma tu non dovevi fare la guardia al thestral?"
"Il thestral è dove deve stare. Tu piuttosto, che ci fai qui dentro?"
"Non mi sembra ci sia qualche divieto che mi impedisca di stare qui." ribatté secco il ragazzo più grande, che, comunque, si mosse per uscire. Prima di varcare la soglia, però, disse "Spero per te che il thestral non sia scappato"
Blaise strinse i pugni, ma non rispose, distratto dal rumore di Juliet che tirava su col naso.
Si avvicinò e notò che la rossa aveva portato le mani a coprirsi la parte inferiore del viso, la testa bassa.
Che stesse... piangendo? Era forse arrivato tardi, lasciando tutto il tempo a Sean di far del male alla piccola corvonero?
"B-Blaise?" la voce arrivò flebile alle orecchie del serpeverde che si preoccupò maggiormente. Cos'era successo? Che aveva combinato il maledetto per ridurla così? Come si poteva far piangere una ragazza tanto solare e allegra come lei?
"Etciù!" proruppe la rossa voltandosi dall'altra parte. "Uffa! Ho già preso il raffreddore. Non sono durata neanche mezza giornata"
"Eh?" Blaise era rimasto imbambolato a fissarla, ammiccando. Era solo un banale raffreddore, allora. Non stava piangendo.
Per il sollievo si mise a sghignazzare per poi scoppiare in una risata fragorosa.
"Sono così buffa?" chiese Juliet sorridendo a sua volta "Scommetto di avere il naso rosso. Mi scendono persino le lacrime, guarda qua. Devo essere proprio un disastro. Ogni anno è la stessa storia, uffa! Meglio se mi copro di più, d'ora in avanti. Non vorrei mi venisse anche la febbre, sai che bel Natale a letto con l'influenza?!"

Erano rimasti nuovamente soli, mentre gli altri erano tornati alla foresta alla ricerca del draghetto.
Da quanto avevano capito, avrebbero potuto portarlo fuori dal riparo degli alberi solo l'indomani, quando il rischio che qualche studente potesse capitare lì per caso fosse pressoché nullo, dal momento che quasi tutti sarebbero stati sull'espresso che li avrebbe riportati a casa.
Il thestral non era scappato, ma ben presto Blaise si ritrovò a desiderare che l'animale avesse davvero approfittato del fatto di non essere sorvegliato per compiere la fuga del secolo. In questo modo avrebbe risparmiato loro di fargli la guardia anche di sera.
"Ecco il the!" esclamò Juliet mettendogli una bella tazza di the fumante davanti al viso, di ritorno dalla tenda.
Poi, sedendoglisi di fianco sulla tovaglia che avevano steso per terra, iniziò subito a bere dalla propria. "Ci voleva proprio con tutto questo freddo. Si è anche alzato il vento e il cielo è diventato bianco. Ho il sospetto che domani nevicherà, se non addirittura stasera. Spero che per allora il nostro turno di guardia sia finito. Con questo raffreddore stare qua fuori non è proprio il massimo"
"Se vuoi resto io a fare la guardia. Dovresti rimanere al caldo visto che ti senti male" si premurò Blaise.
"Oh, non ti preoccupare mi sono coperta per bene. Ho addosso una maglia, un maglione e una giacca, senza contare poi il cappotto e la sciarpa." lo rassicurò Juliet sorridendo "Sono in una botte di ferro. Non passa neanche uno spiffero. Anche se preferirei sicuramente stare dentro al caldo... ma non ti lascio solo. Anche perchè mi annoierei a stare sola senza fare niente."
"Posso farti una domanda?"
"Certo"
"Cosa voleva quel tipo poco fa?"
"Ti riferisci a Sean?" Blaise annuì "Niente di che. Solo parlarmi" si limitò a rispondere prima di bere un altro po' di the.
"Posso chiederti di cosa voleva parlarti?"
Juliet si soffermò un attimo a guardare gli alberi al limitare della foresta, sospirò e disse "Non ha detto molto in effetti, sei arrivato quasi subito tu. Mi ha detto di essergli mancata e di essere cambiato. Quando ha visto che non rispondevo mi ha chiesto di dargli un'altra possibilità, ma io ho continuato a non parlare e ho visto che stava iniziando ad innervosirsi. Poi sei arrivato tu e, forse, si è arreso"
"Forse?"
"Sean non è tipo da arrendersi così facilmente. Dopo qualche mese che ci siamo lasciati ha iniziato a cercare di convincermi che era stato uno sbaglio, quello di rompere, ma io non ero dello stesso parere e, quando l'anno scorso ha finito la scuola, pensavo si fosse tutto concluso. Invece... è tornato all'attacco" concluse abbassando la testa.
"Come mai vi siete lasciati?" giacché si era in vena di confidenze, magari avrebbe potuto scoprire anche quello, no?
"Come sei curioso oggi" lo riprese bonariamente Juliet sorridendo.
"Scusa, non volevo essere insistente" si scusò nervosamente Blaise, prima di bere un'abbondante sorso di the che, essendo ancora molto caldo, lo fece tossire.
La rossa ridacchiò e scosse la testa "Non c'è bisogno di scusarsi; sei solo curioso, no? Capita a tutti. Comunque..." disse poi tornando seria "... sei sicuro di volerlo sapere? Ti annoieresti molto, sai?"
"Tanto non abbiamo altro da fare"
"In effetti... Beh, in questo caso..."

To be continued...




Sono riemersa dallo studio per aggiornare in tempi quasi decenti... quasi. Il fatto è che sono successe delle cose poco piacevoli e la fantasia è andata a farsi un bel giretto intorno al mondo lasciandomi a secco.
Ho l'atroce sospetto che anche per il prossimo capitolo ci vorrà un bel po' di tempo. ç_ç
Questo è tutto ciò che sono riuscita a tirare fuori dal mio cervellino stressato da mille impegni. Spero non faccia troppo schifo e che qualcuno voglia dirmi che cosa ne pensa.
Un kiss^^



Lenù

 
   
 
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