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Autore: Malikstyleslove    26/08/2013    1 recensioni
Vide il padre uscire dalla cucina mentre le lacrime cominciarono a scorrere sul suo viso arrossito. Aveva bisogno di sfogarsi.
Non avrebbe più retto.
Era una semplice ragazza, perché proprio a lei?
**
-Chi è stato a farti questo?-mosse le labbra lentamente cercando di non risultare arrabbiato.
Aggrottò la fronte serrando la mascella non ottenendo una risposta.
Chi l'aveva toccata?
È una storia che parla di Justin e Selena:).
Amo i Jelena, quindi spero vi piaccia, ho cercato di essere più originale possibile.
E soprattutto non credo che sia una storia come tante in cui si innamorano subito, quindi buona lettura:).
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Aprì gli occhi di scatto con il cuore in gola.

Non era la prima volta che sognava la morte di sua madre, ma ogni volta che le succedeva si alzava sempre col piede sbagliato.
Quel giorno sembrava diverso.
Si toccò le guance notando che erano umidicce. Lacrime.
Aveva pianto nel sonno, per la millesima volta.
Sbuffò scendendo dal letto scalza dirigendosi verso il bagno, si fece una doccia fredda veloce ma quando uscì dalla doccia strabuzzò gli occhi notando l'orario nel piccolo orologio poco sopra la porta.
Sette e mezza.Cavolo, sarebbe arrivata in ritardo.
Prese una felpa, una maglietta e un jeans stretto a caso non badando al fatto che agli occhi degli altri sarebbe sembrata una pazza egocentrica, ma non le era mai importato.
Scese i gradini a due a due rischiando quasi di spaccarsi la faccia, poi prese la sua tracolla quasi vuota e uscì di casa sbattendo la porta.
Aveva il cuore in gola. Respirava a fatica, ma non poteva arrivare in ritardo.
La Brown avrebbe chiamato suo padre e sarebbero stati guai seri.
L'ultima volta era andata davvero male: suo padre era tornato dall'Europa a causa dei suoi continui ritardi e quando erano arrivati a casa le sue mani si erano appesantite di quattro tonnellate, arrivate sul suo stomaco, braccia e gambe.
Scosse la testa scacciando quei brutti pensieri dalla mente e corse verso il cancello.
Entrò di corsa dal portone principale vedendo alcuni studenti sparsi per il corridoio che parlavano tra loro; si fermò davanti al suo armadietto, l'aprì e prese il libro di psicologia e il suo quaderno personale.
Quella dannata attività scolastica le portava sempre grandi guai.
Il suono della campana la fece sobbalzare.
Salì le scale in fretta, rischiando quasi di cadere su un ragazzo.
-Stai attenta a dove metti i piedi.- quella voce la fece gelare sul posto. Justin Bieber.
Giravano molte voci su di lui: puttaniere, antipatico, freddo...  non era il tipo di ragazzo che faceva amicizia facilmente.
Aveva cominciato a frequentare la East Coast High School quando lei era ancora al secondo anno, avevano parecchie lezioni in comune e lui l'aveva notata.
Sembrava che questa cosa gli desse fastidio infatti non le aveva mai rivolto un comportamento educato. Ma questo non le importava.
Non avevano mai avuto una conversazione decente, se non per quei pochi momenti in cui si scontravano per sbaglio e lui le parlava duramente.
Quella voce la faceva sprofondare, il suo sguardo da duro..
Tutto su di lui la temeva.
- S-scusami, io...io..- cercò di dire qualcosa balbettando, ma la stretta del ragazzo attorno al suo braccio la fece gemere dal dolore.
- Stai attenta.- ripeté con voce più dura e con gli occhi più cupi.
- Justin lasciala dai, stanno iniziando le lezioni. - Chaz, uno che doveva essere amico del ragazzo, lo prese dalle spalle allontanandolo. Selena lo ringraziò con un sorriso poco accennato sulle labbra.
- Per questa volta la passi liscia, Gomez.- lasciò la presa sul suo braccio girandosi verso i suoi amici, lei invece, proseguì verso il secondo piano entrando in aula sedendosi agli ultimi posti.
Prese il suo quaderno personale scarabocchiandoci qualcosa.
Il braccio ancora le doleva ma ormai ci era abituata.
Le capitò sotto agli occhi il testo che aveva scritto ma ancora era incompleto.
Una canzone.
Per Nick.
Che ancora amava alla follia.
-Love will remember you, love will remember me.- canticchiò a bassa voce, tanto che nessuno l'aveva ascoltata o sentita.
Sentì gli schiamazzi delle ragazze notando che era appena entrato Justin.
La Brown entrò con furia di prima mattina, come al solito. Nonostante la sua giovane età era severa e la maggior parte degli studenti avevano paura di lei.
-Ragazzi oggi vi devo proporre un progetto. Siamo a Novembre e questo dovrà durare fino alla fine di febbraio: starete a coppie e vi dovrete conoscere nel miglior modo possibile.- si sedette dietro alla cattedra cominciando ad elencare gli alunni presenti.
- Alla fine della lezione decideremo, anzi no, deciderò io le coppie.- sottolineò la terzultima parola, come se volesse imporre superiorità.
Si ravvivò i capelli biondo cenere con una mano mentre iniziava a spiegare qualcosa sulla psicologia.
Prese una pagina bianca a caso sbadigliando e cominciò a prendere appunti.
Sarebbero state le due ore più noiose di sempre.
**

JUSTIN'S POV( point of view).

Sbadigliai per la millesima volta in quei novanta minuti di lezione, non vedevo l'ora di uscire di scuola e magari iniziare il 'progetto' con Tiffany.
Altro che progetto. Ci saremmo dati al sesso.
Avevamo una scusa per stare soli in camera. Era sempre stato così: progetti, balli scolastici... tutte con Tiffany.
Era la solita ragazza bionda, alta, occhi azzurri, a dirla tutta perfettina.
Sembrava tanto ingenua ma a letto era la più brava.
Tra loro due c'era solo sesso: quando io ne avevo bisogno la chiamavo e arrivava subito, una cosa veloce e poi viceversa.
Sbadigliai di nuovo sprofondando nella sedia ma sussultai quando la Brown mi chiamò.
-Bieber!- urlò quasi rossa in viso, nemmeno se stesse partorendo.
Sbuffai. -Che?- chiesi senza dare una vera attenzione alla signora che mi si presentava davanti.
- Preferisci uscire dall'aula o andare dal preside Chaps?- battè la mano sul mio banco cercando di impaurirmi. Che illusa.
-Preferisco rimanere seduto qui sulla sedia, grazie.- sorrisi con aria strafottente incrociando le braccia al petto.
Sbuffò rumorosamente un paio di volte ritornando alla cattedra, diede un'occhiata all'orologio e squittì.
- Le coppie!- esclamò unendo le mani.
-Mitchell, Scotts. Bieber...- sembrava essere indecisa: guardava alla fine dell'aula.- Gomez. ..- mentre continuava a accoppiare i miei compagni di corso cercai di elaborare ciò che aveva detto: io e la Gomez?
-Mi scusi prof-mormorò la Gomez cercando di attirare l'attenzione della Brown.
-Si, cara?-
-Io e Bieber...ecco- cominciò a balbettare parole incomprensibili, cercò il mio sguardo come se volesse aiuto.
-Non posso stare con Tiffany? Ecco io e la Gomez non andiamo tanto d'accordo.- guardai la mora cercando il suo appoggio, quando incontrai il suo sguardo lei annuì.
- Un motivo in più per conoscervi meglio.- rispose decisa la Brown ondeggiando i suoi capelli a destra e a sinistra.
-Ma prof..- cercò di ribattere sospirando Selena.
Sbuffai infastidito. 
Una rottura di coglioni.
Pomeriggi sprecati per niente.
-Niente ma. - chiusi a pugno la mano prendendo un bel respiro. Dovevo calmarmi.
Puntualmente suonò la campana che segnava la fine dell'ora.
Uscii dall'aula con la tracolla in spalla di corsa, senza nemmeno salutare.
Andai al mio armadietto aspettando Chaz.
-Di fretta oggi?- esultò quando fu vicino.
-Sono in coppia al progetto con Selena.- borbottai mugugnando qualcosa di incomprensibile dopo.
Ridacchiò sotto i baffi. Una risata piena di perversione.
-Magari nasce qualcosa, non credi?-
-No, affatto.- incrociai le braccia al petto aggrottando la fronte.
-Justin sono passati tre anni, ancora non l'hai dimenticata?-
A quelle parole trattenni il respiro.
-E chi la dimentica..- sussurrai abbassando lo sguardo.
-Devi dimenticarla. Ci sono tante ragazze qui disposte a darti tutto ciò che vuoi e ti limiti e ricordarti lei? Non scherzo, magari Selena non sarà un granché.- sorrise dandomi una pacca leggera sulla spalla.
-Rimane il fatto che io il progetto non lo voglio fare con lei.- ribattei picchiettando un piede per terra.
-E con chi? Con Tiffany?- il biondo mi guardò come se volesse dire 'progetto o sesso?', però lui sapeva la risposta. La sapeva già.
-Non potrai per sempre pensare al sesso.  Quando Tiffany..- fu interrotto dal suono della campana. Rise di gusto scuotendo leggermente la testa facendo fermare alcune ragazze.
Era così strano che lui non riuscisse a vedere tutte quelle ragazze che gli giravano attorno, eppure il suo unico bersaglio era Makayla. Quella del suo corso di chimica.
Lei però era impegnata con un ragazzo che non frequentava la scuola e questo aveva fatto perdere ogni speranza al biondo.
-Quando parliamo di Tiff veniamo sempre interrotti, chissà perché!- esclamò ridendo ancora.
Risi di gusto. Beh, in effetti ..
-Dove devi andare adesso?-
-Sinceramente non lo so.- borbottai mettendo le mani in tasca-però sono con la Gomez sicuro, quindi credo che la seguirò.- annuii come per convincermi e Chaz mi lanciò uno sguardo furbo.
-Smettila!- protestai alle sue risate- io vado.-
Mi diressi verso l'aula della Màrtinez. Ci avrei scommesso anche casa mia che avrei avuto spagnolo in quel momento.

  
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