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Autore: Hina93    26/08/2013    2 recensioni
Dal testo [...]
Ino Yamanaka aveva avuto talmente tanti fidanzati che, non si ricordava nemmeno il nome di tutti. Gli unici due che avevano il grandissimo onore di essere menzionati erano: Shikamaru e Sai.
Il primo era stato suo fidanzato storico mentre erano alle superiori, ma poi, tutto era finito quando erano andati al college e, nella vita del Nara era entrata Temari No Sabaku. Ino non aveva rancori, per carità, ma ancora pensava, dopo tutti quegli anni, dopo che aveva fatto da testimone di nozze al giovane Nara ed erano rimasti migliori amici, che quella snobbona glielo aveva fregato.
Ebbene, sperando di incontrare l’anima gemella come aveva fatto Julia Roberts nel film “Il matrimonio del mio migliore amico”, la serata era finita con lei che consolava, o meglio cercava di fare entrare nella testa di Hinata, l’idea che Naruto non era il ragazzo giusto per lei.
Karma.
Spero di avervi incuriositi.. Se ne volete sapere di più: LEGGETE!
Enjoy it!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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ppp Capitolo 2

Se il freno a mano fosse stata una persona, Ino era sicura che gli avrebbe spezzato il collo. Stizzita come non mai, dopo che aveva parcheggiato la sua macchina davanti a un piccolo supermercato, fissò la scritta gialla fosforescente che diceva “Si vendono alcolici di ogni tipo”.
Non sarebbe stato male alzarsi dalla macchina, andare a prendere una bottiglia di gin e, berla in solitudine nella sua macchina, cercando di “annacquare” i dispiaceri.
Sentendosi patetica, perché lei, Ino Yamanaka dispiaceri non ne aveva, uscì dalla macchina seguita da un’ Hinata traballante sui suoi tacchi a spillo.
Guardò meglio l’amica, studiandola nei minimi particolari.
Hinata era sempre stata bella, sempre, sin da quando era bambina: non bella quanto lei, ovviamente. Se lei era una dea, Hinata sarebbe potuta essere una semidea ovviamente, Ino lo pensava senza portarle nessun tipo di rancore.
Più diventava grande, più il suo corpo maturava; più matura, più le spuntavano due cocomeri al posto del seno, due cose mastodontiche, che per essere sinceri, in confronto alle sue arance di cui poteva vantarsi, erano assolutamente ingombrati.
E Hinata doveva vergognarsi di avere quella taglia di seno, assolutamente, doveva ricevere una multa oppure essere incolpata per crimini contro l’umanità, a causa dei suoi movimenti spastici che potevano portare a un terremoto di magnitudo dieci.
Ebbene, le sue arance però erano perfette e se non poteva vantarsene con Hinata, perché anche lei aveva una dignità, poteva farlo davanti alla tavola da surf chiamata Sakura Haruno.
Karma.
E più cresceva e più si dedicava a Naruto: il suo più grande scopo nella vita era quello di dedicarsiall’Uzumaki.
A volte Ino si chiedeva come facesse, come potesse sopportare di non essere nemmeno ripagata per quella dedizione tanto cieca. Perché Naruto, da leader del mondo degli stupidi, non si accorgeva di lei: non si accorgeva che lei era quella giusta, che lo amava con tanta dedizione, che pendeva dalle sue labbra, che rideva alle sue battute stupide anche se, persino l’angelo della morte, sentendole, si sarebbe ucciso.
Una dedizione talmente cieca e fedele che, faceva capire a tutti quanto profondo e sincero fosse il suo amore.
Ma almeno, e ciò era da apprezzare in quella testa vuota, è che non la illudeva. Hinata sapeva che l’Uzumaki la considerava una grande amica, un’amica a cui voleva molto bene e a lei, questo le bastava. Francamente però, secondo Ino, Hinata se lo faceva bastare.
Lei, Ino Yamanaka, non si era mai accontenta nella vita e non capiva Hinata per questo.
Accontentarsi? Un corno! Solo i falliti si accontentano!
Ma siccome non era ipocrita, anzi forse era più che sincera con se stessa, a volte, ma raramente, Ino invidiava Naruto.  Lo invidiava perché lui aveva qualcuno che lo amasse, che morisse d’amore per lui. Ma lo stupido, non se ne rendeva nemmeno conto e questo, si questo faceva saltare i nervi a Ino.
Karma.
Fottuto Karma anche per la Hyuga, pensò.
Con ostentata gentilezza, prese il braccio di Hinata sorridendole sadica, ricevendo un’occhiata intimidita dall’amica che le strinse il braccio.
“Che esplosione!” disse una voce dietro di loro.
Hinata si girò subito, regalando un caldo sorriso a Deidara mentre Ino, truce si chiese perché quella brutta copia di se stessa fosse invitato al matrimonio del parente lontano, ma molto lontano, di Eminem.
Perché doveva essere loro amico? Perché? Che cosa aveva fatto di male nella vita?
Karma.
Era stato il karma a farla andare a trovare Hinata, una maledetta sera del ventiquattro gennaio di circa otto anni fa. Era stato il karma a far aprire la porta della casa di Hinata, da un biondo che, assomigliava terribilmente a lei, tanto da farla sussultare come mai aveva fatto nella sua vita.
Era stato il karma a farle conoscere un gay, ma che più di così non si poteva, che aveva incantato Hinata, più di lei in tantissimi anni di amicizia.
Era stato quel bastardo karma.
Era stato quel fottuto karma a farli diventare “amici” anche se vivevano in un pacifico rapporto di puro odio.
Odio. Puro. Odio.
“Hinata sei una bomba! Una bomba! Un’esplosione! Sei arte!” disse Deidara togliendola dal braccio di Ino.
Continuò a guardare quella scena patetica.
Il gay e la pornostar timidona, che parlano di shopping: di certo, se ci fosse stato un regista da quattro soldi, Ino pensò: avrebbe avuto già la trama per una squallida commedia da guardare la domenica sera.
Ma quando era troppo: era troppo.
“Ma la lasci stare?!” sbottò Ino prendendo Hinata per il polso.
“Gelosa? Gelosa perché Hinata è una bomba?”
“Io? Io gelosa? Senti un po’, artista da quattro soldi, IO sono Ino Yamanaka!”
“Ma lasciamo stare! Tesoro cos’è pensavi che quest’avvenimento fosse un circo? Ma come ti sei vestita?”
Deidara si mise a fissare il suo vestito rosso, bellissimo secondo Ino ma soprattutto, che le stava un incanto, scuotendo la testa.
Ino ridusse gli occhi a due fessure e strinse i pugni.
“Il mio vestito è favoloso! E se non ti piace il rosso, taglia i capelli al tuo compagno!”
Sasori sentendosi interpellato alzò lo sguardo, poi si mise accanto a Hinata dandole rassicuranti colpi sulla schiena, mentre la Hyuga fissava sconsolata l’ennesimo litigio dei due amici.
“I capelli del mio compagno sono bellissimi! Sono di un rosso artistico!” disse avvicinandosi minaccioso il biondo.
“Brutta copia di me stessa, taci!” disse Ino girandosi di botto.
Karma.
E se non c’era lo zampino del karma, cosa poco probabile a quel punto, Ino pensò seriamente che aveva bisogno di un bel bagno ristoratore in una fonte miracolosa: girandosi di scatto, andò a sbattere contro qualcosa o qualcuno.
“Ma guarda dove vai!” disse acida lei, fissando quella cosa che le era andata a sbattere.
Si ritrovò a fissare due occhi marroni che la guardavano scettici e dei capelli spettinati del medesimo colore degli occhi. Sulle guancie, la cosa, o meglio il tipo aveva un velo di barba scura che non stonava sul viso da uomo che, all’incirca poteva avere l’età di Ino.
Abbassò lo sguardo guardando lo smoking sgualcito che aderiva perfettamente al corpo slanciato e atletico del ragazzo e la cravatta, rosso pallido, annodata male.
Storse il naso appena vide che il giovane portava un paio di Converse, bucate e mal ridotte di colore nero.
“Tu mi sei venuta contro, in fin dei conti..” osservò il ragazzo.
“Io non vado mai contro a nessuno… forse sei tu un pervertito!” disse acida Ino, girandosi.
“Persino lo yogurt bianco, impallidirebbe davanti a te, oca”disse il ragazzo, ghignando.
Ino si girò di scatto, fissando irata il ragazzo.
“Come mi hai chiamata?”
Il ragazzo la guardò con sufficienza poi, la superò.
“Oca” ripeté.
“Come?” disse con una voce stridula Ino.
“Oca, ti ho chiamata oca!” ripeté di nuovo lui.
“Cane bavoso! Sei solo un cane bavoso!” disse Ino.
Il ragazzo si girò, sorridendogli in modo furbo e Ino, notò che i canini del giovane erano più lunghi del normale.
Di certo, doveva ammettere che il ragazzo non era affatto male, anzi, aveva un sorriso che la maggior parte delle persone, esclusa lei, poteva invidiare.
“Perdente…”.
“Mediocre! Brutto figlio di…” disse Ino alzando il pugno e avvicinandosi minacciosa.
“Senti, ieri ho fatto tardi, e nemmeno vorrei essere qui. Aggiungendo che sono in ritardo e, ho preso una multa per eccesso di velocità ti chiederei di smarcarti dai cogli… Ah si, siccome tu sei una persona fine, dai testicoli, grazie!”.
La liquidò, accennando un saluto caloroso a Hinata che arrossì vistosamente.
Ino fissò il ragazzo mentre, con passo spedito attraversava la strada. Con grazia la Yamanaka alzò il dito medio, sperando che il camion che stava per passare lo investisse.
Peccato, che il suddetto camion dei surgelati, che lei  acquistava quotidianamente, si fermò alle strisce pedonali per far passare l’avvenente ragazzo.
Fottuto, fottutissimo karma.
Inoltre la nota azienda dei surgelati aveva appena perso una cliente fedelissima.
Karma anche per loro, pensò la stizzita Ino.
“Wow” disse Deidara, mentre insieme a Sasori e Hinata, fissava il ragazzo.
“Wow, che culo!” disse ancora Deidara, ricevendo una gomitata da Sasori ma, che approvava insieme a un’intimidita Hinata che annuiva impercettibilmente.
“Taci!”
“Ti ha zittita! Ti prego sposalo!” urlò Deidara.
Ino lo fissò come se fosse stato una feccia e, prendendo la punta della coda alta, fissò le punte bionde.
“E-e stato molto maleducato, Ino..” disse Hinata, sfiorandole il braccio.
Ino le sorrise gentile e alzò le spalle.
Era ferita, ferita nel profondo: nessuno doveva chiamarla così, tanto meno uno sconosciuto.
Ma lei non era abituata a piangersi addosso, faceva sempre finta di niente quando veniva offesa o, era arrabbiata.
Perciò sorrise, cose che le veniva sempre bene: già si sentiva meglio.
Prese l’amica sotto braccio e, si avviò, seguita dalla coppia di uomini felici, mentre malediceva Deidara e la sua voce starnazzate.
Karma.

Angolino del autrice

Bene questo capitolo non è un gran che lo so! Non mi ha entusiasmata molto e nemmeno divertita come il primo, ma pazienza! Posso dire solo che mi serve come passaggio per il prossimo! Qui ho fatto entrare due personaggi, anzi per meglio dire, ne ho fatto interagire uno solo che è Deidara.
Deidara sarà molto importante per entrambe le ragazze. Vorrei che si sentisse, almeno in modo molto leggero, quale amicizia c’è tra i tre (anche se quello che pensa Ino non è questo, almeno da parte sua!)
Anche lui mi servirà per il terzo capitolo, insieme a Sasori che per adesso, insieme a Hinata, ha fatto da contorno.
Insomma Ino a incontrato un ragazzo, che tanto immaginate già chi è: un incontro non molto civile! Ma non so, mi immagino un incontro così per la nostra cara Ino che, non sa chi sia il ragazzo e tanto meno che ne avrà a che fare per moooolto tempo.
Bene come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, e ringrazio le tre splendide donne che hanno recensito la mia storia: infinite grazie per i vostri commenti. Grazie, mi date forza! Grazie.
Ovviamente ringrazio chi ha messo la mia storia tra le seguite, preferiti e ricordate: anche voi siete splendidi. Grazie, grazie, grazie infinite!
E infine un ringraziamento anche per chi legge!

Ps: Ah giusto! Stavo per dimenticarmi! Il mio computer per un po’ sarà in riparazione! Perciò il terzo capitolo ritarderà! Ma non temete: aggiornerò il prima possibile.
Con affetto
Hina93
  
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