Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: JemiPerSempre    26/08/2013    1 recensioni
Joseph Adam Jonas, per gli amici Joe. Ho sempre amato la musica, ma a quel tempo non ero un cantante famoso né un musicista. Un semplice insegnante di trent’anni fidanzato con la donna più bella del mondo e… non avrei mai potuto pensare che la mia vita sarebbe cambiata così tanto.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 2

Suonò la campanella: ora di pranzo.
-Bene ragazzi: la prossima volta ricordatevi di portare un vostro pezzo.- dissi alla classe. Tutti sembravano non ascoltarmi: erano troppo impegnati ad andare in mensa. Presi le mie cose e mi avviai in giardino per la pausa. Incontrai la ragazza seduta accanto a quella dalla voce da angelo. La chiamai: -Signorina!-. Non sapevo come si chiamasse, si voltò e rispose: -Dice a me?! Sono Selena Gomez! Mi dica!-. Notai il suo sguardo triste, ma prima le chiesi: -Mi può dire il nome della sua amica? Quella seduta accanto a lei sta mattina!-. Lei rispose: -Il nome completo è Demetria Devonne Lovato, ma tutti la chiamano Demi.-. Continuava ad essere triste e le domandai: -Grazie, ma… si sente bene? Ha qualche problema?-. La ragazza abbozzò un sorriso guardandomi negli occhi e mi disse: -Un ragazzo, niente di che, non si preoccupi… Grazie!-.
-Si ricordi: sono i ragazzi che devono correre dietro le ragazze, non il contrario! Se questo ragazzo le ha fatto del male non sia triste: si accorgerà di aver sbagliato e se così non fosse ci saranno tanti altri ragazzi per rendere felice una bella ragazza come lei.-.
-Lei è davvero gentile. La ringrazio! Adesso vado, a presto.-. Mi sorrise e andò via.
 
La campanella suonò nuovamente ed io ero in aula. Sarei dovuto andar via ma decisi di parlare con quella ragazza: -Signorina Lovato posso rubarle qualche minuto?-. Ella si voltò e mi raggiunse.
-Mi chiedevo se oggi pomeriggio fosse disposta ad incontrarci a casa mia.-. Domanda ambigua e perciò chiarii: -Non fraintenda: per la scuola.-. Le sorrisi: ero così contento di poter sentire di nuovo la sua voce.
-Ehm non credo sia il caso…- rispose. No, non potevo assolutamente accettare un no ed insistetti: -Vede… Prima ascoltavo attentamente la sua voce e ne sono rimasto incantato, credo che lei abbia un dono e una vocazione per il canto. Mi ha rabbrividito.-. Ella arrossì, ma forse la rendeva ancora più bella. Vi fu uno scambio di sguardi interrotto dalla professoressa di fisica che domandò alla ragazza: -Signorina Lovato mi può spiegare cosa ci fa nell’aula di musica durante la mia ora?-. Speravo non iniziasse con una delle sue ramanzine: mi dissero che fosse una rompiscatole, detto in parole povere. Non volevo comunque che la colpa ricadesse su Demi dato che, in fondo, ero stato io a chiamarla e quindi la difesi: -Professoressa mi scusi, è stata colpa mia: mi sono permesso di chiamare la ragazza per riferirle alcune cose sul suo conto.-.
-E non poteva aspettare il termine dell’orario scolastico?- domandò infastidita.
-Era una cosa importante! Come lei ben sa oggi il mio orario è ridotto e quindi sarei uscito prima!- risposi.
-Avrebbe dovuto attendere!-. Come non detto: voleva solo litigare. Mi saltarono i nervi e affermai: -Oh bene… Ecco come li accogliete i nuovi membri in questa scuola!-.
-Attento Jonas! Io non perdo niente a lamentarmi con il preside del suo comportamento inaccettabile e non credo che egli preferisca un “nuovo membro” come dice lei ad una professoressa come me.-. Mi stetti zitto per non peggiorare la situazione, ma nella mia mente le stavo già spaccando quella faccia da perfettina che aveva avuto il coraggio di portare nella mia classe.
-Signorina Lovato con me in classe, interrogata su tutto il programma dello scorso anno. A presto Joseph!- riprese lei con un sorriso finto che ricambiai. “Adesso Demi mi odierà a morte!” pensai, ma non dovevo disperare.
Presi il cellulare: Ashley mi aveva chiesto di stare con lei nel pomeriggio e forse potevo sembrare un egoista ad aver chiesto ad una mia allieva di stare con me al posto suo, ma avremmo avuto tutto il tempo necessario di sera. Così la chiamai e le spiegai tutto.
 
Al termine dell’orario uscii da scuola e vidi Demi e Selena con un altro ragazzo. Mi avvicinai deciso e mi schiarii la voce. Tutti e tre si voltarono e lei sfoggiava sempre quel sorriso raggiante: non credo di aver mai visto un sorriso così bello. Ero imbarazzato e timidamente dissi: -Ehm… Scusate il disturbo. Demi, vieni con me?-. Ella annuì e raggiungemmo insieme la macchina. Guardavo dritto davanti a me: non volevo distrarmi a guardarla. Per tutto il tragitto pensai al perché mi comportassi così… Non facevo altro che pensare quanto fosse bella e quanto mi piacesse la sua voce, ma io ero anche fidanzato e sapevo di sbagliare. Arrivati, parcheggiamo l’auto per poi entrare in casa. Le due si presentarono e mi affrettai a portare Demi nella stanza della musica. Ashley non era molto contenta: è sempre stata gelosa e volevo evitare spiacevoli inconvenienti.Ci sedemmo sugli sgabelli e mi domandò: -Prof, adesso mi può spiegare il motivo di questo incontro?-. Ed io risposi sorridendo: -Per iniziare, dammi del tu. Per te sono Joe. Non siamo a scuola e comunque non mi piace molto l’idea di farmi parlare in quel modo freddo da ragazzi poco più piccoli di me… Il motivo di tutto ciò è che io credo che tu debba sfruttare la tua voce, il dono che Dio ti ha mandato. Potresti fare carriera ed io voglio aiutarti!-. Ero sincero e speravo mi credesse.
Ella rispose: -Uhm professore…-. La guardai con un sopracciglio alzato e poi riprese: -Joe… Io non credo di avere questa gran voce. Ok, so canticchiare e buttare giù qualche parola su un foglio ma-. Quella ragazza aveva scarsa autostima. Dovevo farle capire che si stesse sbagliando e le dissi tutto d’un fiato: -Demi tu non sai canticchiare! Su hai una voce meravigliosa, devi ammetterlo ed essere sicura di te stessa… E quelle parole non sono semplici “parole buttate su un foglio” ma sono parole profonde.-. Qualche secondo di silenzio.         Non si era ancora convinta e ripresi: -Sta mattina stavo per commuovermi e avrei voluto sentirti ancora, forse per ore, giorni! Demi fidati di me!-. Incrociammo lo sguardo quando appoggiai la mia mano sulla sua. Non potevo continuare a perdermi nei suoi occhi: un giorno sarei impazzito, avrei mandato tutto all’aria fregandomene di tutto e di tutti e l’avrei baciata con tutti i sentimenti che potevo provare. Gioia, amore, dolore, passione, sofferenza, paura… Tutti insieme!
 
Il pomeriggio passò in fretta: facemmo davvero un buon lavoro. Insistetti poi per accompagnarla a casa: non avrei mai potuto mandarla da sola… Poteva succederle qualcosa, qualcuno l’avrebbe potuta infastidire perché beh… è una ragazza che si nota. Quindi, accompagnata davanti al cancello aspettai che entrasse per poi andar via e tornare a casa dove un’altra ragazza, la mia fidanzata, mi attendeva.


ANGOLO AUTRICE:
Ecco il secondo capitolo! :) Chissà che altro combinerà Joe con Ashley! Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. ;D
A presto con il prossimo capitolo,
Lara <3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: JemiPerSempre