RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Slash, un po’ di
inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
DEDICA:
Devo
ringraziare cladinsilk per quella che chiamerò,
onde non farvi spoiler anzitempo, scena
Disney.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Questo
è il capitolo più lungo che abbia mai scritto
finora in una longfiction sui
mitici dodici, sicché poss(iam)o brindare con lo champagne
gentilmente offerto
dagli EXO in persona, a cui non pare vero di essersi liberati di
me… Almeno per
qualche settimana, muahahahahah! Presto tornerò ad infestare
EFP con un’altra
sconclusionatissima long, non temete (?).
Ah,
purtroppo per motivi logistici non compariranno né Lu Han e
Minseok né i figli
dei FanXing (Ben Ben, Fanny ed Ace). Sono perfettamente consapevole di
arrecarvi
un dolore, ma non si può avere tutto dalla vita; vi salutano
comunque
tantissimo.
Buona lettura (si spera)!
“Buon
compleanno, tesoro!”
Chanyeol ha
sempre avuto il sonno leggero e l’augurio urlatogli da Jongin
a mo’ di
buongiorno basta a svegliarlo di soprassalto.
“Cos-
oddio,
papà!” biascica, gli occhi sgranati nel ritrovarsi
il viso sorridente (evento
più unico che raro) di Sehun a pochi centimetri di distanza
dal suo.
“Il
nostro
Yeollie è diventato grande~” il padre gli circonda
le guance con le mani. “Lo
dai un bacio al tuo paparino che ti vuole tanto bene?”
“Non
fare il
furbo, tesoruccio” lo avverte Jongin mentre alza le serrande
in modo che la
luce del sole illumini la camera da letto del figlio. “Il
primo bacio della
giornata spetta a me”.
“E da
quando, scusa?”
Sehun
raddrizza la schiena con aria battagliera e Chanyeol ne approfitta per
tirarsi
a sedere e lanciare un’occhiata alla sveglia sul comodino. Scopre di avere solo
mezzora di tempo per lavarsi, vestirsi, comprare la colazione strada
facendo e
arrivare a scuola in orario.
“Da
quando
nostro figlio compie diciotto anni [1], che
domande” risponde Jongin con un sorrisetto
spavaldo. “In quanto maggiore d’età ho
il diritto di baciare il festeggiato per
primo”.
“Non
dire
fesserie, Jongin. Siamo dello stesso anno”.
“Ma tu
ti
sei diplomato un anno dopo di me”.
“Solo
perché
sono nato in aprile, sbruffone demente che non sei altro!”
Chanyeol,
sgusciato fuori dalle coperte, infila le pantofole e con la divisa
sottobraccio
si accinge a darsela a gambe; i battibecchi pieni di tensione
sessuale repressa
dei suoi genitori sono qualcosa in cui lui non vuole immischiarsi.
“Fermo
là!”
le voci in sincrono dei due uomini lo gelano sul posto, costringendolo
a
voltarsi cautamente verso di loro.
“Dove
pensi
di andare, Yeollie?”
“Devi
darci
prima il bacio del buongiorno”.
Il ragazzo
guarda i suoi genitori e deglutisce a vuoto. Sa per esperienza diretta che la mattina presto sono di umore
incredibilmente
appiccicoso (che sia un’avvisaglia della
mezz’età incombente?) e a giudicare
dalle loro espressioni allucinate e i capelli dritti in condizioni
pietose deduce
che hanno trascorso la notte in bianco, presumibilmente a pianificare
fin nel
minimo dettaglio la sua festa di compleanno.
La combinazione tra la necessità di smancerie mattutina e le
ore di sonno
mancate è potenzialmente letale quanto un’arma di
distruzione di massa -la
bomba atomica è un buon termine di paragone- ma Chanyeol
capisce che gli dèi
non l’hanno abbandonato quando scorge negli occhi di Jongin
una scintilla in
cui (sempre per esperienza diretta) riconosce la sua ancora di salvezza.
“Ne
riparliamo quando torno a casa, rischio di fare tardi” si
congeda con un
sorriso contrito. “A stasera, papà…
Kai”.
Si chiude la
porta dietro le spalle e conta fino a cinque.
“Kai,
aspetta- non adesso, dobbiamo andare a lavoro- Kai,
lasciami!” sente la voce
del padre fingere di protestare e tira un sospiro
di sollievo,
avviandosi in bagno.
Scusami,
papà. Anche se ho idea che
non ne sarai troppo dispiaciuto.
Le prime
quattro ore di lezione trascorrono in un lampo e al suono della
campanella
Chanyeol si dirige a passo svelto verso la mensa. Non gli ci vuole
molto per
individuare in mezzo alla folla un ragazzo dai capelli castano chiari,
seduto
al loro solito tavolo, che gli rivolge un
sorrido a trentadue denti. Il cuore di Chanyeol si esibisce in un tuffo
carpiato doppio mentre si avvicina.
“Auguri,
sexy maggiorenne” si sente salutare una volta arrivato a
destinazione.
“Grazie,
Baek-”
Non riesce a
dire altro perché Baekhyun -lo stesso Baekhyun che si
allenava a fargli scenate
di gelosia già alle elementari- lo afferra per la cravatta,
costringendolo ad
abbassare il viso, e lo bacia platealmente, per la gioia degli altri
studenti
(che inneggiano alla coppia con cori da stadio) e in particolare delle
fangirl (che
applaudono, svengono, urlano di gioia o immortalano la scena con i loro
smartphone di ultima generazione). Quando Baekhyun decide di aver dato spettacolo a sufficienza e molla la
presa
sul suo ragazzo, Chanyeol è rosso fino alla punta delle
orecchie e si lascia
cadere sulla sedia più vicina.
“Ti ho
comprato il pranzo, visto che è il tuo compleanno”
l’altro indica un vassoio
colmo di cibo accanto al suo. “Possibile che
ti imbarazzi ogni volta come se
fosse la prima? Dovresti esserci abituato, ormai”.
“Non
ci
riesco, non con gli occhi di tutti puntati addosso” scrolla
la testa aprendo il
cartone di latte alla fragola. “Neanche fossimo un fenomeno
da baraccone”.
“Siamo
la
coppia più popolare del liceo, Chanyeol: è
diverso. E poi, sai com’è,
preferisco ricordare ai tuoi ammiratori che sei già occupato
con il
sottoscritto” si rabbuia al solo pensiero della concorrenza.
“Giusto,
i
miei ammiratori immaginari. Quelli che vedi solo tu” lo
prende in giro.
“No
amore,
sei tu che vivi nel mondo degli elfi e non ti accorgi di tutta la gente
che ti
mangia con gli occhi. Ma lungi da me lamentarmi: evidentemente se non
osano
farsi avanti è perché hanno recepito il messaggio
forte e chiaro” abbassa la
voce e lo scruta con uno sguardo famelico che, l’altro ne
è certo, nemmeno Kai riuscirebbe
a replicare. “Il tuo culo mi appartiene, Chanyeol”.
Quello
stesso pomeriggio, a casa Kim si riunisce il parentado al completo al
fine di
ultimare i preparativi per la festa. Jongin e Sehun -i coordinatori-
impartiscono gli ordini.
“Fratellone,
papà, Zitao” Jongin si rivolge a Yifan, Yunho e il
cognato, che scattano
sull’attenti. “Voi che siete i più alti
vi occuperete di appendere le
decorazioni”.
“Jaejoong
e
papà Kyungsoo, invece, sono addetti alle cibarie. Dovete
solo di disporre gli snack e i salatini sul tavolo, tirare fuori le
bibite dal
frigo e controllare che ci siano bicchieri a sufficienza per
tutti”.
“A chi
tocca
gonfiare i palloncini?”domanda Joonmyun con la
serietà di un party planner.
“A te,
papà”
risponde Sehun. “E a Jongdae, a patto che non li faccia
scoppiare con uno
spillo come l’anno scorso”.
Gli uomini
annuiscono e si mettono al lavoro.
“Ed io
che
faccio?” chiede Yixing.
“Puoi
occuparti della musica” propone Jongin. “Poi ti
affacci alla finestra del
salotto, quella che si affaccia sulla strada, e non appena vedi
arrivare i ragazzi ci
avvisi. Sehun ed io andiamo a farci belli”.
“Non ti
ho ancora ringraziato per aver accettato l’invito. Non eri
obbligato” farfuglia
Chanyeol, intimidito, mentre -mano nella mano con il suo ragazzo- entra
nell’ascensore della palazzina in cui abita.
“Ti
sembro
dispiaciuto all’idea di festeggiare il tuo compleanno insieme
alla tua
famiglia?” Baekhyun si acciglia.
“Uhm,
no,
affatto” si affretta a precisare. “Non
intendevo-”
“Sei
il mio
ragazzo, Chanyeol, nonché migliore amico; accetterei
qualsiasi invito da parte
tua. Ti amo. Mi piace trascorrere più tempo possibile in tua
compagnia”.
“Ok,
ho
afferrato il concetto” cerca di mascherare
l’imbarazzo crescente con una
risata. “Non volevo mettere in dubbio i tuoi sentimenti per
me o viceversa,
solo... Non sei costretto ad affrontare i miei parenti tutti in una
volta. Sono fantastici, non fraintendermi, darei entrambe le braccia per
ciascuno di
loro. E’ che messi insieme possono risultare un po’
difficili da gestire,
diciamo”.
Baekhyun lo
guarda frugare nella tasca sinistra del giubbotto e prendere le chiavi;
le
movenze goffe eppure delicate delle sue lunghe dita esercitano su
Baekhyun un
fascino che lo porta a formulare pensieri molto poco casti e
decisamente non consoni
all’occasione.
“Più
difficili di me non possono essere” mormora divertito,
portandosi alle labbra
la mano di Chanyeol intrecciata con la sua. “Sento che ci
divertiremo un
mondo”.
“Promettimi
soltanto che non chiederai ai miei di mostrarti ancora le foto di me da
piccolo” l’altro infila le chiavi nella toppa.
“A
dire la
verità è stato tuo papà ad
insistere” si stringe nelle spalle lui. “Eri un
bebè
adorabile, non è colpa mia se ci siamo fatti prendere
dall’entusiasmo”.
“Cinque
album, Baekhyun, cinque!”
“I
vantaggi
di avere un genitore fotografo, no?”
Chanyeol
alza gli occhi al cielo e apre la porta d’ingresso; il
corridoio e le stanze
attigue sono immerse nel buio totale.
Strano. Eppure
giurerei di aver visto
la Kia di zio Yixing parcheggiata sotto casa.
“Continua
a
tenermi la mano, Bacon” procede a tentoni lungo la parete,
alla ricerca di un
interruttore.
“Lo
sai che
odio quello stupido soprannome” si lamenta il suo ragazzo.
“E’
il
prezzo che paghi per potermi slinguare quotidianamente in
mensa”.
“Come
se ti dispiacesse”.
Chanyeol
trova finalmente quel che stava cercando.
“SORPRESA!”
Nel salotto,
illuminato dalla luce artificiale del lampadario, sembra essersi appena
svolta
la parata del Gay Pride. Ovunque sono appesi striscioni e palloncini
nei colori
dell’arcobaleno, e dallo stereo provengono le inconfondibili
note di Macho Man [2].
Una pioggia
di stelle filanti, coriandoli e lustrini investe i due adolescenti, che
osservano
a bocca aperta ed occhi sul punto di uscire dalle orbite gli adulti
festanti…
Sempre che così si possa definire la scatenata decina di
uomini abbigliati come
un incubo technicolor anni ’80, con tanto di eyeliner sulle
palpebre, spalline
imbottite e giacche in lamé scintillante –Grande
Dio Lesbico, sono forse boa di piume di
struzzo quelli che i
nonni indossano con tale fierezza?
Chanyeol si volta a guardare Baekhyun, temendo una sua possibile crisi
di nervi,
per scoprire che il disgraziato se la sta ridendo di gusto.
“FELICI
DICIOTT’ANNI, YEOLLIE!” è
l’augurio pronunciato in coro dai suoi parenti.
Uno dopo
l’altro vanno a baciare il nipote e a fare la conoscenza di
Baekhyun.
“Abbiamo
tanto sentito parlare di te” tubano Kyungsoo e Yunho.
“Oh,
un hobbit
come me: approvo” Jongdae gli dà una pacca sulla
spalla. “Il nostro piccolo
elfo ha scelto bene”.
“Piccolo
elfo?” ripete il ragazzo, deliziato. “Allora non
sono l’unico ad aver notato la
sua somiglianza con Legolas!”
Mentre
Baekhyun scambia qualche altra battuta con il resto della famiglia,
Sehun e
Jongin reclamano il figlio per fargli gli auguri come si deve.
“Buon
compleanno, pulcino” sorride Jongin circondandogli il torso
con le braccia.
“Forse
dovresti smettere di chiamarlo così, caro” Sehun
si unisce all’abbraccio. “Tuo
fratello aveva ragione, il nostro Yeollie è diventato uno
stangone”.
“Sst,
ho
tutta l’intenzione di comportarmi da papà chioccia
finché campo” mostra la
lingua al marito.
Chanyeol
scoppia a ridere e pensa che ancora deve abituarsi a tutto
quell’amore.
La
consegna dei regali è il momento più atteso di
una festa di compleanno, motivo
per cui -secondo Zitao- merita una degna colonna sonora: una
compilation dei
maggiori successi degli Abba.
(Dis)ordinatamente disposti a semicerchio intorno
alla poltrona su cui Chanyeol è stato
messo a sedere, uno alla volta gli invitati fanno un passo avanti per
consegnargli i loro doni e scroccare un buffetto sulle guance o
un’affettuosa
arruffata di capelli.
«Al
nostro caro nipote che è sulla buona strada per
diventare un uomo eccezionale»
recita il biglietto che accompagna l’orologio da polso (un
bellissimo Baume & Mercier vintage capace di strappare
un’esclamazione
ammirata a Baekhyun), regalo di Joonmyun e Kyungsoo.
Dagli altri
nonni Chanyeol riceve un dipinto ad olio, astratto e sui toni del blu,
il suo
colore preferito. Mentre ringrazia Yunho, il ragazzo cerca di tenere a
bada
l’emozione. Sono ormai cinque anni che il celebre pittore si
è ritirato dalle
scene, e il fatto che abbia ripreso in mano i pennelli per amor suo
è un gesto
che colpisce profondamente Chanyeol. Jaejoong, intuendo la commozione
del
nipote, si china a baciargli la guancia e gli avvolge
attorno al collo un boa di piume verde acido;
la risata collettiva che segue consente al festeggiato di riprendersi e
di
scambiare con il nonno un’occhiata di complice gratitudine.
Jongin e
Sehun gli porgono quasi con riverenza una fotografia incorniciata di
loro tre
insieme. E’ in bianco e nero e i suoi genitori, poco
più che ventenni, posano
davanti all’obbiettivo con in braccio un esserino avvolto in
una coperta. Si
tengono stretti e rivolgono al neonato un sorriso pieno
d’amore (e paura
dell’ignoto, di sbagliare, di non essere
all’altezza) che Chanyeol ha visto molto
spesso dipinto sui loro volti nel corso degli anni.
“E’
la prima
foto che abbia mai scattato” spiega Jongin con gli occhi
umidi. “Ci eri stato
appena recapitato dalla cicogna, eri così piccolo e fragile”.
“Abbiamo
pensato che ti potrebbe far piacere appenderla nella tua stanza al
college,
l’anno prossimo” continua al suo posto Sehun, un
braccio attorno alla vita del
marito. “Per ricordarti da dove vieni e che noi saremo sempre
i tuoi papà,
qualunque cosa accada” conclude in un sussurro.
“Alt,
niente
lacrime ché altrimenti vi commuovete tutti e andate avanti a
piagnucolare per
le prossime due ore ripensando ai bei tempi andati. Taozi ha
già pronti i
fazzoletti e io non voglio dargli questa soddisfazione” prova
a sdrammatizzare
Jongdae, ma il leggero tremito nella sua voce non sfugge a nessuno dei
presenti.
“Sfotti
pure, tanto lo sappiamo benissimo che sei un sentimentale della peggior
specie”
Zitao gli assesta una gomitata nelle costole. “Tieni,
tesoro”.
Chanyeol
scarta il pacco e si ritrova in mano una “paperella cyborg
allo ione stabilizzato
con il becco allungabile [3], piccolo
elfo” e quello che si rivela essere un
oroscopo di coppia.
“Ho
calcolato il tema natale di entrambi”, dice Zitao rivolto al
nipote e al suo
ragazzo, “e devo dire che di rado mi sono imbattuto in una
coppia così
astrologicamente bizzarra e tuttavia affiatata. Congratulazioni,
ragazzi! Le
stelle sono con voi!”
Infine
arriva il turno di Yixing e Yifan, che portano in dono rispettivamente
un
poncho (“Se vuoi posso tesserne uno anche per te,
Baekhyun”) e la collezione
completa dei famigerati romanzi erotici firmati Kris Wu.
“Adesso
che
sei maggiorenne i tuoi genitori mi hanno dato il permesso di lasciarti leggere i miei libri,
lupacchiotto. Spero che
ne trarrai, uhm, giovamento”.
“Oh”
Baekhyun sfodera il peggior ghigno da maniaco sessuale del suo
repertorio. “Può
contarci, signor Wu”.
Dopo il
taglio della torta -e su autorizzazione di Jongdae- gli adulti si lasciano andare ai ricordi, il
cui protagonista indiscusso è Chanyeol: il suo primo
dentino, il primo giocattolo
rotto, il primo giorno di scuola e così via. Episodi che lui
conosce a memoria,
dopo esserseli sentiti ripetere circa un migliaio di volte, e che
Baekhyun è
ansioso di farsi raccontare nei minimi particolari.
“Il
suo
cartone animato preferito era Dumbo.
Si era messo in testa di imparare a volare sbattendo
le orecchie” dice Sehun,
suscitando l’ilarità generale.
“Papà,
ti
prego!” protesta invece il figlio, rosso in faccia.
“Perché
vergognarti, tesoro? E’ la verità”
interviene Jongin. “Un pomeriggio che i tuoi
zii ci erano venuti a trovare hai preteso che guardassimo tutti insieme
Dumbo, ma al punto in cui
l’elefantessa
moriva ti sei messo a piangere con tanta disperazione che abbiamo
dovuto
interromperlo. Poi, siccome ti vergognavi di esserti fatto vedere in
lacrime
dai grandi, per distrarti abbiamo messo su Bambi”.
“E
Yifan è
scoppiato a piangere” ridacchia Yixing.
“Ero
incinto
di Ace ed emotivamente instabile, ok?” si difende Yifan.
“Così
siamo
passati al Re Leone”.
“Non
me lo
ricordare!” strilla Zitao. “La morte di Mufasa
è il grande trauma della mia
infanzia, accidenti a Walt Disney”.
“Come
ultimo
tentativo abbiamo provato a vedere Charlie -
Anche i cani vanno in paradiso [4]”
riprende a spiegare Jongin ad un Baekhyun sempre più
attento. “Ahimè, confesso di aver versato non
poche lacrime sulla sorte del
povero Charlie. Ho sempre avuto un debole per i cani”.
“E’
una
scena che non dimenticherò mai: tre marcantoni singhiozzanti
e un bimbetto di
neanche quattro anni che piangeva il doppio perché soffriva
a vedere il babbo e
gli adorati zii ridotti in quello stato” sospira Sehun.
“Bei tempi davvero”.
Quando la
festa sta ormai svolgendo al termine, Baekhyun prende da parte Chanyeol.
“Adoro
la
tua famiglia” gli sussurra all’orecchio.
“E’ strepitosa”.
Chanyeol
giocherella distrattamente con il ciondolo -una C e una B racchiuse da
un
cuore- regalatogli dal suo ragazzo. Osserva i nonni impegnati in una partita improvvisata di mahjong [5], gli zii ridere
dei rispettivi gusti musicali (“Gli
Abba, Taozi? Sul serio?”) e infine i suoi genitori che si
scattano a vicenda
fotografie stupide come gli adolescenti innamorati che sono stati e che
continuano ad essere, nonostante il tempo trascorso.
Sì, sorride, Baekhyun ha proprio ragione.
[1] Piccola licenza
poetica: in Corea del
Sud la maggiore età è fissata a
vent’anni (diciannove, in realtà,
poiché il
conteggio coreano considera i nove mesi della gravidanza come
‘vissuti’,
arrotondandoli ad un anno).
[2] Quale
adolescente non desidererebbe
venire accolto trionfalmente da questo capolavoro? (http://www.youtube.com/watch?v=AO43p2Wqc08)
[3] Vi rimando
nuovamente al capitolo di
un’altra mia fyccina per le spiegazioni: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1679959&i=1).
Scoprirete perché proprio la paperella col becco allungabile
xD.
[4] LACRIME. (http://it.wikipedia.org/wiki/Charlie_-_Anche_i_cani_vanno_in_paradiso)
[5]
E’ il
primo
gioco orientale che mi è venuto in mente, chiedo
venia ai puristi. (http://it.wikipedia.org/wiki/Mahjong)
Grazie mille a
tutti, lettori silenziosi compresi,
e in particolare a chi ha recensito (NomenOmen,
Dorin, MENTICIDE, shadow blaze, bts, MalocchioRose, Cloud Ribbon,
neoeli91,
melly_melly, GDao, Nari_yah), seguito (2NE1,
Aki Aki, Anchi, Bendetta_Mnida, BlackPearl_M, ChiyuBANANA, Dorin,
eLe_N97,
fan_harry_potter, GDao, Hayniaamis_chan, Kami_Sshi, KiaraSan,
KibHyun__,
Kuroichan,MalocchioRose, MinRo12, nichole, NomenOmen, paxerella1897,
shadow
blaze, tAL IXIA, Verona, Viola95, xashtonssmile, yesiam, _Naif_),
ricordato
(MENTICIDE, NomenOmen, paxerella1897,
shadow blaze, Taemint05, Verona) e preferito (2NE1,
Bacon_Byun, EXOticsLOVE, GDao, Haesbich, IceQueenJey, It will
rain, Kyocchan_BoRa, Maika, MalocchioRose, Masayume Pachirisu, Rav,
Sweet
Giggle, _Love kpop_) questa fanfiction.
Come al solito
vi lascio il link della mia pagina
Facebook, in caso vi incuriosisse seguire
in diretta i miei scleri ed avere news sulle prossime storie che
scriverò (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Un bacio e a
risentirci!