SCHIAFFO MORALE
Che la vita sia piena di imprevisti, di cose dette e non dette, solo chi ha molto vissuto può affermarne l'autenticità; può saper distinguere la giustizia dall'ingiustizia, la verità dalla bugia.
E di sicuro coloro che sanno questo non stenteranno a credere che una singola frase possa ferire più di una pugnalata al cuore, possa essere più tagliente d'una lama affilata.
E che sia vero che una persona possa passare in un attimo, il tempo della frase, dall'essere l'individuo più felice del mondo a quello più infelice...per colpa di quella frase che ha distrutto le tue certezze.
Ronald Weasley ora lo sapeva.
-Il ragazzo della mia vita...è Harry Potter!-
Non essendo la persona in questione, e non avendo quasi mai provato qualcosa del genere, non posso dire di sapere con esattezza cosa provò il ragazzo.
Quello che è certo è che Ron si sentì come svuotato.
Era coscente di possedere un corpo, due gambe e due braccia, solo che non le sentiva più.
Come non sentiva il sangue scorrere nelle vene, il cuore pulsante nel petto, la saliva nella bocca.
-Lo so che è strano...mi sono sorpresa anch'io...ma capita.-
La voce di Hermione era lontava, flebile, come provenisse da un altro mondo. E da un altro mondo, con chissà quale forza, Ron riuscì a rispondere.
-Sì...capita. Ora devi scusarmi...-
Ron si alzò in piedi, ora sì che sentiva il corpo, e ogni movimento gli doleva.Uscì dalla Sala e, una volta in corridoio, iniziò a correre.