Vita da Auror
Harry apparì
di colpo nel piano del ministero dedicato agli Auror,
erano le 5 del mattino, ma era sicuro che il suo collega non fosse a casa.
Harry era diventato un Auror, ce l’aveva fatta, con lui erano passati anche Hermione e Ron insieme assurdamente a Neville.
Ma non erano i soli, di quel anno molti studenti erano diventati Auror, e molti altri aspiravano ad insegnare, Lee Jordan aiutava l’insegnate di Difesa dalle Arti Oscure, mentre per esempio Cho Chang la ragazza che un tempo le piaceva, insegnava ai ragazzi a volare e arbitrava le partite di Quidditch, Seamus invece affiancava la McGranitt e Dean l’insegnante Vitious, insomma tutti avevano trovato un impiego, anche lui… già lui… il suo collega.
Harry avanzò fino al suo ufficio, aprì la porta e come pensava lui era già lì…
Una voce sarcastica lo accolse “buongiorno Potter, avevi gli incubi per alzarti così presto???”
Harry fissò quello che un tempo era il suo compagno di scuola più odiato e che ora era il suo collega Draco Malfoy “tsk… almeno io non dormo durante gli studi come te…”
Draco aveva tradito Voldemort quando quest’ultimo lo aveva abbandonato… il ragazzo aveva dovuto affrontare suo padre, uscendone non poco provato psicologicamente, ma alla fine, quando Voldemort fu ucciso e suo padre imprigionato ad Azkaban, nessuno si stupì di vederlo nell’ufficio degli Auror.
Era comunque una mente brillante e sembrava essere più sana di quella del padre.
Draco: “tsk… che battuta crudele san-Potter… ma almeno tu non sei un ritardatario come quella babbana….”
Infatti il nuovo ministro non aveva trovato altra soluzione per controllare malfoy e per verificare il suo cambiamento che metterlo nella squadra con Hermione e Harry… Ron venne assegnato ad un'altra squadra composta da Neville e da un nuovo ragazzo…
Harry:”silenzio Draco… Hermione è una maga come me e come te…”
“AH!! Di sicuro non come me…!”
“vuoi che ti prenda a cazzotti??”
I due andarono avanti per un buon quarto d’ora prima che anche Hermione arrivasse in ufficio.
“siete di nuovo a leticare voi due”
Draco la fissò spavaldo “ah tò guarda.. il tuo amore Harry… ghghgh”
“umpf… che strazio Draco, stai finendo la fantasia per le battute…” rispose Harry
Hermione si portò alla sua cattedra “che noia tutte le mattine questa storia… comunque, avete ricevuto per caso qualche lavoro…”
Draco nuovamente con un tono gelido “tsk… solo robetta l’ho spedita ad un altro ufficio”
Hermione sembrò inviperita “Draco!!! Non puoi rifiutare le missioni lo sai!!”
“Sei noiosa Ganger”
Ron aveva appena lasciato Hermione e si stava dirigendo al suo ufficio quando una figura attrarre la sua attenzione, quello che sembrava un mago lo aspettava sulla porta ma il suo vestito, era strano.
Portava un mantello nero logoro e le parti del corpo che uscivano dal mantello erano coperte da bende nere…
Ron appena fu abbastanza vicino non si lasciò intimorire: “chi sei tu???”
La figura si alzò dalla porta, aveva una voce profonda e gelida: “anche tu sei di questo ufficio?? Bene allora mi potrai indicare l’ufficio di Potter…”
Ron lo continuò a guardare dirigendosi verso la porta: “perché dovrei senza sapere il tuo nome”
Ron aprì la porta e rimase senza parole…
“Perché loro non me l’hanno detto” riprese la voce gelida…
Neville era accasciato a terra, perdeva molto sangue, l’altro Auror, David era volato attraverso la parete, e aveva un sacco di schegge piantate ovunque sul corpo.
Ron:”cosa gli hai fatto!!!” estrasse la bacchetta e la punto alla figura…
Figura “te l’ho detto, non volevano rispondermi, quindi ho dovuto convincerli ma forse ho esagerato…”
Ron alzò prontamente la bacchetta ed un segnale di allarme attraversò tutti i piani del ministero fermandosi all’infermiera per avvertire che c’erano dei feriti, poi la riportò sulla figura notando solo ora che non aveva una bacchetta in mano.
“Dove è la tua bacchetta!!! Gettala vicino ai miei piedi o dovrò colpirti!!!”
“Bacchetta quell’oggetto inutile, non mi serve…” rispose la figura…
Ron si infuriò per quella risposta: “Non mentire!!! Vorrà dire che mi tocca colpirti!!!”
La figura alzò una mano verso Ron: “anche su questo giovane mago, ho dei dubbi…”
Harry, Draco e Hermione stavano discutendo quando un enorme esplosione li interruppe, proveniva dal piano degli Auror dall’ufficio di Ron…
Harry e Hermione si catapultarono subito fuori estraendo le bacchette per vedere cosa era successo, mentre Draco, sorridendo estrasse la sua con calma e con altrettanta calma si diresse verso il luogo dell’esplosione.
Harry fù il primo ad arrivare, la figura nera teneva Ron per il collo alzandolo da terra, Ron sembrava ferito ma non così gravemente come gli altri Auror…
“dove è Harry Potter…” chiese la figura…
Harry furioso per via di Ron vide anche Neville e la sua furia crebbe “Sono dietro di te!!!”
Harry alzò la bacchetta ed uno schiantesimo sfreccio verso la figura disarmata…
La figura si limitò ad alzare una mano e l’incantesimo svanì nel nulla…
“Harry… bene.. sono qui per darti un avvertimento, da oggi tu appartieni a noi!!!”
“Voi?? Sei forse pazzo?? Come hai osato ridurre così Ron e Neville (notare come Harry ignori David…….) Chi sei”
“il mio nome è Elessar Enials… e sono uno dei sette, capirai il resto quando tornerai a casa…”
“che… cosa hai fatto agli altri??!!!”
Harry stava parlando al vuoto la figura era sparita…
Proprio in quel momento arrivarono i soccorsi che subito aiutarono Ron sul posto e trasferirono Neville all’infermeria…
Harry vide arrivare Tonks…
“Ehi Harry chi era quello???”
Harry lo fissò con uno sguardo furioso e allo stesso tempo preoccupato “non lo so ma devo andare”
“andare dove???” erano arrivati Hermione e Draco…
“a casa… forse è il caso che veniate con me…”
Hermione: “si andiamo subito…” notando lo sguardo preoccupato di Harry…
Draco:”col cavolo ci puoi andare da solohhhh”
Hermione e Harry erano spariti e la prima si era tirata dietro anche Draco…
Continua nel prossimo capitolo con…
A Pranzo Con Il Morto