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Autore: Elessar Enials    11/10/2004    2 recensioni
Voldemort è morto... Silente è defunto per ucciderlo... ma siamo sicuro che erano loro i più forti??? Le sette stelle della magia stanno per oscurare nuovamente il mondo
Genere: Dark, Drammatico, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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The seven stars

The seven stars

Il giorno dopo…

 

 

Note dell’autore

Tutti i personaggi originali sono di opera della Rowling, che ha fantasticato e tuttora fantastica su questa splendida storia.

Con questa ff ho deciso di fantasticare un po’ anche io.

Il tutto riprende dopo la sconfitta di Voldemort il come e il perché di quello che è successo forse lo leggerete su questa storia o forse in futuro su un’altra mia ff.

Ora è giunto il momento di iniziare…

 

 

Elena si ricordava di essere una ragazza come tante… o meglio pensava di esserlo, con una vita come tante… non aveva particolari desideri, solo quello di tirare avanti… anzi forse uno lo aveva…trovare il ragazzo della sua vita… ma finora la fortuna gli era stata avversa.

 

Era stata felice quando la sua vecchia amica, Hermione Granger, gli aveva chiesto per lei e per i suoi amici, un tetto sotto cui dormire…la sua casa era troppo grande per lei da sola e se erano amici di Hermione andavano bene anche a lei, ma purtroppo si sbagliava…

 

Erano questi i pensieri di Elena mentre si svegliava dal poco duraturo sonno, qualcuno in cucina aveva fatto cascare qualcosa e sapeva già chi…

 

Si alzo stanca dal letto, infilò le ciabatte ai piedi e si diresse verso la cucina.

 

Un ragazzo adulto dai capelli rossi aveva appena spaccato il contenitore del zucchero, la sua cara amica Hermione gli stava facendo notare il macello, a modo suo…

 

“Sei una testa di rapa!!!! Come fai a farlo cadere ogni mattina!!! Lo sai che è lì!!!”

Il ragazzo intimorito cercava di trovare una risposta ma era chiaro che anche lui non sapeva proprio perché ogni mattina quando andava a prendere lo zucchero lo sparpagliava per tutta la stanza.

“ehm… pensavo che fosse… più in là… ma io”

“pensavi un corno!!! Pensi così ogni mattino!!! Possibile che non impari mai Ron??!!”

 

Ron Weasly era questo il nome del rosso, la sua casa era stata devastata da un incidente da quanto sapeva Elena, e così il rosso i suoi due gemelli, la sorellina e il fratello per bene abitavano da lei.

Il rosso non era male, se non fosse per la sua sbadataggine, sembrava sempre pensare a qualcosa e spesso i suoi pensieri erano seguiti da un macello… era arrivato a rompere un comodino sbattendoci addosso… ma era comunque molto simpatico… Elena non aveva capito bene il suo lavoro, sapeva solo che lavorava insieme alla sua amica e ad altri due ospiti…

Il primo era un ragazzo grassottello con i capelli neri, se Ron era sbadato allora lui era il re nel perdere qualcosa… il suo nome era Neville, ma era il secondo che lei non sopportava.

Il perfettino Harry Potter, non lo poteva sorbire, sempre intento a farsi notare, a fare battutine stupide e a fare il ganzo… come potevano sopportarlo gli altri, era solo un volgare cafone che si chiudeva a giornate nella sua stanza a fare chissà che cosa.

Aggiungendo a ciò le visite che il perfettino riceveva nella sua camera ogni giorno e del suo gufo che al contrario di quello di Ron sporcava dappertutto, Elena era sicura di odiarlo…

Ma quel ragazzo aveva anche qualcosa di affascinante, succedeva spesso che Elena si soffermasse su di lui a pensare, che se solo non avesse quel carattere sarebbe meraviglioso…

Ma ritorniamo alla situazione di stamattina…

 

Ron e Hermione avevano aumentato il livello della discussione, ormai le grida si sentivano per tutto l’edificio… proprio in quel momento giunse Neville.

“avete per caso visto il barattolo dello zucchero??? Non riesco a trovarlo…”

Hermione rispose gridando “si, questo emancipato totale l’ha spaccato”

Ron rispose altrettanto a tono “ehi calma Herm io…”

“non mi chiamare herm!!!!”

“scusa…”

Neville era stato bellamente ignorato…

Le grida di Hermione ormai dovevano aver raggiunto la strada…

Stavolta furono i due gemelli a entrare Fred e George… forse Elena sopportava meno loro di Harry Potter… erano ancora più stupidi del perfettino, grazie al cielo il fratello Percy correva sempre in suo aiuto quando finiva bersaglio degli scherzi dei gemelli, Percy era un angelo, ma tuttavia non gli piaceva nel senso di amore, era un amico insieme alla sorella Ginny, se doveva confidarsi a qualcuno Ginny era l’ideale, i gemelli dicevano che era a proposito di un diario di un certo Tom che Ginny si comportava così… ma Elena non capiva bene e di solito l’affermazione era seguita da qualcosa che volava dalla rossa verso i gemelli.

Fred:”Ehi Ron hai di nuovo spaccato lo zucchero???”

George “ahia… ora mamma Hermione ti dovrà punire…”

Hermione non li sentiva nemmeno troppo impegnata a urlare… ma qualcun altro li aveva già sentiti, Percy

finitela!!! Siete già in ritardo!!!”

“che noia Percy… tanto siamo noi i proprietari che problemi vuoi che ci siano”

Già i due tenevano un negozio di scherzi… adatto ai loro caratteri mentre Percy lavorava al ministero, questo dimostrava subito la sua superiorità mentale sui gemelli secondo Elena.

“proprio non pensate mai alle conseguenze voi due eh??? Dove è Ginny lo sapete???”

“secondo te dove sarà… a lavoro no… lei non è mica come noi, come te… ghghgh perfetto Percy!!!”

TONK

Percy aveva appena tirato un libro a Fred.

Ginny lavorava in un negozio a quanto sapeva Elena, doveva alzarsi presto e tornava tardi, solo la domenica era libera ed era anche il giorno in cui Elena condivideva con Ginny i suoi problemi, ne aveva tanti da condividere ma oggi era solo Venerdì…

Elena notò che i due si erano avviati fuori senza nemmeno salutarla, ma Percy rimediò anch eper loro…

“Che ignoranti… vabbé.. ciao Elena, Ron e Hermione la finiranno appena si accorgeranno di essere in ritardo”

“In ritardo???” Hermione si era girata verso l’orologio….

“per la miseria ma sono le 8 dove è Harry??”

Elena rispose: “E uscito alle 5 di mattino”

Lo sapeva bene considerando il fracasso che il perfetto aveva fatto.

“Forza Ron dobbiamo muoverci” Hermione aveva afferrato Ron per la camicia e lo strava trascinando fuori di casa.

Aspettaaaaa, ahhh attenta alle scal… TONK… ahi… ehi attenta alle macchine… smettila di trascinarmiiiiih!!!!”

Le urla del rosso continuarono fino a che i due non furono troppo lontani per essere sentiti da Elena…

Ora toccava a le vestirsi… doveva essere all’università alle nove in punto o rischiava di essere rimandata, dopo aver faticato tanto nello studio dell’economia non voleva fallire proprio adesso.

Elena si avvicinò ad una finestra per dare un occhiata fuori e vide la cosa più assurda della sua vita…

“ma che cosa…”

Si stropiccio gli occhi riportando poi lo sguardo sul luogo, non c’era più nessuno ma prima, ne era sicura, quello era uno scheletro… era sicura di aver visto uno scheletro con addosso una sciarpa e un paio di pantaloni, proprio davanti all’ingresso del suo palazzo.

Elena restò a chiedersi se alla fine il poco sonno l’avesse fatta impazzire… poi si rese conto di essere in ritardo e subito andò a prepararsi.

 

 

“sei uno stupido Stefan… qualcuno poteva vederlo… vederti…”

“uhm… beh che hai da innervosirti, gli chiederò anche se qualcuno l’ha visto… se qualche babbano lo ha fatto basta ucciderlo…”

Lo scheletro con sciarpa stava camminando verso le due figure che parlavano…

La prima era vestita con un logoro mantello nero notte, il cappuccio era alzato, e la faccia era coperta da più bende nere sovrapposte, anche le mani erano coperte a quel modo.

La seconda portava una giacca al vento e una sciarpa pesante nonostante fosse pieno Settembre.

In testa aveva un cilindro con piantato un fiore.

Aveva dei bellissimi capelli biondi scuro lunghi, anche se non troppo, che gli ricadevano sugli occhi, non erano pettinati, anzi da come stavano sembrava avessero vita propria…

Sotto gli occhi aveva due pesanti occhiaie e portava in mano un involucro di legno chiuso da una benda bianca con inciso il teschio di uno scheletro.

Appena lo scheletro li raggiunse il secondo lo guardò e iniziò a parlare…

“Eccoti qua… allora dimmi, lo hai trovato???”

Lo scheletro mosse la mascella, nessuno sentì nulla ma il tizio sembrava aver capito…

“Molto bene… ora puoi andare”

Il tizio con la sciarpa mosse una mano e lo scheletro svanì nel nulla.

Quello avvolto nelle bende gli pose una domanda:

“allora lo ha trovato…”

“uhm.. sì in effetti lo ha trovato… ma c’è un problema… una babbana lo ha visto”

Il tizio con le bende sembrò irirtarsi “te lo avevo detto che era pericoloso!!!”

Un sorriso malizioso incurvo le labbra di quello con la sciarpa.

“Non temere… sembra che abiti con il nostro bersaglio, potremo pensarci senza problemi mentre svolgiamo la missione…”

Tsk… la missione… allora io vado al ministero, lascio te ad aspettare Potter.”

“Fidati di me Elessar

“E proprio perché mi fido di te che sono preoccupato Stefan.”

Il tizio con le bende svanì nel nulla…

Il tizio rimasto fissò l’edificio che un attimo prima il suo scheletro spiava…

“uhm… mi toccherà fare una strage… hi…hihihi…”

Scoppiò in una risatina isterica…

 

 

 

  
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